CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 luglio 2016
672.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e IV)
COMUNICATO
Pag. 4

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 luglio 2016. — Presidenza del presidente della I Commissione Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano e il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 11.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato.
Atto n. 306.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 6 luglio 2016.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che i relatori hanno presentato una proposta di parere (vedi allegato 1). Comunica, altresì, che sono state presentate una proposta alternativa di parere Pag. 5da parte del gruppo MoVimento 5 Stelle, a prima firma del deputato Basilio (vedi allegato 2) e una proposta alternativa di parere da parte del gruppo Sinistra Italiana-Sinistra Ecologia e Libertà, a prima firma del deputato Piras (vedi allegato 3).
  Comunica, altresì, che sono pervenuti i rilievi della XIII Commissione Agricoltura.

  Elio VITO (FI-PdL), intervenendo sull'ordine di lavori, ribadisce quanto già evidenziato nella precedente seduta e nella riunione degli uffici di presidenza delle due Commissioni, integrati dai rappresentanti dei gruppi, con riguardo alla necessità di prendere atto della proroga di sei mesi del termine previsto dalla legge Madia per l'adozione dei decreti legislativi delegati. Invita, dunque, la maggioranza ed il Governo a valutare la possibilità di sospendere l'esame del provvedimento, accogliendo le richieste emerse nel corso dell'attività conoscitiva, tanto più in considerazione del fatto che non sussistono più ragioni di urgenza per l'adozione definitiva del decreto legislativo.
  Ricorda che i relatori avevano preannunciato la predisposizione di una bozza di proposta di parere per l'inizio di questa settimana per poi accelerare trasmettendola in via informale nel pomeriggio di venerdì scorso. Stigmatizza il fatto che le Commissioni hanno ricevuto formalmente solo ora la proposta di parere dei relatori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, osserva che sul tema della proroga della delega il Governo si è già pronunciato nella precedente seduta, precisando che la proroga riguarda soltanto gli ambiti della delega rispetto ai quali non sono stati ancora presentati i relativi schemi di decreto. Quanto alla modifica della tempistica di presentazione della bozza di proposta di parere da parte dei relatori, fa presente che la procedura è stata corretta, in quanto è stata appositamente convocata una riunione dell'ufficio di presidenza delle Commissioni riunite per definire i tempi dell'esame.

  Il sottosegretario Angelo RUGHETTI fa notare che la richiamata proroga del termine, che riguarda l'esercizio di un'ampia delega, prevista all'articolo 8, comma 1, della legge n. 124 del 2015, non preclude la possibilità di portare a compimento le procedure in corso, relativamente a deleghe già esercitate.

  Patrizia TERZONI (M5S) si associa alla richiesta di proroga per l'espressione del parere formulata dal deputato Vito. Sottolinea come si attendano ancora risposte da parte dei relatori su punti poco chiari del provvedimento e su dubbi avanzati da molti dei soggetti ascoltati in audizione, come, ad esempio, il comandante generale dell'Arma dei carabinieri. In mancanza di queste risposte, a suo avviso, non si può procedere alla votazione del parere.

  Michele PIRAS (SI-SEL) preannuncia un voto contrario del gruppo di SI-SEL sulla proposta di parere dei relatori, le cui ragioni sono esplicitate anche nel parere alternativo che è stato depositato.
  Rileva, in primo luogo, le condizioni paradossali in cui si sta discutendo di questa importante riforma, facendo presente che la posizione del suo gruppo non è affatto favorevole ad una conservazione dello status quo. Lamenta, invece, che non si è potuto discutere nel merito e che il provvedimento che le Commissioni si accingono a votare consegna al Paese una riforma del Corpo forestale dello Stato pasticciata e contraddittoria sicché si può affermare che l'occasione odierna sia un'occasione persa.
  In particolare, la criticità maggiore risiede nella soluzione individuata che, accorpando il Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri, ha assegnato all'ordinamento militare una prevalenza su quello civile. Ciò va esattamente nella direzione contraria a quanto auspicato dal suo gruppo.
  Altro elemento critico è la conseguente perdita, da parte di circa 7.000 forestali, dei diritti sindacali e di alcuni diritti politici, a seguito del transito nell'Arma.
  Ritiene, infine, che la perdita della specificità e delle conoscenze acquisite dal Pag. 6Corpo forestale dello Stato nella prevenzione degli incendi – competenza attribuita dallo schema in esame al Corpo nazionale dei vigili del fuoco – costituisca un danno irreparabile, tanto più in quanto si consideri che, di fronte ad esempio agli incendi che proprio in questi giorni stanno devastando la Sardegna, non è stato sufficiente neppure il dispiegamento di imponenti mezzi di spegnimento e l'impiego di tutti i Corpi preposti.

