CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 30 giugno 2016
665.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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INDAGINE CONOSCITIVA

  Giovedì 30 giugno 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. – Interviene il Sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 14.15.

Sulle priorità strategiche regionali e di sicurezza della politica estera dell'Italia, anche in vista della nuova strategia di sicurezza dell'unione europea.
Audizione del Sottosegretario agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.
(Svolgimento e conclusione).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

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  Intervengono, quindi, i deputati Erasmo PALAZZOTTO (SI-SEL), Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) ed Eleonora CIMBRO (PD).

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde ai quesiti posti e svolge ulteriori considerazioni.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.05.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 30 giugno 2016. — Presidenza del vicepresidente Erasmo PALAZZOTTO. – Interviene il sottosegretario di Stato per di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Benedetto Della Vedova.

  La seduta comincia alle 15.10.

  Erasmo PALAZZOTTO, presidente, avverte che le interrogazioni n. 5-01872 Tacconi e n. 5-07378 Mongiello, vertendo sulla stessa materia, saranno svolte congiuntamente.

5-01872 Tacconi: Sulla chiusura dell'Ambasciata italiana a Santo Domingo.
5-07378 Mongiello: Sulla chiusura dell'Ambasciata italiana a Santo Domingo.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Alessio TACCONI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto dalla risposta ricevuta e ricorda di avere presentato l'atto in titolo nel 2014, quando ancora non erano state adottate le misure compensative ora descritte, come l'istituzione di una sezione distaccata, l'apertura di due consolati onorari e la raccolta di dati biometrici. Ritiene che il quadro descritto dal sottosegretario Della Vedova rassicuri in ordine alla presenza di un presidio diplomatico idoneo a garantire i connazionali residenti o ivi presenti per turismo. Segnala di volere in ogni caso continuare a monitorare il buon andamento della situazione al fine di prevenire l'emergere di nuove criticità.

  Colomba MONGIELLO (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta, a differenza del collega Tacconi, in ragione delle reiterate gravi segnalazioni ricevute dai connazionali in merito alla qualità dei servizi consolari resi a Santo Domingo. Trattandosi di un Paese ad alto tasso di criminalità, i turisti e i residenti italiani rappresentano l'esigenza di tutele più elevate rispetto ad altri Paesi, che l'attuale sistema di outsourcing non riesce ad assicurare, con la conseguente necessità di doversi rivolgere all'Ambasciata di Panama, situata a tre ore di volo.

  Francesca LA MARCA (PD), sottoscrivendo l'interrogazione n. 5-07378 Mongiello, si associa a quanto rappresentato dalla collega in merito ad una situazione su cui lei stessa ha presentato altri atti di sindacato ispettivo. Riferisce in ordine alla precarietà dei servizi resi dalle autorità consolari a Santo Domingo, da cui deriva una reazione di allontanamento da parte dei nostri connazionali residenti, a fronte di una situazione positiva, anche in termini di bilancio, che l'Ambasciata dominicana presentava prima della chiusura.

5-08539 Spadoni: Sull'arresto in Egitto del consulente della famiglia Regeni.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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  Maria Edera SPADONI (M5S), replicando, si dichiara gravemente insoddisfatta dalla risposta lacunosa illustrata dal rappresentante del Governo, che attesta una mera preoccupazione del Governo italiano a fronte della morte per torture dello studente italiano Giulio Regeni. Quanto al richiamo alla legge n. 185 del 1990, rileva come essa sia stata oscurata nel dibattito parlamentare alla luce della elasticità con cui l'Italia attua la pur stringente decisione del Consiglio dell'Unione europea del 2013 relativa alla sospensione di ogni vendita di armi all'Egitto utilizzabile per finalità di repressione interna. Ribadisce l'assenza di risposte sui singoli quesiti contenuti nell'interrogazione e, di conseguenza, la necessità di procedere alla presentazione di altri atti di sindacato ispettivo sullo stesso tema.

5-08721 Di Stefano: Sulla presenza di mine nel sito della città di Palmira.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Manlio DI STEFANO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto in quanto la risposta ottenuta non appare centrata rispetto alla questione da chiarire. Resta infatti da acclarare la presenza di mine sul territorio della città di Palmira che avrebbero dovuto essere distrutte e che, dunque, sono sfuggite ad ogni tracciamento. Auspica che sulla questione possa essere fatta chiarezza anche in altra sede.

5-08939 Di Stefano: Sulla rimozione da parte del Segretario Generale delle Nazioni Unite della coalizione guidata dall'Arabia Saudita in Yemen dalla «lista nera» dei Paesi e delle organizzazioni che commettono crimini contro i bambini.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Manlio DI STEFANO (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto, pur apprezzando lo sforzo fatto per fornire una risposta su una questione assai specifica. Nel ribadire la necessità di chiarire la portata delle parole usate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite a spiegazione della fuoriuscita dell'Arabia Saudita dalla lista nera dei Paesi e delle organizzazioni che commettono crimini contro i bambini, segnala che in Yemen sono morti quasi 800 bambini in occasione delle recenti devastazioni compiute da parte saudita. Da parte del Governo italiano si sarebbe aspettato almeno l'apertura di una indagine volta a comprendere la portata delle violazioni dei diritti umani commesse da Riad, pur comprendendo gli interessi di natura economica che legano l'Italia a tale Paese. Anche su questa tematica auspica di poter ricevere elementi chiarificatori da parte dell'Esecutivo.

5-07582 Duranti: Sulla commercializzazione di armi e sullo sfruttamento dei bambini soldato in Somalia.

  Il sottosegretario Benedetto DELLA VEDOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Donatella DURANTI (SI-SEL), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta in quanto la risposta fornita dal Governo attesta la presa d'atto da parte del Governo somalo delle raccomandazioni espresse dall'Italia sull'attuazione dei protocolli opzionali alla Convenzione sui diritti del fanciullo nel quadro della Revisione Periodica Universale della Somalia da parte delle Nazioni Unite. Tuttavia, lo stesso Segretario Generale dell'ONU ha riferito dei circa 200 casi di bambini soldato addestrati dalle Forze Armate somale e dei numerosi casi di violenze sessuali perpetrate dall'esercito regolare di Mogadiscio. In generale la situazione del Paese non appare migliorata, né sono state poste in essere attività di recupero e di prevenzione per evitare il passaggio di Pag. 44unità dell'esercito somalo alle milizie di Al-Shabaab. Ricorda a tale proposito il proprio intervento, svolto in Aula, in occasione dell'esame dell'Accordo italo-somalo in materia di difesa con cui chiese un intervento del Governo italiano per fermare ogni attività di addestramento militare di minori ed ulteriori violazioni dei diritti umani da parte delle autorità militari della Somalia.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.50.

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