CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 7 aprile 2016
622.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 76

ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 7 aprile 2016. Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 12.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante Disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo.
Atto n. 279.

(Seguito esame, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole con condizioni e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica, in titolo rinviato nella seduta del 6 aprile scorso.

  Piergiorgio CARRESCIA, relatore, presenta e illustra una nuova proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni (vedi allegato 1), che tiene conto dei Pag. 77numerosi rilievi emersi nel corso del lungo e complesso dibattito svolto e della copiosa documentazione pervenuta. Rileva, quindi, che, come già preannunciato nella seduta di ieri, sono state trasformate in condizioni alcune specifiche osservazioni contenute nella proposta di parere già presentata, quali, a esempio, quella riguardante l'articolo 2, comma 1, lettera b), in relazione al valore soglia per l'amianto, quella relativa all'opportunità di prevedere una definizione per i «microcantieri», quella relativa all'opportunità di introdurre, sempre in a proposito dei «microcantieri», una procedura semplificata, quella relativa alla stabilizzazione a calce, da ricomprendere nel novero dei trattamenti di normale pratica industriale, di cui all'Allegato 3, e, infine, quella concernente la porfirizzazione del campione, richiamato nell'Allegato 4 del provvedimento in esame.

  La sottosegretaria Silvia VELO conferma l'orientamento favorevole del Governo sul contenuto della nuova proposta di parere presentata dal relatore.

  Salvatore MATARRESE (SCpI) segnala l'opportunità di contemplare, tra le osservazioni, anche il riferimento alla possibilità di svolgere interventi di bonifica, tenendo conto delle specifiche caratteristiche inquinanti del terreno rilevato in situ.

  Piergiorgio CARRESCIA, relatore, ritiene che l'osservazione di cui alla lettera j) già contempli tale possibilità, facendo riferimento alle specifiche caratteristiche geologiche dei siti.

  Salvatore MATARRESE (SCpI) evidenzia che le caratteristiche geologiche sono correlate allo stato naturale del terreno e non alla presenza di eventuali inquinanti in situ.

  Chiara BRAGA (PD) sottolinea come la proposta di parere presentata dal collega Carrescia sia il frutto di una fitta interlocuzione tra il relatore, i membri della Commissione e il Governo. Nel rilevare che, a suo avviso, l'osservazione di cui alla lettera j) contempla la questione sollevata dal collega Matarrese, fa notare come si possa anche modificare tale osservazione, ma solo a fronte di una piena consapevolezza tecnica. In caso contrario sarebbe preferibile mantenere il testo presentato dal relatore.

  Eleonora BECHIS (Misto-AL-P) presenta, a nome del suo gruppo, una proposta di parere alternativa sul provvedimento in esame (vedi allegato 2).

  Ermete REALACCI, presidente, avverte, quindi, che sarà posta in votazione la nuova proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni presentata dal relatore e che, in caso di sua approvazione, risulterà preclusa la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo Misto-AL-P.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva all'unanimità la proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni presentata dal relatore, risultando pertanto preclusa la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo Misto-AL-P.

  La seduta termina alle 12.15.

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 7 aprile 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 12.15.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – legge di delegazione europea 2015.
Emendamenti C. 3540 Governo.

(Alla XIV Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere su proposte emendative).

