CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 luglio 2016
678.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 20 luglio 2016. — Presidenza del presidente Bruno TABACCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 8.15.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato.
Atto n. 306.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 14 luglio 2016.

  Bruno TABACCI, presidente, ricorda che nella seduta del 14 luglio il relatore, onorevole Taricco, ha illustrato il contenuto del provvedimento e si è svolto un breve dibattito. Ieri pomeriggio la proposta di parere elaborata dal relatore è stata inviata a tutti i componenti della Commissione. Chiede all'onorevole Taricco se intenda illustrarla.

  L'onorevole Mino TARICCO (PD), relatore, illustra brevemente la proposta di parere favorevole con quattro osservazioni, che ha elaborato tenendo conto del dibattito svoltosi nella precedente seduta. L'osservazione più significativa, in linea con i rilievi formulati dalle Commissioni permanenti dei due rami che si sono già pronunciate sullo schema, invita il Governo ad un'ulteriore riflessione sull'unitarietà delle funzioni svolte fino ad oggi dagli uffici Cites, che si occupano sia delle violazioni nell'ambito del commercio illegale della flora e della fauna in via di estinzione, sia delle certificazioni nell'ambito del commercio internazionale di esemplari di fauna e di flora minacciati di estinzione. Tali funzioni, in base all'attuale formulazione dello schema, verrebbero ripartite tra tre distinti soggetti (Arma dei Pag. 38carabinieri, che assorbe il Corpo forestale; Ministero delle politiche agricole; Guardia di finanza). L'invito rivolto al Governo concerne l'opportunità di mantenerne la titolarità in capo a un solo soggetto.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI ringrazia il relatore ed i componenti della Commissione per il lavoro svolto, dichiarando che il Governo intende rispettare il mandato della delega circa l'unitarietà delle funzioni e la continuità professionale nel settore del contrasto al commercio illegale della flora e della fauna in via di estinzione. I pareri formulati nelle sedi parlamentari sollecitano l'Esecutivo a trovare una soluzione diversa rispetto a quella prospettata nello schema, con l'obiettivo di salvaguardare i servizi sul territorio e l'unitarietà delle funzioni.

  Il deputato Daniele MONTRONI (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere predisposta dal relatore, esprimendo condivisione per le considerazioni in esso formulate.

  Bruno TABACCI, presidente, ringrazia il sottosegretario Rughetti e prende atto della disponibilità del Governo. Pone quindi in votazione la proposta di parere.

  La Commissione approva la proposta di parere all'unanimità (vedi allegato).

Schema di decreto legislativo recante modifiche e integrazioni al codice dell'amministrazione digitale di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82.
Atto n. 307.

(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto all'ordine del giorno.

  Bruno TABACCI, presidente invita il relatore, onorevole Mazzoli, ad illustrare lo schema di decreto legislativo.

  Il deputato Alessandro MAZZOLI (PD), relatore, illustra lo schema in titolo, adottato in base alla delega contenuta nell'articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, volta a modificare e integrare il codice dell'amministrazione digitale al fine di garantire:

  il diritto di accesso dei cittadini e delle imprese ai dati, documenti e servizi di loro interesse in modalità digitale;
   la semplificazione dell'accesso ai servizi alla persona, riducendo la necessità di accesso fisico agli uffici pubblici.

