CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 aprile 2016
621.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 242

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 6 aprile 2016. – Presidenza del vicepresidente Bruno MOLEA, indi della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Angela D'Onghia e la sottosegretaria di Stato per i beni, le attività culturali e il turismo, Dorina Bianchi.

  La seduta comincia alle 13.35.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2015.
Doc. LXXXVII, n. 4.
(Parere alla XIV Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

Pag. 243

  Bruno MOLEA, presidente, avverte che, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Tamara BLAZINA (PD), relatrice, illustra il documento recante il resoconto delle azioni svolte dal Governo italiano nelle Istituzioni europee nel 2015. La Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere per le parti che le competono, ma, di fatto, si tratta di una presa d'atto dell'operato del Governo. Ricorda che la partecipazione dell'Italia all'Unione europea si manifesta in diverse forme all'interno dei singoli organismi previsti dai Trattati. In tali sedi il Governo italiano dà un apporto in termini d'indirizzo e d'impulso alle politiche di settore dell'Unione europea, attuando così in forma concreta la cosiddetta fase ascendente del diritto comunitario. Rispetto all'esercizio di questa specifica ed importante funzione, il Parlamento è informato sia in via preventiva attraverso la Relazione programmatica, sia in quella consuntiva con la Relazione in oggetto. Mentre sul primo documento le Commissioni parlamentari di merito possono dare contributi di tipo operativo, perché si tratta di azioni ancora da proporre e portare nelle sedi opportune, sul consuntivo – generalmente – le Commissioni parlamentari si limitano a una presa d'atto, accompagnata per lo più dalla verifica se le raccomandazioni, contenute nel parere sulla Relazione programmatica, abbiano avuto seguito.
  Nel documento consuntivo del 2015 sono di precipuo interesse per la Commissione cultura i seguenti paragrafi: in parte l'1.2.3. (Proprietà intellettuale e industriale), in parte il 5.1. (Ricerca), il 15.1 (Politiche per l'istruzione e la formazione), il 15.3 (Politiche per lo sport) e il 16.1 – (Politiche per la cultura e l'audiovisivo). Precisa che i primi due punti riguardano solo parzialmente la VII Commissione, in quanto ineriscono più direttamente al mercato e allo sviluppo tecnologico. Per quanto riguarda il diritto d'autore rimanda alla discussione attualmente in corso presso la XIV Commissione sull'attuazione della direttiva europea e su cui è intervenuto recentemente il ministro Franceschini. Rileva poi che, sia a livello europeo, sia a livello italiano si sta cercando la soluzione migliore per bilanciare gli interessi dei fornitori di servizi, da un lato, e dei fornitori di contenuti, dall'altro.
  Osserva inoltre che, sul tema della ricerca, il Governo ha partecipato attivamente ai diversi programmi promossi in ambito europeo, legati in particolare al nuovo periodo di programmazione 2014-2020, a cui va ricondotto il Programma nazionale della Ricerca 2015-2020. Per quanto riguarda il 2015 va sottolineata l'attività di coordinamento nel Comitato di Programma di «Horizon 2020». Molto più articolato è il capitolo 15.1, quello attinente alle politiche di istruzione e formazione, ricordando che in quest'ambito il Consiglio dell'Unione europea, nella composizione dei ministri all'istruzione, ha adottato in data 23 novembre 2015, con il concorso fattivo dell'Italia, il documento «Nuove priorità per la cooperazione europea in materia di istruzione e formazione», che ha definito il nuovo ciclo di lavoro per il quinquennio 2016-2020. In particolare, il documento conferma le quattro priorità strategiche del precedente ciclo 2010-2015 (consentire che l'apprendimento permanente e la mobilità diventino una realtà; migliorare qualità ed efficacia di istruzione e formazione; promuovere equità, coesione sociale, cittadinanza attiva; incoraggiare la creatività e l'innovazione, inclusa l'imprenditorialità con la riduzione da 13 a 6 dei settori prioritari di intervento, ognuno dei quali contribuisce all'attuazione di uno o più obiettivi strategici.
