CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 ottobre 2016
702.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 68

COMITATO DEI NOVE

  Martedì 4 ottobre 2016.

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione della disciplina del sostegno pubblico per il settore dell'editoria e dell'emittenza radiofonica e televisiva locale, della disciplina di profili pensionistici dei giornalisti e della composizione e delle competenze del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti. Procedura per l'affidamento in concessione del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale.
C. 3317-3345-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato.

  Il Comitato si è riunito dalle 13.05 alle 13.15.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 13.15.

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Ratifica ed esecuzione dell'Accordo interinale in vista di un accordo di partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la parte Africa centrale, dall'altra, con Allegati, fatto a Yaoundé il 15 gennaio 2009 e a Bruxelles il 22 gennaio 2009.
C. 3945, approvato dal Senato.
(Parere alla III Commissione).
(Esame e rinvio)

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Umberto D'OTTAVIO (PD), relatore, riferendo sul disegno di legge di ratifica, chiarisce che quest'Accordo interinale è un passaggio verso un vero e proprio Accordo di Partenariato economico tra la Comunità europea e i suoi Stati membri, da un lato, e i paesi che aderiscono alla comunità dell'Africa centrale, dall'altro. Ricorda anche che l'Unione europea ha un'intensa attività di politica estera, la quale – per quanto concerne gli Stati che insistono sul continente europeo e dell'Asia viciniore – si sostanzia in accordi di associazione i quali, a loro volta, costituiscono un passaggio intermedio verso l'adesione vera e propria all'Unione europea. In definitiva, l'atto oggi all'esame si incastona nella gamma di accordi che l'Unione europea come tale stringe, ora con i Paesi che potenzialmente potrebbero aderire nell'ambito delle politiche di allargamento, ora con i Paesi che per ragioni geopolitiche non potranno mai aderire. L'accordo interinale con l'Africa centrale, dunque, è solo un passaggio verso un accordo di partenariato economico che, verosimilmente, sarà il momento più saliente della cooperazione tra le parti. L'obiettivo di tale accordo di partenariato è costituito da una prossimità rafforzata tra l'Unione europea e l'Africa centrale per uno sviluppo sostenibile e un innalzamento del livello del reddito delle popolazioni africane. In tale contesto, il quadro commerciale è ritenuto un vettore essenziale per lo sviluppo e per il rafforzamento del tessuto socio-economico e per un incremento qualitativo e quantitativo dei beni e dei servizi prodotti ed esportati dall'Africa centrale. All'articolo 12 dell'Accordo interinale si dice anche che, nel corso delle trattative per l'Accordo di partenariato, dovrà essere approfondita la riflessione sul senso e sull'attuazione dei rapporti economici e commerciali.
  In realtà, l'unico articolo che appare di stretta competenza della Commissione cultura è quello inerente alla proprietà intellettuale e, quindi, al diritto d'autore. Nell'articolo 58 dell'Accordo di cui si propone la ratifica le parti si impegnano a proseguire i negoziati per una più efficace tutela della proprietà intellettuale, anche in vista di un potenziamento delle iniziative di integrazione regionale nell'Africa centrale per migliorare le leggi in materia e prevenire più efficacemente gli abusi in danno dei diritti di proprietà intellettuale. Ricorda, inoltre, che per la prosecuzione dei negoziati l'Accordo prevede una spesa di circa 17.500 euro all'anno. Nel rinviare al testo dell'Accordo, che è in distribuzione, propone di esprimere un parere favorevole.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2016, Allegato I e Annesso.
Doc. LVII, n. 4-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Simona Flavia MALPEZZI (PD), relatrice, rammenta preliminarmente che la «Nota di aggiornamento» del Documento di economia e finanza viene presentata alle Camere entro il 27 settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche Pag. 70e di finanza pubblica del DEF, in ragione della maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico. L'articolo 10-bis della legge di contabilità pubblica (n. 196 del 2009) prevede che la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza contenga: l'eventuale aggiornamento delle previsioni macro-economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il restante periodo di riferimento; l'eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici già individuati dal DEF; le eventuali modifiche e integrazioni al DEF conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio europeo; l'obiettivo di saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato e di saldo di cassa del settore statale; l'indicazione dei principali ambiti di intervento della manovra di finanza pubblica per il triennio successivo, con una sintetica illustrazione degli effetti finanziari attesi dalla manovra stessa in termini di entrata e di spesa, ai fini del raggiungimento degli obiettivi programmatici.
