CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 aprile 2016
621.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 267

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 aprile 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 13.50.

Interventi per il settore ittico.
Testo unificato C. 338 ed abb.

(Alla XIII Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 5 aprile scorso.

  Ermete REALACCI, presidente, attesta la presenza del deputato Pili ai lavori della seduta odierna.

  Giovanna SANNA (PD), relatrice, presenta e illustra una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 1).

  La sottosegretaria Silvia VELO esprime un orientamento favorevole sulla proposta di parere formulata dalla relatrice.

  Patrizia TERZONI (M5S), nel preannunciare comunque l'astensione del suo gruppo sulla proposta di parere formulata dalla relatrice, fa presente l'opportunità di prevedere nel parere l'ipotesi di incentivi ai pescherecci per stimolare la raccolta di rifiuti. Ritenendo, inoltre, eccessivamente Pag. 268generica l'espressione «congruo termine» utilizzata nell'articolo 24, rileva che occorrerebbe individuare con precisione il termine entro il quale il titolare della concessione deve provvedere, pena la decadenza della concessione medesima, a sanare le eventuali carenze riscontrate ai fini del rinnovo della concessione demaniale ad uso di acquacoltura.

  Giovanna SANNA (PD), relatrice, riformula, quindi, la sua proposta di parere, al fine di prevedere nelle premesse la possibilità di introdurre incentivi ai pescherecci per stimolare la raccolta di rifiuti (vedi allegato 2).

  La Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole con condizione presentata dalla relatrice, come riformulata (vedi allegato 2).

  La seduta termina alle 14.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 6 aprile 2016. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Intervengono il viceministro delle infrastrutture e dei trasporti, Riccardo Nencini, e la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Atto 283.

(Seguito esame, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica rinviato nella seduta del 5 aprile scorso.

  Raffaella MARIANI (PD), relatrice, presenta e illustra anche a nome del relatore Cera, una proposta di parere favorevole con condizioni e con osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato 3), sottolineando che l'oneroso lavoro svolto ha portato alla formulazione di un corposo parere contenente puntuali e dettagliate indicazioni, sostanzialmente identico a quello che sarà presentato presso la Commissione Lavori pubblici del Senato. Espresso, altresì, apprezzamento per il lavoro svolto dal Governo che ha deciso di attuare le deleghe di cui alla legge n. 11 del 2016 attraverso un unico provvedimento, manifesta condivisione sull'approfondito e articolato parere espresso dal Consiglio di Stato, che arricchisce il lavoro istruttorio delle competenti Commissioni parlamentari consentendo di disporre di rilevanti considerazioni ai fini della valutazione dello schema di decreto legislativo. Ritiene comunque necessario, considerata la complessità del provvedimento, apportare una serie di modificazioni, volte a esplicitare meglio l'applicazione della nuova normativa, il coordinamento con la normativa vigente e l'ordinato passaggio tra la vecchia e la nuova disciplina, richiamando in particolare la necessità che il nuovo codice degli appalti e le linee guida, elaborate secondo un modello di soft law, rispondano agli obiettivi fondamentali della semplificazione normativa, la trasparenza e l'efficienza amministrativa. Nel richiamare l'articolo 1, comma 1, lettera h), della legge delega 28 gennaio 2016 n. 11, che prevede, in relazione all'affidamento dei contratti nei settori speciali, la puntuale indicazione delle disposizioni ad essi applicabili, ritiene che andrebbero definiti puntualmente gli ambiti e le modalità di applicazione delle disposizioni relative ai settori speciali, nonché dei settori esclusi, così come definiti dalle direttive europee e che, a tal fine, sarebbe necessario affidare alla Cabina di regia di Pag. 269cui all'articolo 212 il monitoraggio dell'attuazione delle disposizioni relative ai sopra richiamati settori, in modo peraltro da individuare chiaramente nei medesimi settori il residuo ambito di applicazione delle disposizioni ordinarie del codice. Richiama inoltre la necessità che nei settori speciali sia garantita in ogni caso l'applicazione delle clausole sociali di cui all'articolo 50 del presente codice. Fa inoltre presente che non è stata data attuazione a specifici criteri di delega, quale il criterio di cui alla lettera hhh) nella parte in cui prevede la disciplina organica della materia dei contratti di concessione nel rispetto dell'esito del referendum abrogativo del giugno 2001 per le concessioni nel settore idrico e nella parte in cui prevede una specifica disciplina per le concessioni relative agli approvvigionamenti industriali in autoconsumo elettrico da fonti rinnovabili nel rispetto del diritto dell'Unione europea. Nel richiamare altresì che il mancato recepimento di una parte della delega entro il termine di scadenza consuma, come ben sottolineato dal Consiglio di Stato, il relativo potere, che non potrà essere recuperato in sede di esercizio della delega integrativa e correttiva, ritiene che andrebbe pertanto valutato attentamente il suggerimento del Consiglio di Stato di valutare l'opportunità di un esercizio «minimale» della delega in ordine ai criteri sopra richiamati, in modo da poter successivamente integrare la base normativa così introdotta. Per quanto attiene alla clausola di invarianza finanziaria di cui all'articolo 219, fa presente che andrebbe attentamente considerato che vi sono disposizioni del codice, quali quelle relative alla qualificazione e alla formazione delle stazioni appaltanti, all'implementazione delle funzioni dell'ANAC e dell'interoperabilità delle banche dati, per le quali le risorse disponibili a legislazione vigente per le amministrazioni potrebbero risultare insufficienti. Richiama inoltre la necessità che venga ulteriormente esplicitata la specifica disciplina riguardante i contratti di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea anche richiamando in maniera più chiara e puntuale le disposizioni valide per i contratti di importo superiore alla soglia che, con gli opportuni accorgimenti, si applicano a quelli sotto soglia. Inoltre, giudica necessario, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1, comma 1, lettere lll) ed mmm) della legge delega, ribadire l'assoluto divieto di proroga delle concessioni autostradali, con la sola esclusione delle concessioni per le quali l'amministrazione aggiudicatrice o l'ente aggiudicatore esercita sul concessionario un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi, nonché ribadire l'esigenza di avvio in tempi rapidi delle procedure di evidenza pubblica per l'affidamento delle concessioni medesime.

