CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 settembre 2016
691.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (XI e XII)
COMUNICATO
Pag. 31

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 13 settembre 2016. — Presidenza della vicepresidente della XII Commissione Daniela SBROLLINI.

  La seduta comincia alle 13.40.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Avvio di una consultazione su un pilastro europeo dei diritti sociali» e relativo allegato «Prima stesura del pilastro dei diritti sociali».
COM(2016) 127 final e COM(2016) 127 final – Annex 1.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

  Le Commissioni riunite proseguono l'esame dei documenti, rinviato il 22 giugno 2016.

  Daniela SBROLLINI, presidente, ricorda che nella seduta del 22 giugno scorso i relatori, deputati Baruffi per la XI Commissione e Mariano per la XII Commissione, hanno svolto le loro relazioni e che sempre nella medesima seduta, davanti alle Commissioni riunite XI e XII della Camera dei deputati e della 11a Commissione (Lavoro, previdenza sociale) del Senato della Repubblica, si è svolta l'audizione informale del Consigliere del Presidente della Commissione europea per il pilastro europeo dei diritti sociali, Allan Larsson, sulla costituzione di un pilastro europeo dei diritti sociali.
  Nella seduta odierna, quindi, avrà luogo il dibattito che si potrà concluderà nelle prossime sedute con l'approvazione di un documento finale, ai sensi dell'articolo 127, comma 2, del Regolamento, nel quale le Commissioni riunite potranno esprimere il proprio avviso sull'opportunità di possibili iniziative da assumere in relazione a tale atto.

  Davide BARUFFI (PD), relatore per la XI Commissione, richiama sinteticamente i contenuti della comunicazione della Commissione europea all'esame delle Commissioni riunite, evidenziando la rilevanza del documento sottoposto alla consultazione pubblica, che intende promuovere la costituzione di un pilastro in materia di diritti sociali, affiancando gli altri elementi Pag. 32portanti della costruzione europea al fine di promuovere l'obiettivo del raggiungimento di un'Unione economica e monetaria più profonda e più equa. Ricorda, in particolare, che nell'allegato recante la prima stesura del pilastro dei diritti sociali sono individuati tre ambiti di tutela, relativi, rispettivamente, alle pari opportunità e all'accesso al mercato del lavoro, alla garanzia di condizioni di lavoro eque, nonché alla messa in opera di una protezione sociale adeguata e sostenibile.
  Auspica, quindi, che la discussione, che riprende oggi, possa fornire spunti per un approfondimento delle questioni affrontate dalla comunicazione della Commissione, anche in vista dell'elaborazione di una proposta di documento finale da porre in votazione al termine dell'esame da parte delle Commissioni riunite.

  Marisa NICCHI (SI-SEL) richiama l'attenzione delle Commissioni sull'importanza del tema oggetto della comunicazione in esame, specialmente alla luce del grave disagio sociale diffusosi nel continente negli ultimi anni che ha portato anche a molte critiche relativamente all'operato delle Istituzioni europee. Pone quindi in rilevo l'opportunità di rafforzare la dimensione sociale, evitando un approccio basato esclusivamente sulle politiche monetarie. Auspica, pertanto, sul piano del metodo, una discussione approfondita, con lo svolgimento di ulteriori audizioni, ritenendo utile un coinvolgimento anche dell'Assemblea su questi temi.
  Entrando nel merito del testo in esame, si pone un primo interrogativo in ordine al grado di vincolatività delle azioni che vengono individuate, sottolineando il rischio che si sia in presenza di una lista di buoni propositi, a partire da ciò che concerne il reddito minimo. Esprime quindi il timore che sia sottointesa la visione di un'Europa a due velocità, particolarmente inaccettabile in tema di politiche sociali. Occorrerebbe, invece, ampliare gli strumenti esistenti effettuando un'armonizzazione verso l'alto delle prestazioni erogate. Ribadisce quindi la richiesta dello svolgimento di un ciclo di audizioni per approfondire i temi affrontati in maniera troppo vaga nel documento e agevolare la predisposizione di un documento efficace da parte della Commissioni.

