CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 20 settembre 2016
695.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 20 settembre 2016. — Presidenza del presidente Guglielmo EPIFANI. – Intervengono la Viceministra dello sviluppo economico, Teresa Bellanova, e la Sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.20.

Proposta di nomina dell'avvocato Maurizio Pernice a direttore dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN).
Nomina n. 77.
Proposta di nomina a componente della Consulta dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) del dottor Stefano Laporta, con funzioni di coordinamento organizzativo interno.
Nomina n. 78.
Proposta di nomina a componente della Consulta dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) della dottoressa Laura Porzio.
Nomina n. 79.
Proposta di nomina a componente della Consulta dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) del dottor Vittorio d'Oriano.
Nomina n. 80.
(Esame e rinvio).

  Le Commissioni iniziano l'esame dei provvedimenti in titolo.

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  Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che, se non vi sono obiezioni, le Commissioni procederanno all'esame preliminare congiunto delle proposte di nomina in titolo.
  Ricorda che le Commissioni VIII e X il 6 novembre 2014 avevano espresso un parere favorevole sulla proposta di nomina del consigliere Antonio Agostini a direttore dell'ISIN che successivamente non è stata approvata in via definitiva dal Consiglio dei ministri. Invita quindi il relatore per la VIII Commissione, Piergiorgio Carrescia, a svolgere la relazione anche a nome del relatore della X Commissione, Vinicio Peluffo, impossibilitato a partecipare alla seduta odierna.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), relatore per l'VIII Commissione, intervenendo anche a nome del relatore per la X Commissione, onorevole Peluffo, ricorda che le Commissioni sono chiamate a esprimere il parere – ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento – sulla proposta di nomina dell'avvocato Maurizio Pernice a direttore dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (ISIN) e sulle proposte di nomina del dottor Stefano Laporta a componente della Consulta dell'ISIN, con funzioni di coordinamento organizzativo interno, nonché della dottoressa Laura Porzio e del dottor Vittorio D'Oriano a componenti della Consulta dell'ISIN.
  Rileva preliminarmente che l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, che costituisce l'autorità di regolamentazione competente in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione, istituita con il decreto legislativo n. 45 del 2014, di attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM, svolge attività di controllo e di vigilanza delle installazioni nucleari, degli impianti e delle attività connesse alla gestione dei rifiuti radioattivi e delle materie nucleari.
  In base all'articolo 6 del decreto legislativo n. 45 del 2014, l'ISIN svolge le funzioni e i compiti di autorità nazionale per la regolamentazione tecnica espletando le istruttorie connesse ai processi autorizzativi, le valutazioni tecniche, il controllo e la vigilanza delle installazioni nucleari non più in esercizio e in disattivazione, dei reattori di ricerca, degli impianti e delle attività connesse alla gestione dei rifiuti radioattivi e del combustibile nucleare esaurito, delle materie nucleari, della protezione fisica passiva delle materie e delle installazioni nucleari, delle attività d'impiego delle sorgenti di radiazioni ionizzanti e di trasporto delle materie radioattive. L'ISIN fornisce inoltre supporto tecnico alle autorità di protezione civile nel campo della pianificazione e della risposta alle emergenze radiologiche e nucleari, svolge le attività di controllo della radioattività ambientale previste dalla normativa vigente e assicura gli adempimenti dello Stato italiano agli obblighi derivanti dagli accordi internazionali sulle salvaguardie. In tema di accordi internazionali, l'ISIN assicura la rappresentanza dello Stato italiano nell'ambito delle attività svolte dalle organizzazioni internazionali e dall'Unione europea nelle materie di competenza e la partecipazione ai processi internazionali e comunitari di valutazione della sicurezza nucleare degli impianti nucleari e delle attività di gestione del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi in altri Paesi. Sono organi dell'ISIN il direttore e la Consulta, che durano in carica sette anni e non sono rinnovabili. Il direttore dell'ISIN è nominato con decreto del Presidente della Repubblica dopo l'acquisizione del parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti, espresso a maggioranza assoluta dei componenti entro trenta giorni dalla richiesta. Il direttore è scelto tra persone di indiscussa moralità e indipendenza, nonché di comprovata esperienza e professionalità nei settori della sicurezza nucleare e della radioprotezione. Per tutto il mandato e fino ai dodici mesi successivi alla cessazione dell'incarico il direttore non potrà