CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 23 giugno 2016
661.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 89

COMITATO RISTRETTO

  Giovedì 23 giugno 2016.

Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica.
C. 2305 Decaro e abb.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14 alle 14.20.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 23 giugno 2016. — Presidenza del vicepresidente Vincenzo GAROFALO. – Interviene il sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico Antonello Giacomelli.

  La seduta comincia alle 14.30.

  Vincenzo GAROFALO, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la Pag. 90pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

5-05993 Arlotti: Possibili disagi per i cittadini derivanti dall'ipotesi di consegna della corrispondenza a giorni alterni.
5-07873 Arlotti: Possibili disagi per i cittadini derivanti dall'ipotesi di consegna della corrispondenza a giorni alterni.
5-08415 Fabbri: Disagi conseguenti alla consegna della posta a giorni alterni nella regione Emilia-Romagna.
5-08434 Arlotti: Disagi conseguenti alla consegna della corrispondenza a giorni alterni nella regione Emilia-Romagna.

  Vincenzo GAROFALO, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla medesima materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Tiziano ARLOTTI (PD), replicando, osserva che l'impatto derivante dalla riorganizzazione del servizio postale è assai pesante, investendo complessivamente 5.200 comuni e un'utenza pari a circa 15 milioni di cittadini. Fa presente che nella sola provincia di Rimini sono stati coinvolti dalla riorganizzazione ben 14 comuni sui 26 presenti nel territorio e che quintali di posta risultano bloccati negli uffici, non essendo stata prevista contestualmente una riorganizzazione del personale. Ritiene che la consegna della corrispondenza a giorni alterni metta a rischio il concetto stesso di servizio universale e ritiene positivo, al riguardo, che il TAR del Lazio abbia rinviato tale questione alla Corte di giustizia europea. Giudica inoltre assai gravi gli effetti della riorganizzazione relativamente alla consegna di prodotti editoriali, perché una consegna differita dei quotidiani o dei periodici rischia di vanificarne l'utilità per il lettore, con gravi conseguenze sul settore editoriale nel suo complesso, già oggetto di una pesante crisi. Giudica importante l'attivazione del tavolo di confronto con le regioni con l'obiettivo di limitare l'impatto della suddetta riorganizzazione, che non giudica di ottimizzazione del sistema, bensì di mera riduzione del servizio.

  Marilena FABBRI (PD), replicando, si dichiara solo parzialmente soddisfatta della risposta resa dal sottosegretario. Nel ritenere positiva l'apertura di un tavolo tecnico presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per valutare gli effetti della riorganizzazione del servizio postale sul recapito dei prodotti editoriali, sottolinea con forza che nelle regioni in cui da tempo è stata avviata la sperimentazione, e segnatamente in Emilia Romagna, i disagi cui faceva riferimento ipoteticamente il rappresentante del Governo sono già del tutto evidenti, come dimostrano i 50 quintali di posta giacente nei magazzini postali delle sole province di Parma e Piacenza. Osserva che la corrispondenza cartacea che viene recapitata non sempre ha ad oggetto materiale pubblicitario o corrispondenza privata, peraltro anch'essa importante, ma documentazione fiscale o legata a pagamenti da effettuare con precise scadenze, che vengono quindi puntualmente disattese dall'utenza con conseguenze a proprio carico. Ricorda che la società Poste italiane riceve un contributo dallo Stato legato al servizio universale e sottolinea che questo dovrebbe indurre la società ad adempiere al proprio ruolo di gestore di tale servizio in modo efficace e corrispondente ai parametri indicati nel contratto. In ultimo, rileva una certa confusione nelle procedure di gestione del personale, che vedono l'utilizzo di agenzie interinali ovvero numerose assunzioni a tempo determinato e sottolinea, al riguardo, i diversi comportamenti tenuti dalle diverse regioni rispetto alle procedure di stabilizzazione. Pag. 91Auspica pertanto che la sempre più diffusa precarietà del personale di Poste sia legata alla sola fase di riorganizzazione del servizio piuttosto che ad una scelta di fondo sulla gestione delle risorse umane e che il processo di riorganizzazione venga riconsiderato alla luce delle forti difficoltà emerse nei vari territori.