  Nella medesima occasione, il Consiglio Istruzione ha adottato un documento in materia di contrasto all'abbandono scolastico, che ha sottolineato la necessità di risposte inclusive da parte di tutti i soggetti interessati, anche non appartenenti al settore istruzione, nonché la necessità di agire sul fronte della prevenzione. Inoltre, si evidenziano la partecipazione ai gruppi di lavoro europei per la costruzione e il rafforzamento di indicatori e parametri Pag. 244per la misurazione della performance nel processo Istruzione e formazione 2020 e la partecipazione alla settima indagine Eurostudent (2012-2015) sulle condizioni di vita e di studio degli studenti universitari in Italia.
  Nel documento in esame, il Governo ricapitola in maniera dettagliata tutti i provvedimenti adottati sul piano interno in materia di scuola e università, in particolare quelli contenuti nella Buona scuola, già largamente noti alla Commissione cultura. Vengono inoltre riportate le diverse iniziative e misure messe in campo in attuazione degli obiettivi delineati in sede europea, con particolare riferimento all'istruzione degli adulti e all'integrazione linguistica e sociale degli immigrati e dei detenuti. Ricorda, in particolare, la conclusione delle operazioni relative al PON «Competenze per lo sviluppo» e al PON «Ambienti per l'apprendimento», destinate, nell'ambito della programmazione 2007/2013, alle regioni dell'Obiettivo convergenza, e l'avvio del «PON per la scuola-competenze e ambienti per l'apprendimento 2014/2020.
  In particolare, per i due PON relativi alla programmazione 2007/2013, si mette in evidenza il raggiungimento di importanti livelli di performance sia sul fronte degli impegni finanziari, sia su quello dei pagamenti verso gli istituti scolastici beneficiari, con il raggiungimento, al 31 dicembre 2015, del 100 per cento della spesa. Per quanto riguarda l'Università, l'Italia ha rilanciato la mobilità internazionale di studenti e docenti universitari, attraverso, fra l'altro: a) la destinazione a tale obiettivo di specifiche risorse (fra le quali Fondo giovani, FFO, fondo per le università non statali, prosecuzione del programma Rita Levi Montalcini); b) l'accredito di nove corsi di Master congiunti Erasmus Mundus, programmi di studio internazionali, offerti da consorzi internazionali di atenei provenienti da almeno 3 Paesi aderenti, al termine dei quali viene rilasciato un unico titolo di studio internazionale; c) la valutazione delle istituzioni italiane che si sono candidate alla Erasmus Charter for Higher Education – che rappresenta una condizione preliminare per la partecipazione a iniziative di mobilità per l'apprendimento dei singoli e/o alla cooperazione per l'innovazione e le buone pratiche nell'ambito del programma –, dichiarandole tutte eleggibili; d) il lancio del sistema di «Garanzia europea ai prestiti Erasmus», che finanzia gli studenti che intendano frequentare un corso di specializzazione al di fuori del proprio Paese.
  In riferimento al capitolo sullo sport, la Relazione evidenzia che, nel contesto dei negoziati svoltisi nel 2015, in linea con quanto previsto dal Piano di lavoro dell'Unione europea per lo sport 2014-2017, al fine di promuovere l'educazione fisica nell'età scolare, la posizione italiana è stata tesa a: aumentare la cooperazione fra scuole e associazioni sportive, elaborare modelli innovativi per i corsi di educazione fisica, promuovere il ruolo dei genitori e degli atleti di alto livello come modelli di ruolo, incentivare le scuole e gli alunni attivi, trarre vantaggio dai grandi eventi sportivi svolti in Europa per aumentare la motivazione dei giovani. Ricorda, in particolare, che il Piano di lavoro dell'Unione europea per lo sport 2014-2017 mira ad integrare e rafforzare l'impatto delle attività avviate nel quadro del programma Erasmus plus nel campo dello sport. In merito al tema dell'integrità dello sport, oltre al supporto alla Commissione europea per contribuire alla ratifica da parte dell'Unione europea della Convenzione, l'Italia sta predisponendo un proprio disegno di legge di ratifica della stessa Convenzione internazionale del Consiglio d'Europa contro il match-fixing, cioè sul contrasto della manipolazione dei risultati sportivi.
