CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 19 luglio 2016
677.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 50

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 19 luglio 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 14.25.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2015, relativo allo sviluppo, sperimentazione, industrializzazione e produzione di un nuovo velivolo da addestramento basico denominato High Efficiency Trainer.
Atto n. 314.

(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Edoardo FANUCCI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che il Ministro Pag. 51della difesa, in data 4 luglio 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del decreto legislativo n. 66 del 2010 (Codice dell'ordinamento militare) la richiesta di parere parlamentare in ordine al programma pluriennale di ammodernamento e rinnovamento n. SDM 01/2015, relativo allo sviluppo, sperimentazione, industrializzazione e produzione di un nuovo velivolo da addestramento basico denominato High Efficiency Trainer (atto n. 314).
  Secondo quanto riferisce la scheda illustrativa allegata alla richiesta di parere parlamentare, il programma pluriennale in esame è finalizzato allo sviluppo, sperimentazione, industrializzazione e produzione di un nuovo velivolo da addestramento basico denominato High Efficiency Trainer, il quale sarà adibito alle irrinunciabili esigenze di formazione dei piloti militari, a seguito dell'avviato processo di dismissione della flotta T-339 dell'Aeronautica militare.
  In particolare, la presente acquisizione persegue i seguenti obiettivi:
   a) colmare il gap creatosi con la dismissione delle citate linee di flotta T-339, sia nell'addestramento basico e sia in parte dell'addestramento avanzato dei piloti destinati alle linee «jet –alte prestazioni»;
   b) conseguire un rilevante milestone nell'implementazione del progetto IPTS 2020;
   c) porre in essere gli strumenti necessari al potenziamento del processo di internalizzazione nella formazione ed addestramento del personale militare per acquisire un adeguato livello di efficienza (costo/efficacia);
   d) valorizzare una eccellenza nazionale industriale anche in prospettiva di un futuro export.

  Più specificamente il programma prevede l'acquisizione iniziale di 45 velivoli (in sostituzione dei 137 velivoli T-339), del relativo Supporto Logistico Integrato (10 anni), del Ground Based Training System (GBTS) e del Aircraft Ground Equipment (AGE).
  La scheda illustrativa precisa che successivi potenziamenti incrementali della flotta potrebbero garantire il conseguimento di una posizione geostrategica di assoluto rilievo nel settore dell'addestramento al volo, qualora si concretizzasse, in Europa e/o in altre aree (ad esempio mediorientali e/o asiatiche), l'interesse per il livello di eccellenza esprimibile dall'Aeronautica Militare. In tal senso, si ricorda tra l'altro che l'Italia è candidata come leader nell'Agenzia europea della Difesa (EDA) per l'addestramento dei piloti d'aviogetti. La durata complessiva del programma pluriennale è di 14 anni a partire dal 2015.
  Il costo complessivo del programma è stimato in 546,8 milioni di euro, con il seguente andamento temporale: 8 milioni di euro per il 2015, 1 milione di euro per il 2016, 1 milione di euro per il 2017, 21 milioni di euro per il 2018, 16 milioni di euro per il 2019, 10 milioni di euro per il 2020, 108 milioni di euro per il 2021, 138 milioni di euro per il 2022, 135 milioni di euro per il 2023, 46,5 milioni di euro per il 2024, 15,50 milioni di euro per il 2025, 15,50 milioni di euro per il 2026, 15,50 milioni di euro per il 2027 e 15,50 milioni di euro per il 2028.
  Per quanto riguarda le risorse utilizzate a copertura, si segnala che nelle premesse del decreto si indica che per gli esercizi finanziari dal 2015 al 2020 verranno utilizzate le risorse recate dalla Tabella E della legge di stabilità per il 2013 (legge n. 228 del 2012), come rimodulate dalla legge di stabilità per il 2016 (legge n. 208 del 2015), per le finalità di cui alla legge n. 421 del 1996, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge n. 321 del 1996 (articolo 5), che sono allocate sul capitolo 7420 dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico.
  Il citato capitolo 7420, nel decreto 482300 del 28 dicembre 2015 di ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016, reca stanziamenti di competenza pari a Pag. 52220,9 milioni di euro per il 2016, 335 milioni di euro per il 2017 e 395 milioni di euro per il 2017.
  Le stesse premesse specificano poi che per gli anni successivi, ovvero dal 2021 al 2028, si provvederà a valere sulle risorse iscritte nella Missione 5 «Difesa e sicurezza del territorio», Programma 6 «Pianificazione generale delle Forze Armate e approvvigionamenti militari» dello stato di previsione del Ministero della difesa.
  Al riguardo si segnala che la parte dispositiva del testo del decreto non prevede che la copertura della spesa sia effettuata per i primi sei anni a valere sulle risorse dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico e per i successivi otto a valere su risorse di competenza del Ministero della difesa, limitandosi a prevedere la stessa è afferente alla Missione 11 «Competitività e sviluppo delle imprese», Programma 5 «Promozione e attuazione di politiche di sviluppo, competitività e innovazione, di responsabilità sociale d'impresa e movimento cooperativo», dello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico ed è affidato al Centro di responsabilità Direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese.
  Sul punto appare pertanto necessario un chiarimento da parte del Governo.
  Inoltre con riferimento alla copertura effettuata a valere sulle risorse recate dalla Tabella E della legge di stabilità per il 2013 (legge n. 228 del 2012), come rimodulate dalla legge di stabilità per il 2016 (legge n. 208 del 2015), si ritiene opportuno che il Governo confermi che l'utilizzo di tali risorse non pregiudichi la realizzazione di altri interventi già previsti a legislazione vigente a valere sulle predette dotazioni.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI si riserva di fornire i chiarimenti richiesti.

  Edoardo FANUCCI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 03/2016, relativo all'evoluzione B1 NT del programma FSAF/PAAMS.
Atto n. 315.

(Rilievi alla IV Commissione).
(Esame ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto ministeriale in oggetto.

