CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 5 ottobre 2016
703.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 5 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 14.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall'altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009.
C. 3945, approvato dal Senato.

(Parere alla III Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Ricorda che nella seduta di ieri il collega D'Ottavio aveva svolto la sua relazione.

  Gianna MALISANI (PD) sottolinea l'importanza degli atti di ratifica degli accordi internazionali, che non costituiscono mai occasioni di mera routine, specialmente in un momento come questo che pone davanti agli occhi di tutti l'entità del flusso migratorio. Ricorda quanto affermato proprio oggi dal presidente della Commissione europea, Juncker, circa la necessità di lanciare un’«offensiva di investimenti» per l'Africa per risolvere il problema dei profughi. L'accordo con la Turchia sta funzionando, ma occorre affrontare le cause delle migrazioni, migliorando le condizioni economiche del continente africano. Il Presidente Juncker ha valutato poco concreti i risultati del vertice di Bratislava e ha invitato gli stati europei a integrare lo stanziamento di 44 miliardi già disposto dall'Unione europea. Conclude ribadendo ai colleghi che non bisogna Pag. 79trattare gli atti di ratifica come semplici atti dovuti.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), relatore, propone di esprimere un parere favorevole.

  La Commissione approva.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016, Allegato I e Annesso.
Doc. LVII, n. 4-bis.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 4 ottobre 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricordato che nella seduta di ieri la collega Malpezzi aveva svolto un'ampia relazione, comunica che, durante la seduta antimeridiana dell'Assemblea, il gruppo Sinistra Italiana-SEL ha chiesto che le Commissioni di merito, che stanno esaminando per la parte di competenza la Nota di aggiornamento al DEF, non concludano la loro discussione finché la Commissione Bilancio non avrà deciso come determinarsi a seguito dei rilievi dell'Ufficio parlamentare di bilancio, che (come forse è noto ai colleghi) ha offerto talune valutazioni differenti rispetto a quelle contenute nella nota predetta. Deve però osservare che le decisioni della Conferenza dei Capigruppo, secondo le quali la Nota di aggiornamento al DEF sarà esaminata in Assemblea a partire da martedì 11 ottobre 2016, non sono state per ora modificate. Sicché, la Commissione Bilancio è impegnata – a quanto risulta in questo momento – a concludere il proprio compito referente entro domani. È per questi motivi che aveva ritenuto opportuno inserire all'ordine del giorno di ieri e di oggi la discussione sull'argomento. In mancanza di diverse indicazioni da parte degli organi della programmazione dei lavori dell'Assemblea, tale tempistica rimane ferma, salve eventuali decisioni diverse della Commissione cultura circa gli aspetti di propria competenza.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) ribadisce quanto il suo gruppo ha chiesto stamane in Assemblea. Si rammaricherebbe molto se una legittima richiesta di un gruppo di opposizione non fosse accolta, tanto più che la Commissione bilancio non ha nemmeno incardinato la discussione sulla Nota di variazione.

  Antonio PALMIERI (FI-PdL) sottoscrive integralmente l'intervento della collega Pannarale.

  Giuseppe CIVATI (Misto-AL-P) perderà la sfida della sintesi con il collega Palmieri: sicché, nell'aderire alla richiesta della collega Pannarale, puntualizza che non si tratta di un'istanza ostruzionistica, ma di una legittima richiesta di chiarimenti sul merito.

  Gianluca VACCA (M5S) si associa, anche perché se la Commissione si esprimesse oggi mostrerebbe uno zelo eccessivo.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, richiamandosi ai contenuti esposti nella seduta di ieri, si domanda come possa influire sulla discussione la polemica che ha preso a pretesto le valutazioni dell'Ufficio parlamentare di bilancio che non hanno a che fare con le parti della Nota di variazione al DEF che competono alla Commissione cultura. In mancanza di circostanziate obiezioni sul merito delle sue considerazioni, non vede ostacoli alla conclusione dell'esame nella seduta di oggi.