  Quanto infine alle Politiche per la cultura e l'audiovisivo, la relazione sottolinea che per la prima volta l'Italia ha negoziato con la Commissione dell'Unione europea un PON interamente dedicato allo sviluppo del patrimonio culturale: si tratta del PON «Cultura e sviluppo», con una dotazione finanziaria di circa 490 milioni di euro (di cui euro 368,2 milioni a valere sui fondi strutturali europei – FESR – ed Pag. 245euro 122,7 milioni di cofinanziamento nazionale). Precisa che il PON Cultura e sviluppo è destinato a Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia ed ha come principale obiettivo la valorizzazione del territorio attraverso interventi di conservazione del patrimonio culturale, di potenziamento del sistema dei servizi turistici e di sostegno alla filiera imprenditoriale collegata al settore. Gestito dal MIBACT – che si avvale delle sue articolazioni territoriali nell'ambito di una strategia di raccordo e di coordinamento con le amministrazioni regionali delle cinque regioni, con le quali saranno sottoscritti specifici Accordi Operativi di Attuazione (AOA) – il PON dà attuazione alle scelte strategiche ed agli indirizzi definiti dall'Accordo di Partenariato tra l'Italia e la Commissione Europea, che considera il patrimonio culturale un asset potenzialmente decisivo per lo sviluppo del Paese.
  Nella relazione si evidenzia, inoltre, che si sono conclusi i cicli di investimento relativi alla programmazione 2007-2013, e in particolare al Programma operativo interregionale «Attrattori culturali, naturali e turismo», che, per la parte di investimento sugli attrattori culturali, ha conseguito il quasi pieno utilizzo della dotazione finanziaria disponibile. Con riferimento alla risoluzione della 7a Commissione del Senato sulla comunicazione della Commissione dell'Unione europea «Verso un approccio integrato al patrimonio culturale per l'Europa» (COM(2014)477 definitivo) (si tratta della risoluzione Doc. XVIII, n. 83, approvata il 26 novembre 2014) nella Relazione si fa altresì presente che il Governo si è adoperato per il rafforzamento e l'integrazione delle politiche in materia di cultura e turismo nell'ambito delle strategie europee, considerando entrambi i settori essenziali per la crescita e l'occupazione dell'Unione europea. Nell'ambito dell'impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale l'Italia ha proposto di costituire presso l'UNESCO un meccanismo procedurale e operativo per il coordinamento degli interventi di urgenza nelle aree di crisi, includendo la componente culturale nelle missioni di pace.
  Al riguardo, ricorda che il 16 febbraio 2016 è stata siglata l'intesa tra il Governo italiano e l'Unesco per la costituzione della task force italiana nel contesto della coalizione globale Unesco Unite4Heritage. La task force è composta da un primo nucleo di Carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale, storici dell'arte, studiosi e restauratori dell'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, dell'Opificio delle pietre dure, dell'Istituto centrale per la conservazione e il restauro del patrimonio archivistico e librario e dell'Istituto centrale per il catalogo e la documentazione. In futuro entreranno a far parte di questa unità anche docenti universitari. La task force interverrà su richiesta di uno Stato membro che sta affrontando una crisi o colpito da una catastrofe naturale per stimare i danni sul patrimonio culturale, pianificare operazioni per misure di salvaguardia del patrimonio culturale e naturale colpito, fornire supervisione tecnica e formazione per assistere i restauratori locali nelle azioni di tutela, prestare assistenza al trasporto in sicurezza di beni culturali mobili, contrastare il saccheggio e il traffico illecito di beni culturali. In questo senso, si può prendere atto con soddisfazione che è stato dato seguito (sia pure in una sede in parte diversa) a un rilievo delle premesse del parere di questa Commissione – reso il 9 giugno 2015, sulla Relazione programmatica – che esortava il Governo a impegnarsi per la costituzione dei Caschi blu della cultura.