5-06015 Ribaudo: Modalità di reclutamento del personale da parte di Poste italiane SpA e possibili conseguenze sullo svolgimento del servizio postale.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Francesco RIBAUDO (PD), replicando, ringrazia il rappresentante del Governo per la risposta resa, della quale si dichiara parzialmente soddisfatto. Rileva, infatti, che Poste italiane, anche se recentemente interessata da un progetto di parziale privatizzazione, è una società il cui capitale è prevalentemente pubblico e la cui governance è pubblica. Osserva che questa società, come anche altre società che hanno attraversato le medesime fasi e risultano pertanto nella stessa situazione giuridica, ossia che registrano una prevalenza di capitale pubblico e che storicamente sono state di proprietà dello Stato, procedono alle assunzioni di personale senza attivare alcuna procedura concorsuale, agendo pertanto con una libertà assoluta nelle procedure di selezione, che spesso escludono cittadini, che hanno presentato domanda di assunzione e che sono in possesso dei prescritti requisiti, anche dalla sola possibilità di un colloquio. Ritiene che il profondo cambiamento sociale ed economico che il Governo in carica intende attuare debba passare anche attraverso una maggiore trasparenza nelle procedure di selezione delle aziende tradizionalmente di proprietà dello Stato, come Poste italiane, Ferrovie dello Stato o Enel, affinché non si ripetano gli scandali relativi alle assunzioni verificatisi in passato e si pervenga a criteri di equità e trasparenza che costituiscono elementi cardine dell'azione politica del Governo. Giudica inaccettabile quindi che si ripropongano le usuali modalità di assunzione del personale, basate sulla totale discrezionalità dell'azienda e auspica che l'atto di sindacato ispettivo a propria firma possa indurre il Governo ad una riflessione più generale riguardo alla necessità di offrire pari opportunità a tutti, scardinando il sistema finora utilizzato e restituendo trasparenza e regolarità a procedure che espongono il Paese ad un giudizio collettivo assai negativo.

5-06269 Malisani: Inottemperanza, da parte di Poste italiane, dell'impegno ad un confronto con gli enti locali prima della chiusura di numerosi uffici postali nella regione Friuli Venezia-Giulia.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
  Osserva inoltre che, riguardo alla difficile questione della consegna dei prodotti editoriali, la garanzia della consegna quotidiana può essere assicurata solo a fronte del reperimento di adeguate risorse, dal momento che gli editori non sono attualmente disponibili, anche per la pesante crisi in cui versa il settore, a pagare a Poste italiane il corrispettivo per tale servizio.
  Riguardo alla fase di confronto svoltasi tra la società Poste italiane e le regioni e gli enti locali interessati, fa presente che non tutte le regioni hanno adeguatamente sfruttato questo momento di confronto, non proponendo alla società alcuna alternativa efficace rispetto alla riorganizzazione del servizio postale proposta nel loro territorio. Ritiene infatti fondamentale che le regioni, in forza della conoscenza più approfondita dei bisogni dei loro territori, possano delineare strategie di intervento Pag. 92efficaci, che contemperino le esigenze della società con le legittime richieste dei cittadini e giudica opportuno che queste si facciano parte attiva nel confronto anche per pervenire a risultati di maggiore qualità ed efficienza. A tale riguardo ritiene che i singoli parlamentari possano rivestire un ruolo assai importante, sollecitando, nei territori di appartenenza, i presidenti delle regioni ad intervenire con proposte puntuali che saranno, anche per obbligo contrattuale, attentamente esaminate dalla società concessionaria del servizio postale.

  Gianna MALISANI (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario per l'articolata e puntuale risposta, di cui si ritiene parzialmente soddisfatta, osserva che il tema oggetto dell'interrogazione è all'attenzione dei parlamentari e del Governo già da molto tempo e dà atto che alcuni importanti passi sono stati compiuti. Fa presente che la presidente della regione Friuli Venezia Giulia ha inviato una lettera con una proposta di riorganizzazione del servizio postale nel territorio della regione, che auspica possa essere tenuta in considerazione, ed eventualmente anche integrata nel caso non risultasse sufficientemente puntuale. Osserva che attualmente sono all'esame del Parlamento una serie di proposte normative volte a tutelare i territori maggiormente disagiati nel Paese, e cita ad esempio la proposta di legge sul consumo del suolo ovvero quella che reca misure di sostegno ai piccoli comuni, e sottolinea l'esigenza di riequilibrare la situazione in cui versano i molti comuni disagiati del territorio nazionale. Riguardo alla propria regione, fa presente che la Carnia, ossia la zona montana del Friuli Venezia-Giulia, si sta progressivamente spopolando e risulta ormai prevalentemente abitata da una popolazione anziana, per la quale la corrispondenza cartacea diventa un elemento di grandissima rilevanza e connessione con il resto del Paese. Osserva che il progressivo abbandono del servizio a domicilio rende tali zone ancora più isolate e ritiene che una azione politica adeguata debba tener conto delle realtà territoriali che soffrono un maggiore disagio, attuando misure di riequilibrio efficaci e tempestive. Ritiene che la politica debba ormai inevitabilmente tener conto del fattore età della popolazione italiana e pertanto, pur apprezzando i numerosi sforzi fatti dalla società Poste italiane per pervenire a forme di gestione del servizio postale attraverso modalità telematiche, rileva che questo non costituisce una valida alternativa per la fascia di cittadini sopra richiamata. Giudica pertanto indispensabile che il contratto di servizio con Poste italiane tenga conto della marginalità dei territori, in parallelo con i grandi sforzi che il Parlamento sta facendo in altri settori per il recupero e la valorizzazione di tali territori e auspica pertanto una maggiore attenzione del Governo al riguardo.