  Nella nota di aggiornamento all'esame, il Governo conferma sostanzialmente l'impostazione di politica economica delineata del Documento di Economia e Finanza (DEF) dello scorso mese di aprile, con alcune modifiche di adattamento ad un diverso scenario macroeconomico. Con riferimento ai dati di crescita, il Governo mette in evidenza come l'incremento dello 0,3 per cento del PIL reale, registrato nel primo trimestre del 2016, abbia subito un rallentamento in corso d'anno, comune a tutta l'area dell'euro, influenzato da significativi elementi di rischio per la crescita quali l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, gli eventi politici in Turchia e l'ondata di terrorismo che ha scosso l'Europa. Il Governo ha ritenuto di abbassare quindi la previsione di crescita del PIL reale per il 2016 dall'1,2 allo 0,8 per cento. Con riferimento alle previsioni tendenziali – che si basano sulla legislazione vigente e tengono conto, in particolare, degli effetti sull'economia degli aumenti di imposte indirette (c.d. clausole di salvaguardia) – le stime per il 2017 sono state viste al ribasso, con una riduzione in termini di PIL da +1,2 per cento a +0,6 per cento). Restano immutate le prospettive di crescita per il biennio successivo. Lo scenario di previsione programmatica incorpora, invece, gli effetti sull'economia delle misure che il Governo intende presentare al Parlamento con il disegno di legge di bilancio 2017. Rispetto al quadro tendenziale, nel 2017, si profila un incremento del tasso di crescita del PIL di 0,4 punti percentuali.
  Per quanto più specificamente riguarda le competenze della Commissione cultura, la Nota fa presente, anzitutto, che «sono state ridimensionate le raccomandazioni su cui hanno agito in modo efficace le riforme del mercato del lavoro e della scuola». Conseguentemente, evidenzia che nessuna delle Raccomandazioni 2016 è riferibile all'area di policy Scuola. Nell'ambito delle Raccomandazioni approvate dal Consiglio dell'Unione europea il 13 maggio 2015, la Raccomandazione n. 5 faceva riferimento, tra l'altro, nell'ambito degli sforzi per ovviare alla disoccupazione giovanile, all'adozione ed attuazione della già prevista riforma della scuola e al rafforzamento dell'istruzione terziaria professionalizzante. Nella sezione dedicata a Istruzione e ricerca, la Nota illustra lo stato di attuazione della legge c.d. «Buona scuola», ad un anno dalla sua entrata in vigore, ed evidenzia gli interventi più rilevanti che hanno riguardato anche il settore universitario e quello della ricerca. In particolare, per il settore scuola, la Nota sottolinea, in particolare: il rilevante numero di assunzioni di personale docente, anche di sostegno, attuato negli ultimi due anni grazie al piano straordinario di assunzioni e al concorso bandito a febbraio 2016. Grazie all'introduzione dell'organico del potenziamento, ogni istituto ha avuto 6-7 docenti in più: nel primo ciclo le aree più potenziate sono state quelle linguistica e artistico-musicale, mentre nel secondo ciclo quelle socio-economica, artistico-musicale, linguistica e scientifica; l'avvio del piano straordinario di ispezioni nelle scuole paritarie, con particolare riferimento agli istituti secondari Pag. 71di secondo grado (per il fenomeno, noto a tutti, dei «diplomifici»); l'avvio della valutazione per i dirigenti scolastici e la prosecuzione del percorso di valutazione delle scuole, che prevede il completamento, entro dicembre 2016, del primo rapporto sulla valutazione esterna (a seguito di visite che coinvolgeranno il 10 per cento delle scuole). I due aspetti sono fra loro connessi. Infatti, i dirigenti scolastici troveranno, nel decreto di conferimento dell'incarico triennale, anche gli obiettivi di miglioramento individuati nel rapporto di autovalutazione che tutte le scuole hanno elaborato fra gli anni scolastici 2014/2015 e 2015/2016; la previsione di bandire il concorso per dirigenti scolastici, al fine di limitare le reggenze (che oggi sono 1.400 su 7.200 dirigenti scolastici titolari) alle sole 335 scuole sottodimensionate. È un passaggio al quale ha fatto riferimento anche il Ministro Giannini nel corso dell'audizione presso la Commissione cultura del 21 settembre scorso. In quella sede, anzi, il Ministro ha auspicato che i passaggi preliminari, con l'espressione del parere del Consiglio di Stato sul regolamento che disciplina la procedura, e con la conseguente richiesta di autorizzazione al MEF, si possano concludere nel giro di un paio di mesi. Sempre nell'ambito del settore scuola, la Nota richiama l'elaborazione del Piano nazionale per la formazione dei docenti, presentato proprio il 3 ottobre, e