  Con riferimento a biblioteche e archivi, l'Italia ha partecipato a vari progetti. In particolare, nell'ambito di Europeana, biblioteca digitale, ha partecipato all'attuazione di European Sounds e di Europeana Food and Drink, mentre in tema di archivi ha partecipato al progetto APEx, il portale europeo degli archivi, e ha perseguito politiche mirate a tenere in debito conto le esigenze di conservazione di documenti senza che se ne alteri il valore probatorio. Le principali iniziative di promozione dei musei sono state «La notte dei musei» e Pag. 246«Le giornate europee del patrimonio», inserite nelle azioni comuni a tutti i musei europei. Nel settore dello spettacolo, la Relazione fa presente che sono state realizzate iniziative per il sostegno di progetti di giovani con meno di 35 anni e per la formazione e il perfezionamento professionale.
  Con riferimento all'audiovisivo, infine, la Relazione evidenzia che l'azione è stata indirizzata verso due macro-aeree d'intervento, ossia la promozione all'estero delle opere italiane – attraverso incentivi all’export e il rafforzamento delle coproduzioni e delle relazioni bilaterali e multilaterali – e la modernizzazione del quadro normativo in relazione al diritto d'autore nell'epoca digitale e al sostegno dell'industria creativa, di cui si è già detto precedentemente. Va comunque rilevato che nell'operato del Governo sia stato in parte ripreso il rilievo contenuto nel parere citato del 9 giugno 2015, pur se sarà necessario tornare a sollecitare il Governo a insistere sull'eccezione culturale. In particolare, s'intende assicurare la tutela degli interessi dei titolari dei diritti, l'ampia circolazione dei contenuti audiovisivi digitali, la revisione della direttiva sui servizi di media audiovisivi, il superamento della distinzione fra servizi lineari e non lineari, l'ampliamento del campo di applicazione ai nuovi operatori della rete attivi nel settore audiovisivo, e si intende valutare l'opportunità di attenuare, in alcuni casi, il principio del Paese di origine.
  Complessivamente, rileva che la Relazione consuntiva trasmessa dal Governo testimonia il ruolo positivo del nostro Paese nella predisposizione delle politiche dell'Unione Europea per quanto riguarda i settori di nostra diretta competenza. D'altra parte, tali politiche sono state attuate in maniera efficace con i diversi provvedimenti adottati, seguendo anche le osservazioni formulate dalla nostra Commissione nel parere alla Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per il 2015. Si riserva, infine, di presentare una proposta di parere nel prosieguo dell'esame.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP) ringrazia la relatrice per la puntuale relazione. Manifesta però la sua preoccupazione per il fatto che l'attuale crisi delle istituzioni dell'Unione europea dipende dalla circostanza che presso di esse si concentra un sapere tecnico, scollegato però dal potere di controllo istituzionale e di influenza dell'opinione pubblica dei Paesi membri; ciò determina un'insufficiente consapevolezza dei modi di formazione dell'indirizzo politico comunitario: pertanto occorre rimediare mediante precise politiche di diffusione della conoscenza degli strumenti operativi e finanziari delle istituzioni europee e dei risultati conseguiti. Chiede quindi che queste sue considerazioni siano inserite nelle premesse del parere che la Commissione dovrà approvare.

