CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 luglio 2016
668.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 184

RISOLUZIONI

  Martedì 5 luglio 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 13.10.

7-01032 Liuzzi: Completamento della linea ferroviaria Ferrandina-Matera e collegamento ferroviario della città di Matera con il versante pugliese.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

Pag. 185

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Così rimane stabilito.

  Mirella LIUZZI (M5S) dopo aver illustrato compiutamente l'atto di indirizzo a propria firma, sottolinea l'esigenza che la Commissione svolga una audizione di rappresentanti di Rete ferroviaria italiana (RFI), anche al fine di disporre di un quadro più preciso degli stanziamenti disposti per la tratta oggetto della risoluzione, stante anche la recente rimodulazione del fabbisogno finanziario che ha previsto un incremento di 100 milioni di euro, determinato dalla necessità di adeguare il vecchio progetto alla normativa vigente e dalle nuove esigenze di trasporto del territorio.

  Vincenzo FOLINO (SI-SEL) fa presente di aver presentato, insieme al collega Bordo, una risoluzione avente il medesimo oggetto e chiede pertanto che la Commissione possa svolgere un esame congiunto dei due atti. Concorda, infine, con la collega Liuzzi sulla necessità di svolgere l'audizione di rappresentanti di RFI.

  Mario TULLO (PD) fa presente di aver presentato anch'egli, insieme ai colleghi Antezza, Speranza e Bruno Bossio, una risoluzione vertente sul medesimo argomento, che contiene impegni più stringenti per il Governo di quelli contenuti nell'atto a firma dei colleghi del MoVimento 5 Stelle riguardo alla realizzazione della tratta Ferrandina-Matera e dei collegamenti ferroviari tra la città di Matera e il versante pugliese. Ricorda, al riguardo, l'accoglimento da parte del Governo dell'ordine del giorno al decreto-legge «sblocca Italia» del 29 ottobre 2014 a prima firma Antezza, presentato sia in vista del titolo assegnato a Matera di capitale della cultura europea 2019 sia in ragione della dichiarazione fatta dall'Unesco dei Sassi di Matera come Patrimonio mondiale dell'umanità. Condivide, infine, l'opportunità di svolgere l'audizione richiesta dalla collega Liuzzi.

  Michele Pompeo META, presidente, fa presente ai deputati Folino e Tullo che le risoluzioni da loro annunciate non risultano ancora pubblicate e che successivamente alla pubblicazione sarà valutata l'opportunità di una discussione congiunta dei tre atti. Pur ravvedendo le ragioni alla base della richiesta di audizione di rappresentanti di RFI formulata dalla deputata Liuzzi e condivisa dai deputati intervenuti nel dibattito, ritiene che una importante occasione di confronto su tale argomento sia rappresentata dalla missione in Basilicata che la Commissione dovrebbe svolgere nelle prossime settimane, nell'ambito del ciclo di missioni deliberate dall'Ufficio di presidenza nelle regioni del Sud Italia volte a verificare lo stato delle infrastrutture ferroviarie, anche al fine di acquisire l'avviso della regione al riguardo. Osserva, infine, che l'esame dell'aggiornamento 2016 al Contratto di programma tra Ministero delle infrastrutture dei trasporti e RFI può costituire un'altra importante occasione per la Commissione per esprimere il proprio punto di vista riguardo alla destinazione delle risorse ivi stanziate.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 5 luglio 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 13.30.

  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni Pag. 186a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-09051 Oliaro: Potenziamento delle infrastrutture ferroviarie del Sud Italia.

  Salvatore MATARRESE (SCpI), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Salvatore MATARRESE (SCpI), replicando in qualità di cofirmatario, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta ampia e articolata. Osserva peraltro che dalla risposta stessa emerge che dei quasi 9 miliardi di euro di nuovi finanziamenti per gli investimenti relativi alla rete ferroviaria nazionale soltanto il 30 per cento è destinato al Mezzogiorno. Si tratta di una percentuale insufficiente, rispetto alla quale le regioni meridionali sopperiscono con i fondi dell'Unione europea. Osserva in ogni caso che, anche in considerazione del ben noto divario nella dotazione infrastrutturale che penalizza le regioni meridionali, risulta necessario da parte dello Stato un impegno finanziario più significativo ed esorta il Governo ad impegnarsi attivamente in questo senso.

