CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 ottobre 2016
702.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 4 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Massimo FIORIO.

  La seduta comincia alle 13.40.

Schema di decreto ministeriale recante regolamento di adozione dello statuto del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA).
Atto n. 331.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo, rinviato nella seduta del 28 settembre 2016.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che nella seduta del 28 settembre scorso il relatore, onorevole Oliverio, Pag. 104ha invitato i gruppi a fargli pervenire contributi, anche con riferimento all'atto al successivo punto all'ordine del giorno, in vista dell'elaborazione di una proposta di parere condivisa.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), relatore, ritiene che la riflessione già avviata dalla Commissione sui contenuti dello schema di decreto all'esame debba necessariamente tenere conto di quanto emergerà in sede di esame dello Schema di decreto legislativo recante semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca (atto 329), sul quale la Commissione è stata autorizzata ad esprimere rilievi alla VII Commissione Cultura. Lo schema di decreto legislativo in questione rappresenta infatti in qualche modo il presupposto normativo per l'adozione dello Statuto del CREA. Si riserva pertanto di sottoporre alla Commissione una proposta di parere che tenga conto anche degli elementi che emergeranno nel corso dell'istruttoria che sarà svolta in relazione allo schema di decreto sugli enti ricerca in una prossima seduta.

  Adriano ZACCAGNINI (Misto) concorda con la proposta di lavoro del relatore, ritenendo anch'egli che i due atti siano strettamente connessi.

  Loredana LUPO (M5S) si associa alle considerazioni del relatore e sottolinea come lo schema di decreto legislativo sugli enti pubblici di ricerca rechi la disciplina in base alla quale lo statuto del CREA può essere adottato, rappresentandone dunque il presupposto logico e giuridico.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, dopo aver ricordato che è intenzione della presidenza – come d'altronde convenuto in sede di Ufficio di presidenza – iscrivere quanto prima all'ordine del giorno della Commissione l'esame dello schema di decreto legislativo recante semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca (atto 329), sul quale la Commissione è stata autorizzata ad esprimere rilievi, e nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale recante approvazione del piano triennale per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura (piano della ricerca) del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA) nonché del piano per il rilancio e la razionalizzazione delle attività di ricerca e sperimentazione in agricoltura (razionalizzazione della rete di ricerca) del medesimo CREA.
Atto n. 332.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale in titolo, rinviato nella seduta del 28 settembre 2016.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, ricorda che nella seduta del 28 settembre scorso la presidenza aveva dato conto dell'assenso del Governo ad attendere fino al 13 ottobre il parere della Commissione.

  Adriano ZACCAGNINI (Misto), intervenendo sui contenuti del Piano triennale di ricerca, che nel suo complesso apprezza, ritiene che nello stesso dovrebbe essere chiarito se – ferma restando la linea di contrarietà rispetto alla ricerca sugli organismi geneticamente modificati – sia intenzione, al fine di conseguire miglioramenti genetici, di sviluppare anche i metodi della selezione partecipata.

  Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD), relatore, nel ringraziare il collega Zaccagnini per il contributo offerto al dibattito, reitera la richiesta, già rivolta ai gruppi nella scorsa seduta, di fargli pervenire quanto prima proposte e suggerimenti dei quali tenere conto nella predisposizione del parere.

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  Massimo FIORIO (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Massimo FIORIO.

  La seduta comincia alle 13.50.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016.
Doc. LVII, n. 4-bis, Allegato I e Annesso.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del documento.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Prima di dare la parola all'onorevole Cova per la relazione introduttiva, avverte che la Commissione è chiamata ad esprimersi sul documento in esame entro la mattinata di giovedì 6 ottobre.