  Edoardo FANUCCI, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che il programma pluriennale in esame è finalizzato all'acquisizione di sistemi missilistici antiaerei terrestri e navali, condotto con Francia e Regno Unito in ambito OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d'ARmement) – Organizzazione europea congiunta per la cooperazione in materia di armamenti, attraverso la Divisione di Programma FSAF/PAAMS del Segretariato generale della Difesa che si occupa della gestione dei contratti. Precisa che l'evoluzione B1-NT (Block 1 New Technology per i sistemi missilistici antiaerei terrestri e navali FSAF e PAAMS) fornirà a tali sistemi una migliorata capacità antibalistica e una gestione migliorata dei problemi di obsolescenza. In particolare, la presente acquisizione mira ad implementare e migliorare la capacità antibalistica sui sistemi di difesa antimissile e antiaerea a media portata dei sistemi FSAF/PAAMS, attraverso lo sviluppo di una nuova munizione con precisione di guida aumentata sui bersagli, al fine di incrementarne le probabilità di distruzione. Il medesimo sviluppo persegue altresì l'obiettivo di risolvere i problemi di obsolescenza delle parti di ricambio dei sistemi in dotazione, anche attraverso la riconfigurazione e l'individuazione di nuovi fornitori.
  Per quanto riguarda le caratteristiche operative e omettendo di descrivere i particolari aspetti tecnici e progettuali, la scheda illustrativa allegata alla richiesta di parere precisa che il programma è finalizzato a realizzare una famiglia di sistemi Pag. 53missilistici di difesa antimissile e antiaerea che soddisfino le esigenze operative dell'Esercito e della Marina e siano in grado di contrastare la minaccia prevedibile fino al 2030, inclusa quella antibalistica.
  In particolare, la citata famiglia di sistemi missilistici di difesa, si compone di tre sistemi basati su blocchi di base comuni:
   a) un sistema navale di difesa di punto denominato SAAM (Superficie Aria Anti Missile), il quale è attualmente esistente in versione italiana con il radar EMPAR (SAAM/IT) e in versione francese con il radar ARABEL (SAAM/FR). In tale sistema il missile usato è l'ASTER 15;
   b) un sistema M-SAM (missile superficie aria media portata) navale, di difesa di aerea, confluito nel programma PAAMS (Principal Anti Air Missile System). In tale sistema i missili utilizzati sono l'ASTER 15 e l'ASTER 30;
   c) un sistema terrestre antiaereo a medio raggio, denominato SAMP-T (Superficie Aria Media Portata Terrestre), in relazione al quale si prevede un'unica versione per la Francia e per l'Italia con lievi differenze nella configurazione del sistema e dove si impiega il radar ARABEL con l'uso del missile l'ASTER 30B1.

  La scheda illustrativa allegata precisa altresì che per gli ultimi due sistemi elencati è in via di definizione anche un contratto d'implementazione di nuove tecnologie (B1-NT) al fine di ammodernare e migliorare le prestazioni del missile utilizzato.
  Secondo quanto riferisce la scheda illustrativa, la durata complessiva prevista del programma pluriennale di 10 anni, a partire dal 2016. Il costo complessivo del programma è stimato complessivamente in 237,4 milioni di euro (condizioni economiche del 2014), secondo un profilo programmatico finanziario pluriennale.
  Il costo è così ripartito negli esercizi finanziari: 15 milioni di euro nel 2016, 28,70 milioni di euro nel 2017, 35 milioni di euro nel 2018, 25,20 milioni di euro nel 2019, 32,60 milioni di euro nel 2020, 46,30 milioni di euro nel 2021, 26,50 milioni di euro nel 2022, 22 milioni di euro nel 2023, 2,50 milioni di euro nel 2024, 3,60 milioni di euro nel 2025.
  Per quanto concerne la copertura finanziaria, premettendo che la spesa graverà sui capitoli di investimento del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), questa è garantita nell'ambito delle risorse previste nella Tabella E della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità 2016), per le finalità di cui alla legge n. 266 del 2005 per un importo di 78,7 milioni di euro.
  Per la copertura dell'intero programma si provvederà a valere sulle risorse iscritte nella missione «Difesa e sicurezza del territorio», nel programma «Pianificazione generale delle Forze armate e approvvigionamenti militari» dello stato di previsione del Ministero della Difesa ed eventualmente, qualora ricorrano le condizioni programmatiche ed economico-finanziarie, su quelle individuate con successivi provvedimenti normativi.
  Per quanto concerne la cooperazione internazionale, nella scheda illustrativa si fa presente che il programma principale iniziale è stato avviato in cooperazione con la Francia ed il Regno Unito, e che le evoluzioni tecnologiche (B1-NT) sui sistemi missilistici sono, almeno in una prima fase, oggetto di interesse dell'Italia e della Francia, mentre il Regno Unito potrebbe aderire in una seconda fase, non escludendosi peraltro una futura partecipazione di altri Stati.
  Per quanto concerne i settori industriali interessati dal programma, la scheda illustrativa indica che i settori industriali interessati sono in prevalenza quelli dell'elettronica, della meccanica e della chimica (propellenti e esplosivi).
  In conclusione, pur non ravvisandosi profili problematici dal punto di vista finanziario, si ritiene opportuno acquisire l'avviso del Governo.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI si riserva di corrispondere alla richiesta avanzata dal relatore.

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  Edoardo FANUCCI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 19 luglio 2016. — Presidenza del vicepresidente Edoardo FANUCCI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 14.35.

Modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari.
C. 1159-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere contrario con condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione – Parere su emendamenti).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto e degli emendamenti ad esso riferiti, contenuti nel fascicolo n. 1.

  Paola BRAGANTINI (PD), relatrice, fa presente che il provvedimento in esame, di iniziativa parlamentare, reca disposizioni in materia di contributi universitari. Ricorda che nel corso dell'esame in sede referente è stata presentata una relazione tecnica, verificata negativamente con Nota del ministero dell'economia – Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e che la proposta è stata esaminata in sede referente dalla VII Commissione (Cultura), la quale nella seduta del 14 luglio 2016 ha dato mandato alla relatrice di riferire all'Assemblea in senso contrario.
  Passando all'esame delle disposizioni considerate dalla relazione tecnica e di quelle ulteriori che presentano profili finanziari, segnala, circa gli articoli 1 e 2, recanti disposizioni in materia di contributi universitari, che le disposizioni, alla luce delle indicazioni fornite dalla relazione tecnica e dalla relativa Nota della Ragioneria generale dello Stato, appaiono suscettibili di determinare effetti onerosi, dovuti sia all'esonero dai contributi per gli studenti con reddito ISEE inferiore a 11.000 euro annui, sia all'inclusione degli studenti fuori corso nel limite massimo di contribuzione del 20 per cento previsto dalla vigente normativa. Osserva che la documentazione tecnica sopra menzionata individua inoltre profili di criticità connessi agli attuali meccanismi di finanziamento delle università.
  In proposito, nel rilevare che il testo non è corredato di una clausola di copertura finanziaria, per quanto attiene agli aspetti di quantificazione, evidenzia la necessità di acquisire una conferma dal Governo in merito ai predetti profili di onerosità nonché dati aggiornati idonei a definire una stima dei medesimi effetti finanziari.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI conferma che, come indicato dalla Nota della Ragioneria generale dello Stato, le disposizioni recate dal presente provvedimento appaiono suscettibili di determinare effetti onerosi, dovuti sia all'esonero dai contributi per gli studenti con reddito ISEE inferiore a 11.000 euro annui, sia all'inclusione degli studenti fuori corso nel limite massimo di contribuzione del 20 per cento previsto dalla vigente normativa. Peraltro evidenzia che il testo del provvedimento non è corredato di clausola di copertura finanziaria.