  Massimiliano BERNINI (M5S) ritiene che il provvedimento rechi un intervento normativo scellerato, che condurrà ad una militarizzazione forzata del Corpo forestale dello Stato, anche in relazione ai suoi ruoli tecnici. Il personale appartenente a questi ruoli tecnici, a suo avviso, sarà costretto a subire tale processo, pur di scongiurare il trasferimento in altri settori della pubblica amministrazione. Evidenzia come il provvedimento, avversato dalle stesse organizzazioni sindacali, determinerà un abbassamento del livello di tutela e prevenzione nell'ambito delle attività antincendio, determinando anche incertezze occupazionali. Giudica infine necessario rinviare l'espressione del parere, considerata la proroga del termine per l'esercizio della delega di cui all'articolo 8, comma 1, della legge n. 124 del 2015 disposta dal recente provvedimento di proroga delle missioni internazionali. Esprime la sua posizione contraria sulla proposta di parere formulata dai relatori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, preso atto dell'imminenza dei lavori d'Assemblea, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 12.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 luglio 2016. — Presidenza del presidente della I Commissione Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Intervengono il sottosegretario di Stato per la difesa, Gioacchino Alfano e il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 13.20.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di razionalizzazione delle funzioni di polizia e assorbimento del Corpo forestale dello Stato.
Atto n. 306.
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta antimeridiana odierna.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD) non condivide la connotazione a toni foschi, fatta da alcuni colleghi, della funzione militare che, peraltro, non corrisponde alla realtà poiché il personale delle Forze armate si è sempre contraddistinto per impegno e dedizione nei compiti a servizio della nazione.
  Esprime, invece, apprezzamento per la proposta di parere dei relatori che risponde a numerose perplessità emerse nel corso della discussione.
  Osserva, quindi, che non trova fondamento l'obiezione che, a causa del transito nel ruolo ad esaurimento dell'Arma dei carabinieri, il personale del Corpo forestale dello Stato perderebbe il diritto di iscriversi a partiti politici, poiché per i militari tale facoltà è salvaguardata già dal 2001, sia pure attraverso una procedura rigorosa.
  Infine, sottolinea positivamente come il Governo abbia opportunamente evitato di creare una sovrapposizione di funzioni Pag. 7con la Guardia di finanza nell'ambito dei controlli doganali in materia di commercio illegale della flora e della fauna in via di estinzione, respingendo le critiche formulate con riguardo all'osservazione di cui alla lettera a), volta opportunamente ad assicurare la conservazione dell'unitarietà delle funzioni fino ad oggi svolte dagli uffici Cites.

  Emanuele FIANO (PD) ringrazia i relatori per il lavoro svolto e osserva come la proposta di parere da loro presentata risponda ai punti segnalati sia nel dibattito che in sede di audizioni. Condivide in particolare le osservazioni poste in relazione all'unitarietà delle funzioni svolte attualmente dagli uffici Cites, al fine di proseguire l'azione di tutela degli animali.
  Non condivide le preoccupazioni relative alle attività antincendio, in quanto non comprende quale criticità possa esserci nel passaggio del personale impiegato in tali operazioni dal Corpo forestale dello Stato al Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
  Pone tre quesiti ai relatori e avanza due proposte di integrazione del parere. La prima riguarda l'osservazione di cui alla lettera lettera j), relativa all'opportunità che il Governo riveda la previsione per la quale la partecipazione ai COCER è senza diritto di voto ai sensi dell'articolo 14, comma 23, che potrebbe essere integrata nel senso di prevedere espressamente il diritto di voto.
  Propone di aggiungere la seguente osservazione in relazione alla questione dell'età pensionabile: «valuti il Governo l'opportunità di verificare l'esistenza di possibili difformità relative all'età pensionabile prevista dai diversi ordinamenti delle Forze di polizia al fine di evitare che a seguito dei trasferimenti possano verificarsi trattamenti peggiorativi con riferimento all'età pensionabile».
  Sottopone, infine, ai relatori e ai rappresentanti del Governo l'opportunità di un approfondimento in merito a possibili criticità relative alla mobilità del personale, che non permettano a chi ha optato per un altro Corpo di rientrare successivamente nell'Arma dei carabinieri.