alle risorse destinate ai docenti, oltre che per la formazione, anche per la valorizzazione del merito (a proposito del bonus, la Nota fa presente che lo hanno ricevuto circa 248.000 docenti su circa 624.000); al rilevante investimento realizzato per l'edilizia scolastica, unitamente all'attivazione dell'Anagrafe nazionale, alla ricostituzione dell'Osservatorio nazionale, alla programmazione nazionale triennale; al fascicolo elettronico nei singoli istituti scolastici; alle misure per collegare istruzione e lavoro, fra le quali l'alternanza scuola lavoro obbligatoria, l'attivazione dei laboratori territoriali per l'occupabilità, la previsione di assegnazione del 30 per cento delle risorse agli ITS sulla base di parametri qualitativi, fra i quali l'occupabilità dei ragazzi. In argomento, la Nota anticipa che è di prossima emanazione la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e che si realizzerà una cabina di regia fra il MIUR e il Ministero del lavoro per rafforzare la filiera dell'educazione professionalizzante e facilitare la transizione dalla scuola al lavoro. La relatrice ricorda che il Governo ha investito notevoli risorse finanziarie e organizzative per lanciare “una via italiana al Sistema Duale” basata sul rafforzamento delle esperienze lavorative durante il percorso scolastico e su un maggiore coinvolgimento delle imprese italiane nella crescita professionale degli studenti degli ultimi anni della scuola secondaria superiore. Tale progetto è partito in via sperimentale nell'ambito del sistema di istruzione e formazione professionale (IeF.P.). Evidenzia che nella Nota di aggiornamento si fa riferimento al Piano nazionale della scuola digitale previsto in epoca coeva alla legge n. 107. Ricorda, quindi, che in tale atto di pianificazione, il Governo aveva stanziato un miliardo, di cui al momento ne è stato impegnato un importo di 360.000.000 di euro, corrispondenti all'avvio dei due terzi delle azioni previste dal piano medesimo, con previsione di avvio delle rimanenti entro la fine del 2016. La Nota accenna, inoltre, all'aumento delle risorse per il funzionamento delle scuole e all'avvio della campagna di comunicazione sullo school bonus e prevede, infine, che le deleghe previste dalla stessa legge sulla Buona scuola saranno esercitate entro fine 2016.
  Con riferimento all'università, la Nota richiama l'emanazione, ad agosto 2016, del Piano triennale di sviluppo del sistema universitario 2016-2018 ed evidenzia che è in fase di attuazione l'operatività del Fondo per le cattedre universitarie del merito Giulio Natta, previsto dalla legge di stabilità 2016. Ricorda, al riguardo, che il DPCM attuativo deve essere sottoposto al parere parlamentare.
  Con riferimento alle istituzioni AFAM, la Nota, oltre a richiamare il consolidamento delle risorse e la ripartizione meritocratica dei finanziamenti sulla base di Pag. 72parametri rigorosi, fa presente che è in via di approvazione il decreto del Presidente della Repubblica sulle nuove regole per il reclutamento e che è allo studio un processo di statizzazione delle Accademie storiche e degli Istituti musicali pareggiati.
  In relazione alla ricerca – per gli aspetti che riguardano più direttamente la Commissione – la Nota fa presente che sono state stanziate le risorse per l'attuazione delle prime misure previste nel PNR 2015-2020 e richiama lo schema di decreto legislativo per la semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca, che proprio in questi giorni è all'esame della Commissione cultura. Inoltre, richiama le risorse stanziate per la promozione dei primi dottorati innovativi con forte vocazione industriale, per l'attrazione di ricercatori di eccellenza e per la costituzione di quattro nuovi master, nonché le misure di sostegno agli studiosi italiani che intendano partecipare ai bandi europei per lo European Research Council. Infine, la Nota anticipa che, fra le iniziative a sostegno delle imprese che saranno definite con la legge di bilancio 2017-2019 – nell'ambito del Piano nazionale Industria 4.0 – vi sarà il finanziamento della ricerca 4.0 potenziando i cluster e i dottorati, oltre che lo sviluppo delle competenze 4.0 attraverso percorsi universitari e ITS dedicati e la diffusione della cultura 4.0 attraverso Scuola digitale e alternanza scuola-lavoro.
  Con riferimento al settore culturale, infine, la Nota richiama, in particolare, le nuove risorse – pari ad un miliardo – destinate dal CIPE, il primo maggio scorso, al Piano Cultura e turismo, a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Tali risorse sono state destinate a 33 interventi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, nonché al potenziamento del turismo culturale e al rilancio della competitività territoriale del paese.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.35.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 4 ottobre 2016. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 13.35.