5-09052 Bruno: Necessità di pervenire ad una definizione chiara della disciplina del noleggio con conducente.

  Ivan CATALANO (Misto), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Ivan CATALANO (Misto), replicando in qualità di cofirmatario, osserva che l'emendamento cui faceva riferimento il sottosegretario nella risposta, di cui già era a conoscenza, a suo avviso non è sufficiente a risolvere tempestivamente la questione di natura giuridica sorta in ordine alla disciplina del noleggio con conducente. Rileva, infatti, che una norma di delega, seppur opportuna, richiede tempi di approvazione tali da non consentire nell'immediato di pervenire ad una soluzione, fortemente richiesta dalle imprese, colpite da una grave crisi e sottoposte alla concorrenza spesso sleale degli operatori stranieri. Invita, pertanto, il Governo a predisporre una norma di interpretazione autentica, da inserire se possibile, nel medesimo veicolo legislativo, anche al fine di riaffermare la volontà del Parlamento e del Governo, che non viene opportunamente presa in considerazione dall'autorità giudiziaria, che in numerose occasioni conferma l'applicazione delle disposizioni di cui è sospesa l'efficacia.

5-09053 Biasotti: Mancata manutenzione e stato di avanzato degrado del porto di Palermo, con particolare riguardo alla zona del molo Vittorio Veneto.

  Gabriella GIAMMANCO (FI-PdL), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando lo stato di degrado del molo Vittorio Veneto del porto di Palermo e l'esigenza di accertare le responsabilità rispetto a tale degrado.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Gabriella GIAMMANCO (FI-PdL), replicando in qualità di cofirmataria, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta resa, di cui si dichiara soddisfatta, sia per quanto riguarda le iniziative per pervenire finalmente alla realizzazione delle opere infrastrutturali in questione, sia per quanto concerne la volontà di accertare le responsabilità, anche attraverso l'invio di personale ispettivo. Sottolinea infatti che la situazione di degrado illustrata nell'interrogazione costituisce un Pag. 187grave disagio per la città di Palermo, anche con riferimento alle attività del comparto turistico. Per questa ragione sussiste una forte aspettativa di interventi idonei, da un lato, a individuare le responsabilità che hanno determinato il degrado e, dall'altro, a superare questa condizione.

5-09054 Franco Bordo: Raddoppio della tratta ferroviaria Milano-Codogno-Cremona-Mantova.

  Franco BORDO (SI-SEL) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Franco BORDO (SI-SEL), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta che ha chiarito la modalità di realizzazione degli interventi sulla linea oggetto dell'interrogazione e la relativa tempistica. Proprio riguardo a quest'ultimo aspetto non si ritiene tuttavia soddisfatto dei tempi con i quali si intende effettuare la gran parte degli interventi, dal momento che viene privilegiata un'ottica di lungo periodo che non permetterà ai pendolari e ai numerosi utenti di quella linea, che costituisce la dorsale sud-ovest della Lombardia, di trovare una rapida soluzione alle inefficienze che da anni affliggono i servizi di trasporto ferroviario ivi operati. Auspica, pertanto, che si possa rivedere la programmazione degli interventi, privilegiandone la realizzazione nel breve-medio periodo.

5-09055 Paolo Nicolò Romano: Ripristino dei collegamenti ferroviari al servizio dei paesaggi vitivinicoli piemontesi, con particolare riferimento alla tratta Asti-Alba.