  Maria COSCIA (PD) non ritiene fondate le motivazioni addotte per la richiesta di rinvio. Vorrebbe sentire interventi sul merito, approfondire il quale sarebbe più proficuo. Si rimette quindi al prosieguo della discussione per tirare le conclusioni.

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  Antonio PALMIERI (FI-PdL) crede che fosse proprio questo il senso dell'intervento della deputata Pannarale: aspettare ad esprimere un parere, ma intanto discutere nel merito. Peraltro, il fatto politico intervenuto è di significato difficilmente trascurabile e non può essere conculcato il diritto delle opposizioni di svolgere la propria funzione.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) sottoscrive, a sua volta, quanto detto dal deputato Palmieri.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP) crede che una via mediana tra l'accogliere una richiesta di rinvio della discussione e il respingerla tout court possa essere quella di discutere compiutamente della Nota oggi e di rinviare il voto ad altra seduta, anche perché l'Ufficio parlamentare di bilancio non ha investito delle proprie difformi vedute profili di competenza della Commissione cultura. Del resto, si tratta di una situazione inedita, dovuta a procedure derivanti dall'applicazione di nuove regole.

  Giuseppe CIVATI (Misto-AL-P) si rallegra di essere «superato a sinistra» dai colleghi Buttiglione e Palmieri.

  Gianna MALISANI (PD) si associa ai rilievi della collega Malpezzi. Sottolinea che le questioni relative alle variazioni del PIL, in una misura più o meno contenuta di quanto affermato nella Nota, non riguardano la Commissione cultura. Ritiene che gli investimenti nel settore della cultura possano offrire uno stimolo importante alla crescita economica. A tale riguardo reputa che il Governo dovrebbe mettere in campo maggiori risorse per interventi decisi e mirati nell'ambito dei beni culturali e di recupero del territorio, piuttosto che per le cosiddette «grandi opere».

  Gianluca VACCA (M5S) preferisce evitare di fare considerazioni sul quadro macroeconomico e sugli aggiustamenti che il Governo ha dovuto fare sui dati che aveva prospettato con il DEF che evidenziano il fallimento delle politiche per la crescita annunciate e attuate finora. La Nota di aggiornamento del DEF somiglia più a un opuscolo pubblicitario che a un documento tecnico: contiene frasi propagandistiche e dati decisamente vaghi. Afferma di volersi soffermare su due aspetti specifici, il primo dei quali riguarda il ritardo nella pubblicazione del bando per il corso-concorso per dirigenti scolastici (cui ha fatto cenno anche la Ministra Giannini nel corso della recente audizione presso la Commissione). È difficile credere che il bando possa essere pubblicato, come promesso, entro la fine dell'anno tenuto conto che siamo già nel mese di ottobre. Il secondo punto che intende affrontare attiene alle deleghe. Anche per l'emanazione dei relativi decreti è stata prospettata la fine di quest'anno come termine ultimo, ma perché ciò possa avvenire, considerati i tempi tecnici per l'espressione del parere delle Commissioni parlamentari, dovrebbero essere messe tutte all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei Ministri. Nella Nota si continua a parlare di assunzioni e del passaggio di 60.000 cattedre dall'organico di fatto a quello di diritto. Se questo passaggio fosse stato attuato a tempo debito, non ci sarebbe stata la necessità di prevedere un organico per il potenziamento che si sta rivelando inutile per il regolare funzionamento degli istituti scolastici. Da ultimo, rileva che la Nota non contiene dati concreti su università ed enti di ricerca e ancora nulla sul fondo per il merito. Conclude affermando che il suo gruppo voterà per un parere negativo.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP) evidenzia che costituisce motivo di soddisfazione ma, allo stesso tempo, anche di preoccupazione, vedere affidato lo sviluppo economico europeo e dell'Italia all'area Industria 4.0 come prioritaria per la ricerca applicata. Ritiene che questo non debba servire assegnare risorse all'industria, ma a rendere più efficiente il Paese. Invita a porre maggiore attenzione alle procedure e ai meccanismi di assegnazione Pag. 81di risorse europee, perché poterne fruire può avere un grande impatto sul sistema economico. Affronta quindi la questione dei dottorati, rilevando che piuttosto che attivare nuovi corsi di laurea, sarebbe preferibile, come già avviene in molti paesi europei, prevedere più master presso le aziende che sono sempre più allineate delle università ai grandi cambiamenti economici che si susseguono. Pone infine due questioni all'attenzione dei colleghi, la prima delle quali consiste in un invito al monitoraggio degli effetti delle misure che vengono adottate e la seconda, di natura contabile, riguarda gli investimenti in ricerca. A tale riguardo ritiene che la relativa spesa debba essere trattata diversamente da quella di natura corrente, ma considerata alla stregua di una spesa per investimenti. Consapevole della difficoltà di questo tema, ritiene utile interessarne il Governo.