  Paola BRAGANTINI (PD), relatrice, formula quindi la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione,
   esaminato il disegno di legge C. 1159-A, recante Modifiche alla disciplina in materia di contributi universitari, e gli emendamenti ad esso riferiti contenuti nel fascicolo n. 1;Pag. 55
   preso atto degli elementi risultanti dalla relazione tecnica, predisposta sul testo del provvedimento dal Ministero dell'istruzione dell'università e della ricerca e verificata negativamente dalla Ragioneria generale dello Stato, da cui risulta che:
    le disposizioni recate dal presente provvedimento appaiono suscettibili di determinare effetti onerosi, dovuti sia all'esonero dai contributi per gli studenti con reddito ISEE inferiore a 11.000 euro annui, sia all'inclusione degli studenti fuori corso nel limite massimo di contribuzione del 20 per cento previsto dalla vigente normativa;
    il testo del provvedimento non è corredato di clausola di copertura finanziaria;
  esprime sul testo del provvedimento in oggetto:

PARERE CONTRARIO

  con la seguente condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione:
  Sopprimere gli articoli 1 e 2».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con il parere della relatrice.

  Francesco CARIELLO (M5S) prende atto del parere contrario espresso dalla relatrice e chiede se sia stato fatto almeno un tentativo di individuare la copertura finanziaria per il provvedimento in oggetto. Chiede altresì se sia possibile farlo adesso, anche con la collaborazione del Governo. Ciò andrebbe almeno tentato, se le misure individuate rappresentano una priorità.

  Edoardo FANUCCI, presidente, evidenzia la criticità determinata, oltre che sul piano del metodo, dai tempi ristretti, dal momento che l'esame del provvedimento è in fase avanzata e deve essere sottoposto all'esame dell'Assemblea.

  Francesco CARIELLO (M5S) ribadisce la sua richiesta.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI sottolinea come non rappresenti un elemento secondario il fatto che il provvedimento debba essere sottoposto all'esame dell'Assemblea. Quanto al fatto che le misure in esame rappresentino una priorità, la sottosegretaria rimanda alla riflessione del Ministero competente. Ritiene che le criticità evidenziate potrebbero suggerire un rinvio in Commissione di merito al fine di ulteriori approfondimenti istruttori anche nel merito.

  Vincenzo CASO (M5S) rileva come, anche sulla base delle esperienze precedenti, non si possa ritenere impossibile individuare una copertura finanziaria in breve tempo. Ammette che l'iter del provvedimento è stato poco lineare in Commissione cultura e ricorda che alcuni degli emendamenti presentati sono finalizzati a fornire la copertura finanziaria alle misure introdotte. Ritiene che tutto dipenda dalla volontà politica di trovare una soluzione. Osserva inoltre che forse il Governo preferisce intervenire sulla materia in sede di presentazione del disegno di legge di bilancio, procrastinando la soluzione di una problematica condivisa da tutte le forze politiche, vale a dire elevare a 11.000 euro il limite ISEE per l'esenzione dal pagamento della tassa di iscrizione e dei contributi universitari.

  Edoardo FANUCCI, presidente, rileva come la rappresentante del Governo si sia espressa in senso contrario a causa della ristrettezza dei tempi, non precludendo un successivo intervento sulla materia. Il fatto che sia stata ventilata la possibilità di inserire la disposizione in sede di disegno di legge di bilancio rappresenta una prova delle concrete intenzioni del Governo.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI ribadisce che non può essere il MEF a stabilire le priorità di un altro Ministero e che, tuttavia, non si è espressa nel senso di una complessiva contrarietà alla valutazione Pag. 56di tale norma. Rileva inoltre che l'individuazione di una adeguata copertura finanziaria non è operazione così semplice nel caso in oggetto, mancando anche le quantificazioni degli oneri, che richiederebbe una apposita istruttoria. Quanto alle citate proposte emendative, si provvede a coprire gli oneri derivanti dalla misura attraverso il fondo speciale di parte corrente del MEF o il Fondo per interventi strutturali di politica economica, che al momento non presentano le necessarie disponibilità.

  Laura CASTELLI (M5S) ricorda di essersi recata personalmente presso il MIUR a consegnare, come atto simbolico, l'elenco delle firme a favore di tale disposizione raccolte davanti alle Università. Rileva come in quella sede abbia ribadito la necessità di sostenere le misure proposte. Quanto alla incapienza dei fondi utilizzati per la copertura finanziaria nelle proposte emendative, osserva che con la prossima legge di bilancio si dovrebbe provvedere ad integrare il Fondo per il finanziamento ordinario dell'università con le necessarie risorse.

  Paola BRAGANTINI (PD), relatrice, sottolinea che si tratta di una tematica importante, cui tuttavia andava trovata una adeguata soluzione già nel corso dell'esame presso la Commissione di merito. Allo stato delle cose non può che confermare la proposta di parere già illustrata.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  Paola BRAGANTINI (PD), relatrice, comunica che l'Assemblea, in data odierna, ha trasmesso il fascicolo n. 1 degli emendamenti. Al riguardo, con riferimento alle proposte emendative la cui quantificazione o copertura appare carente o inidonea, segnala le seguenti:
   Vacca 1.7, che prevede, tra l'altro, l'incremento del Fondo per il finanziamento ordinario dell'università, in misura pari a 150 milioni di euro per il 2015 e a 300 milioni di euro a decorrere dal 2016, provvedendo alla copertura del relativo onere mediante corrispondente riduzione del fondo speciale di parte corrente di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze, che tuttavia non reca le necessarie disponibilità;
   Vacca 1.4, 1.6, 1.5, 1.1, 1.2, 1.3, 2.1, 2.5, 2.3, 2.2, 2.4, che, nel rimodulare a vario titolo le disposizioni del provvedimento in esame concernenti l'esonero dal pagamento dei contributi universitari, prevedono tra l'altro, ai fini della compensazione dei mancati introiti destinati agli atenei, l'istituzione di un apposito Fondo presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca con una dotazione pari a 100 milioni di euro, provvedendo alla copertura finanziaria del relativo onere mediante corrispondente riduzione, per ciascun anno del triennio 2017-2019, del Fondo per interventi strutturali di politica economica, che tuttavia non reca le necessarie disponibilità;
   Pannarale 1.20, che è volta, tra l'altro, a rimodulare le disposizioni del provvedimento in esame concernenti l'esonero dal pagamento dei contributi universitari, senza tuttavia quantificare gli oneri derivanti dall'attuazione della medesima proposta emendativa né indicare alcuna forma di copertura finanziaria.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI esprime parere contrario su tutte le proposte emendative richiamate dalla relatrice, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura.

  Paola BRAGANTINI (PD), relatrice, propone quindi di esprimere parere contrario sugli emendamenti 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 1.6, 1.7, 1.20, 2.1, 2.2, 2.3, 2.4 e 2.5, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con il parere della relatrice.

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  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.50.

SEDE REFERENTE

  Martedì 19 luglio 2016. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 14.50.

DL 113/2016: Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio.
C. 3926 Governo.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo nella seduta del 18 luglio 2016.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che sono stati trasmessi i pareri delle Commissioni al provvedimento in esame. Rileva in particolare che nei pareri delle Commissione I e IX viene evidenziata la necessità di prevedere misure relative al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, alla riduzione dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco, nonché alla sicurezza del trasporto pubblico regionale ferroviario, che sostanzialmente corrispondono ai temi affrontati da alcune delle proposte emendative presentate dal Governo nella precedente seduta, precisamente dagli articoli aggiuntivi 6.05, 13.014 e 19.022. Propone di sospendere la seduta per un'ora per consentire la valutazione di tali emendamenti e la presentazione di eventuali subemendamenti.