  Paolo Nicolò ROMANO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando l'esigenza, fortemente sentita dal territorio interessato, di riattivare la linea ferroviaria Alba-Asti, anche in considerazione dell'interdipendenza tra i due comuni, dovuta alla condivisione di alcuni servizi pubblici essenziali, come l'ospedale e il tribunale, e del fatto che la linea attraversa le colline del vino di Langhe, Roero e Monferrato, che sono state riconosciute dall'UNESCO patrimonio mondiale dell'umanità.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Paolo Nicolò ROMANO (M5S), replicando, auspica che il Governo dimostri con i fatti la volontà di sostenere il trasporto ferroviario, che è sicuramente la modalità di trasporto più efficiente, meno inquinante, più sicura e col minore impatto sul territorio esistente. Ritiene che non possano più essere accettate politiche della mobilità incentrate sul trasporto su gomma, che rappresenta invece la modalità di trasporto più inquinante, con il maggiore consumo di energia e più pericolosa. Trova incomprensibile che non si riesca a reperire le risorse, comunque non così ingenti, che sono necessarie per rendere agibile la galleria Ghersi, mentre si sprecano miliardi di euro in progetti faraonici ed inutili, come l'Alta Velocità del Terzo Valico, che le stesse Ferrovie dello Stato giudicano priva di una domanda di utilizzo corrispondente allo sforzo finanziario richiesto per la sua realizzazione. Osserva che la riattivazione della linea Alba-Asti, richiesta nella propria interrogazione, risulta indispensabile per evitare che perisca una linea ferroviaria storica, che risulta strategica per il territorio e che collega paesaggi unici, invidiati in tutto il mondo. Ribadisce che la riattivazione di tale linea rappresenterebbe un importante volano economico per questo territorio segnato duramente dalla crisi.

5-09056 Attaguile: Conseguenze per la sicurezza del trasporto aereo derivanti dalla vertenza aperta dal personale dell'Enav a seguito della decisione del Governo di privatizzare il 49 per cento della società.

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), in qualità di cofirmataria, illustra l'interrogazione in titolo.

Pag. 188

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Barbara SALTAMARTINI (LNA), replicando, ringrazia il sottosegretario per la puntuale elencazione dei fatti esposti, che però non fanno emergere le valutazioni politiche sottese alla decisione di privatizzare il 49 per cento delle quote della società ENAV SpA. Osserva, infatti, che a suo giudizio con tale operazione il Governo svenderà a partner stranieri la sicurezza aerea nazionale e internazionale operata in territorio italiano. Rileva che la delicatezza del tema trattato è sottolineata anche dalla forte attenzione che i servizi di intelligence nazionale hanno posto al riguardo. Esprime quindi il proprio totale disaccordo in ordine all'operazione di privatizzazione messa in campo dal Governo, non interessato a difendere l'interesse nazionale, a fronte di un profitto di importo risibile per le casse dello Stato. Stigmatizza, infine, il mancato coinvolgimento, in tale operazione, dei lavoratori, soprattutto da parte di un Governo che costantemente nelle proprie dichiarazioni sembra voler difenderne gli interessi e i diritti, ma che poi si comporta e decide in modo molto diverso da quanto dichiara.

5-09057 Tullo: Potenziamento dei collegamenti ferroviari con il porto di Genova, con particolare riguardo al completamento del secondo binario di Voltri.

  Mario TULLO (PD) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando gli effetti dell'apertura del tunnel del San Gottardo, che rischia di mettere fuori mercato il transito delle merci attraverso il porto di Genova. Risulta pertanto necessario, nelle more del completamento delle grandi infrastrutture e, in particolare, del nuovo collegamento ferroviario del Terzo Valico dei Giovi, attuare gli interventi relativi alle linee ferroviarie esistenti, per assicurare un'adeguata capacità di trasporto ferroviario delle merci in transito attraverso il porto di Genova, in particolare accelerando i lavori necessari per il completamento del secondo binario di Voltri.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Mario TULLO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto per il quadro degli investimenti illustrato nella risposta resa dal rappresentante del Governo. Ribadisce tuttavia l'esigenza di effettuare quanto prima possibile gli interventi sulle linee ferroviarie esistenti e, in particolare, il completamento del secondo binario di Voltri, che forniscano quei circa 900 metri di binari necessari per il trasporto ferroviario delle merci in provenienza dal porto di Genova o destinate a tale porto. Sottolinea altresì che risulta altrettanto importante recuperare al traffico merci le tracce ferroviarie notturne o comunque scarsamente utilizzate. Si impegna pertanto a vigilare e, se necessario, stimolare ancora il Governo perché intervenga in modo sollecito ed efficace nel senso indicato.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 5 luglio 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META, indi del vicepresidente Vincenzo GAROFALO. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 14.20.