  Paolo COVA (PD), relatore, ricorda che la Commissione Agricoltura è chiamata ad esaminare, ai fini dell'espressione del parere alla Commissione Bilancio, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016 (Doc. LVII, n. 4-bis).
  Al fine di richiamare il contesto decisionale in cui si inserisce la Nota, preliminarmente ricorda che, sulla base del calendario previsto nell'ambito del Semestre europeo, la legge n. 196 del 2009 (legge di contabilità pubblica) dispone che il processo di programmazione economica inizi il 10 aprile, data di presentazione alle Camere del Documento di economia e finanza (DEF), al fine di consentire al Parlamento di esprimersi sugli obiettivi programmatici in tempo utile per l'invio, entro il 30 aprile, al Consiglio dell'Unione europea e alla Commissione europea, del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma (PNR) contenuti nel DEF.
  Sulla base dei contenuti del DEF, la Commissione elabora le raccomandazioni di politica economica e di bilancio rivolte ai singoli Stati. Ad esse è dedicato il capitolo IV della Nota, con l'indicazione delle azioni intraprese per attuarle.
  In tale contesto, la legge 4 agosto 2016, n. 163 è recentemente intervenuta su numerose disposizioni della legge di contabilità: in particolare – per quanto qui interessa – l'articolo 1, comma 7, di tale legge ha modificato l'articolo 10-bis, in ordine al contenuto della Nota di aggiornamento al DEF, prevedendone la presentazione – anche al fine di tener conto delle raccomandazioni formulate dalle autorità europee – entro il 27 settembre di ogni anno (e non più entro il 20 settembre).
  Per quanto riguarda il contenuto proprio della Nota di aggiornamento, l'articolo 10-bis della legge di contabilità stabilisce che essa deve contenere l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici e delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il periodo di riferimento; le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio europeo relative al Programma di stabilità e al PNR, nonché l'indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del raggiungimento degli obiettivi programmatici.
  Venendo ai contenuti della Nota di aggiornamento al DEF 2016 – deliberata dal Consiglio dei Ministri il 27 settembre scorso – fa presente che essa si articola in 4 capitoli, relativi, rispettivamente, al quadro Pag. 106complessivo e agli obiettivi di politica economica, al quadro macroeconomico, all'indebitamento netto e al debito pubblico e alle riforme e alle raccomandazioni del Consiglio europeo.
  Sintetizzando brevemente il contenuto dei capitoli da 1 a 3, segnala che la Nota presenta una revisione al ribasso delle stime sull'andamento dell'economia italiana per l'anno in corso rispetto alle previsioni formulate nel DEF di aprile, in considerazione dei segnali di indebolimento della congiuntura europea ed internazionale emersi a partire dal secondo trimestre.
  Anche le previsioni di crescita per il 2017 sono ridimensionate, in concomitanza con la revisione al ribasso della crescita attesa del commercio mondiale nel prossimo anno e di ulteriori fattori, quali l'incertezza dei risultati delle elezioni negli Stati Uniti e gli effetti di medio termine di difficile quantificazione della Brexit.
  In particolare, nello scenario tendenziale, il PIL per il 2016 scende dall'1,2 per cento del DEF di aprile allo 0,8 per cento, in relazione agli andamenti congiunturali della prima parte dell'anno, che denotano una fase di rallentamento della ripresa economica.
  Quanto alla previsione di crescita del PIL per il 2017, contenuta nello scenario tendenziale, essa è rivista al ribasso allo 0,6 per cento rispetto all'1,3 per cento previsto nel DEF di aprile.
  La Nota delinea peraltro anche uno scenario programmatico che tiene conto degli orientamenti di politica fiscale che saranno oggetto del disegno di legge di bilancio 2017. Più in particolare, rispetto allo scenario tendenziale, gli effetti delle misure indicate nella manovra programmata dal Governo per il rilancio dell'economia, volte ad accrescere la competitività e a sostenere la domanda interna, si tradurrebbero in un aumento del prodotto interno lordo pari allo 0,2 per cento nel 2017 e allo 0,1 per cento nel 2018 e 2019.
  Fa poi presente che la Nota di aggiornamento al DEF, al Capitolo IV fornisce le risposte del Governo italiano a ciascuna delle raccomandazioni formulate dalle Istituzioni europee.