  La Commissione prosegue l'esame degli emendamenti presentati al disegno di legge Pag. 78in titolo, rinviato nella seduta del 31 marzo 2016.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda che la XIV Commissione ha trasmesso, per l'espressione del prescritto parere, gli emendamenti Mazzoli 1.7, gli identici Capelli 1.6, Castricone 1.8, Piso 1.9 e Giammanco 1.10, Piccone 1.11, Taglialatela 1.12, gli identici Capelli 1.13, Piccone 1.14, Piso, 1.15, Giammanco 1.16 e Taglialatela 1.17, Guidesi 1.18, gli identici Capelli 1.19, Piso 1.20 e Giammanco 1.21, Piccone 1.22, Taglialatela 1.23, Guidesi 1.24 e gli articoli aggiuntivi Stella Bianchi 3.08, Gianluca Pini 3.02, 3.03, 3.04, 3.05, 3.06 e 3.08, che investono gli ambiti di competenza della Commissione.
  Avverte, altresì, che sono stati trasmessi l'emendamento 1.28 del Governo e i relativi subemendamenti Terzoni 0.1.28.1 e Micillo 0.1.28.2.
  Ricorda che al parere della Commissione è riconosciuta, in questa fase, una particolare efficacia vincolante. Nello specifico, segnala che, qualora la Commissione esprima parere favorevole su un emendamento, la XIV Commissione è tenuta ad adeguarsi al parere e potrà respingerlo solo per motivi attinenti alla compatibilità con la normativa comunitaria o per esigenze di coordinamento generale; qualora, invece, la Commissione esprima parere contrario, la XIV Commissione non potrà proseguire nell'esame dell'emendamento medesimo.

  Alessandro MAZZOLI (PD), relatore, presenta e illustra una proposta di parere sulle proposte emendative presentate (vedi allegato 3).

  La sottosegretaria Silvia VELO concorda con la proposta di parere formulata dal relatore, evidenziando come le campagne di informazione dei consumatori dirette a aumentare la consapevolezza del pubblico in merito agli impatti sull'ambiente delle borse di plastica siano previste dalla direttiva UE 2015/720.

  Ermete REALACCI, presidente, richiama l'attenzione del relatore sulla proposta di riformulazione del subemendamento Terzoni 0.1.28.1, ritenendo che essa rischi di determinare incertezza relativamente all'impatto emissivo degli stabilimenti da disciplinare.

  Claudia MANNINO (M5S) si associa alle considerazioni del presidente, manifestando perplessità sulla proposta di riformulazione del subemendamento Terzoni 0.1.28.1 formulata dal relatore e proponendo, quindi, un'ulteriore riformulazione, nel senso di sostituire la lettera d) con le seguenti parole: «nonché dello specifico minore impatto emissivo degli stabilimenti da disciplinare».

  La sottosegretaria Silvia VELO conferma la condivisione della riformulazione del subemendamento Terzoni 0.1.28.1 proposta dal relatore, che prende a riferimento le sanzioni previste nella disciplina dell'Autorizzazione Integrata Ambientale che saranno poi adeguate agli impianti di combustione più piccoli.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD) fa presente che nella lettera c) dell'emendamento 1.28 del Governo è già specificato l'obiettivo della riduzione dei vigenti valori limite di emissione alla luce delle migliori tecnologie disponibili, con priorità per gli impianti di combustione e per la classificazione delle sostanze inquinanti.

  Alessandro MAZZOLI (PD), relatore, condividendo le considerazioni del collega Carrescia, raccomanda l'approvazione della proposta di parere presentata.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere sulle proposte emendative trasmesse dalla XIV Commissione, presentata dal relatore.

  La seduta termina alle 12.35.

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ATTI DEL GOVERNO

  Presidenza del presidente Ermete REALACCI. — Interviene il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini.

  La seduta comincia alle 13.15.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Atto 283.

(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con condizioni e con osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo in titolo, rinviato nella seduta del 6 aprile scorso.