Pag. 189

Schema di decreto legislativo recante riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le autorità portuali di cui alla legge 28 gennaio 1994, n. 84.
Atto n. 303.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta dell'8 giugno 2016.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.

  Così rimane stabilito.

  Nicola BIANCHI (M5S) osserva che non è previsto alcun potere di iniziativa ai comuni che, pur essendo sede di porto, non sono rappresentati nel Comitato di gestione, limitando in tal modo le prerogative e l'autonomia di questi enti locali all'interno delle Autorità di sistema portuale. Rileva che questo vale in particolar modo per la Sardegna, dove l'intero territorio portuale regionale è soggetto ad una sola Autorità di sistema portuale, nonostante la presenza e la particolare dislocazione di numerosi porti di rilievo. Chiede pertanto al relatore di tenere in considerazione tale aspetto, inserendo un'osservazione volta a dare rappresentatività, all'interno dei comitati di gestione, ai comuni e ai territori che includono porti che non sono sede di Autorità portuale e il cui territorio non è incluso nel sistema portuale della città metropolitana dell'Autorità di sistema portuale, com’è il caso di Porto Torres.

  Franco BORDO (SI-SEL) chiede al relatore di inserire, nella proposta di parere, le seguenti osservazioni: a) valutare l'introduzione di disposizioni immediatamente esecutive volte alla più amplia applicazione dei principi di trasparenza, non discriminazione e concorrenza nell'ambito delle concessioni terminalistiche portuali e dei servizi tecnico-nautici; b) istituire su tutto il territorio nazionale ambiti logistici di area vasta che coinvolgano soggetti pubblici e privati e, in particolare, i gestori delle altre infrastrutture, ferroviarie, stradali, aeroportuali limitrofe alle aree portuali; c) assicurare l'effettiva applicazione del principio della separazione tra attività di gestione del porto e attività economiche di interesse portuale, rendendo più chiaro il divieto per le Autorità di governo di svolgere operazioni economiche in ambito portuale, anche indirettamente (per il tramite di società partecipate); d) in merito all'articolo 5 che fa salva la facoltà delle Regioni di richiedere l'inserimento di un porto di rilevanza economica regionale ricadente nella propria competenza all'interno dell'Autorità portuale di sistema, chiarire il soggetto demandato alla decisione finale in merito al porto di rilevanza economica regionale e quali i criteri adottati; e) in merito al Tavolo di partenariato della risorsa mare si ritiene che il tavolo di partenariato debba esprimere pareri vincolanti in ordine: 1) all'organizzazione del lavoro in porto, agli organici delle imprese, all'avviamento della manodopera e alla formazione professionale dei lavoratori, all'applicazione del Contratto collettivo nazionale di settore, al numero massimo delle imprese; 2) alle attività di cui all'articolo 8 comma 1 lettera m) dello schema di decreto; 3) alle attività di cui all'articolo 9 comma 5 lettere f), g), h), i), j), k) dello schema di decreto; f) in merito al Tavolo nazionale di coordinamento, ampliarne la partecipazione alle associazioni sindacali maggiormente rappresentative, alle associazioni di categoria di ambito portuale e alle associazioni a carattere ambientalista che si occupano del mare.