  Si tratta, in particolare, di cinque raccomandazioni che riguardano gli aggiustamenti di bilancio e la fiscalità (I), la pubblica amministrazione, il contrasto alla corruzione e la giustizia civile (II), i crediti deteriorati e il settore bancario (III), il mercato del lavoro e la spesa sociale (IV), la concorrenza (V).
  Con riferimento alle raccomandazioni in tema di fiscalità, particolarmente rilevanti per il settore agricolo sono i provvedimenti di riduzione del carico fiscale per le imprese che saranno adottati nella manovra di bilancio nell'ottica della crescita economica attraverso la riduzione della pressione fiscale sulle imprese e il potenziamento degli investimenti pubblici con il duplice obiettivo di supportare la competitività del Paese e stimolare la domanda aggregata.
  Al riguardo, la Nota conferma l'intenzione del Governo di proseguire su una strada di ulteriore riduzione della pressione fiscale; come è noto, già con la legge di stabilità 2016, il comparto primario ha beneficiato di questo indirizzo attraverso l'approvazione dell'esenzione dal pagamento dell'IMU dei terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina, dei terreni agricoli posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione, nonché di quelli con specifica destinazione, ossia con immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile. Il comparto ha altresì beneficiato della riforma della tassazione locale sui così detti «imbullonati», nonché dell'esenzione dall'IRAP per le imprese agricole e della pesca.
  Segnala, inoltre, che, già a legislazione vigente, nel 2017 è prevista una riduzione dell'Ires dal 27,5 al 24 per cento. Ulteriori interventi di riduzione della pressione fiscale verranno realizzati con la prossima legge di bilancio, disattivando il previsto Pag. 107incremento dell'IVA per l'anno 2017 e introducendo ulteriori misure di riduzione del carico fiscale sulle imprese.
  Con riferimento alle raccomandazioni concernenti la pubblica amministrazione, il contrasto alla corruzione e la giustizia civile, per gli aspetti di interesse della Commissione Agricoltura, segnala che la Nota dà conto dell'adozione nel 2016 di alcuni decreti legislativi attuativi della legge delega n. 124 del 2015 (Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche), tra i quali il decreto legislativo n. 177 che, nel processo di soppressione e riorganizzazione del Corpo Forestale dello Stato, ha trasferito le competenze in materia di presidio e valorizzazione della specialità agroambientale nell'Arma dei Carabinieri (e, in via residuale, anche nella Guardia di Finanza e nella Polizia di Stato), allo scopo di operare una razionalizzazione delle forze di polizia e con l'obiettivo di migliorarne l'efficienza e la presenza sul territorio.
  Fa poi presente che la Nota dà quindi conto di ulteriori schemi di decreti legislativi di attuazione della riforma delle amministrazioni pubbliche, approvati dal Governo in via preliminare ad agosto, riguardanti, per ciò che interessa in questa sede, il riordino delle Camere di Commercio e la semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca, attualmente all'esame della Commissione Agricoltura (rispettivamente, atti n. 327 e 329), autorizzata a deliberare su di essi i rilievi di competenza.
  Quanto al riordino delle Camere di Commercio, la Nota segnala che lo schema di decreto prevede un piano di razionalizzazione, in un'ottica di efficientamento e di riforma della governance, in virtù del quale, entro 180 giorni dall'entrata in vigore del decreto, il numero complessivo delle Camere dovrà ridursi dalle attuali 105 a non più di 60, nel rispetto di alcuni vincoli direttivi (almeno una Camera di Commercio per Regione e accorpamento delle Camere di Commercio con meno di 75 mila imprese iscritte) e dispone un rafforzamento della vigilanza del MISE, che, attraverso un comitato indipendente di esperti, valuterà le performance delle Camere di Commercio (atto 327).
  In tema di Enti pubblici di ricerca (EPR), la Nota segnala che lo schema di decreto all'esame parlamentare (atto 329) elimina molti dei vincoli gestionali e individua un sistema di regole più snello e più appropriato alle esigenze del settore.