5-06288 Crivellari: Conseguenze sull'efficacia del servizio postale derivanti dalle scelte occupazionali di Poste italiane, con particolare riguardo alla regione Veneto.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Diego CRIVELLARI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto. Ribadisce comunque il proprio impegno a monitorare la questione delle assunzioni e delle conversioni da part-time a full-time con specifico riferimento alla situazione territoriale del Veneto. Richiama altresì più in generale le problematiche, già segnalate anche nelle precedenti interrogazioni, derivanti dal piano di riorganizzazione degli uffici postali adottato da Poste Italiane. Condivide il rilievo, anche di carattere propositivo, che può assumere il ruolo delle regioni, osservando che probabilmente finora tale ruolo non è stato svolto dalla regione Veneto con la necessaria efficacia. Evidenzia in ogni caso che le scelte organizzative e gestionali di Poste Italiane creano particolari Pag. 93difficoltà in aree che sono di per se stesse in condizioni di svantaggio, quali i piccoli comuni, le aree rurali, le aree montane. Sono parimenti motivate, a suo giudizio, le osservazioni che altri colleghi interroganti hanno avanzato in merito alla consegna della posta a giorni alterni, che anche nella regione Veneto sta creando pesanti disagi. Auspica pertanto che, sia a livello centrale, con l'azione del Ministero, sia a livello di interlocuzione e di proposta delle regioni e degli enti locali, siano assunte misure efficaci a superare le difficoltà da più parti evidenziate.

5-08474 Garofalo: Disagi per l'utenza messinese conseguenti alla riorganizzazione del servizio postale.

  Il sottosegretario Antonello GIACOMELLI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). Nel richiamare le considerazioni già svolte nelle precedenti risposte, riconosce peraltro che l'interrogazione in esame fa riferimento ad una ben individuata area territoriale in cui si sono registrati, come indicato nell'interrogazione stessa, disagi particolarmente pesanti. In proposito, a integrazione di quanto già indicato, dichiara la propria disponibilità ad attivare presso il Ministero uno specifico tavolo di confronto con la regione siciliana, con gli enti locali interessati e con Poste. Sottolinea peraltro che l'efficacia di tale tavolo è subordinata alla capacità della regione stessa e degli enti locali di elaborare proposte e di assumere iniziative che favoriscano il superamento delle situazioni di criticità che sono state segnalate.

  Vincenzo GAROFALO, presidente, replicando, esprime il proprio apprezzamento per la disponibilità del sottosegretario ad affrontare i problemi di specifiche aree territoriali, auspicando che i tavoli di confronto che saranno istituiti presso il Ministero abbiano carattere regionale. Osserva d'altra parte che le interrogazioni svolte nella seduta odierna, oltre che la propria, attestano in modo indiscutibile un disagio ampiamente diffuso che deriva dalle misure di riorganizzazione adottate da Poste Italiane Spa. Rileva in proposito che Poste ha consolidato nel tempo una credibilità derivante dal livello dei servizi che è stata in grado di offrire sul territorio. A suo avviso gli interventi di riorganizzazione stanno compromettendo questo patrimonio di credibilità, dal momento che comportano un arretramento nel livello dei servizi rispetto alle legittime aspettative degli utenti. Segnala in particolare i gravi disagi che derivano dalla consegna in ritardo o addirittura dalla mancata consegna di comunicazioni rilevanti e delicate per i destinatari. Concorda sul fatto che probabilmente regioni ed enti locali abbiano sottovalutato la possibilità di un confronto, anche propositivo, con Poste Italiane. Per questo ritiene utile che questa possibilità sia di nuovo prevista con cadenze regolari. In ogni caso rileva che, nell'esercizio della propria autonomia organizzativa e gestionale, l'obiettivo di mantenere adeguati livelli di servizio dovrebbe assumere rilevanza non minore di quello di ridurre i costi, tanto più che per ambiti di servizio importanti è stato mantenuto il monopolio di Poste o comunque sussistono bassi livelli di concorrenzialità. Al contrario si verifica che anche servizi che non sono a basso costo, come è il caso dell'invio delle raccomandate, vengono forniti in modo del tutto inadeguato. In conclusione auspica che il tavolo di confronto al quale il rappresentante del Governo ha fatto riferimento possa essere avviato in modo tempestivo, in modo da evitare che si trascini ancora per lungo tempo la situazione di forte disagio e di malessere dell'utenza. Infine esprime la propria preoccupazione per le scelte adottate da Poste per quanto riguarda le assunzioni e la gestione del personale, ritenendo fondate le osservazioni svolte dal collega Ribaudo. Osserva infatti che è assolutamente discutibile l'opportunità di preferire contratti part-time rispetto a contratti full-time, sia per le ricadute negative che tale scelta comporta sulla qualità dei servizi, sia per il Pag. 94fatto che si generano nei soggetti interessati dai contratti part-time aspettative che poi rimangono deluse.

  Vincenzo GAROFALO, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

5-06473 Mura: Ipotesi di chiusura di uffici postali e di ridimensionamento del servizio offerto da Poste italiane in Sardegna.

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