  Raffaella MARIANI, relatrice, presenta e illustra una nuova formulazione della proposta di parere con condizioni e osservazioni (vedi allegato 4), sottolineando che essa, rispetto alla proposta di parere già presentata nella seduta di ieri, risulta integrata da ulteriori elementi. Espressa, quindi soddisfazione per un condiviso lavoro che ha portato alla formulazione di un identico parere delle Commissioni di Camera e Senato, evidenzia in particolare che, accogliendo quanto espresso dal collega Tino Iannuzzi nella seduta di ieri, nella proposta di parere è stato altresì specificato che, al fine di evitare vuoti normativi o incertezza legislativa, foriera di contenzioso, andrebbe comunque previsto in via generale il principio della cedevolezza dell'abrogazione delle disposizioni del regolamento attuativo di cui al citato decreto del Presidente della Repubblica n. 207 del 2010, in virtù del quale le norme dell'abrogato regolamento rimarranno efficaci ed operanti fino al momento in cui la fonte sostitutiva, cui il nuovo codice degli appalti fa espresso rinvio, entrerà in vigore. Sottolinea, inoltre, la piena conformità del provvedimento in esame ai criteri e ai principi direttivi della legge delega n. 11 del 2016. Rileva altresì che, nella proposta di parere, si precisa anche che l'articolo 32, paragrafo 2, lettera c), della direttiva 2014/24/UE consente il ricorso alla procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando, tra l'altro, nella misura strettamente necessaria quando, per ragioni di estrema urgenza derivanti da eventi imprevedibili dell'amministrazione aggiudicatrice, i termini per le procedure aperte, per le procedure ristrette o per le procedure competitive con negoziazione non possono essere rispettati, e che, in tal senso, le modifiche degli articoli 63 e 163 contenute nel parere, relativamente agli interventi di protezione civile, sono volte a esplicitare le circostanze di estrema urgenza nelle quali è possibile il ricorso a tale procedura. Nel far presente che si è tenuto conto del parere della Conferenza unificata e dei rilievi della Commissione Lavoro e della Commissione Affari sociali, rileva che è stata ulteriormente specificata la condizione di cui all'articolo 22 integrandola con le parole «in relazione ai nuovi interventi avviati dopo la data di entrata in vigore del codice». Inoltre, precisa come nel parere si chiede di prevedere, all'articolo 35, che la garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa è rilasciata da imprese bancarie autorizzate ai sensi del decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, o assicurative autorizzate alla copertura dei rischi ai quali si riferisce l'assicurazione e che rispondano ai requisiti di solvibilità previsti dalle leggi che ne disciplinano la rispettiva attività e che tale garanzia può essere, altresì, rilasciata dagli intermediari finanziari iscritti nell'albo degli intermediari finanziari di cui all'articolo 106 del decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385. Aggiunge che, all'articolo 36, comma 1, si chiede al Governo di inserire disposizioni atte a Pag. 80garantire il rispetto delle vigenti normative speciali a tutela della multifunzionalità dell'imprenditore agricolo e forestale, ivi inclusa la disciplina ivi prevista per le zone montane. Nel richiamare, inoltre, le ulteriori integrazioni apportate nella proposta di parere relativamente agli articoli 102, 109, 115 e 121 dello schema di decreto legislativo in esame, fa notare in particolare che, all'articolo 156, si propone di precisare che, in relazione alla fase relativa al progetto di fattibilità, ai soggetti selezionati è corrisposto un rimborso spese pari al 50 per cento degli importi previsti. Infine, oltre a richiamare le ulteriori specificazioni relative agli articoli 178 sulle concessioni autostradali e all'articolo 182, sottolinea che, all'articolo 216, di chiede al Governo di sopprimere il comma 4 del medesimo articolo e provvedere a coordinare la normativa vigente riguardante i contratti conclusi dalla RAI-Radiotelevisione Italiana S.p.A., di cui al decreto legislativo n. 177 del 2005, come modificato dalla legge 28 dicembre 2015, n. 220, relativamente alle fattispecie escluse dal codice e a quelle di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea, con le norme del presente schema di decreto, al fine di adeguare la normativa vigente alle nuove disposizioni ed assicurare, per l'affidamento dei contratti sottosoglia non esclusi dal codice, l'applicazione delle procedure ad evidenza pubblica. Inoltre, sottolinea come sia stata inserita nella proposta di parere una condizione, in virtù della quale, tenuto conto della specialità della disciplina relativa all'affidamento del servizio pubblico radiotelevisivo, nonché di quanto recentemente disposto dalla legge 18 dicembre 2015, n. 220 circa l'obbligo del Ministero dello sviluppo economico di avviare una consultazione pubblica sugli obblighi del servizio medesimo, garantendone la più ampia partecipazione, si chiede al Governo di disporre la proroga dell'attuale concessione del servizio pubblico radiotelevisivo per il periodo di tempo strettamente necessario ad esperire la predetta consultazione pubblica e a procedere all'aggiornamento del quadro normativo in materia di affidamento della concessione del servizio pubblico radiotelevisivo multimediale, e comunque non oltre il termine del 31 ottobre 2016. Fa notare come si tratti di una condizione sollecitata dal Governo e dalle forze politiche proprio al fine di potere procedere alla consultazione pubblica prevista dalla citata legge n. 220 del 2015.