  Angelo CERA (AP) nel condividere i rilievi formulati dalla relatrice Mariani, rivolge un ringraziamento agli uffici per il prezioso lavoro svolto.

  Claudia MANNINO (M5S), nel preannunciare la presentazione da parte del suo gruppo di una proposta di parere alternativa sul provvedimento in esame, richiama anzitutto la necessità che venga individuata una puntuale scadenza per l'emanazione delle linee guida, chiedendo altresì al Governo che venga definito anche un ordine di priorità relativamente al processo attuativo del codice. Chiede, inoltre, al Governo di valutare l'opportunità di individuare soluzioni per posticipare il termine di esercizio della delega, attualmente previsto per il 18 aprile prossimo, in modo da potere effettuare una ponderata valutazione di un provvedimento di grande complessità.
  Evidenzia inoltre alcuni aspetti sui quali giudica opportuna una più compiuta riflessione; in particolare esprime perplessità sul contenuto dell'articolo 20, riguardante l'opera pubblica realizzata a spese del privato, ritenendo che possano esserci rischi di pericolose deviazioni in presenza di una convenzione con un privato per la realizzazione dell'opera. Esprime poi perplessità sulla disciplina della procedura negoziata senza pubblicazione del bando, manifestando inoltre contrarietà sull'esonero della Consip e delle Regioni dal Pag. 270rispetto dei criteri di qualificazione e giudicando opportuno un chiarimento in relazione alle procedure negoziate in caso di indagini giudiziarie in corso.
  Invita a fare presente che andrebbe soppresso il riferimento alla produzione di petrolio dall'articolo 121 del provvedimento in esame, relativo alle attività escluse dall'ambito di applicazione del codice. Richiama poi la necessità, per quanto riguarda la concessione autostradali, di specificare meglio quali siano i soggetti titolati ad emettere le eventuali sanzioni, come peraltro già emerso nel corso dell'audizione del Presidente dell'ANAC Cantone. Infine, fa notare come la normativa vigente contempli l'esclusione di taluni contratti stipulati dalla RAI, fra i quali quelli di commercializzazione, dall'ambito di applicazione dell'attuale codice. Invita quindi a prestare particolare attenzione a tale profilo in sede di recepimento delle nuove direttive e di riordino del codice.

  Filiberto ZARATTI (SI-SEL) fa presente che la propria parte politica svolgerà un'attenta valutazione della proposta di parere testé illustrata dalla relatrice, riservandosi quindi di intervenire all'esito di tale valutazione.

