CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 settembre 2016
696.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 112

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 21 settembre 2016. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2015/412/UE che modifica la direttiva 2001/18/CE per quanto concerne la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul loro territorio.
Atto n. 324.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 14 settembre 2016.

  Michele BORDO, presidente, ricorda che la relatrice, onorevole Berlinghieri, ha illustrato i contenuti dell'atto nella seduta dello scorso 14 settembre.
  Invita quindi i colleghi ad intervenire.
  Nessuno chiedendo di prendere la parola, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante norme di adeguamento della normativa nazionale al regolamento (UE) n. 1024/2013 che attribuisce alla Banca Pag. 113centrale europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi.
Atto n. 325.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Nulla osta).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 20 settembre 2016.

  Michele BORDO, presidente, intervenendo in sostituzione del relatore, onorevole Tancredi, e facendo seguito a quanto preannunciato dal relatore medesimo nel corso della seduta del 20 settembre, formula sull'atto un parere nella forma del nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere formulata.

Schema di decreto legislativo recante norme per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 1286/2014 relativo ai documenti contenenti le informazioni chiave per i prodotti d'investimento al dettaglio e assicurativi preassemblati.
Atto n. 326.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 20 settembre 2016.

  Vanessa CAMANI (PD), relatrice, ritiene opportuno rinviare alla prossima settimana l'espressione del parere sull'atto, al fine di consentire un approfondimento sugli aspetti di competenza della Commissione.

  Michele BORDO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 21 settembre 2016. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio: Attuare l'Agenda europea sulla sicurezza per combattere il terrorismo e preparare il terreno per l'Unione della sicurezza.
COM(2016)230 final.