  Laura COCCIA (PD) auspica che si addivenga ad una normativa uniforme nei Paesi dell'Unione europea concernente le sostanze lecite e non lecite connesse al fenomeno del doping, per permettere ai diversi atleti europei di poter partecipare alle competizioni nell'ambito dell'Unione europea con un quadro normativo chiaro e uniforme, a tutela della loro salute e della correttezza dei risultati conseguiti. Spera che la Commissione discuta presto di questi temi.

  Maria COSCIA (PD), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede a tutti i gruppi di valutare l'opportunità di votare nella giornata odierna il parere in oggetto, in considerazione del previsto svolgimento dei lavori in Assemblea in questa settimana.

  Gianluca VACCA (M5S) e Giancarlo GIORDANO (SI-SEL) accedono alla richiesta formulata dalla collega Coscia, a patto che la procedura seguita in questo caso sia del tutto eccezionale e motivata dal fatto che si tratta sostanzialmente – come pure la relatrice ha evidenziato – di una presa d'atto.

  Maria Valentina VEZZALI (SCpI) si associa.

Pag. 247

  Tamara BLAZINA (PD), relatrice, chiarisce che talune considerazioni svolte nella giornata odierna potranno essere riprese in occasione della prossima Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea. Ritiene comunque di poter presentare una proposta di parere favorevole, nelle cui premesse siano riprese le considerazioni svolte dal collega Buttiglione (vedi allegato 1).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, pone in votazione la proposta di parere della relatrice, nominando la deputata Tamara Blazina quale relatrice presso la Commissione da Lei presieduta.

  La Commissione approva.

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2015.
C. 3540 Governo.
(Parere alla XIV Commissione).
(Seguito dell'esame emendamenti e conclusione – Parere favorevole su articolo aggiuntivo 14.0.35 Relatore XIV Commissione; parere contrario sulle restanti proposte emendative).

  La Commissione prosegue l'esame degli emendamenti iniziato nella seduta del 5 aprile 2016.

  Bruno MOLEA, presidente, ricorda che nella seduta di ieri era stata data notizia della trasmissione di due articoli aggiuntivi, il 14.0.13 Battelli e il 14.0.35 Bordo. Sempre ieri l'esame era stato rinviato, a richiesta della relatrice per la VII Commissione, onorevole Coscia. Aggiunge che in data odierna sono stati trasmessi alla Commissione cultura 12 subemendamenti all'articolo aggiuntivo 14.0.35, su cui la Commissione deve dare il proprio parere. Dà quindi la parola alla relatrice per il parere sugli emendamenti e i subemendamenti citati (vedi allegato 2).

  Maria COSCIA (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole sull'articolo aggiuntivo 14.0.35 Bordo e di parere contrario sui relativi subemendamenti e sull'articolo aggiuntivo 14.0.13 Battelli.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI esprime parere conforme.

  Luigi GALLO (M5S) annuncia il voto contrario sulla proposta di parere della relatrice. Rileva, in particolare, come l'articolo aggiuntivo 14.0.35 Bordo sia la mera riproposizione del pensiero del Ministro Franceschini, così come illustrato nell'audizione, svoltasi presso le Commissioni riunite VII e XIV il 30 marzo 2016. Ricorda che taluni deputati del Partito Democratico hanno anche ritirato proprie proposte emendative analoghe a quelle dei deputati del Movimento 5 Stelle sul recepimento della direttiva 2014/26/UE per potersi allineare alla posizione governativa. Registra quindi che si vuole mantenere il monopolio della SIAE nella gestione del diritto d'autore, che non permette lo sviluppo della creatività. D'altronde, avvalersi di organismi di gestione collettiva esteri per esercitare tale diritto, come ipotizzato dal ministro Franceschini, appare del tutto velleitario nel nostro Paese, per la difficoltà di stabilire strutture territoriali nelle varie regioni.

