CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 giugno 2016
651.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (II e VI)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 7 giugno 2016. — Presidenza del presidente della II Commissione, Donatella FERRANTI. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 12.35.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/56/UE che modifica la direttiva 2006/43/CE relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati.
Atto n. 295.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione).

  Le Commissioni proseguono l'esame dello schema di decreto legislativo in oggetto, rinviato nella seduta del 25 maggio 2016.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice per la II Commissione, rammenta che nella seduta di mercoledì 25 maggio scorso i relatori hanno presentato sul provvedimento in discussione una proposta di parere favorevole con una condizione ed alcune osservazioni (vedi allegato 1). Avverte, inoltre, che è stata presentata una proposta di parere alternativa da parte dei deputati del Gruppo Movimento Cinque Stelle (vedi allegato 2), che sarà posta in votazione solo qualora fosse respinta la proposta di parere formulata dai relatori.

  Paolo PETRINI (PD), in qualità di Vicepresidente della VI Commissione, a nome del relatore per la VI Commissione, Pelillo, d'intesa con la relatrice per la II Commissione, riformula la proposta di parere dei relatori nel senso di trasformare in condizioni le osservazioni di cui alle lettere a) e g) della proposta di parere.

  Daniele PESCO (M5S) illustra la proposta di parere alternativa del M5S. In Pag. 5particolare, rileva come il suo gruppo, sebbene riscontri elementi condivisibili nel complesso delle disposizioni contenute nel provvedimento e in talune osservazioni contenute nella proposta di parere dei relatori, intenda evidenziare taluni aspetti fortemente problematici dello schema di decreto. In particolare, alla luce dei recenti fatti di cronaca finanziaria avvenuti in danno dei risparmiatori, ritiene essenziale evitare la depenalizzazione della fattispecie della condotta di «impedito controllo».
  Al riguardo illustra il contenuto della condizione di cui al numero 2) della proposta di parere alternativa del M5S, con la quale, con riguardo all'articolo 21, comma 1, capoverso «Capo VIII», articolo 29, si sottopone al Governo la necessità, in ossequio alla funzione di deterrenza della sanzione, di novellare il comma 1 del medesimo articolo 29, inserendo in tale ambito la pena congiunta dell'arresto fino a 12 mesi, onde evitare di incorrere nella depenalizzazione della predetta condotta di «impedito controllo», la quale sarebbe altresì punita – ai sensi dell'articolo, comma 4, lettera c), del decreto legislativo n. 8 del 2016 – solo con una sanzione amministrativa da 10 mila a 50 mila euro, in luogo dell'attuale ammenda pari a 75 mila euro.
  Ritiene infatti che l'inserimento di tale condizione risulti indispensabile al fine di evitare che gravi comportamenti che impediscono o ostacolano l'esercizio di attività di revisione legale risultino depenalizzati, nonché, in generale, al fine di assicurare scrupolosamente la tenuta dell'assetto normativo penale in tale delicata materia.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice per la II Commissione, ritiene che i rilievi di cui alla condizione numero 2) della proposta alternativa di parere presentata dai colleghi del Movimento Cinque Stelle potrebbero essere oggetto di una specifica osservazione. Rileva, in ogni caso, l'opportunità di segnalare al Governo l'esigenza di procedere al coordinamento delle disposizioni del provvedimento in discussione con quelle di cui al decreto legislativo n. 8 del 15 gennaio 2016.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) evidenzia come l'osservazione di cui alla lettera m) della proposta di parere dei relatori, ove si invita il Governo a valutare se la novella operata dall'articolo 21 dello schema di decreto possa produrre un effetto di «ripenalizzazione» della condotta di «impedito controllo» di cui all'articolo 29 del decreto legislativo n. 39 del 2010, sia in aperta contraddizione con la condizione di cui al numero 2) della proposta alternativa presentata dai deputati del suo gruppo, dove invece si rappresenta la necessità, proprio allo scopo di scongiurare la depenalizzazione della fattispecie, che venga introdotta la pena congiunta dell'arresto sino a 12 mesi.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice per la II Commissione, nel replicare al collega Bonafede, sottolinea che l'obiettivo perseguito è proprio quello di segnalare al Governo l'opportunità di escludere espressamente la depenalizzazione della condotta di «impedito controllo» di cui al richiamato articolo 29 decreto legislativo n. 39 del 2010.

  Alfonso BONAFEDE (M5S) richiama l'attenzione sulla necessità che la fattispecie di cui all'articolo 29 di cui al decreto legislativo n. 39 del 2010 sia formulata con maggiore chiarezza, in modo da scongiurare inequivocabilmente qualsivoglia effetto di depenalizzazione della condotta ivi richiamata ed evitare, conseguentemente, incertezze ed ambiguità interpretative.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice per la VI Commissione, ritiene che l'osservazione di cui alla lettera m) della proposta di parere dei relatori potrebbe essere riformulata, nel senso di segnalare al Governo l'opportunità di procedere alla «ripenalizzazione» della condotta di «impedito controllo», anche attraverso l'introduzione della pena congiunta dell'arresto all'ipotesi base prevista dall'articolo 29, Pag. 6comma 1, del richiamato decreto legislativo.

  Daniele PESCO (M5S) rileva come il voto del gruppo M5S sulla proposta di parere formulata dai relatori sarà comunque contrario, qualora il contenuto dell'osservazione di cui alla lettera m) non fosse trasformato in condizione.

  Alfonso BONAFEDE (M5S), nel prendere favorevolmente atto della circostanza che sulla questione della ripenalizzazione della condotta di «impedito controllo» di cui all'articolo 29 del decreto legislativo n. 39 del 2010, sia emersa tra i gruppi una sostanziale unità di vedute, rileva la necessità che venga dato un chiaro segnale all'opinione pubblica, che attende dal legislatore efficaci ed adeguate risposte a tutela dei risparmiatori. Per tali ragioni, evidenzia come quella di cui alla lettera m) della proposta di parere dei relatori, come riformulata nel senso testé indicato dalla presidente Ferranti, debba tradursi in una vera e propria condizione, e non in una mera osservazione.

  Donatella FERRANTI, presidente e relatrice per la II Commissione, nel ritenere condivisibili i rilievi testé formulati dai colleghi Bonafede e Pesco, anche a nome del relatore per la VI Commissione, presenta una nuova proposta di parere (vedi allegato 3).

  Le Commissioni approvano la nuova proposta di parere dei relatori.

  La seduta termina alle 12.55.

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