  Davide BARUFFI (PD), relatore per la XI Commissione, con riferimento alle sollecitazioni da ultimo rivolte dalla collega Nicchi in ordine allo svolgimento di un ciclo di audizioni nell'ambito dell'esame della comunicazione, invita a considerare che esso si inscrive nel quadro di una più ampia consultazione promossa dalla Commissione che vede il coinvolgimento delle altre Istituzioni dell'Unione europea, le autorità degli Stati membri, i sindacati, le associazioni imprenditoriali, le organizzazioni non governative, i prestatori di servizi sociali, esperti del mondo accademico e singoli cittadini. In particolare, nella comunicazione si evidenzia che le parti sociali dell'Unione europea saranno invitate a svolgere un ruolo attivo nella formulazione del pilastro. Quanto all'ambito di applicazione del pilastro evidenzia che i documenti in esame indicano chiaramente che il pilastro è concepito per la zona euro, ma contempla la possibilità dell'adesione volontaria degli altri Stati membri. Auspica, in ogni caso, che gli spunti che emergeranno nel corso del dibattito possano contribuire all'elaborazione di una proposta di documento finale che rappresenti in modo efficace la posizione delle Commissioni.

  Claudio COMINARDI (M5S) osserva che la discussione sui temi affrontati dalla comunicazione in esame è stata finora limitata e poco lungimirante, essendo mancato un reale dibattito sull'istituzione di un reddito di base. Ricorda, in proposito, che il dibattito sviluppatosi in sede internazionale è particolarmente ampio e qualificato, richiamando in primo luogo che l'istituzione di un reddito universale di base è stata discussa nell'ambito della sessione del World Economic Forum svoltasi a Davos all'inizio del presente anno e che in Finlandia si stanno sviluppando progetti pilota volti a sperimentare l'introduzione Pag. 33di un reddito universale incondizionato, verificandone gli effetti sulla disponibilità a prestare lavoro. Sottolinea, in particolare, che nell'ambito della sperimentazione elaborata in Finlandia vengono valutati con particolare favore gli aspetti relativi alla semplificazione dell'erogazione dei benefici economici e alla riduzione degli adempimenti burocratici connessi alla loro gestione. Ricorda, altresì, che anche gli imprenditori della Silicon Valley prestano molta attenzione alla sperimentazione di forme di reddito di cittadinanza, che potrebbero contribuire anche a far fronte agli effetti negativi sull'occupazione derivanti dallo sviluppo delle tecnologie informatiche e della robotizzazione. Segnala, in proposito, che sia sbagliato identificare le proposte in materia con una sola parte politica, ricordando che già Nixon all'inizio degli anni ’60 del secolo scorso avesse sostenuto l'introduzione di un reddito di cittadinanza condizionato a specifici requisiti, proponendo l'avvio di un progetto sperimentale, che tuttavia, dopo aver ricevuto il voto favorevole della Camera, fu bocciato di stretta misura dal Senato. Auspica, pertanto, che si colga l'occasione dell'esame della comunicazione della Commissione europea per porre le basi per la costruzione di un'Europa veramente solidale.

  Ileana Cathia PIAZZONI (PD) ritiene utile precisare che il tema del reddito di cittadinanza rappresenta solo un aspetto del pilastro europeo dei diritti sociali e che occorre in primo luogo rafforzare e ampliare gli strumenti esistenti, senza attaccare in maniera pretestuosa le strutture che hanno il compito di erogare i servizi. Ritiene quindi utile non sprecare l'occasione rappresentata dal dibattito sul documento in esame, tenendo bene a mente che le competenze in materia di welfare sono in primo luogo nazionali. Reputa legittimo un dibattito sul reddito di base, ribadendo però l'esigenza di evitare contrapposizioni con gli strumenti esistenti, che hanno assicurato al nostro continente un livello di protezione sociale mai raggiunto prima.

  Giulia DI VITA (M5S) si associa alla richiesta di svolgere un ciclo di audizioni per approfondire i temi oggetto di un documento così rilevante.

  Daniela SBROLLINI, presidente, rilevando che la richiesta di svolgere ulteriori audizioni sarà sottoposta alla valutazione dell'ufficio di presidenza delle Commissioni riunite, rinvia il seguito dell'esame dei documenti in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.05.