intrattenere rapporti di alcun tipo, inclusa la consulenza, con imprese operanti nel settore di competenza. Il trattamento economico del direttore e dei componenti la Consulta (3 esperti) è determinato con decreto dei Ministeri dello Pag. 18sviluppo economico e dell'ambiente. Il comma 8 del richiamato articolo 6 definisce quindi la dotazione di personale dell'ISIN (limite massimo di 60 unità) proveniente dall'organico del Dipartimento nucleare dell'ISPRA, nonché da altre pubbliche amministrazioni ed enti di ricerca. Il comma 9 definisce le incompatibilità del direttore, dei componenti della Consulta e del personale dell'ISIN, prevedendo incompatibilità per chiunque eserciti, direttamente o indirettamente attività professionale o di consulenza per soggetti privati operanti nel settore, pena la decadenza dall'incarico. L'ISIN può comunque avvalersi, previa convenzione, dell'ISPRA e delle Agenzie provinciali e regionali per la protezione dell'ambiente.
  Illustra quindi brevemente l'esperienza maturata dall'avvocato Pernice e dai dottori Laporta, Porzio e D'Oriano nelle specifiche aree di pertinenza dell'Ispettorato. A tale riguardo, si sofferma innanzitutto sulla rilevante esperienza acquisita dall'avvocato Maurizio Pernice nel corso degli anni, nel campo della tutela dell'ambiente e della gestione del territorio, nonché del rischio tecnologico e industriale. Attualmente direttore generale della Direzione generale per il clima e l'energia presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, l'avvocato Pernice ha in passato ricoperto, tra l'altro, il ruolo di direttore generale ad interim della Direzione generale per la salvaguardia del territorio e la tutela delle acque, di direttore generale della Direzione generale della tutela del territorio e delle risorse idriche, di direttore generale della Direzione generale per i rifiuti e le bonifiche presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. Rileva che l'avvocato Pernice ha altresì ricoperto incarichi di docenza in materia di legislazione ambientale, di gestione dei rifiuti, tutela delle acque, dell'aria e delle aree protette, presso numerose università italiane, nonché presso istituti di formazione superiore, ed è stato membro di numerosi comitati di esperti e tecnici in materia di emergenza ambientale, gestione dei rifiuti e difesa del suolo.
  Con riferimento al dottor Laporta, segnala che egli ha maturato una ragguardevole esperienza professionale nel settore della sicurezza nucleare, avendo ricoperto l'incarico di Direttore generale presso l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), dove ha assunto la guida ad interim di diversi Dipartimenti, tra i quali segnala proprio il Dipartimento per il rischio nucleare e tecnologico. Aggiunge che il dotto Laporta ha altresì ricoperto – tra gli altri – i seguenti incarichi: vicecommissario straordinario del Governo per l'emergenza ambiente e rifiuti nella regione Lazio, capo di gabinetto – a più riprese – del Ministro per le pari opportunità, dirigente del Dipartimento politiche comunitarie presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.
  Ricorda inoltre che la dottoressa Laura Porzio, laureata in fisica, vanta tra le sue esperienze professionali numerosi incarichi nei settori di competenza dell'ISIN, tra i quali quello di fisico dirigente di I livello presso il laboratorio di sanità pubblica dell'Azienda sanitaria locale di Vercelli, nonché presso l'ARPA Piemonte, presso la quale ha anche ricoperto il ruolo di responsabile dell'area tematica radiazioni ionizzanti e di membro della commissione plenaria UNICEN e della sottocommissione tecnica in materia di impianti nucleari.
  Segnala infine che il dottor Vittorio D'Oriano, laureato in scienze geologiche e iscritto all'ordine dei geologi, è, tra l'altro, dall'anno accademico 2007/2008 docente a contratto presso il Centro di geotecnologie di San Giovanni Val d'Amo dell'Università di Siena e ha contribuito, con articoli divulgativi e scientifici, alle riviste «Universo», «Il geologo» e «Geologia tecnica». Nell'ambito dello «Studio tecnico di geologia» (STG), istituito nel 1986 con altri colleghi, ha svolto attività di consulenza, di rappresentanza e di direzione tecnica nell'ambito di innumerevoli progetti, soprattutto nel campo dell'idrogeologia, della ricerca di nuove fonti di approvvigionamento, della difesa dei corpi idrici dall'inquinamento Pag. 19e della programmazione per la corretta gestione delle risorse. Ha compiuto innumerevoli studi di messa in sicurezza e monitoraggi e studi geologico-applicativi di movimenti franosi, nonché studi e rilievi idrogeologici di numerose aree.
  Ritiene, pertanto, anche a nome del collega Peluffo, che l'avvocato Pernice possegga tutte le competenze e le capacità professionali che costituiscono un bagaglio indispensabile al fine di dirigere e amministrare un istituto importante come l'ISIN, e che i dottori Stefano Laporta, Laura Porzio e Vittorio D'Oriano abbiano l'esperienza e le capacità professionali necessarie per ricoprire il ruolo di componenti della Consulta dell'ISIN.