  Rocco PALESE (Misto-CR) interviene per ribadire il rispetto delle regole. Ricorda che si era concordato su un comportamento responsabile delle opposizioni e che a tale accordo ci si è attenuti. Rileva inoltre che tali proposte emendative – preannunciati dal Governo nella giornata di venerdì scorso – sono stati infine presentati fuori tempo massimo e che la Commissione non è tenuta a modificare una posizione già assunta. Osserva altresì che se il Governo ritiene tali interventi veramente urgenti può inserirli nell'ennesimo decreto-legge, in continuità con il passato. Ciò detto, esprime comunque la propria disponibilità a valutare le proposte emendative del Governo, ad eccezione di quello relativo al trasporto pubblico locale in Campania. Ritiene lesivo del buon senso e del merito che sia proprio il Governo a proporre l'utilizzo dei fondi strutturali 2014-2020 per sostenere la spesa corrente di una regione. Osserva che in tal modo si distolgono inopinatamente dalle rispettive finalità di investimento e sviluppo circa 400 milioni di euro. Rileva che un'aggravante è determinata dal fatto che l'utilizzo per la predetta finalità della quota di finanziamento nazionale delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione determinerebbe la perdita anche della quota di finanziamento europeo. Osserva, inoltre, che il testo della citata proposta emendativa del Governo non contempla neanche la notifica della misura all'Unione europea. Ribadisce infine che non è disponibile a valutare gli emendamenti del Governo se non verrà accantonata quella sul trasporto pubblico locale campano.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che l'emendamento in questione risulta ammissibile dal momento che, riguardando il trasporto pubblico locale, afferisce alla materia oggetto del provvedimento. Rileva che l'utilizzo dei fondi di sviluppo e coesione rappresenta una scelta politica, senz'altro opinabile. A tale proposito, ricorda ai colleghi che nella risoluzione al DEF si è previsto che il Governo riferisse entro il 30 aprile sullo stato di utilizzo dei fondi strutturali e che ciò non è avvenuto, anche per una mancata sollecitazione dell'intervento al riguardo di un rappresentante del Governo in sede parlamentare. Ammette inoltre che l'utilizzo dei fondi di sviluppo e coesione per Pag. 58la spesa corrente rappresenta un tema problematico.

  Rocco PALESE (Misto-CR) ribadisce che le criticità precedentemente illustrate impediscono di accettare una simile proposta emendativa.

  Francesco CARIELLO (M5S), ricorda che l'onorevole Palese appartiene a una forza politica che, all'epoca in cui governava il Paese, non ha disdegnato di utilizzare i fondi europei per usi impropri. Con riferimento al contenuto dei pareri espressi, ritiene irrituale e improprio che le Commissioni esprimano dei pareri con cui suggeriscono di intervenire su temi non attinenti al decreto-legge riprendendo sostanzialmente le misure contenute nelle citate proposte emendative del Governo che la Commissione bilancio aveva deciso di non prendere in considerazione.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che le Commissioni competenti in sede consultiva possono intervenire con osservazioni o condizioni su tutte le materie di rispettiva competenza.

  Francesco CARIELLO (M5S) chiede chiarimenti sull'ammissibilità per materia delle proposte emendative in discussione, ricordando comunque che la decisione della Commissione di esaminarle comporterebbe la necessità di fissare un termine, di durata sicuramente superiore a un'ora, per la presentazione di subemendamenti. Osserva comunque che le proposte emendative in oggetto potrebbero essere esaminate da parte dell'Assemblea, a condizione ovviamente che non sia posta la questione di fiducia sul provvedimento.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che la questione di fiducia viene solitamente posta, sulla base di una valutazione politica, anche in relazione al numero di emendamenti presentati e che su un provvedimento molto articolato come quello attualmente in discussione è possibile che si renda necessaria.
  Per quanto attiene alla valutazione dell'ammissibilità per materia delle predette proposte emendative del Governo, osserva che l'articolo aggiuntivo 6.05, recante assunzioni di Vigili del fuoco, è da considerarsi ammissibile in quanto legato a situazioni emergenziali quali quelle oggetto del presente provvedimento.
  Considera inoltre ammissibile l'articolo aggiuntivo 13.014, in materia di riduzione dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco per il 2016, in quanto volto a sostenere le regioni particolarmente disagiate sotto il profilo dei collegamenti aeroportuali. Sono quindi considerati riammessi gli articoli aggiuntivi Melilla 2.03 e 2.04 e Gasparini 8.032, nonché, limitatamente ai commi 3 e 4, l'articolo aggiuntivo Guidesi 1.09 e gli identici articoli aggiuntivi Plangger 1.02, Melilla 1.010, Pastorino 1.011, Palese 1.012, Alberto Giorgetti 1.013, già dichiarati ammissibili limitatamente al comma 1.
  Avverte che anche l'articolo aggiuntivo 19.022 è da considerarsi ammissibile in quanto relativo al trasporto pubblico locale, già oggetto del presente provvedimento.
  Osserva invece che l'emendamento 24.18 del Governo va considerato inammissibile in quanto volto a disciplinare procedure di acquisizione di immobili da parte di enti previdenziali, non oggetto del presente provvedimento.
  Segnala inoltre che la Commissione trasporti ha manifestato all'unanimità l'esigenza che vengano approvate disposizioni per la riduzione dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco e per assicurare il raggiungimento dell'equilibrio economico della società di trasporto ferroviario campano EAV s.r.l.
  Sebbene riconosca come il Governo non abbia rispettato i tempi convenuti per la presentazione delle proposte emendative, in considerazione del fatto che la Commissione bilancio non ha ancora conferito mandato al relatore, invita a valutare la possibilità di esaminare gli emendamenti del Governo, prolungando solo di qualche ora la durata dell'esame in Commissione.

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  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), pur prendendo atto e comprendendo le necessità avanzate dal Governo, conferma la volontà, già espressa nella seduta di ieri, di non voler procedere all'esame di ulteriori proposte emendative. Sottolinea come le opposizioni abbiano rispettato gli impegni relativi all'andamento della discussione del provvedimento ed abbiano partecipato alla stessa con solerzia e disponibilità e proprio in considerazione di ciò chiede che anche la maggioranza continui ad attenersi alla linea di comportamento convenuta. Qualora il Governo e le altre Commissioni ritengano che gli interventi previsti nelle citate proposte emendative siano imprescindibili, potranno sempre approvare tali interventi sia nel corso dell'esame in Assemblea, eventualmente anche mediante l'inserimento in un maxiemendamento, sul quale porre la questione di fiducia, sia nel corso dell'esame di altri provvedimenti, anche a carattere di urgenza. Conclude ribadendo la propria contrarietà all'esame in Commissione delle predette proposte emendative presentate dal Governo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, riconoscendo il ritardo nella presentazione delle proposte emendative delle quali si discute, dichiara che la volontà del Governo è quella di mantenere la linea di condotta che ne ha caratterizzato l'azione parlamentare in questa legislatura e di discutere le proposte emendative nell'ambito dell'esame in Commissione. Ricorda infatti che quando il Governo ha posto la questione di fiducia nel corso della presente legislatura lo ha fatto su testi sui quali le Commissioni avevano già raggiunto un accordo, senza aggiungere ulteriori modifiche ai provvedimenti.