  Roberto RAMPI (PD) era il cofirmatario di alcuni articoli aggiuntivi al disegno di legge delega, per la parte sul diritto d'autore. È ben vero che tali emendamenti sono stati ritirati, ma non è invece corretto sostenere che tanto sia avvenuto per allinearsi alla posizione del Ministro dei beni culturali. Nell'ambito del suo gruppo, infatti, sono emersi diversi orientamenti che rispondono alle differenti sensibilità: da un lato, una sorta di fiducia cieca nel libero mercato, dall'altro, il timore di disperdere il patrimonio di esperienza e la funzione di regolazione della SIAE. Com’è evidente dalla formulazione dell'articolo aggiuntivo 14.0.35, la Commissione Politiche dell'Unione europea è venuta a convergere su un contenuto mediano, che Pag. 248lascia in campo il ruolo della SIAE, ma consente l'ingresso di nuovi soggetti con requisiti di serietà che la legge esigerà con puntualità. D'altronde, la vicenda non sempre brillante della liberalizzazione dei diritti connessi funge da monito per politiche di deregulation eccessiva.

  Giancarlo GIORDANO (SI-SEL) dichiara l'astensione del suo gruppo sulla proposta di parere della relatrice. Sebbene l'articolo aggiuntivo 14.035 Bordo vada in una direzione condivisibile, esso perde l'occasione di affrontare il nodo di fondo della ragion d'essere del diritto d'autore.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato 3).

Interventi per il settore ittico.
Testo unificato C. 338 Catanoso e abbinate.
(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 5 aprile 2016.

  Liliana VENTRICELLI (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole.

  La Commissione approva.

  La seduta termina alle 14.30.

RISOLUZIONI

  Mercoledì 6 aprile 2016. – Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Angela D'Onghia, e la sottosegretaria di Stato per i beni, le attività culturali e il turismo, Dorina Bianchi.

La seduta comincia alle 14.30.

7-00933 Luigi Gallo: Sull'immissione in ruolo di talune categorie di docenti precari.
(Seguito della discussione e rinvio).
7-00957 Ghizzoni: Sull'immissione in ruolo di talune categorie di docenti precari.
(Discussione e rinvio – Abbinamento alla risoluzione 7-00933).

  La Commissione prosegue la discussione della risoluzione 7-00933 Luigi Gallo, rinviata nella seduta del 9 marzo 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, comunica che è stata assegnata alla Commissione la risoluzione 7-00957 Ghizzoni. Vertendo su analoga materia della risoluzione 7-00933 Luigi Gallo, ne propone l'abbinamento.

  La Commissione delibera l'abbinamento della risoluzione 7-00957 Ghizzoni alla risoluzione 7-00933 Luigi Gallo.

  Manuela GHIZZONI (PD) illustra diffusamente la risoluzione di cui è firmataria.

  Gianluca VACCA (M5S) si riserva di leggere più approfonditamente il testo della risoluzione della collega Ghizzoni. Nel frattempo, chiede al Governo di quantificare il numero delle cattedre vacanti e disponibili che di norma vengono coperte con supplenze annuali, per verificare la possibilità di ulteriori assunzioni di docenti a tempo indeterminato.

  Luigi GALLO (M5S) preannunzia che il suo gruppo porrà quesiti al Governo per iscritto, augurandosi che il Ministero risponda in modo preciso e tempestivo.

  Dopo un ulteriore intervento di Manuela GHIZZONI (PD), la sottosegretaria Angela D'ONGHIA si riserva di leggere i quesiti scritti che perverranno.

Pag. 249

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) si riserva di presentare una risoluzione a nome del suo gruppo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, rinvia il seguito della discussione congiunta ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.45.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 6 aprile 2016. – Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. – Intervengono la sottosegretaria di Stato per l'istruzione, l'università e la ricerca, Angela D'Onghia e la sottosegretaria di Stato per i beni, le attività culturali e il turismo Dorina Bianchi.

  La seduta comincia alle 14.45.

Modifiche al decreto legislativo 10 aprile 1948, n. 421, ratificato, con modificazioni, con legge 5 marzo 1957, n. 104, riguardante la destinazione e l'alienabilità dell'ex collegio di Villa Lomellini, assegnato in proprietà al comune di Santa Margherita Ligure.
C. 2572 Carocci.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 2 marzo 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni I (Affari costituzionali), V (Bilancio) e VI (Finanze).