(Parere alle Commissioni I e II).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatrice, rileva innanzitutto come la XIV Commissione sia chiamata – ai fini del parere da rendere alle Commissioni riunite Affari costituzionali e Giustizia – ad esaminare la Comunicazione della Commissione europea recante «l'Agenda europea sulla sicurezza per combattere il terrorismo e preparare il terreno sull'Unione della sicurezza».
  La competenza dell'Unione europea in questo ambito è riconducibile non soltanto alle previsione esplicite che in materia sono contenute nei Trattati, ma anche dal carattere sovranazionale delle organizzazioni criminali e terroristiche che richiedono, dunque, risposte coordinate. I singoli Stati non dispongono infatti di forze e risorse adeguate per fronteggiare da soli una minaccia di questo tipo.
  In particolare, per quanto riguarda i Trattati, ricorda che l'articolo 75 del TFUE prevede che, ai fini della prevenzione della lotta al terrorismo e alle attività connesse, l'Unione europea possa adottare regolamenti secondo la procedura legislativa ordinaria (e, quindi, con il pieno coinvolgimento del Parlamento europeo e del Consiglio) anche per quanto concerne i movimenti di capitali e i pagamenti, con Pag. 114particolare riferimento alle risorse finanziarie e ai proventi utilizzati per il finanziamento di attività terroristiche.
  L'articolo 222 dello stesso Trattato prevede che l'UE e gli Stati membri agiscano congiuntamente, in uno spirito di solidarietà, quando uno Stato membro è soggetto a un attacco terroristico, mettendo a disposizione mezzi militari necessari per prestare assistenza allo Stato membro colpito.
  Alla luce di queste disposizioni si è proceduto, dal 2004, ad istituire la figura del coordinatore anti terrorismo e, più recentemente, nell'aprile 2015, ad adottare l'Agenda europea per la sicurezza volta a definire la strategia dell'UE per affrontare le minacce alla sicurezza interna.
  L'Agenda individua nel terrorismo, nella radicalizzazione e nella criminalità organizzata, oltre che in quella informatica, le principali minacce cui l'Europa deve far fronte nell'attuale fase storica.
  Vengono quindi individuate fra le priorità strategiche lo scambio di informazioni fra i diversi organismi competenti alla lotta al terrorismo e le agenzie dell'UE; il rafforzamento della cooperazione operativa di polizia e della formazione del personale specializzato a livello europeo.
  In particolare, allo scopo di monitorare i movimenti sospetti di terroristi combattenti, sia in uscita che in entrata dal territorio dell'Unione europea, si preannuncia la presentazione entro la fine dell'anno in corso di una revisione del sistema di informazione Schengen che prevederebbe il rafforzamento del monitoraggio e dello scambio di informazioni sui rimpatri; l'uso dell'immagine facciale ai fini dell'identificazione biometrica e il rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dell'Unione europea, con particolare riguardo alla istituzione della Guardia di frontiera europea.
  Tra le misure di carattere preventivo merita, in particolare, segnalare l'attuazione in tempi rapidi della direttiva sui dati del codice di prenotazione PNR, adottata dal Consiglio il 21 aprile scorso. In base alla direttiva, le compagnie aeree dovranno fornire i dati personali relativi ai passeggeri per i voli in arrivo e in partenza dall'UE.
  Secondo la Commissione europea occorre quindi dare priorità alla prevenzione della radicalizzazione e del reclutamento di cittadini europei da parte delle organizzazioni terroristiche. Gli Stati membri devono fare in modo che le persone già radicalizzate siano inserite in programmi di deradicalizzazione, e devono assicurare lo scambio proattivo di informazioni sugli elementi che presentano un rischio di radicalizzazione elevato.
  A tal fine è stato creato nell'ottobre 2015 il Centro di eccellenza della rete UE di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione, ed è stata istituita nel luglio 2015, presso Europol, l'unità UE addetta alle segnalazioni su Internet relative a discorsi di incitamento all'odio e alla propaganda terroristica on line.
  In tale ambito di intervento la Commissione chiede agli Stati membri di distaccare immediatamente esperti presso l'unità UE addetta alle segnalazioni su Internet e di procedere allo scambio in modo proattivo con altri Stati membri di tutte le informazioni pertinenti sugli ex carcerati sospettati di radicalizzazione e sugli individui notoriamente radicali, per garantire la sorveglianza delle persone che presentano un rischio elevato.
  Inoltre, nella Comunicazione sono preannunciate l'adozione di una comunicazione sulla prevenzione della radicalizzazione (secondo trimestre 2016) e la rapida attuazione delle attività inserite nella tabella di marcia del 2016 elaborate nel contesto del Forum dell'UE su Internet.
  Una terza priorità è rappresentata dalla punizione dei terroristi e dei loro sostenitori. Tale ambito di intervento include l'approvazione, auspicata dalla Commissione in tempi brevi, della citata proposta di direttiva sulla lotta al terrorismo. Inoltre la Commissione intende proporre entro l'estate 2017 soluzioni, anche legislative, per affrontare il problema.
  La quarta priorità è costituita dall'ottenimento di prove digitali connesse a Pag. 115indagini penali. Tale priorità, secondo la Commissione, dipende dal fatto che spesso le informazioni sulle attività connesse al terrorismo sono detenute da società private, sui loro server spesso situati al di fuori del territorio della forza di contrasto indagante e pertanto al di fuori della sua giurisdizione. Oltre alle procedure di assistenza giudiziaria reciproca e a poche limitate disposizioni in accordi internazionali, non esiste un approccio armonizzato sulle modalità di accesso a tali informazioni.
  Occorre quindi razionalizzare le procedure di assistenza giudiziaria reciproca e, ove applicabile, di mutuo riconoscimento relativamente al ciberspazio grazie all'uso di moduli e strumenti elettronici standardizzati, nonché migliorare la cooperazione con i fornitori di servizi attraverso lo sviluppo di un quadro comune per richiedere specifiche categorie di dati.
  La Commissione sottolinea quale ulteriore priorità la necessità di migliorare lo scambio di informazioni tra le autorità di contrasto degli Stati membri e con le agenzie dell'UE e l'interoperabilità delle banche dati e dei sistemi di informazione.
  A tal fine chiede la rapida attuazione da parte degli Stati membri della direttiva sul trattamento dei dati personali, nonché la conclusione in tempi brevi dell'accordo quadro con gli Stati Uniti Uniti (il cosiddetto umbrella agreement), volto a garantire la parità di trattamento rispetto ai cittadini dei medesimi Stati Uniti quando si tratta di ricorsi giurisdizionali davanti ai tribunali degli USA.
  Secondo la Commissione, è necessario procedere al fine di garantire l'adozione delle proposte in materia di interoperabilità delle banche dati e dei sistemi di informazione, e di estensione del sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (ECRIS) ai cittadini di paesi terzi.
  Nel medesimo ambito di intervento la Commissione chiede agli Stati membri:
   il potenziamento, tramite il distacco di esperti nazionali del Centro europeo antiterrorismo di Europol;
   la piena attuazione del quadro Prüm, per potenziare la cooperazione transfrontaliera di polizia e giudiziaria tra i paesi dell'Unione europea (UE) in materia penale;
   un uso più sistematico e coerente della banca dati di Interpol sui documenti di viaggio rubati e smarriti.