  Elio VITO (FI-PdL) preannuncia il voto contrario del gruppo di Forza Italia che motiva, soprattutto, in ragione della scelta delle Commissioni di non voler prendere atto della volontà del Parlamento di concedere ulteriori sei mesi di tempo per l'adozione dei decreti legislativi previsti dalla cosiddetta legge Madia.
  Condivide le considerazioni del collega D'Arienzo che invitano a non considerare in un'ottica negativa il trasferimento del Corpo forestale dello Stato nell'ambito di una Forza di polizia ad ordinamento militare e, tuttavia, con riferimento alla perdita di diritti sindacali, fa presente che da oltre un anno la riforma della rappresentanza militare non registra passi in avanti nella Commissione difesa. Ritiene che la soluzione prospettata nello schema di decreto rischi di provocare danni ancora maggiori e giudica apprezzabile la modifica prospettata dal collega Fiano, anche se non dà piena dignità a questi lavoratori. Peraltro, osserva come anche il Corpo della guardia costiera non abbia una propria sezione dei COCER, ma sia rappresentata all'interno della Sezione del COCER-Marina.
  Conclude ribadendo la contrarietà ad un provvedimento che avrà come conseguenze quelle di far perdere funzioni, competenze e specificità di un Corpo di polizia senza che si possa conseguire l'auspicata riduzione di costi.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore per la IV Commissione, osserva come la proposta di parere affermi chiaramente che dovranno essere salvaguardate le funzioni assolte fino ad oggi dagli uffici Cites.
  Per quanto riguarda, invece, le obiezioni sull'indebolimento delle funzioni di prevenzione degli incendi, fa presente che tali funzioni verranno ricomprese nell'apposito decreto che si occuperà del trasferimento delle funzioni di spegnimento degli incendi e sottolinea l'importante novità Pag. 8costituita dalla previsione della costituzione e gestione di una banca dati relativa alle aree percorse dal fuoco.
  Rileva, inoltre, come non abbia fondamento l'obiezione riferita alle problematiche che si verificherebbero nelle regioni a statuto speciale e nelle province autonome, giacché è stato chiarito che tali enti manterranno i loro Corpi forestali.
  Da ultimo, segnala che anche i dipendenti tecnici del Corpo forestale dello Stato verranno salvaguardati essendo presenti anche nell'Arma dei carabinieri ruoli tecnici.

  Patrizia TERZONI (M5S), soffermandosi sull'osservazione recata alla lettera e) della nuova proposta di parere dei relatori, fa notare che è inutile fare riferimento genericamente alla necessità di costituire una banca dati relativa alle aree percorse dal fuoco, se non si prevedono poi adeguate sanzioni a carico dei sindaci, che dovrebbero essere gli organi chiamati a dare attuazione alle opere di perimetrazione catastale. Evidenzia altresì che il provvedimento segna un evidente passo indietro sul terreno della tutela degli animali, dal momento che, in sostanza, invece di costituire specifici nuclei operativi, affida alle associazioni ambientali tale delicato compito. Fa presente, in proposito, che l'osservazione recata alla lettera f) della proposta di parere non appare abbastanza incisiva.

  Emanuele FIANO (PD) non condivide quanto testé affermato dalla deputata Terzoni, in relazione alla lettera f) della proposta di parere, che, a suo avviso, appare rivolta proprio a rivendicare una piena titolarità dell'Arma ai fini di una più efficace repressione delle violazioni compiute in danno degli animali. Si dichiara, in ogni caso, non contrario ad una eventuale riformulazione di tale lettera, al fine di rendere più chiara l'intenzione dei relatori.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore per la I Commissione, anche a nome del relatore per la IV Commissione, presenta una nuova proposta di parere (vedi allegato 4) che recepisce le richieste rappresentate dell'onorevole dal deputato Fiano nonché la richiesta di modifica della lettera f).
  Auspica, quindi, che le Commissioni si facciano carico di verificare che il Governo recepisca le osservazioni contenute nella proposta di parere.

  Francesco SANNA (PD) nel preannunciare il suo voto favorevole sulla proposta di parere dei relatori, dichiara di condividere, in particolare, l'osservazione contemplata alla lettera b), laddove si tende ad una salvaguardia del personale del Corpo Forestale dello Stato attualmente distaccato presso le Procure della Repubblica in base al Decreto del Ministro dell'Interno del 28 aprile del 2006, nel rispetto dell'ordinamento vigente.
  Quanto all'esigenza di assicurare la presenza di una polizia ambientale efficiente nell'ambito delle regioni a statuto speciale, fa notare che la delega pone a carico delle regioni e del Governo l'onere di avviare percorsi di collaborazione istituzionale finalizzati alla costituzione di modelli organizzativi coordinati, efficaci e rispettosi delle specificità regionali. Auspica, pertanto, che in tale ambito vengano pertanto assunte le iniziative necessarie a dare seguito alla delega.

  Massimiliano BERNINI (M5S) domanda ai relatori delucidazioni in merito al transito dei dipendenti tecnici del Corpo forestale dello Stato nei ruoli tecnici dei Carabinieri. In particolare, chiede quali siano le motivazioni che inducono a prevedere per tale personale un corso di formazione militare di alcuni mesi.