  Maria Grazia ROCCHI (PD) chiede un rinvio del prosieguo dell'esame per lo svolgimento di ulteriori approfondimenti tecnici.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

Disposizioni per la diffusione del libro su qualsiasi supporto e per la promozione della lettura.
Testo unificato C. 1504 Giancarlo Giordano e C. 2267 Zampa.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del testo unificato, rinviato, da ultimo, nella seduta del 22 marzo 2016.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, ricorda che nell'ultima seduta ha presentato l'emendamento 8.101 ed è stato fissato il termine di eventuali subemendamenti al giorno successivo. Risultano essere pervenuti 10 subemendamenti ed è in distribuzione un nuovo fascicolo delle proposte emendative (vedi allegato 4). Procede a esprimere i pareri sugli emendamenti e sui subemendamenti presentati. Il parere è favorevole sull'emendamento Zampa 2.26, precedentemente accantonato, e contrario sugli emendamenti Zampa 2.28 e Marzana 7.1, anch'essi accantonati. Esprime poi parere contrario sui subemendamenti Andrea Maestri 0.8.101.1, Luigi Gallo 0.8.101.2 e Bechis 0.8.101.3. Esprime invece parere favorevole sull'emendamento Marzana 0.8.101.4, considerando preclusi i subemendamenti Marzana 0.8.101.5 e Bechis 0.8.101.6. Esprime altresì parere favorevole sul subemendamento Bechis 0.8.101.7 e parere contrario sui subemendamenti Bechis 0.8.101.8, 0.8.101.9 e 0.8.101.10. Esprime poi parere favorevole sull'emendamento della relatrice 8.101, considerando preclusi gli emendamenti Malpezzi 8.1 e Marzana 8.2. Esprime inoltre parere contrario sugli emendamenti Marzana 8.3, Luigi Gallo 8.4, Lainati 8.5, Marzana 8.6 e 8.7, dando poi parere favorevole sull'emendamento Zampa 8.8. Esprime parere contrario sugli articoli aggiuntivi Pannarale 8.01 e 8.02 e sull'emendamento Luigi Gallo 9.1, esprimendosi poi favorevolmente sull'emendamento Malpezzi 9.2 e in senso contrario sull'emendamento Pannarale 9.3. Il parere è, inoltre, favorevole sull'emendamento 9.100, mentre considera, in caso di approvazione, precluso l'emendamento Pannarale Pag. 2509.4. Esprime altresì parere contrario sugli emendamenti Zampa 10.1 e Lainati 10.2 e 10.3 e parere favorevole sull'emendamento Manzi 10.4. Il parere è contrario sugli emendamenti Lainati 10.5 e 10.6 e Scagliusi 10.7. Considera inoltre precluso l'emendamento Scagliusi 10.8, esprimendo successivamente parere contrario sugli emendamenti Scagliusi 10.9 e 10.10. Invita inoltre al ritiro dell'articolo aggiuntivo Manzi 10.01. Considera infine preclusi gli emendamenti della relatrice 11.100 e 11.101.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI esprime parere conforme.

  Maria COSCIA (PD) sottoscrive l'emendamento Zampa 2.26.

  La Commissione approva l'emendamento Zampa 2.26 (vedi allegato 5).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, constatata l'assenza della presentatrice dell'emendamento Zampa 2.28, lo dichiara decaduto.

  Maria MARZANA (M5S) illustra il suo emendamento 7.1, raccomandandone l'approvazione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, osserva che le tematiche cui ha fatto riferimento la collega Marzana sono oggetto di talune misure presenti nella legge n. 107 del 2015.

  La Commissione respinge l'emendamento Marzana 7.1.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, constatata l'assenza dei presentatori del subemendamento Andrea Maestri 0.8.101.1, lo dichiara decaduto.