  Maino MARCHI (PD), sottolineando la particolarità dell'attuale circostanza, segnala come non sia usuale che le Commissioni chiamate ad esprimersi in sede consultiva subordinino il proprio parere favorevole alla necessità di inserire specifiche integrazioni al provvedimento, nel caso della Commissione trasporti addirittura con un voto all'unanimità. Invita quindi il rappresentante del Governo e i componenti del proprio gruppo parlamentare a valutare con attenzione le possibili conseguenze di una forzatura che potrebbe minare il clima di collaborazione che si è creato all'interno della Commissione e che ha permesso di affrontare con serenità questioni anche molto spinose, come le disposizioni relative alla Regione Siciliana.

  Gianni MELILLA (SI-SEL), apprezzando l'intervento del collega Marchi, propone di passare all'esame delle sole proposte emendative sulle quali si registra un accordo tra le diverse parti politiche, accantonando le altre.

  Francesco BOCCIA, presidente, chiede se altri gruppi ritengono percorribile la strada indicata dall'onorevole Melilla, avvertendo che, in caso contrario, le proposte emendative del Governo dovranno essere considerate tecnicamente respinte per l'Aula a prescindere da valutazioni nel merito.

  Gianni MELILLA (SI-SEL), apprezzando l'intervento del collega Marchi, propone di passare all'esame delle sole proposte emendative sulle quali si registrasse un accordo tra le diverse parti politiche, accantonando le altre. In particolare ritiene che si potrebbe limitare l'esame agli articoli aggiuntivi 6.05 e 13.014, poiché, a seguito del dibattito odierno, l'articolo aggiuntivo 19.022 relativo al trasporto pubblico locale campano appare maggiormente controverso.

  Francesco BOCCIA, presidente, chiede se altri gruppi ritengono percorribile la strada indicata dall'onorevole Melilla, avvertendo che, in caso contrario, le proposte emendative del Governo dovranno essere considerate tecnicamente respinte per l'Aula a prescindere da valutazioni nel merito.

  Francesco CARIELLO (M5S) e Rocco PALESE (Misto-CR) concordano sulla possibilità Pag. 60di limitare l'esame alle predette due proposte emendative.

  Francesco BOCCIA, presidente, a seguito degli esiti del dibattito, ritiene opportuno limitare l'esame alle sole proposte emendative 6.05 e 13.104 del Governo sul cui esame si registra una maggiore apertura dei gruppi. Non essendovi obiezioni fissa pertanto alle 17.30 il termine per la presentazione dei subemendamenti alle predette proposte emendative del Governo.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta da convocarsi nella giornata odierna.

  La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

  Martedì 19 luglio 2016. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Pier Paolo Baretta.

  La seduta comincia alle 19.40.

DL 113/2016: Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio.
C. 3926 Governo.

(Seguito dell'esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella odierna seduta.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che la Commissione procederà ora all'esame degli articoli aggiuntivi 6.05 e 13.014 del Governo e dei relativi subemendamenti, che sono in distribuzione (vedi allegato 1). Invita pertanto il relatore ad esprimere il parere sulle predette proposte emendative.

  Antonio MISIANI (PD), relatore, formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sui subemendamenti Cozzolino 0.6.05.1 e Tullo 0.6.05.2, raccomanda l'approvazione del subemendamento a sua firma 0.6.05.3 ed esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 6.05 del Governo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge i subemendamenti Cozzolino 0.6.05.1 e Tullo 0.6.05.2 ed approva il subemendamento del relatore 0.6.05.3 (vedi allegato 1) nonché l'articolo aggiuntivo 6.05 del Governo, così come subemendamento (vedi allegato 1).

  Antonio MISIANI (PD), relatore, esprime parere favorevole sul subemendamento a sua prima firma 0.13.014.1, formula un invito al ritiro, altrimenti parere contrario, sui subemendamenti Paolo Nicolò Romano 0.13.014.2, Pili 0.13.014.3, Paolo Nicolò Romano 0.13.014.4 e Alberto Giorgetti 0.13.014.5, mentre esprime parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 13.014 del Governo.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA esprime parere conforme a quello del relatore.

  Mauro PILI (Misto), intervenendo sul subemendamento 0.13.014.1 del relatore, osserva come la sospensione dell'incremento dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco in esso proposta costituisca di per sé una fattispecie non chiara dal punto di vista giuridico, evidenziando piuttosto come la soppressione del predetto tributo sia un provvedimento da tempo richiesto dagli enti locali che, in seguito alla sua applicazione, hanno subito un danno rilevante in termini di minore gettito introitato. Rileva altresì come la semplice sospensione dell'incremento dell'addizionale comunale per un periodo di soli quattro mesi non consenta agli operatori del settore di programmare adeguatamente i piani di intervento e gli investimenti, creando ulteriore incertezza tra i soggetti attivi nel settore. A suo giudizio, occorre Pag. 61pertanto agire normativamente su un orizzonte temporale di maggiore ampiezza, anche al fine di tenere in debita considerazione le esigenze e le difficoltà manifestate, in particolare, dalle compagnie low cost.

  Diego DE LORENZIS (M5S) ritiene l'articolo aggiuntivo 13.014 del Governo emblematico della mancanza di una politica seria e coerente da parte del Governo nella materia del trasporto aereo, evidenziando altresì come la destinazione per l'anno 2019 dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco alla alimentazione del Fondo di solidarietà per il settore del trasporto aereo determina una irragionevole disparità di trattamento economico tra lavoratori appartenenti a comparti diversi, tutto ciò peraltro a carico della fiscalità generale. Nel sottolineare la dubbia solidità giuridica di una sospensione temporale dell'incremento dell'addizionale comunale sui diritti di imbarco, osserva come i subemendamenti presentati dal MoVimento 5 Stelle sono piuttosto volti a prevedere la soppressione del citato tributo, al contempo indicando le necessarie coperture finanziarie.

  Generoso MELILLA (SI-SEL) condivide la ratio sottesa all'articolo aggiuntivo 13.014 del Governo, che a suo giudizio consentirà di affrontare e risolvere talune problematiche rappresentate dagli operatori del settore, con particolare riferimento ai vettori delle compagnie low cost, che dall'incremento della tassazione hanno subito rilevanti penalizzazioni, con conseguenti effetti negativi anche sull'intero indotto occupazionale e una limitazione della libertà di movimento di tanti cittadini, soprattutto giovani, del nostro Paese.

  Antonio MISIANI (PD), relatore, osserva che la soluzione individuata dall'articolo aggiuntivo 13.014 del Governo rappresenta solo un primo, positivo passo in avanti, nelle more di un intervento di carattere strutturale che potrà auspicabilmente essere definito già in occasione della prossima sessione di bilancio.