  Mirko BUSTO (M5S) ritiene fondamentale prevedere un'audizione dei soggetti designati agli incarichi di direttore dell'ISIN e di componenti della Consulta dello stesso ISIN, non potendosi ritenere esaustiva la sola lettura dei loro curricula, in particolare alla luce dei requisiti richiesti dal decreto legislativo n. 45 del 2014 e della complessità dei compiti in termini di sicurezza nucleare e tutela ambientale che i suddetti soggetti sono chiamati a svolgere. Osserva peraltro che l'esigenza di un'accurata verifica dei requisiti professionali richiesti è maggiormente avvertita se si considera che i soggetti nominati dovranno affrontare le criticità e i ritardi accumulati dal nostro Paese in settori delicati, quali ad esempio la gestione e lo stoccaggio delle sostanze radioattive.

  Ermete REALACCI, presidente dell'VIII Commissione, anche alla luce della complessità dell’iter che ha caratterizzato l'esame della precedente proposta di nomina presso l'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, richiama l'opportunità che le Commissioni VIII e X procedano all'audizione contestuale dei candidati indicati dal Governo per l'incarico di direttore dell'ISIN e di componenti della Consulta dello stesso ISIN.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante individuazione di procedimenti oggetto di autorizzazione, segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), silenzio assenso e comunicazione e definizione dei regimi amministrativi applicabili a determinate attività e procedimenti.
Atto n. 322.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 15 settembre 2016.

  Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che è stato trasmesso alle Commissioni il parere del Consiglio di Stato sul provvedimento in esame.

  Roberto MORASSUT (PD), relatore per la VIII Commissione, nell'evidenziare la complessità del provvedimento in esame e nel precisare che il termine per l'espressione del prescritto parere, fissato al 2 ottobre, presumibilmente subirà uno slittamento, ribadisce la necessità di un breve ciclo di audizioni per acquisire gli orientamenti e le valutazioni dei diversi soggetti interessati.

  Lorenzo BECATTINI (PD), relatore per la X Commissione, relativamente alla materia del commercio ritiene opportuno audire le maggiori associazioni di categoria e l'ANCI soprattutto con riferimento al comma 3 dell'articolo 1 dello schema di decreto legislativo. Sottolinea la necessità di armonizzare le disposizioni del provvedimento in esame in materia di commercio con l'articolo 52 del Codice dei beni ambientali (decreto legislativo n. 42/2004) e con le disposizioni di recepimento della cosiddetta direttiva Bolkestein.

  Davide CRIPPA (M5S) ribadisce la richiesta – già formulata nella precedente Pag. 20seduta – di procedere alle audizioni dei rappresentanti delle professioni tecniche.

  Ermete REALACCI (PD), presidente della VIII Commissione, invita le Commissioni a valutare l'opportunità – in considerazione dell'esigenza di conciliare i lavori delle Commissioni con quelli dell'Assemblea – di concentrare le audizioni ad alcuni specifici soggetti, chiedendo al contempo agli altri una documentazione scritta.

  Guglielmo EPIFANI (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 20 settembre 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.55.