Schema di decreto legislativo recante disciplina della dirigenza della Repubblica.
Atto n. 328.

(Rilievi alla I Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto, rinviato nella seduta del 28 settembre 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, ricorda che lo scorso 27 settembre la relatrice, collega Manzi, aveva illustrato la sua relazione e che nella seduta del 28 settembre erano intervenuti i colleghi Carocci, Malisani e Vacca. Chiede se vi siano altri interventi.

  Manuela GHIZZONI (PD) svolge alcune considerazioni secondo l'indirizzo indicato dalla collega Manzi, con particolare riferimento al tema della valutazione. Esprime particolare apprezzamento per la parte finale della relazione, che coglie perfettamente il fine della legge delega e dello schema di decreto che è quello di liberarsi da rigidi meccanismi per far posto alle novità delle politiche di settore, senza però andare oltre il segno e indurre fenomeni di demotivazione. Con riferimento ai requisiti previsti per la partecipazione al concorso per la dirigenza pubblica, ritiene che, accanto al possesso di dottorato di ricerca o di master di secondo livello, debba essere previsto, in alternativa, anche l'aver frequentato le scuole di specializzazione che costituiscono un percorso di studi assai qualificante. Pur apprezzando la scelta del concorso con i tre anni di servizio a tempo determinato, Pag. 73ritiene utile prevedere, possibilmente già nella fase di selezione, criteri che tengano conto di talune specializzazioni, soprattutto per i ruoli di dirigente tecnico. Ciò vale soprattutto per il settore dei Beni culturali, ma anche per le università, dove alcune specialità rischiano di essere disperse. Suggerisce la creazione di registri speciali per i ruoli tecnici che potrebbero consentire di salvaguardare la specificità e la peculiarità di alcune professionalità.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.45.

COMITATO RISTRETTO

  Martedì 4 ottobre 2016.

Agevolazioni in favore delle start-up culturali nonché modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in materia di raccolta di capitali tra il pubblico per la valorizzazione e la tutela dei beni culturali.
C. 2950 Ascani.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 13.45 alle 14.15.