  Il termine per l'esercizio della delega è di 12 mesi dall'entrata in vigore della legge.
  Ricorda che il codice dell'amministrazione digitale, varato nel 2005 quale carta dei diritti e dei doveri della digitalizzazione dell'amministrazione, ha conseguito solo in parte i suoi obiettivi e quindi è stato più volte modificato ed aggiornato.
  Lo schema in esame modifica profondamente il codice, anche al fine di adeguarlo alla nuova cornice normativa europea delineata dal regolamento n. 910/2014, in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno, che si applica automaticamente negli Stati membri dal 1o luglio 2016. In questa prospettiva, lo schema mira ad assicurare ai cittadini e alle imprese la totale accessibilità on-line alle informazioni e ai documenti in possesso delle amministrazioni pubbliche, ai pagamenti nei loro confronti, nonché all'erogazione dei servizi. La relazione per l'analisi d'impatto della regolamentazione riporta le analisi condotte in ambito europeo (Digital Agenda Scoreboard e Digital Economy and Society Index – DESI), le quali mostrano come l'Italia paghi un gap rispetto al resto dell'Europa: considerando quali elementi di analisi la «Copertura da banda larga», l’«utilizzo di internet», la «Diffusione di competenze digitali», il «Livello di innovazione digitale delle PMI» e la «Presenza di servizi pubblici digitali», l'Italia occupa il venticinquesimo Pag. 39posto tra tutti i paesi Europei. Le misure di semplificazione introdotte con lo schema all'esame sono dunque indispensabili per riparare questo disallineamento.
  Sintetizza quindi i contenuti dello schema, composto di 65 articoli che novellano la maggior parte degli articoli del codice, con particolare riguardo ai seguenti profili:
   ampliamento dell'ambito di applicazione soggettivo e oggettivo del CAD, da un lato alle società a controllo pubblico e dall'altro lato al processo civile e penale;
   ampliamento del riconoscimento dei diritti di cittadinanza digitale e rafforzamento della tutela in caso di violazione degli stessi;
   introduzione dell'obbligo per le pubbliche amministrazioni di rendere disponibili agli utenti, presso i propri uffici, idonee risorse di connettività alla rete internet;
   introduzione dell'obbligo per le società a controllo pubblico di accettare pagamenti mediante servizi elettronici;
   affermazione del cosiddetto principio del digital first («innanzitutto digitale»), anche con riguardo al procedimento amministrativo;
   rafforzamento del principio dell’open data by default, in base al quale i dati pubblicati dalle pubbliche amministrazioni sono da considerarsi aperti, secondo la definizione datane dall'articolo 68, comma 3, del CAD qualora ad essi non sia apposta motivatamente una licenza di riutilizzo più restrittiva;
   istituzione del Punto unico telematico di accesso ai servizi pubblici, destinato a rappresentare l'interfaccia universale attraverso la quale cittadini e imprese potranno interagire con pubbliche amministrazioni e società a controllo pubblico;
   affidamento ad un unico ufficio dirigenziale generale per ciascuna amministrazione delle competenze relative alla transizione alla modalità operativa digitale e ai processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un'amministrazione digitale aperta; il responsabile dell'ufficio assume le funzioni di difensore civico digitale;
   riordino e razionalizzazione della governance del digitale, anche attraverso la riorganizzazione della Conferenza permanente per l'innovazione tecnologica e la soppressione della cabina di regia per l'attuazione dell'agenda digitale italiana e del Tavolo costituito nel suo ambito;
   razionalizzazione e semplificazione della disciplina in materia di identità digitale, di Sistema pubblico di connettività e di trasmissione di dati e documenti informatici;
   abrogazione dell'obbligo di conservare il documento informatico se già in possesso della pubblica amministrazione o dei gestori di pubblici servizi;
   coordinamento della disciplina in materia di documenti informatici e firme elettroniche con quella europea.

  Sullo schema sono stati acquisiti i pareri del Consiglio di Stato, della Conferenza unificata e del Garante per la protezione dei dati personali, che hanno formulato diversi rilievi, dei quali dà conto nella relazione scritta che è a disposizione dei componenti della Commissione.
  Si riserva di formulare una proposta di parere all'esito del dibattito. Potrebbe essere un parere favorevole con osservazioni che dovrebbero riguardare, in particolare, l'opportunità di:
   assicurare i necessari coordinamenti con la normativa vigente e i raccordi con la disciplina interna al codice;
   esplicitare, all'articolo 2 dello schema, che esso si riferisce anche ai processi amministrativi, contabili e tributari, al fine di conferire una maggiore omogeneità al quadro normativo della materia;
   verificare la coerenza con i principi generali dell'ordinamento di quanto stabilito Pag. 40all'articolo 15 in ordine all'attribuzione delle nuove funzioni di «difensore civico digitale» al responsabile dell'unico ufficio dirigenziale generale competente in materia, in quanto quest'ultimo verrebbe a cumulare sia funzioni di direzione attiva dei processi di transizione alla modalità operativa digitale sia funzioni di tutela degli utenti;
   verificare la congruità della previsione di applicare retroattivamente, a decorrere dal 1o gennaio 2016, il disposto dell'articolo 52, comma 5, lettera b), a norma del quale le sentenze e le altre decisioni dell'autorità giudiziaria rese successivamente al 1o gennaio 2016 devono essere pubblicate previa anonimizzazione dei dati personali in essa contenuti;
   aggiornare la data di entrata in vigore del decreto, attualmente fissata al 1o luglio 2016 dall'articolo 65, evidentemente con l'intento di assicurare contemporaneità rispetto all'acquisto di efficacia del regolamento europeo n. 910 del 2014.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI ringrazia il relatore per l'ampia disamina compiuta, riservandosi di entrare nel merito dello schema nella prossima seduta.

  Bruno TABACCI, presidente, rinvia il seguito dell'esame, con la votazione del parere, alla seduta di mercoledì prossimo, 27 luglio, alle 8.15, nella quale la Commissione potrà anche iniziare l'esame dello schema di decreto legislativo n. 308, recante testo unico sui servizi pubblici locali di interesse economico generale.

  La seduta termina alle 8.35.

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