  Con riguardo alla quarta raccomandazione (mercato del lavoro e spesa sociale), tra le iniziative di particolare rilievo adottate nel corso dell'anno allo scopo di favorire la funzionalità del mercato del lavoro tenendo al contempo conto dell'esigenza di contrastare comportamenti lesivi della dignità dei lavoratori e della leale concorrenza tra imprese, la Nota indica l'esame in sede parlamentare (di cui è prossima la conclusione) del disegno di legge per il contrasto al caporalato e al lavoro nero in agricoltura. Si tratta, come noto, di un testo rilevantissimo, adottato anche tenendo conto degli impegni contenuti nelle risoluzioni approvate il 2 dicembre 2015 dalle Commissioni riunite XI e XIII con i quali si invitava, tra l'altro, il Governo a proseguire con speditezza e con tempi certi, in un rapporto collaborativo con le proposte di iniziativa parlamentare, nella definizione di un nuovo quadro normativo finalizzato al contrasto del lavoro irregolare in agricoltura e del caporalato.
  Con riguardo ai provvedimenti di finanza pubblica adottati nel corso dell'anno che hanno interessato la competitività del settore dell'agricoltura, la Nota ricorda che, con l'approvazione del decreto-legge n. 113 del 2016, sono state intraprese iniziative di sostegno per i produttori di latte, di prodotti lattiero caseari e cerealicoli per favorire un complessivo miglioramento della competitività della filiera e che ad agosto 2016 il CIPE ha approvato le modalità di utilizzo delle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità per il 2015, pari a complessivi 90 milioni per il triennio 2015-2017, per rafforzare la Strategia nazionale per lo sviluppo delle Aree Interne.
  Sempre tra le misure a sostegno delle imprese, la Nota di aggiornamento evidenzia Pag. 108poi la necessità di programmare, al di là della necessaria ricostruzione delle zone colpite dal terremoto, interventi antisismici per mettere in sicurezza la popolazione, il territorio e il patrimonio abitativo, artistico e culturale del Paese, anche tenendo conto che i territori colpiti dal sisma sono asset straordinari per il turismo e il settore agroalimentare, da preservare per le prossime generazioni. In tale ambito grande importanza assume anche la messa in sicurezza complessiva del territorio attraverso interventi urgenti di risanamento ambientale e idrogeologico.
  Sempre in quest'ambito, tra le principali iniziative adottate in risposta alle raccomandazioni formulate in sede europea, la Nota menziona il Piano Nazionale Industria 4.0, che, operando in un'ottica di neutralità tecnologica, interviene con azioni orizzontali e orienta gli strumenti esistenti a sostegno dell'innovazione, della produttività e della flessibilità.
  Tra le principali misure proposte allo scopo di sostenere questa svolta produttiva, la Nota menziona, tra l'altro, il Potenziamento dei cluster tecnologici «Fabbrica Intelligente» e «Agrifood» ed il Piano straordinario per il Made in Italy. In questa prospettiva, come si legge nella Nota, il CIPE ha assegnato 200 milioni al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, per il finanziamento agevolato dei contratti di filiera e di distretto.
  Quanto al settore della ricerca, la Nota aggiornamento menziona, da un lato, l'assegnazione di risorse provenienti dai programmi operativi regionali (POR) finanziati dall'iniziativa UE Horizon 2020, nonché lo stanziamento di risorse per 3 milioni dal Fondo FISR destinate alla costituzione di 4 nuovi cluster (Made in Italy, Beni Culturali, Energia e Blue Growth), che si uniscono agli altri 8 già esistenti e che potranno partecipare al bando da circa 400 milioni destinati a ricerca industriale e cooperazione pubblico-privato tra la fine del 2016 e gli inizi del 2017.
  Infine, nel settore della concorrenza, segnala che la Nota, tra gli interventi da realizzare entro la fine dell'anno, menziona l'adozione della normativa di attuazione del decreto-legge n. 51 del 2015 recante Disciplina dell'organizzazione delle Commissioni Uniche Nazionali per ciascuna tipologia di prodotto agricolo, al fine di incrementare i livelli di trasparenza e oggettività nella definizione dei prezzi.
  Conclusivamente, si riserva di sottoporre alla Commissione, anche alla luce dell'eventuale dibattito, una proposta di parere da inviare alla Commissione Bilancio.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta, già fissata per giovedì 6 ottobre.