  Rocco PALESE (Misto-CR) dichiara il proprio voto favorevole sull'articolo aggiuntivo 13.014 del Governo, ferma restando l'esigenza di approntare una soluzione stabile alla delicata questione dei livelli di tassazione concernente i diritti di imbarco aeroportuali.

  La Commissione approva quindi il subemendamento 0.13.014.1 del relatore (vedi allegato 1).

  Diego DE LORENZIS (M5S), illustrando le finalità del subemendamento Paolo Nicolò Romano 0.13.014.2, segnala che tale proposta emendativa è finalizzata alla soppressione della tassazione concernente i diritti di imbarco aeroportuali, provvedendo alla copertura dei relativi oneri tramite specifiche coperture finanziarie.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge quindi il subemendamento Paolo Nicolò Romano 0.13.014.2, Pili 0.13.014.3, Paolo Nicolò Romano 0.13.014.4 ed Alberto Giorgetti 0.13.014.5 ed approva l'articolo aggiuntivo 13.014 del Governo, nel testo subemendato (vedi allegato 1).

  Francesco BOCCIA, presidente, segnala che le proposte emendative riammesse nel corso della seduta odierna devono intendersi tecnicamente respinte per l'Aula. Non essendovi obiezioni, dispone quindi una breve sospensione dei lavori per consentire la predisposizione di una proposta di correzioni del testo riferita ad alcuni emendamenti già approvati nel corso delle sedute – rispetto ai quali, da un lato, è emersa l'opportunità di apportare i necessari correttivi sul piano tecnico-formale, dall'altro, sono stati evidenziati profili problematici dal punto di vista della quantificazione degli oneri e della relativa copertura finanziaria – da sottoporre alla valutazione della Commissione.

  La seduta, sospesa alle 20, riprende alle 20.20.

  Francesco BOCCIA, presidente, avverte che è in distribuzione la proposta di Pag. 62correzioni del testo riferita ad emendamenti già approvati nel corso delle precedenti sedute, presentata dal relatore (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, con riferimento alla proposta di correzioni testé richiamata dal presidente, fa preliminarmente presente che in alcuni casi si tratta di interventi di carattere prevalentemente formale, finalizzati ad una migliore formulazione dei testi, mentre in altri casi oggetto della proposta è la soppressione, parziale od integrale, di emendamenti in precedenza approvati, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, privi di quantificazione ovvero di copertura finanziaria, e, come tali, non passibili di una positiva verifica da parte della Ragioneria generale dello Stato. In particolare, la richiesta di soppressione del comma 2 dell'articolo aggiuntivo Marchi 7.043 ed identici, approvato, in una nuova formulazione, nella seduta del 15 luglio scorso, che consente, pur in mancanza del rispetto del patto di stabilità nell'anno 2015, l'erogazione nel 2016 delle risorse aggiuntive destinate alla contrattazione integrativa, discende dal fatto che da tale disposizione derivano oneri non quantificati privi di copertura finanziaria, con effetti negativi anche sul fabbisogno e sull'indebitamento netto. Con riferimento invece all'articolo aggiuntivo Castricone 13.013, approvato, in una nuova formulazione, nella seduta del 18 luglio scorso, osserva come la proposta di correzioni è volta ad espungere dal testo il richiamo ai casi previsti dall'attuale normativa, in base ai quali è possibile elevare il numero di rate per il pagamento del debito. Per quanto concerne le correzioni riferite agli identici articoli aggiuntivi Palese 21.05 e Covello 21.06, approvati, in una nuova formulazione, nella seduta di ieri, e quelle riferite all'articolo aggiuntivo Melilli 7.057 ed identici, approvati, in una nuova formulazione, nella seduta del 15 luglio scorso, osserva che si tratta sostanzialmente di una mera riformulazioni dei relativi testi.

  Rocco PALESE (Misto-CR) manifesta rilevanti perplessità in merito alla proposta di correzioni riferita all'articolo aggiuntivo Castricone 13.013, approvato, in una nuova formulazione, nella seduta del 18 luglio 2016, in quanto potenzialmente pregiudizievoli e vessatorie nei confronti dei contribuenti in difficoltà, dal momento che non verrebbero adeguatamente tutelati i piani di rateizzazione in precedenza autorizzati.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene che la questione testé evidenziata dal deputato Palese potrà essere oggetto, nel prosieguo della discussione in corso, di una migliore soluzione dal punto di vista tecnico.

  Antonio CASTRICONE (PD) chiede delucidazioni in merito alle ragioni sottese alla proposta di correzioni del testo dell'articolo aggiuntivo 13.013 a sua prima firma, già approvato, in una nuova formulazione, nella seduta del 18 luglio scorso, evidenziando come finalità prevalente sia quella di salvaguardare le imprese e i cittadini che versano, per cause ad essi non imputabili, in situazioni di particolare difficoltà economica, nonché di assicurare al fisco maggiori entrate derivanti dalla riapertura dei termini di pagamento del debito.

  Francesco CARIELLO (M5S), con riferimento alla proposta di correzioni relativa al citato all'articolo aggiuntivo Castricone 13.013, concorda circa la necessità di tutelare adeguatamente i piani di rateizzazione in precedenza autorizzati.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene che, sebbene la ratio delle correzioni proposte all'articolo aggiuntivo Castricone 13.013 (Nuova formulazione) sembra essere essenzialmente ispirata alla legittima esigenza di evitare un eccessivo avvalimento di piani di rateizzazione caratterizzati da un numero di rate superiore a quello in precedenza autorizzato, ritiene tuttavia che, stante la delicatezza della questione da esso affrontata, sussistano i Pag. 63margini per l'individuazione di una soluzione che possa soddisfare le esigenze evidenziate nel corso degli interventi che lo hanno preceduto.

  Maino MARCHI (PD), pur prendendo atto del fatto che talune delle correzioni proposte derivano dalla necessità di sanare talune criticità emerse sul piano finanziario e delle relative coperture, esprime tuttavia il proprio dissenso rispetto alla proposta di soppressione dell'emendamento Miotto 21.2 e degli identici emendamenti Lenzi 21.8, Borghese 21.14 e Latronico 21.53, approvati nella seduta del 15 luglio scorso, che a suo giudizio non appaiono suscettibili di generare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Con riferimento, invece, alle proposte di correzioni relative agli emendamenti Marchi 7.043 ed identici, Rigoni 7.6 ed identici, Melilli 7.057 ed identici, già approvati nel corso della seduta di venerdì scorso, lamenta il colpevole ritardo con il quale, all'esito delle verifiche compiute dai competenti uffici governativi, sono state solo ora presentate le predette proposte di correzioni. Circa l'articolo aggiuntivo Castricone 13.013, come riformulato, ritiene anch'egli opportuno addivenire ad una soluzione che possa meglio salvaguardare le aspettative legittimamente maturate.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL), nel condividere il disappunto testé espresso dal deputato Marchi, auspica che nelle prossime occasioni il Governo sia nelle condizioni di giungere maggiormente preparato all'appuntamento della valutazione e dell'espressione del conseguente parere sulle proposte emendative di volta in volta all'esame del Parlamento, sottolineando in particolare la necessità di evitare che modalità di lavoro, quali quelle cui è dato assistere nella presente seduta, possano in alcun modo ripetersi nel futuro.