  Tatiana BASILIO (M5S) manifesta perplessità sulla formulazione dell'osservazione di cui alla lettera c) che prevede di applicare l'articolo 237 del Testo Unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare a tutte le forze di polizia.

  Elio VITO (FI-PdL) evidenzia come il dibattito stia facendo emergere l'esigenza di giungere ad una proposta di parere più Pag. 9stringente ed invita i relatori a trasformare le osservazioni in condizioni. Si tratta di criticità che sono già emerse nel corso delle audizioni svolte dalle Commissioni riunite di cui gli interventi del relatore per la Commissione difesa e del deputato Fiano hanno riconosciuto la fondatezza.

  Ernesto CARBONE (PD), relatore per la I Commissione, non rinviene alcun elemento di criticità nella volontà di estendere la previsione di cui all'articolo 237 del Testo Unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare a tutte le Forze di polizia.

  Tatiana BASILIO (M5S) ritiene sconcertante quanto testé affermato dal relatore per la I Commissione che ha chiaramente fatto intendere che la disciplina dettata dall'articolo 237 del Testo Unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare verrà applicata a tutte le forze di polizia. Si tratta di una forzatura enorme ed assurda che richiede una riflessione e, per tale ragione, sarebbe opportuno rinviare a domani l'espressione definitiva sul parere.

  Patrizia TERZONI (M5S) si sofferma sull'osservazione recata alla lettera c) della proposta di parere, facendo notare che l'applicazione della previsione di cui all'articolo 237 del Testo Unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare a tutte le Forze di polizia di cui al presente decreto appare grave e incomprensibile, atteso che determinerebbe l'assoggettamento dei corpi della polizia civile all'ordinamento militare gerarchico.

  Tatiana BASILIO (M5S) ritiene necessario espungere dalla proposta di parere l'osservazione di cui alla lettera c).

  Francesco SANNA (PD) fa notare che in qualsiasi Corpo costituisce una prassi diffusa che le autorità competenti all'inoltro delle informative di reato ne diano notizia alla scala gerarchica della trasmissione. Ciò, a suo avviso, rappresenta una modalità di azione funzionale alla repressione dei crimini.

  Tatiana BASILIO (M5S) ribadisce la necessità di espungere dalla proposta di parere l'osservazione di cui alla lettera c) per le ragioni già esposte.

  Emanuele FIANO (PD), fatto notare che la comunicazione al superiore gerarchico rientrerebbe in un'attività comune sottoposta alle specifiche prerogative di ciascun Corpo, anche civile, rileva che una eventuale estensione del campo di applicazione dell'articolo 237 del Testo Unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare non innescherebbe alcun processo di militarizzazione.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD) fa presente alla collega Basilio che la previsione di estendere a tutte le forze di polizia le disposizioni dell'articolo 237 del Testo Unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare non produrranno gli effetti paventati poiché già adesso l'obbligo di informare il superiore dell'inoltro delle informative di reato all'autorità giudiziaria non è previsto qualora il magistrato chieda di non trasmettere gli atti.

  Emanuele FIANO (PD) fa notare che un conto è affermare di non condividere la scelta di estendere l'ambito di applicazione dell'articolo 237 del Testo Unico delle disposizioni in materia di ordinamento militare, un altro è parlare di presunti pericoli di militarizzazione dei Corpi di polizia.

  Tatiana BASILIO (M5S) si dichiara non convinta delle spiegazioni e mantiene le proprie perplessità sulla militarizzazione delle forze di polizia civili.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD) evidenzia che la norma di cui si discute opera a garanzia di tutti coloro che trasmettono ai superiori la notizia di reato.

  Elio VITO (FI-PdL) invita i relatori a valutare l'opportunità di espungere dalla Pag. 10proposta di parere l'osservazione di cui alla lettera c).

  Tatiana BASILIO (M5S) chiede ai relatori di espungere dalla proposta di parere l'osservazione di cui alla lettera c).

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, replicando alla deputata Basilio, fa presente che non si può non prende atto del fatto che dal dibattito è emersa la volontà dei relatori di non modificare ulteriormente la proposta di parere.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che porrà prima in votazione la nuova proposta di parere dei relatori. Avverte che, in caso di sua approvazione, le proposte alternative di parere a prima firma Basilio e Piras si intenderanno precluse e non saranno poste in votazione.

  Le Commissioni approvano la nuova proposta di parere dei relatori (vedi allegato 4), intendendosi precluse le proposte alternative di parere a prima firma Basilio e Piras.

  La seduta termina alle 14.25.

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