  La seduta termina alle 14.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 4 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Massimo FIORIO.

  La seduta comincia alle 14.

Schema di decreto legislativo recante riordino delle funzioni e del finanziamento delle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura.
Atto n. 327.
(Rilievi alla X Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 28 settembre 2016.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.Pag. 109
  Ricorda che, nella seduta del 28 settembre scorso, il relatore, onorevole Taricco, ha introdotto la discussione, invitando i colleghi a fargli pervenire eventuali contributi in vista dell'elaborazione di una proposta di rilievi.

  Mino TARICCO (PD), relatore, ricorda di aver sottoposto alla Commissione, nella scorsa seduta, alcuni temi che a suo avviso meriterebbero di essere affrontati nei rilievi da trasmettere alla Commissione Attività produttive e di aver ricevuto, da parte del collega Zanin ulteriori suggerimenti. Invita quindi i colleghi a fargli pervenire ogni ulteriore indicazione che ritengano utile.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, non essendovi altre richieste di intervento, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.

SEDE REFERENTE

  Martedì 4 ottobre 2016. — Presidenza del vicepresidente Massimo FIORIO.

  La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni per lo sviluppo e la competitività della produzione agricola e agroalimentare con metodo biologico.
C. 302 Fiorio.
(Seguito dell'esame e rinvio – Abbinamento della proposta di legge C. 3674).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 12 giugno 2013.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Ricorda che la proposta di legge in titolo è stata da ultimo esaminata in sede referente nella seduta del 12 giugno 2013, allorché la Commissione ha deliberato di nominare un Comitato ristretto per l'ulteriore istruttoria e la formulazione di un testo. I lavori della Commissione sono dunque proseguiti in quella sede.
  Essendo stata successivamente assegnata alla Commissione la proposta di legge C. 3674 Castiello vertente sulla stessa materia, essa è stata abbinata alla prima, ai sensi dell'articolo 77 del regolamento.

