CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 8 giugno 2016
652.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (I e XI)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 8 giugno 2016. — Presidenza del presidente della I Commissione Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. — Interviene il sottosegretario di Stato per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Angelo Rughetti.

  La seduta comincia alle 15.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che è stata avanzata la richiesta che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante l'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

Schema di decreto legislativo recante modifiche all'articolo 55-quater del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sul licenziamento disciplinare.
Atto n. 292.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  Le Commissioni proseguono l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 25 maggio 2016.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, comunica che i relatori hanno presentato una proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1). Comunica, altresì, che è stata presentata una proposta alternativa di parere da parte del gruppo MoVimento 5 Stelle, a prima firma della deputata Ciprini (vedi allegato 2).

  Alan FERRARI (PD), relatore per la I Commissione, illustra, anche a nome della relatrice per la XI Commissione, Valentina Paris, la proposta di parere con tre condizioni e alcune osservazioni.
  Osserva preliminarmente la rilevanza politica del provvedimento, volto a mettere Pag. 11in sicurezza la fiducia nella pubblica amministrazione, per non rendere vano il disegno di rendere efficiente la stessa pubblica amministrazione. È necessario infatti un rigore assoluto a fronte della gravità dei recenti episodi che fanno percepire una non veritiera bassa qualità del personale della pubblica amministrazione.
  Si sofferma in particolare sulle condizioni poste. La prima prevede che al dipendente sospeso sia comunque corrisposta un'indennità di carattere alimentare. Con la seconda si chiede al Governo di riformulare la scansione temporale delle diverse fasi del procedimento disciplinare con l'individuazione di un termine di avvio nella data di contestazione dell'addebito. A questo proposito osserva come sarebbe opportuna una totale implementazione del Codice dell'amministrazione digitale e la dotazione per ogni dipendente di posta elettronica certificata. Ritiene fondamentale le terza condizione, volta a definire con chiarezza la responsabilità del dirigente, togliendo l'automatismo con la fattispecie penale, lasciata alla valutazione del giudice.
  Rileva in conclusione che si sia trovato un punto d'equilibrio tra il diritto alla difesa e il fatto che non siano più tollerabili comportamenti illegali all'interno della pubblica amministrazione.

  Tiziana CIPRINI (M5S), illustrando la proposta alternativa di parere favorevole, presentata dal gruppo del Movimento 5 Stelle, rileva che essa accoglie alcuni dei rilievi formulati dai rappresentanti della Corte dei conti auditi dalle Commissioni I e XI. Osserva inoltre che si tratta di un provvedimento condivisibile, se applicato con rigore. Tuttavia, a suo avviso, è innegabile che la sua adozione sia legata alle esigenze mediatiche del Governo, dal momento che, sulla materia, è intervenuto il decreto legislativo n. 150 del 2009 che, da un lato, ha colmato il vuoto legislativo esistente e, dall'altro, ha reso più spediti i tempi di intervento. A quest'ultimo riguardo, tuttavia, osserva che la velocizzazione delle procedure non può andare a discapito del diritto alla difesa del pubblico dipendente, tutelato sia dalla Costituzione sia dal diritto dell'Unione europea. Dichiara di condividere anche le riserve formulate dai rappresentanti della Corte dei conti sull'opportunità di prevedere una specifica responsabilità per il danno all'immagine della pubblica amministrazione, in quanto ciò non è contemplato dalla delega e risponde ad esigenze essenzialmente mediatiche. Ricorda che nel parere presentato dal suo gruppo si auspica l'introduzione di un assegno alimentare, in caso di sospensione del dipendente pubblico, per evitare la disparità di trattamento con i parlamentari condannati in via definitiva. Infine, sottolinea la necessità che sia al più presto rinnovato il contratto collettivo dei pubblici dipendenti e che la previsione, condivisibile, del licenziamento immediato sia applicabile anche ai politici corrotti.

  Andrea CECCONI (M5S), giudicando poco incisiva la seconda condizione posta dalla proposta di parere del relatore, non comprende il motivo per il quale non si sia esplicitamente fatto riferimento – così come richiesto dalla stessa Corte dei conti – alla necessità di elevare a 40 giorni il termine previsto per la conclusione del procedimento disciplinare, tenuto conto della ristrettezze temporali esistenti che potrebbero rendere impossibile la conclusione del procedimento.

  Alan FERRARI (PD), relatore per la I Commissione, fa osservare al deputato Cecconi che le sue obiezioni sono già recepite nella proposta di parere dei relatori. Vien infatti salvaguardata la garanzia di tutte le fasi essenziali del procedimento, lasciando al Governo la definizione della relativa tempistica. Ritiene inoltre che mettere in discussione il termine di trenta giorni sostituendolo con quaranta sia inutile in quanto non offre alcuna garanzia.

  Francesco Paolo SISTO (FI-PdL) ritiene che il provvedimento in esame rechi evidenti elementi di criticità, sottolineati anche dal Consiglio di Stato, che ne compromettono Pag. 12la conformità alla legge delega, soprattutto per quanto attiene alla previsione di vere e proprie fattispecie penali. Osserva che la terza condizione posta dalla proposta di parere del relatore, introducendo un obbligo di comunicazione all'autorità giudiziaria, non risolve la questione, rischiando piuttosto di legittimare modifiche suscettibili di ingolfare l'azione della magistratura. Sarebbe preferibile, a suo avviso, valutare di volta in volta l'opportunità di svolgere tali forme di comunicazione.
  Giudica inoltre grave che il provvedimento in esame non contempli l'ipotesi di una sospensione del procedimento disciplinare in attesa degli esiti del processo penale, soprattutto nei casi di non flagranza, in cui l'accertamento dei fatti può risultare complesso.
  Dopo aver osservato che anche la parte del provvedimento sul danno di immagine si pone al di fuori della delega, fa presente che il provvedimento in esame appare nel complesso connotato da una impostazione sbagliata, volta a individuare forme di responsabilità presunte e accertate attraverso strumenti di giustizia sommaria.

  Federica DIENI (M5S) concorda con il deputato Sisto sull'eccesso di delega dello schema con l'introduzione di una fattispecie penale. Osserva poi che l'obiettivo che si propone il Governo rischia di non essere raggiunto, in quanto il termine troppo breve di trenta giorni porterà all'estinzione del procedimento. È la dimostrazione del solo effetto mediatico che si intende conseguire, non recependo invece osservazioni di buon senso avanzate dalla Corte dei conti e dalle opposizioni, come aumentare il termine a quaranta giorni e fissare limiti temporali per le varie fasi.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che porrà prima in votazione la proposta di parere dei relatori. In caso di sua approvazione, la proposta alternativa di parere a prima firma Ciprini si intenderà preclusa e non sarà posta in votazione.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, le Commissioni approvano la proposta di parere con condizioni e osservazioni dei relatori.

  La seduta termina alle 16.15.

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