  Luigi GALLO (M5S) chiede di rivedere l'avviso contrario di relatrice e Governo sul suo subemendamento 0.8.101.2.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, propone al collega Gallo di votarlo per parti separate, esprimendo parere contrario sulla parte dispositiva che prevede la soppressione al comma 1, primo periodo, dell'articolo 8, delle parole: «per le librerie», esprimendo invece parere favorevole sulla parte conseguenziale.

  Anna ASCANI (PD) concorda.

  Luigi GALLO (M5S) accetta.

  La Commissione, con distinte votazioni, respinge la parte dispositiva del subemendamento Luigi Gallo 0.8.101.2 e ne approva la parte conseguenziale (vedi allegato 5).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, constatata l'assenza del presentatore del subemendamento Bechis 0.8.101.3, lo dichiara decaduto.

  Maria MARZANA (M5S) apprezza il parere favorevole sul suo subemendamento 0.8.101.4.

  La Commissione approva il subemendamento Marzana 0.8.101.4 (vedi allegato 5).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, pur in assenza della presentatrice, mette in votazione il subemendamento Bechis 0.8.101.7, in quanto lo considera di puro coordinamento.

  La Commissione approva il subemendamento Bechis 0.8.101.7 (vedi allegato 5).

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, constatata l'assenza della presentatrice dei subemendamenti Bechis 0.8.101.8, 0.8.101.9 e 0.8.101.10, dichiara che s'intende che vi abbia rinunciato.

  La Commissione approva l'emendamento 8.101 della relatrice (vedi allegato 5).

  Dichiarati preclusi gli emendamenti Malpezzi 8.1 e Marzana 8.2, Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, mette ai voti in successione gli emendamenti Marzana 8.3 e 8.4, che la Commissione respinge con distinte votazioni. Ritenuto Pag. 251che il presentatore vi abbia rinunciato per assenza, dichiara decaduto l'emendamento Lainati 8.5 e mette ai voti l'emendamento Marzana 8.6.

  La Commissione lo respinge.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, mette ai voti in successione gli emendamenti Marzana 8.7 e Zampa 8.8. La Commissione, con distinte votazioni, respinge il primo e approva il secondo (vedi allegato 5).

  Giancarlo GIORDANO (SI-SEL) ritira gli articoli aggiuntivi di cui è cofirmatario 8.01 e 8.02.

  Luigi GALLO (M5S) illustra il suo emendamento 9.1, raccomandandone l'approvazione.

  La Commissione respinge l'emendamento Luigi Gallo 9.1 e approva invece, con distinte votazioni e preso atto del ritiro dell'emendamento Pannarale 9.3, gli emendamenti Malpezzi 9.2 e 9.100 della Relatrice (vedi allegato 5).

  Giancarlo GIORDANO (SI-SEL) ritira l'emendamento 9.4, di cui è cofirmatario, così come Gianna MALISANI (PD) ritira l'emendamento 10.1, di cui è cofirmataria.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, avverte che s'intende che il collega Lainati abbia rinunciato per assenza ai suoi emendamenti 10.2 e 10.3 e mette ai voti l'emendamento Manzi 10.4, che la Commissione approva (vedi allegato 5). Dichiara decaduti gli emendamenti Lainati 10.5 e 10.6.

  La Commissione respinge l'emendamento Scagliusi 10.7.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, dichiarato precluso l'emendamento Scagliusi 10.8, mette ai voti in successione gli emendamenti Scagliusi 10.9 e 10.10, che la Commissione respinge, con distinte votazioni.

  Irene MANZI (PD) ritira il suo articolo aggiuntivo 10.01.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente e relatrice, dichiara concluso l'esame degli emendamenti presentati. Il testo unificato, così come modificato dagli emendamenti approvati, sarà quindi trasmesso alle Commissioni competenti in sede consultiva. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

Pag. 252