  Bruno MURGIA (Misto) formula alcune osservazioni in relazione alla prassi di consegnare al Parlamento e al Paese dati che poi vengono puntualmente smentiti in fasi successive. Rileva la scarsa crescita del PIL che riflette l'inutilità di alcune recenti misure del Governo quale quella del contributo di 80 euro per i redditi al di sotto di 24.000 euro nonché quella del bonus di 500 euro per i diciottenni.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, apprezza gli interventi che hanno reso la discussione appassionata, ma intende operare un «distinguo». Le sollecitazioni dei colleghi avrebbero una loro ragionevolezza se si stesse svolgendo l'esame del disegno di legge di bilancio. La Nota di aggiornamento, sulla quale la Commissione è chiamata ad esprimere un semplice parere, contiene dati specifici rispetto ai quali non si hanno margini di manovra. È d'accordo con i suggerimenti formulati dalla collega Malisani a proposito dei maggiori investimento nel settore dei beni culturali e del turismo che potranno costituire un valido spunto in sede di esame della manovra finanziaria. Ritiene che il lavoro della Commissione, nei tempi più recenti, si sia concentrato soprattutto sul settore della scuola, consentendo di arrivare all'emanazione di un provvedimento che si può criticare ma che ha anche prodotto ottimi risultati. Forse si sarebbe dovuta riservare la stessa attenzione anche all'Università e alla ricerca e, a questo proposito, reputa che le osservazioni del collega Buttiglione possano essere riprese nel corso dell'esame della legge di bilancio. Invita il collega Vacca ad approfondire quanto emerge dalla lettura della Nota di aggiornamento, dalla quale si evince il notevole lavoro svolto, soprattutto nel settore dell'istruzione, tanto che è stata ritirata una delle raccomandazioni dell'Unione europea concernenti proprio le misure da attuare per la riforma del settore scolastico.

  Milena SANTERINI (DeS-CD) rileva che nella Nota di aggiornamento non c’è traccia delle misure di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica che hanno preso avvio proprio in attuazione delle disposizioni contenute nella legge n. 107 del 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ascoltato il dibattito sui profili, sia procedurali sia contenutistici, precisa che, se la Commissione bilancio non ha iniziato ancora l'esame della Nota di variazione, ciò è ben spiegabile con l'opportunità di attendere l'espressione dei pareri delle Commissioni consultive. Invita la relatrice a predisporre una proposta di parere, che crede ragionevole sottoporre alla valutazione e al voto dei colleghi nella seduta di domani, 6 ottobre 2016. In mancanza di obiezioni, rinvia il seguito dell'esame.

  (Così rimane stabilito).

  La seduta termina alle 14.50.

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AVVERTENZA

I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

COMITATO RISTRETTO

Introduzione dell'educazione di genere nelle attività didattiche delle scuole del sistema nazionale di istruzione.
C. 1230 Tentori, C. 1510 Costantino, C. 1944 Bruno Bossio, C. 2324 Roccella, C. 2585 Valeria Valente, C. 2667 Chimienti, C. 2783 Vezzali, C. 3022 Malisani, C. 3423 Castiello e C. 3975 Centemero.

COMITATO RISTRETTO

Agevolazioni in favore delle start-up culturali nonché modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di raccolta di capitali tra il pubblico per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali.
C. 2950 Ascani.