  Anna Maria CARLONI (PD) osserva che la Commissione sta esaminando un atto di particolare rilevanza, ampiamente discusso e considerato con grande attenzione anche nei territori interessati. Rileva che il passaggio a quindici Autorità di sistema portuale rappresenta lo strumento con cui si intende pervenire a una razionalizzazione Pag. 190finalizzata ad assicurare il rilancio e la competitività del sistema dei porti italiani. Proprio nella logica delle finalità di fondo perseguite con l'atto in esame, ritiene particolarmente significative le considerazioni svolte dal Consiglio di Stato nell'ambito del proprio parere in relazione alla richiesta delle Regioni di una deroga che permetta, per un periodo di tre anni, di confermare l'autonomia di Autorità portuali oggi esistenti, che, sulla base dell'atto in esame, non assumono la qualifica di Autorità di sistema portuale. Condivide infatti la valutazione espressa dal Consiglio di Stato per cui una dilazione, per un periodo tanto lungo, della piena attuazione della riforma, finirebbe per privarla di efficacia, compromettendo proprio l'obiettivo di garantire la competitività dei porti italiani in un'ottica di sistema. Per questo ritiene che il parere che la Commissione andrà ad esprimere dovrà esprimersi con molta chiarezza su questo aspetto, che assume un rilievo decisivo.

  Tino IANNUZZI (PD) esprime un giudizio positivo sullo schema di decreto in esame, che, dopo anni di attesa, conduce alla riforma della legge n. 84 del 1994. Rileva che la finalità di fondo di tale riforma deve essere quella di accrescere l'efficienza e la competitività del sistema portuale italiano di fronte alle sfide sempre più urgenti e stringenti del mercato mondiale e di grandi realtà portuali europee. Giudica fondamentale velocizzare, semplificare e snellire le procedure per la realizzazione delle infrastrutture ed opere pubbliche occorrenti per rendere più moderni ed efficienti i porti nazionali e ritiene, in tale contesto, essenziale intervenire sulle procedure troppo farraginose e lunghe per l'approvazione dei piani regolatori portuali. Reputa altresì importante estendere alle aree retroportuali i regimi fiscali e doganali propri delle zone portuali stricto sensu intese. Manifesta contrarietà per il modo con il quale sono state individuate le future Autorità di sistema, troppo condizionate dal fuorviante e sbagliato riferimento alle reti TEN-T ed ai porti cosiddetti «core», ritenendo invece che sarebbe opportuna una valutazione assai più ampia che tenga conto di una pluralità di elementi, quali l'andamento dei traffici passeggeri, merci, container, crocieristico. In questo contesto giudica, ad esempio, ingiustificata la previsione di due Autorità di sistema in Puglia e di una sola Autorità in Campania, nonostante la realtà molto efficiente e con indici tutti molto positivi che caratterizza il porto di Salerno. Invita la Commissione a chiedere, nel proprio parere, l'attuazione integrale della norma transitoria approvata in Conferenza Stato-Regioni, che consente alla Regione interessata di avanzare richiesta motivata per la conservazione delle attuali Autorità portuali già costituite ai sensi della legge n. 84/1994, per un periodo massimo di 36 mesi. Osserva che tale norma è stata altresì condivisa dal Governo, come ha confermato il Ministro Delrio nel corso dell'audizione di fronte alla Commissione nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo.
  Ricorda che le regioni hanno condizionato l'intesa sul Piano della portualità e della logistica all'attuazione piena delle norme transitorie proposte per il decreto all'esame della Commissione sulla riorganizzazione dei porti. Osserva, infatti, che solo l'applicazione di tale norma transitoria consente il rispetto della sentenza della Corte costituzionale n. 261 del 2015, che con chiarezza ha posto il principio vincolante e fermo della necessità della intesa fra Stato e regioni in tutta la materia dei porti, rientrante nella competenza concorrente e ripartita fra Stato e regioni. Ritiene quindi che Parlamento e Governo debbano rispettare le decisioni maturate in sede di Conferenza unificata, per rispettare il principio dell'intesa con le regioni sancito dalla Corte in ordine alla redazione del Piano della portualità e della logistica ed estensibile all'intera normativa sui porti, confermato sia dalla stessa Legge Madia sia dal parere reso dalla Commissione lo scorso 5 agosto sul Piano della portualità e della logistica, che hanno espressamente affermato il ruolo centrale delle regioni in questa materia. Fa presente Pag. 191che la norma transitoria, di cui al primo emendamento del documento della Conferenza delle regioni allegato al parere della Conferenza unificata, già di per sé risponde in modo adeguato alle osservazioni formulate nel parere del Consiglio di Stato, che sottolinea la necessità di una richiesta della regione e di una decisione del Ministro, entrambe adeguatamente e congruamente motivate, con riferimento a ragioni giustificative precise, quali gli indici di riferimento obiettivi delle realtà portuali: trend di traffico merci, container, passeggeri, andamento crocieristico, volume entrate annuali, capacità di spesa e di utilizzazione delle risorse nazionali e comunitarie per investimenti ed opere pubbliche, popolazione complessiva, estensione dei territori regionali. Conclude, pertanto, chiedendo il recepimento integrale e fedele della citata norma transitoria, sia nel parere che dovrà rendere la Commissione e sia nel decreto legislativo finale.