  Ermete REALACCI, presidente, esprime vivo apprezzamento per l'ottimo lavoro svolto dai relatori anche grazie ai preziosi e numerosi contributi forniti dai soggetti intervenuti.

  Federico MASSA (PD) richiama i rilievi formulati nel parere in merito all'articolo 109, finalizzati a esplicitare in maniera oggettiva i criteri e i requisiti per il recesso della stazione appaltante dal contratto, facendo riferimento alla situazione concreta complessiva del rapporto contrattuale nella quale si verifica l'ipotesi di recesso e prescindendo dal generico riferimento al decimo dell'importo delle opere, dei servizi o delle forniture non eseguite.
  Rileva che sarebbe opportuno effettuare coordinamento con l'articolo 176 del codice, che disciplina la risoluzione del contratto, prevedendo, in caso di risoluzione della concessione per inadempimento della stazione appaltante, la corresponsione al concessionario non più di un indennizzo, di natura forfetaria, pari al 10 per cento del valore delle opere ancora da eseguire, ovvero del valore attuale della parte del servizio, bensì di un indennizzo pari a un importo corrispondente all'utile esposto dall'impresa nel procedimento ad evidenza pubblica che ha condotto all'aggiudicazione o nella diversa procedura che ha condotto all'affidamento.

  Salvatore MATARRESE (SCpI), pur esprimendo un sentito ringraziamento ai relatori e agli uffici per il complesso lavoro di sintesi svolto, esprime rammarico per le criticità contenute nel provvedimento, da ascrivere principalmente alla ristrettezza dei tempi a disposizione, riferite Pag. 81alla disciplina del subappalto, del pagamento diretto dei subappaltatori, della risoluzione del contratto e delle garanzie di esecuzione del contratto.

  Serena PELLEGRINO (SI-SEL), nel preannunciare l'astensione del suo gruppo sulla proposta di parere dei relatori, presenta, a nome del suo gruppo, una proposta di parere alternativa sul provvedimento in esame (vedi allegato 5), esprimendo rammarico per l'eccessiva ristrettezza dei tempi a disposizione per la definizione di un parere dettagliato sul provvedimento in esame, che presenta alcune criticità, sulle quali auspica comunque la disponibilità del Governo a un confronto anche in futuro.

  Claudia MANNINO (M5S) ricorda il complesso lavoro di sintesi svolto dai relatori, che ha tenuto conto anche dei numerosissimi contributi pervenuti in relazione al provvedimento in esame, sul quale è stata riposta grandissima attenzione da parte delle categorie di soggetti interessati. Nel condividere le osservazioni svolte dalla collega Pellegrino, rileva come la complessità della materia affrontata avrebbe richiesto tempi di riflessione e di approfondimento più ampi, al fine di assicurare un ampio margine di confronto con le categorie interessate. Auspica, quindi, che le condizioni contenute nella proposta di parere siano tenute in debita considerazione da parte del Governo. Presenta, quindi, a nome del suo gruppo, una proposta di parere alternativa sul provvedimento in esame (vedi allegato 6), che, pur recando alcuni rilievi analoghi a quelli presenti nella proposta di parere dei relatori, evidenzia ulteriori criticità non prese in considerazione dai relatori, delle quali auspica che il Governo possa comunque tenere conto e sulle quali riterrebbe opportuno un maggiore approfondimento: richiama tale proposito le disposizioni sulle concessioni autostradali e sulle attestazioni SOA, non previste da alcuna direttiva.