  La Commissione europea considera inoltre come priorità il contrasto al traffico di armi illegali, con particolare riferimento all'approvvigionamento di armi di contrabbando provenienti da regioni limitrofe. A tal proposito la Commissione intende accelerare l'attuazione delle misure indicate nel piano di azione del 2 dicembre 2015.
  La Commissione considera quindi prioritaria l'attuazione del Piano d'azione per la lotta al finanziamento del terrorismo presentato nel febbraio del 2016.
  A tal fine nella Comunicazione si chiede agli Stati membri di anticipare la data di recepimento e di entrata in vigore della quarta direttiva antiriciclaggio al più tardi al quarto trimestre 2016 (attualmente il termine previsto per il recepimento è fissato al 26 giugno 2017), che ha lo scopo di rafforzare la lotta contro i crimini fiscali e il finanziamento del terrorismo. La direttiva prevede, tra l'altro, nuove norme per facilitare la tracciabilità del denaro. La nuova disciplina obbliga, inoltre, per la prima volta gli Stati membri a tenere registri centrali con le informazioni dei proprietari effettivi di società e altre entità giuridiche, come pure dei trust. Sono inoltre stabiliti obblighi specifici per le transazioni sospette effettuate dai clienti, ad esempio, per banche, auditor, avvocati, agenti immobiliari e case da gioco.
  Un altro profilo di primario interesse è costituito dalla necessità, richiamata con forza dalla Commissione, di una migliore preparazione in modo da fronteggiare i rischi per la sicurezza collegati alla vulnerabilità delle infrastrutture critiche. Si tratta dei beni e dei sistemi essenziali per il mantenimento delle funzioni sociali vitali, Pag. 116quali ad esempio le reti e le infrastrutture di trasporto. Al riguardo, la Commissione richiama alcune iniziative già adottate quale l'elaborazione di un manuale europeo sulla protezioni di obiettivi aeroportuali; l'elaborazione di materiale sulla protezione di ferrovie, metropolitane ed altre aree in cui si registrano grandi concentrazioni di pubblico (stadi sportivi, centri commerciali); lo stanziamento di risorse adeguate per migliorare e aggiornare gli apparati tecnologici a disposizione a valere sul programma Horizon 2020.
  La Commissione elenca poi le ulteriori iniziative che intende adottare tra cui: la presentazione di una proposta sulla certificazione delle apparecchiature di controllo aeroportuale; lo svolgimento di esercitazioni di rilevazione e protezione e lo stanziamento di ulteriori risorse per potenziare la tecnologia e le capacità.
  Infine, la Commissione intende proporre l'introduzione della possibilità per gli Stati membri di avvalersi della flessibilità insita nel patto di stabilità e crescita per tener conto di circostanze straordinarie al di fuori del controllo dei Governi nel valutare le spese di bilancio supplementari direttamente legate alla minaccia terroristica. La Commissione intende avvalersi di tale approccio nel pacchetto del semestre europeo di questa primavera.
  Da ultimo, la Commissione attribuisce notevole importanza allo sforzo di garantire maggiore coerenza tra azioni interne e azioni esterne nel campo della sicurezza.
  Alcune iniziative sono già state avviate attraverso il raccordo con paesi prossimi alle frontiere dell'Unione europea e che sono più esposti a situazioni critiche, anche con riferimento all'afflusso di migranti dalla Siria. Si tratta di: Giordania, Libano, Marocco, Tunisia e Turchia.
  Sono inoltre attivi presso le delegazioni dell'Unione europea in Algeria, Iraq, Giordania Marocco, Nigeria, Arabia Saudita, Tunisia e Turchia esperti europei di lotta al terrorismo.
  La prospettiva cui la Commissione europea sta lavorando è quella di attivare veri e propri partenariati antiterrorismo, in primo luogo con i paesi del bacino del Mediterraneo; di realizzare una stretta cooperazione con i paesi limitrofi per quanto concerne il controllo del traffico di armi, la tratta di esseri umani, il traffico di sostanze stupefacenti, e il monitoraggio dei flussi finanziari per recidere complicità e connivenze.
  Rileva in conclusione come il documento in esame offra l'occasione per affrontare in una prospettiva compiuta un tema che purtroppo è sempre più al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica; l'approccio proposto dalla Commissione europea può assicurare l'opportunità di aggiornare le strategie nazionali in una chiave che privilegi la prospettiva della cooperazione a livello europeo e la valorizzazione del ruolo decisivo che possono svolgere le strutture specializzate nell'ambito dell'UE.
  Intende anche rilevare come la Comunicazione in esame, nell'affrontare temi rilevantissimi e cruciali per l'Unione europea, individui obiettivi e percorsi virtuosi, anche con riferimento alla cooperazione tra Stati membri. Purtroppo l'esperienza dimostra come a tali priorità non corrisponda sempre una loro effettiva attuazione. Auspica quindi che, almeno in questo caso, le azioni positive elencate possano trovare rispondenza concreta nell'azione che ciascuno Stato membro è chiamato a condurre.

  Michele BORDO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.20 alle 14.25.