  Guido GUIDESI (LNA) contesta la proposta di correzioni riferita all'articolo aggiuntivo Castricone 13.013 che, qualora accolta, implicherebbe di conseguenza il ritiro della sua firma dal testo dell'emendamento approvato nella seduta di ieri. Invita pertanto i soggetti a vario titolo chiamati alla verifica delle compatibilità finanziarie delle proposte emendative approvate dal Parlamento a svolgere con un maggior senso di responsabilità le delicate funzioni ad essi attribuite, reputando del tutto inaccettabile che solo oggi vengano espresse valutazioni critiche sul contenuto di emendamenti approvati sin dalla seduta di venerdì scorso. Ritiene, inoltre, che un tale modo di operare non debba assolutamente costituire un precedente e rischia altresì di minare quello spirito di collaborazione dimostrato dai gruppi di opposizione nel corso intero dell'esame del provvedimento.

  Vincenzo CASO (M5S) rileva come le correzioni proposte ad emendamenti già approvati si configurino piuttosto come veri e propri interventi innovativi, specialmente quando soppressivi. Prende atto delle riserve evidenziate dalla Ragioneria generale dello Stato in merito a talune delle proposte emendative già approvate nelle sedute passate, che, se accolte, rischiano a suo giudizio di stravolgere in maniera rilevante il testo licenziato dalla Commissione bilancio. Nello stigmatizzare tale modalità di operare, esprime pertanto la contrarietà del gruppo del MoVimento 5 Stelle alla proposta di correzioni presentata dal relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, fa presente che, a parte le richieste di soppressione, nei rimanenti casi si tratta in prevalenza di proposte di riformulazione volte a rimodulare le coperture finanziarie già esistenti. Per quanto concerne l'articolo aggiuntivo Castricone 13.013 (Nuova formulazione) avanza una ulteriore proposta di modifica, che a suo parere – facendo salvi i piani di rateizzazione precedentemente autorizzati – potrebbe superare le riserve legittimamente espresse da taluni dei deputati in precedenza intervenuti.

  Alberto GIORGETTI (FI-PdL) non reputa che le proposte in discussione rappresentino Pag. 64correzioni formali, pur ammettendo che le stesse non abbiamo notevole portata innovativa. Osserva infatti come correzioni di questo genere sono tipicamente riversate nei maxiemendamenti sui quali il Governo chiede la fiducia una volta concluso l'esame in Commissione e come sarebbe opportuno che anche in questa occasione si decidesse di seguire questa modalità operativa. Ritiene inoltre che il modo di procedere del quale si sta discutendo sbilanci il rapporto tra maggioranza e opposizione e ponga in serio imbarazzo proprio i componenti della minoranza, quasi costretti a concedere il proprio assenso alle correzioni proposte. Precisa quindi che quanto sta accadendo non deve assolutamente costituire un precedente per il futuro e si rammarica della pessima impressione della Commissione che si diffonde all'esterno.

  Edoardo FANUCCI (PD), concordando con l'opportunità di evitare che quanto sta accadendo possa divenire un precedente, si appella al senso di responsabilità dell'opposizione, dimostrato durate l’iter del provvedimento, e chiede di fare un ultimo sforzo, anche considerando la sostanziale identità di vedute sulle proposte in discussione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA ammette di essere in imbarazzo per i problemi che sono stati causati da alcuni disguidi nell'esaminare le proposte emendative e si impegna ad evitare il ripetersi di simili eventi. Ammette infatti che le proposte emendative delle quali si chiede la soppressione sono presentano problemi di copertura.

  Francesco BOCCIA, presidente, si rammarica dell'accaduto, pur ritenendo che si tratta di eventualità che possono accadere, soprattutto quando si devono esaminare un gran numero di proposte emendative.

  Francesco CARIELLO (M5S) non condivide l'affermazione secondo la quale se una proposta emendativa approvata non è coperta può essere successivamente espunta. Ritiene infatti che se la Commissione ha espresso una determinata volontà, questa debba essere preservata anche a costo di trovare le necessarie coperture. Osserva inoltre che la soppressione di una proposta emendativa approvata non possa essere definita una modifica.

  Rocco PALESE (Misto-CR) sostiene che la situazione che si è venuta a creare sia assolutamente inammissibile e chiede che i responsabili vengano a spiegare come sia stato possibile giungere a questo risultato dopo tanti giorni di lavoro.

  Francesco BOCCIA, presidente, prendendo spunto dall'osservazione dell'onorevole Cariello in ordine alla differenza tra riformulazione e soppressione, propone di votare innanzitutto le riformulazioni predisposte del relatore. Suggerisce pertanto di approvare la riformulazione dell'emendamento Castricone 13.013 (Nuova formulazione), proponendo inoltre un'ulteriore modifica diretta a evitare che in seguito della nuova richiesta di rateizzazione il debitore possa vedere suddiviso il proprio debito in un numero di rate inferiore a quello previsto nel piano di rateizzazione originario.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA, allo scopo di realizzare quanto testé segnalato dal presidente, propone che alla fine del primo periodo della riformulazione dell'emendamento Castricone 13.013 (Nuova formulazione), dopo le parole: «sino ad un massimo di 72 rate» siano aggiunte le seguenti: «fatti salvi i piani di rateizzazione con un numero di rate superiore a 72, già precedentemente approvati».

  Antonio MISIANI (PD), relatore, in relazione alla riformulazione degli identici articoli aggiuntivi Palese 21.06 (Nuova formulazione) e Covello 21.07 (Nuova formulazione) evidenzia l'opportunità di imputare una parte della copertura anche al fondo speciale di parte corrente del Ministero della salute, riducendo la parte Pag. 65posta a carico del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell'economia e delle finanze.
  Le modifiche proposte all'articolo aggiuntivo Melilli 7.057 (Nuova formulazione) comportano che le risorse in esso previste vengano assegnate direttamente alle province e non attraverso il bilancio dell'ANAS.
  Per quanto riguarda invece gli identici emendamenti Rigoni 7.6 (Nuova formulazione), Marchetti 7.20 (Nuova formulazione), Alberto Giorgetti 7.30 (Nuova formulazione), Marcon 7.51 (Nuova formulazione) e Palese 7.17 osserva che la disapplicazione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità interno in esso prevista si è rivelata suscettibile di applicazione molto più ampia di quella inizialmente valutata e soprattutto si teme di dover restituire le sanzioni già versate. Si rende pertanto necessaria la soppressione delle proposte emendative indicate.

  La Commissione, con distinte votazioni all'unanimità, approva le correzioni proposte dal relatore all'articolo aggiuntivo Melilli 7.057 (Nuova formulazione), all'articolo aggiuntivo Castricone 13.103 (Nuova formulazione) e agli identici articoli aggiuntivi Palese 21.06 (Nuova formulazione) e Covello 21.07 (Nuova formulazione) (vedi allegato 2).