  Alessandra TERROSI (PD), relatrice, illustra i contenuti della proposta di legge C. 3674, a prima firma Castiello, facendo presente che essa si compone di 50 articoli ripartiti in dieci Titoli.
  Essa, come evidenziato dalla relazione illustrativa, muove da dati di fatto (crescita del settore del biologico con numeri che ne consolidano la leadership europea e mondiale) e di diritto (opportunità che il quadro normativo nazionale si adegui alla normativa europea e fornisca gli strumenti necessari per un ulteriore processo di sviluppo e qualificazione della filiera, con particolare riferimento ai settori della zootecnia e dell'ortofrutta che costituiscono gli assi portanti del sistema agroalimentare biologico). Sempre secondo la relazione illustrativa, la proposta all'esame è stata elaborata tenendo conto dei dati emersi nel confronto istituzionale avvenuto con le regioni e gli operatori del settore.
  Con riferimento ai suoi contenuti, fa presente che il Titolo I (articoli da 1 a 3), definisce le finalità della legge, le nozioni di produzione biologica e di prodotti dell'agricoltura biologica e stabilisce l'esclusione dell'utilizzo di OGM nell'agricoltura biologica.
  Il titolo II definisce il ruolo e l'ambito delle competenze delle rispettive autorità nazionali e locali e degli organismi di settore. Nello specifico, gli articoli 4 e 5 stabiliscono le competenze delle autorità nazionale e territoriali, mentre l'articolo 6 prevede la riforma delle competenze, della Pag. 110composizione e del funzionamento del Comitato consultivo per l'agricoltura biologica.
  Il titolo III detta le disposizioni in materia di organizzazione della produzione e del mercato. In particolare, l'articolo 7 reca la definizione dei distretti biologici, i quali risultano costituiti da sistemi produttivi locali, anche a carattere provinciale e interregionale, istituiti al fine di agevolare e di semplificare l'applicazione delle norme di certificazione ambientale e territoriale previste dalla normativa dell'Unione europea e nazionale. L'articolo 8 detta poi i criteri e le modalità per il riconoscimento delle organizzazioni di produttori che producono con il metodo dell'agricoltura biologica ai sensi del decreto legislativo 27 maggio 2005, n. 102.
  Il titolo IV detta le disposizioni in materia di etichettatura e di logo nazionale. A tale fine, l'articolo 9 prevede l'esclusività, per i prodotti che rispettino la normativa dell'Unione europea e nazionale di riferimento, dell'utilizzo del termine «biologico» nell'etichettatura al momento della messa in vendita dei prodotti, mentre l'articolo 10 istituisce il logo nazionale per le produzioni biologiche.
  Il titolo V detta disposizioni in materia di prodotti fitosanitari e di produzioni specifiche. Gli articoli 11, 12, 13, 14, 15, 16 e 17 regolano le autorizzazioni di prodotti fitosanitari, il vino biologico, le produzioni animali, l'acquacoltura biologica, la ristorazione collettiva e le aree pubbliche destinate a verde.
  Il titolo VI disciplina il sistema di informazione e di promozione dell'agricoltura biologica. Nel merito, l'articolo 18 conferma le funzioni operative del Sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica (SINAB). L'articolo 19 prevede l'istituzione, presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, di un apposito Fondo per la ricerca nel settore dell'agricoltura biologica destinato al finanziamento di programmi di ricerca nel rispetto degli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato nel settore agricolo. Analogamente, l'articolo 20 prevede l'istituzione, presso il medesimo Ministero, del Fondo per lo sviluppo dell'agricoltura biologica che, oltre a finanziare il Piano di azione nazionale per l'agricoltura biologica, è destinato al finanziamento di interventi volti a promuovere lo sviluppo del settore.
  Il titolo VII, al Capo I, detta la disciplina dei sistemi di controllo nell'ambito dell'agricoltura biologica. L'articolo 21 attribuisce al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali la funzione di autorità competente responsabile del sistema di controllo di cui all'articolo 27 del regolamento (CE) n. 834/2007. L'articolo 22 modifica la composizione del Comitato di valutazione degli organismi di controllo e di certificazione. L'articolo 23 disciplina le modalità per il rilascio alle persone giuridiche interessate dell'autorizzazione allo svolgimento di attività di organismo di controllo e certificazione e l'articolo 24 istituisce l'elenco nazionale degli organismi di controllo e certificazione. L'articolo 25 stabilisce le condizioni per le procedure di controllo idonee a garantire l'applicazione dei princìpi dell'agricoltura biologica. L'articolo 26 detta disposizioni in merito agli obblighi degli organismi di controllo e certificazione.
  Il capo II contiene le disposizioni per le imprese che aderiscono al metodo di produzione biologico in materia di notifica di inizio attività per gli operatori, di attestato di idoneità, di certificato di conformità, di assoggettamento al sistema di controllo, di variazioni dei dati e delle informazioni contenuti nella notifica di inizio delle attività, nonché di recesso dal sistema di controllo e di transito a un altro organismo di controllo e certificazione. L'articolo 32 fissa ulteriori obblighi per le imprese, l'articolo 33 prevede alcune disposizioni applicative, l'articolo 34 prevede che le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano istituiscano gli elenchi delle imprese che operano nel settore dell'agricoltura biologica.
  Il titolo VIII disciplina le importazioni da Paesi terzi di prodotti dell'agricoltura biologica. In particolare, l'articolo 36 prevede la notifica dell'obbligo di inizio attività per gli operatori che intendono svolgere Pag. 111attività di importazione di prodotti dell'agricoltura biologica provenienti da Paesi terzi e l'articolo 37 dispone che solo gli operatori iscritti all'elenco nazionale di cui all'articolo 36, comma 3, possono richiedere l'importazione da Paesi terzi di prodotti biologici.
  Il titolo IX detta le misure sanzionatorie a carico degli organismi di controllo e certificazione e degli operatori in caso di violazione delle norme di legge. Nello specifico, gli articoli 38, 39 e 40 prevedono sanzioni nei casi di non conformità degli organismi di controllo e certificazione, di mancato rispetto delle norme procedurali, di infrazioni e di irregolarità commesse dai medesimi organismi.
  Gli articoli 41, 42, 43 e 44 prevedono i casi di ritiro e di sospensione del certificato di conformità, nonché di diffida e di richiamo per gli operatori di agricoltura biologica. L'articolo 45 disciplina la procedura per l'irrogazione delle sanzioni.
  Il titolo X reca disposizioni finanziarie, finali e transitorie, prevedendo in particolare una disposizione per la semplificazione amministrativa, che le autorità competenti possono adottare nel rispetto della normativa comunitaria. L'articolo 50 prevede la norma di salvaguardia per le competenze delle regioni a statuto speciale e delle province autonome di Trento e di Bolzano.
  Conclusivamente, fa presente che il testo risulta assai articolato e affronta numerosi temi. Si riserva dunque di valutare la possibilità di presentare in sede di Comitato ristretto una proposta di sintesi di entrambe le proposte di legge all'ordine del giorno.

  Massimo FIORIO (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.