CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 13 settembre 2016
691.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VI e X)
COMUNICATO
Pag. 26

RISOLUZIONI

  Martedì 13 settembre 2016. — Presidenza del presidente della VI Commissione Maurizio BERNARDO. — Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Luigi Casero.

  La seduta comincia alle 13.35.

7-01066 Petrini: Iniziative per incentivare gli investimenti nei settori dell'industria tessile e calzaturiera.
(Discussione e rinvio).

  Le Commissioni iniziano la discussione della risoluzione.

  Paolo PETRINI (PD) illustra la propria risoluzione, la quale sottopone all'attenzione del Governo la questione delle iniziative da assumere per incentivare gli investimenti nei settori dell'industria tessile e calzaturiera.
  In particolare, la risoluzione sottolinea l'esigenza che l'Esecutivo intervenga in tal senso, attraverso l'adozione di misure di carattere fiscale volte a consentire anche alle imprese di tali settori di fruire, analogamente a quanto già avviene per il complesso dell'industria manifatturiera, di specifiche misure di agevolazione per le spese sostenute di innovazione e ricerca e, in particolare, per l'attività di ideazione e realizzazione dei campionari. In tale quadro rammenta come il comparto industriale della moda, il quale annovera un numero di imprese pari a circa 100.000 e un numero di occupati pari a circa 500.000 unità, rivesta notevole rilevanza e svolga un ruolo di primo piano per l’export del made in Italy. Ritiene quindi necessario un intervento volto a riconoscere le peculiarità di tale comparto industriale, nel quadro di una politica complessiva di tutela della produzione industriale italiana e del suo sostegno, anche attraverso l'adozione di idonee politiche fiscali.
  Al riguardo ricorda che, nel corso della legislatura, sono stati approvati numerosi interventi sul settore produttivo volti a rilanciare la competitività delle imprese italiane e a promuovere la crescita del Paese, sia di natura fiscale, sia di politica industriale.
  In particolare, rammenta come l'articolo 3 del decreto-legge n. 145 del 2013, come modificato dall'articolo 1, comma 35, della legge di stabilità per il 2015, al fine di promuovere l'innovazione abbia introdotto un credito di imposta in favore Pag. 27dei soggetti che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, emanato di concerto con il Ministro dello sviluppo economico del 27 maggio 2015 sono state adottate le disposizioni applicative necessarie al pieno funzionamento dell'incentivo; nell'ambito dello specifico settore del tessile e della moda, per la concreta individuazione delle attività da considerare ammissibili, la circolare dell'Agenzia delle entrate n. 5/E del 16 marzo 2016, ha confermato, in linea generale, le indicazioni fornite dal Ministero dello sviluppo economico con la circolare interpretativa n. 46586, emanata il 16 aprile 2009, recante chiarimenti per l'applicazione, alla attività del tessile e della moda, dell'agevolazione del credito di imposta, ricerca e sviluppo prevista dall'articolo 1, commi da 280 a 284, della legge finanziaria per il 2007.
  In merito sottolinea come tali strumenti di sostegno tributario siano particolarmente necessari per un settore, quello tessile, caratterizzato da un elevato tasso di innovazione, atteso che l'investimento sostenuto ogni anno dalle imprese per l'attività di ideazione e realizzazione dei campionari risulta molto significativo. Infatti, secondo quanto indicato dall'Osservatorio del settore tessile abbigliamento nel distretto di Carpi, presentato nel mese di febbraio 2016, le imprese che dimostrano un'elevata capacità creativa spendono in media il 6,6 per cento del fatturato in ricerca e sviluppo dei campionari.
  In tale quadro segnala quindi come, data la peculiarità del settore tessile, abbigliamento e calzature, la patrimonializzazione o capitalizzazione dei costi appaia una scelta importante per le imprese impegnate nello sviluppo del campionario; i costi del processo di campionario infatti difficilmente potranno essere capitalizzati per gli esercizi successivi, oltre quello in cui verrà effettuata la produzione definitiva e saranno realizzati i relativi ricavi.