  Antonio MISIANI (PD), relatore, ribadisce che gli identici emendamenti Rigoni 7.6 (Nuova formulazione), Marchetti 7.20 (Nuova formulazione), Alberto Giorgetti 7.30 (Nuova formulazione), Marcon 7.51 (Nuova formulazione) e Palese 7.17, nonostante il coordinamento formale proposto volto a limitare la misura agli anni precedenti al 2015, presentano problemi di copertura poiché potrebbero dare adito a richiesta di restituzione delle sanzioni pagate da parte degli enti interessati.

  Francesco BOCCIA, presidente, ritiene che analoghe misure potranno essere inserite in altro provvedimento.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA precisa che l'intenzione della proposta emendativa era quella di risolvere questione specifica di un singolo ente, mentre la norma si presta ad una applicazione più generalizzata determinando così profili di criticità finanziaria.

  Maino MARCHI (PD) fa presente che alcune dei rilievi della Ragioneria generale dello Stato che hanno condotto alle proposte di soppressione di emendamenti già approvati da parte del relatore non lo convincono pienamente, tuttavia l'approvazione di un testo con disposizioni con possibili problemi di copertura rischia di determinarne la mancata bollinatura. Pertanto, non essendosi ancora chiuso l'esame in Commissione, propone di espungere dal testo tali disposizioni approvate nel conferire il mandato al relatore.

  Francesco BOCCIA, presidente, invita i gruppi a convergere sulla possibilità di correggere il testo nel senso indicato dal relatore prima di licenziare il testo per l'Assemblea, per evitare inutili aggravi procedurali che deriverebbero da un eventuale rinvio in Commissione.

  Il sottosegretario Pier Paolo BARETTA concorda con il presidente, facendo presente che va cercata possibilmente una convergenza dei gruppi sulla possibilità di sopprimere dal testo le disposizioni introdotte con le quattro proposte emendative che presentano una carenza di copertura finanziaria.

  Rocco PALESE (Misto-CR) non si oppone al fatto che la Commissione possa eliminare dal testo le proposte emendative approvate con problemi di copertura finanziaria con una votazione a maggioranza.

  Vincenzo CASO (M5S) non condivide la proposta del presidente, poiché la ritiene infondata sul piano procedurale. Ritiene infatti che con una eventuale soppressione di disposizioni introdotte con emendamenti già approvati si andrebbe contro la volontà già espressa dalla Commissione. Peraltro non comprende come mai la Pag. 66affermata mancanza di copertura di alcuni emendamenti, quali il Miotto 21.2, non sia stata rilevata tempestivamente da parte del Governo.

  Maino MARCHI (PD) ritiene che non sarebbe opportuno licenziare per l'Assemblea un testo di cui si conosce già la possibile mancanza di copertura di alcune disposizioni, con il rischio di mancata bollinatura. Ritiene quindi che le disposizioni indicate dal relatore come da sopprimere, cioè il comma 2 dell'articolo aggiuntivo Marchi 7.043 (Nuova formulazione), gli identici emendamenti 7.6 (Nuova formulazione), Rigoni, Marchetti 7.20 (Nuova formulazione), Alberto Giorgetti 7.30 (Nuova formulazione), Marcon 7.51 (Nuova formulazione), Palese 7.17, andrebbero espunte dal testo.

  Giulia GRILLO (M5S) e Francesco CARIELLO (M5S) contestano tale proposta, poiché si ritornerebbe su approvazioni già effettuate, con una evidente forzatura procedurale.

  Alessio Mattia VILLAROSA (M5S) si associa alle considerazioni dei suoi colleghi Grillo e Cariello, ritenendo che così facendo si creerebbe un precedente pericoloso nel sottoporre all'esame dell'Assemblea un testo monco di alcune parti approvate.

  Mauro GUERRA (PD) ritiene che la Commissione dovrebbe conferire un mandato al relatore a riferire favorevolmente all'Assemblea su testo approvato, pur evidenziando la necessità di espungere dal testo le citate disposizioni indicate dal relatore per carenza di copertura finanziaria.

  Francesco BOCCIA, presidente, condivide le considerazioni del collega Guerra, dal momento che procedendo nel modo suggerito si eviterebbero forzature regolamentari ma si evidenzierebbe la volontà della Commissione di espungere dal testo i predetti emendamenti approvati che presentano problemi di copertura finanziaria.

  Antonio MISIANI (PD), relatore, avverte che il testo, ai sensi dell'articolo 90, comma 1, del Regolamento, necessita delle seguenti correzioni di forma: «All'articolo 5:
   1) al comma 1, lettera b), capoverso 463, sostituire le parole: «di cui al presente articolo» con le seguenti: «di cui al comma 462»;
   2) al comma 3-bis, sostituire le parole da: «al Parlamento» fino a: «di cui all'articolo 1» con le seguenti: «alle Camere un'apposita relazione che evidenzi l'effettivo utilizzo delle risorse assegnate ai sensi dell'articolo 1»;
   all'articolo 7, comma 2, sostituire le parole: «relativo all'anno 2015 o relativo agli anni precedenti» con le seguenti: «relativo agli anni precedenti al 2015».
   all'articolo 9, sostituire il comma 1-ter con il seguente:
  «1-ter. La misura di cui al comma 1-bis si applica alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano in caso di ritardo oltre il 30 aprile nell'approvazione preventiva del rendiconto da parte della Giunta, per consentire la parifica da parte delle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti, ai sensi dell'articolo 18, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118; essa non si applica in caso di ritardo nell'approvazione definitiva del rendiconto da parte del Consiglio»;
   all'articolo 9-bis:
    1) inserire la seguente rubrica: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di approvazione dei bilanci degli enti locali e delle loro variazioni»;
    2) al comma 1, lettera c), capoverso e-bis), sostituire le parole: «articolo 3, comma 5» con le seguenti: «articolo 3, comma 4»;
   all'articolo 10-bis, inserire la seguente rubrica: «Modifica all'articolo 7 della legge Pag. 675 giugno 2003, n. 131, in materia di pareri della Corte dei conti alle regioni e agli enti locali»;
   all'articolo 21-bis, comma 1, lettera c), aggiungere, in fine, il seguente numero:
  «4) il comma 4 è abrogato»;
   all'articolo 21-ter:
    1) al comma 1, sostituire le parole: «dalla data di entrata in vigore del presente articolo» con le seguenti: «dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto»;
    2) al comma 2, sostituire le parole: «a decorrere dal 1o gennaio 2016» con le seguenti: «a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto»;
    3) al comma 4, sostituire le parole: «dalla data di entrata in vigore del presente articolo» con le seguenti: «dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto»;
   all'articolo 22, rubrica e comma 1, sostituire le parole: «n. 2003/2007» con le seguenti: «n. 2003/2077».

  La Commissione approva la proposta del relatore di correzioni di forma.

  La Commissione delibera quindi di conferire il mandato al relatore di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame, evidenziando comunque la necessità di espungere dal testo le disposizioni dianzi richiamate. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Francesco BOCCIA, presidente, nel comunicare che il deputato Melilla è stato designato quale relatore di minoranza per il gruppo SI-SEL, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 21.30.

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