  Tino IANNUZZI (PD), nel ringraziare anzitutto i relatori e gli uffici per il difficile e completo lavoro svolto, considerata la complessità del provvedimento in esame, esprime condivisione per l'invito – contenuto nella proposta di parere – rivolto al Governo a normare espressamente in un apposito articolo dello schema di decreto le diverse tipologie di linee guida, tipizzandole con precisione e specificando gli oggetti su cui debbono o possono intervenire, e specificando la loro efficacia giuridica, estendendo peraltro le fattispecie nelle quali tali linee guida debbano avere efficacia vincolante. Sottolinea, inoltre, sempre per quanto riguarda il sistema delle fonti e la architettura legislativa in itinere, la necessità di integrare la proposta di parere testé illustrata, inserendo, subito dopo il capoverso sopraindicato e relativo alle linee guida, una ulteriore premessa di carattere generale sulla necessità di riconoscere espressamente il principio della cedevolezza dell'abrogazione delle disposizioni del regolamento attuativo del vigente codice di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 207/2010. Conseguentemente le norme dell'abrogato regolamento n. 207/2010 rimarranno efficaci ed operanti, fino al momento in cui la fonte sostitutiva cui il nuovo Codice degli appalti fa espresso rinvio (linee guida di diversa tipologia, ovvero decreti ministeriali o ogni altra fonte richiamata dal Codice) entrerà in vigore e diverrà così efficace ed operativa, in modo da evitare qualsiasi vuoto normativo o qualsiasi pericolosa incertezza legislativa, che inevitabilmente sarebbe fonte di un enorme e negativo contenzioso.

  Claudia MANNINO (M5S) richiama inoltre la necessità che venga altresì inserita nello schema di decreto una tabella riassuntiva recante l'indicazione, per ciascun articolo, degli articoli del codice vigente che verrebbero ad essere sostituiti, in modo da facilitare la lettura del complesso provvedimento in esame.

  Il viceministro Riccardo NENCINI, nel rivolgere un ringraziamento ai relatori per il lavoro svolto, si riserva di esprimere l'orientamento del Governo sulla proposta di parere testé illustrata.

  Raffaella MARIANI (PD), relatrice, fa presente che la proposta di parere presentata già contiene puntuali osservazioni aventi ad oggetto i rilievi formulati dai colleghi intervenuti. In particolare, segnala che è stata già indicata la necessità che si riformuli l'articolo 20, alla luce dei rilievi formulati dal Consiglio di Stato, considerato che l'attuale formulazione risulta eccessivamente generica e non chiarisce le finalità e le modalità attuative. Per quanto attiene al rilievo espresso dal collega Iannuzzi, nel fare presente che nel provvedimento vi sono specifici regimi transitori nelle more dell'emanazione di una serie di decreti ministeriali o linee guida dell'ANAC, sottolinea come sarebbe comunque Pag. 271opportuno invitare il Governo a prevedere un meccanismo generale di «cedevolezza» delle disposizioni abrogate, in base al quale l'effetto abrogante del regolamento di attuazione del vigente codice resterebbe in capo al nuovo codice, ma il venir meno delle norme previgenti sarebbe differito al momento di entrata in vigore della fonte sostitutiva di attuazione dello stesso nuovo codice. Inoltre, invita a valutare attentamente le condizioni relative all'articolo 50, riferito alle clausole sociale del bando di gara e degli avvisi, all'articolo 121, che reca la soppressione del riferimento alla produzione di petrolio, e all'articolo 176, per quanto attiene alle concessioni autostradali.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante Disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo.
Atto n. 279.

(Seguito esame, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica, in titolo rinviato nella seduta del 5 aprile scorso.

  Piergiorgio CARRESCIA (PD), relatore, presenta e illustra una proposta di parere favorevole con osservazioni sul provvedimento in esame (vedi allegato 4), precisando che essa è frutto di un lavoro lungo e complesso svolto anche grazie all'interlocuzione con il Governo e ai contributi formulati da numerosi colleghi. Manifesta, infine, la disponibilità a trasformare in condizioni, sulla base del dibattito che eventualmente seguirà, specifiche osservazioni, quali, a esempio, quella riguardante l'articolo 2, comma 1, lettera b), in relazione al valore soglia per l'amianto, quella relativa alla stabilizzazione a calce nel novero dei trattamenti di normale pratica industriale, di cui all'Allegato 3, e, infine, quella concernente la porfirizzazione del campione, richiamato nell'Allegato 4 del provvedimento in esame.

  La sottosegretaria Silvia VELO, esprime un orientamento favorevole sul contenuto della proposta di parere.

  Patrizia TERZONI (M5S) fa presente che invierà al relatore ulteriori rilievi su talune disposizioni del provvedimento in esame, che, a suo avviso, necessitino di ulteriori approfondimenti.

  Ermete REALACCI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.50 alle 15.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMITATO DEI NOVE

Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque.
C. 2212-A Mariani.

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