  Federico MASSA (PD) esprime un giudizio positivo sulla scelta del Governo di attuare le deleghe di cui alla legge n. 11 del 2016 attraverso un unico provvedimento, al fine di delineare unitariamente il complessivo assetto normativo di attuazione della legge delega. Evidenzia, quindi, l'attiva partecipazione, in tale percorso, dei gruppi di opposizione, che hanno contribuito proficuamente al lavoro istruttorio della Commissione, consentendo di disporre di rilevanti considerazioni ai fini della valutazione dello schema di decreto legislativo e della predisposizione di una proposta di parere che è e finalizzata a sollecitare il Governo a modificare lo schema di decreto legislativo, nel pieno rispetto dei principi e criteri direttivi contenuti nella legge delega.

  Raffaella MARIANI, relatrice, anche a nome del relatore Cera, presenta un'ulteriore nuova formulazione della proposta di parere (vedi allegato 7), sulla base dei rilievi formulati dal collega Massa in merito all'opportunità di prevedere un coordinamento tra le modifiche proposte all'articolo 109 e le disposizioni di cui all'articolo 176.

  Il viceministro Riccardo NENCINI esprime soddisfazione per il complesso lavoro svolto, evidenziando come sia ben consapevole del peso politico derivante dal fatto che le Commissioni dei due rami del Parlamento esprimono un identico parere sul provvedimento in esame. Evidenziato poi come ora spetti al Governo valutare attentamente i pareri parlamentari insieme con quelli di altri soggetti istituzionali, quali la Conferenza unificata e il Consiglio di Stato, manifesta perplessità su alcuni rilievi formulati nella proposta di parere relativamente, in particolare, agli articoli 38, 106, comma 1, 107, comma 4, 163, commi 7-11, e 166.

  Enrico BORGHI (PD), a nome del suo gruppo, esprime un sentito ringraziamento per il complesso lavoro svolto dai relatori, anche grazie al rilevante contributo fornito dai soggetti interessati, sottolineando che la proposta di parere in esame rappresenta un positivo e importante momento Pag. 82dell'attività del Parlamento. Auspica, in particolare, che il Governo tenga conto dei rilievi espressi nella suddetta proposta, in particolare per quanto attiene alla mancata attuazione dei criteri di delega di cui alla lettera hhh). A tale proposito fa notare come si tratta di un punto qualificante a cui il Governo deve prestare particolare attenzione in sede di adozione del decreto legislativo. Sottolinea poi l'importanza della novità operata nel sistema delle fonti normative, in virtù della quale si passa da una regolamentazione di dettaglio, quale quella recata dall'attuale regolamento di esecuzione del codice, a norme elaborate secondo un modello più agile di soft law, evitando in tal modo vuoti normativi e eventuali contenziosi. Rilevato come non vi sarà soluzione di continuità tra vecchio e nuovo quadro giuridico e non si determinerà quindi alcun blocco dell'intero comparto, fa notare come nella proposta di parere si chieda, in linea la posizione della VIII Commissione, di vietare la proroga delle concessioni autostradali, giudicando altresì positivamente i rilievi sulle centrali uniche di committenza, sulla procedura di dibattito pubblico, sui tempi certi per i provvedimenti attuativi e sulla soglia per i subappalti. Nel richiamare, inoltre, i rilievi formulati dalla Commissione Lavoro in relazione alle questione delle clausole sociali, sottolinea, relativamente al gold plating, come sia stata data attuazione alle direttive tenendo conto della peculiarità del nostro Paese.
  Dichiara, pertanto, il voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere in esame.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che porrà prima in votazione l'ulteriore nuova formulazione della proposta di parere con condizioni e osservazioni presentata dai relatori e che, in caso di sua approvazione, le proposte di parere alternative dei deputati dei gruppi SI-SEL e M5S si intenderanno precluse e non saranno, pertanto, poste in votazione.

  La Commissione approva, quindi, l'ulteriore nuova formulazione della proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni formulata dai relatori, risultando conseguentemente precluse le proposte di parere alternative presentate dai deputati dei gruppi SI-SEL e M5S.

  La seduta termina alle 14.10.

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