  Richiama quindi le considerazioni espresse dall'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL), secondo il quale il tessile-abbigliamento e il calzaturiero rappresentano settori di specializzazione dell'economia italiana che, negli ultimi decenni, hanno conosciuto un notevole ridimensionamento, dovuto alla crescente concorrenza proveniente dalle economie emergenti (in particolare, da quelle asiatiche); tale ridimensionamento si è tradotto in una riduzione del peso sul prodotto interno lordo del settore, che dal 3 per cento dell'inizio degli anni novanta è sceso all'1,7 per cento, con la conseguente caduta anche del numero di occupati. Nonostante questo ridimensionamento, il settore produce comunque quasi il 9 per cento del valore aggiunto industriale complessivo.
  Data l'importanza del settore della moda in Italia, al fine di scongiurare un'ulteriore riduzione dell'attività produttiva e la perdita di altri posti di lavoro, risulta dunque urgente porre in essere iniziative volte a valorizzare gli investimenti innovativi che vengono effettuati nel campo della moda per creare i nuovi campionari.
  Rileva infatti come l'incentivo fiscale che ha introdotto un credito di imposta in favore dei soggetti che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo, previsto dalla legge di stabilità per il 2015, nonostante il tentativo da parte dell'amministrazione finanziaria di estendere quanto più possibile al settore tessile tale agevolazione, proprio per le caratteristiche specifiche degli investimenti, difficilmente capitalizzabili per gli esercizi successivi, si applichi in maniera del tutto residuale per i soggetti impiegati in tali settori, risultando in particolar modo penalizzate le imprese di medie e piccole dimensioni e quelle artigiane.
  In tale contesto la risoluzione impegna il Governo ad assumere le necessarie iniziative di carattere normativo volte a incentivare gli investimenti effettuati nella ricerca industriale e nello sviluppo precompetitivo, per la realizzazione di campionari nell'industria tessile e calzaturiera, al fine di sostenere il settore della moda in Italia.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel condividere le osservazioni del collega Petrini, sottolinea che al tema specifico dei campionari, Pag. 28quindi delle attività di innovazione, ricerca e sviluppo collegate al settore della moda, sono connessi costi molto rilevanti. Richiamati gli interventi dei passati Governi in termini di detassazione delle spese in conto sviluppo e di bonus a favore dei campionari, osserva che la risoluzione in discussione è volta a sollecitare ulteriori iniziative per incentivare gli investimenti per la realizzazione dei campionari nel settore tessile e calzaturiero. Auspica la tempestiva emanazione della circolare interpretativa da parte dell'Agenzia delle entrate sull'applicazione del bonus ricerca e sviluppo ai campionari di un settore che rappresenta uno dei pilastri del sistema manifatturiero italiano e una delle voci più importanti dell'export. Ritiene infine che l'accoglimento della risoluzione da parte del Governo possa essere molto utile anche nella prospettiva dei prossimi interventi di sostegno alle imprese per favorire la crescita e lo sviluppo del Paese.

  Lara RICCIATTI (SI-SEL), nel preannunciare che il proprio gruppo presenterà una risoluzione sulla medesima materia, osserva che le agevolazioni riconosciute sotto forma di credito di imposta in Francia sono pari a 5 miliardi di euro a fronte del miliardo stanziato in Italia. Auspica quindi una proficua collaborazione tra il Ministero dell'economia e Ministero dello sviluppo economico per incentivare le attività di ricerca e innovazione soprattutto nelle micro, piccole e medie imprese. Preannuncia quindi nella risoluzione che sarà presentata dal proprio gruppo si affronteranno anche le criticità connesse alla concorrenza dei mercati asiatici nei confronti delle produzioni italiane nei settori tessile e calzaturiero.

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che l'atto di indirizzo è stato sottoscritto anche dai deputati Senaldi, Bargero, Cani e Donati.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito della discussione della risoluzione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.