  Sandro BIASOTTI (FI-PdL) sottolinea l'esigenza di chiarire come la Commissione intenda organizzare i propri lavori relativi all'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto. Ricorda infatti che già in precedenti sedute era stata segnalata l'esigenza di svolgere un ciclo di audizioni, oltre a quella del Ministro, che già è stata effettuata. In particolare ritiene che la Commissione debba in ogni caso ascoltare i rappresentanti della Conferenza delle Regioni. Segnala infatti che, a quanto è noto, in sede di espressione del parere della Conferenza unificata, è intervenuto un accordo politico tra il Governo e le Regioni, in base al quale la richiesta di mantenere per tre anni l'autonomia di Autorità portuali esistenti in concreto avrebbe dovuto trovare applicazione nei due casi di Savona, rispetto a Genova, e di Salerno, rispetto a Napoli. Se invece si moltiplicano le richieste per analoghe deroghe, il quadro diventa molto più complicato. Proprio per questo ribadisce che l'esigenza che la Commissione si confronti direttamente con i rappresentanti della Conferenza delle Regioni e dell'ANCI. Segnala altresì l'opportunità che la Commissione prenda in considerazione i suggerimenti degli operatori del cluster marittimo, anche richiedendo note scritte.

  Mario TULLO (PD), relatore, ricorda che la Commissione aveva stabilito di procedere esclusivamente all'audizione del Ministro, utilizzando, per quanto concerne tutti gli altri soggetti coinvolti, le memorie scritte depositate nell'ampio e completo ciclo di audizioni svolto dall'omologa Commissione del Senato. Ritiene pertanto che, ove sussistano le condizioni, possa procedere già nella seduta prevista per domani alla presentazione della propria proposta di parere.

  Roberta OLIARO (SCpI) si impegna far pervenire al relatore già nella giornata odierna i rilievi e le osservazioni che a suo giudizio è opportuno che siano inserite nel parere della Commissione. In proposito si limita a segnalare l'esigenza di intervenire per quanto riguarda le difformità relative all'applicazione dell'IMU alle strutture dei terminal che svolgono funzioni marittime e portuali. Ritiene al riguardo che una modifica dell'articolo 18 del testo in esame, che contiene le misure di semplificazione, permetterebbe di assicurare l'uniformità nell'applicazione della citata imposta.

  Michele Pompeo META, presidente, dopo aver invitato il relatore a tener conto, in fase di predisposizione del parere, delle questioni emerse nel dibattito e di altre che potranno essergli direttamente segnalate da membri della Commissione e dopo aver segnalato, al contempo, l'esigenza di evitare proposte di interventi che sono del tutto al di fuori di una logica coerente di riforma, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta già prevista per domani.

  La seduta termina alle 14.45.

Pag. 192