CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 aprile 2016
620.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 5 aprile 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 13.40 alle 13.50.

SEDE REFERENTE

  Martedì 5 aprile 2016. – Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 13.50.

Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace.
C. 3672 Governo, approvato dal Senato, C. 1338 Greco e C. 1696 Tartaglione.
(Seguito esame e rinvio – Adozione testo base C. 3672).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 31 marzo 2016.

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  Giuseppe GUERINI (PD) relatore, propone di adottare come testo base, per il prosieguo dell'esame, il disegno di legge C. 3672, approvato dal Senato.

  La Commissione approva la proposta del relatore.

  Donatella FERRANTI, presidente, dichiara concluso l'esame preliminare e fissa il termine per la presentazione degli emendamenti al provvedimento in titolo per le ore 16 di lunedì 11 aprile prossimo. Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Disposizioni in materia di criteri di priorità per l'esecuzione di procedure di demolizione di manufatti abusivi.
C. 1994, approvata dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 18 febbraio 2016.

  Vittorio FERRARESI (M5S), nel manifestare, a nome del suo Gruppo, netta contrarietà sul complessivo impianto del provvedimento in discussione, osserva come lo stesso presenti rilevanti profili di criticità, oltre che sul piano finanziario e procedurale, anche, e soprattutto, su quello costituzionale e ambientale. Ritiene, infatti, che la proposta di legge licenziata dal Senato, stabilendo criteri di priorità nell'esecuzione delle demolizioni dei manufatti abusivi, si configuri, di fatto, come un'autentica «sanatoria mascherata».

  Donatella FERRANTI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, dichiara concluso l'esame preliminare del provvedimento in titolo e fissa il termine per la presentazione degli emendamenti per le ore 13 di lunedì 18 aprile prossimo. Rinvia, quindi, il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.55.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 5 aprile 2016. – Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 13.55.

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2015.
Doc. LXXXVII, n. 4.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Giuseppe GUERINI, relatore, rammenta che la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea (Doc. LXXXVII, n. 4), relativa all'anno 2015, sulla quale la Commissione deve esprimere un parere alla XIV Commissione, è stata presentata dal Governo ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della legge n. 234 del 2012. In base a tale disposizione, la relazione è trasmessa alle Camere, entro il 28 febbraio di ogni anno, «al fine di fornire al Parlamento tutti gli elementi conoscitivi necessari per valutare la partecipazione dell'Italia all'Unione europea» nell'anno precedente. A questo scopo, il documento deve indicare gli sviluppi del processo di integrazione europea, con particolare riguardo alle attività del Consiglio europeo e del Consiglio. In sostanza, a differenza della relazione programmatica – che indica le grandi priorità e linee di azione che il Governo intende perseguire a livello europeo nell'anno di riferimento – il documento in esame dovrebbe recare un rendiconto dettagliato delle attività svolte e delle posizioni assunte dall'Italia nell'anno precedente, al fine di consentire alle Camere di verificare l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la sua rispondenza rispetto agli indirizzi parlamentari. Si tratterebbe dunque del principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo ex post del Parlamento sulla condotta del Pag. 27Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea.
   Fa presente che la Relazione è articolata in una premessa ed in cinque parti e cinque parti. La prima parte concerne lo sviluppo del processo di integrazione europea e questioni istituzionali. La seconda illustra le principali politiche «orizzontali e settoriali», tra le quali quelle relative alla giustizia (capitolo 19). La terza riguarda la politica estera, di sicurezza e difesa comune, l'allargamento dell'Unione, nonché la politica di vicinato e le strategie macroregionali dell'Unione europea. La quarta è inerente alle attività di comunicazione e formazione. Infine, la quinta, riguarda il coordinamento nazionale delle politiche europee.
  Nel soffermarsi sui profili strettamente attinenti la competenza della Commissione giustizia, di cui al capitolo 19 della parte seconda del documento in discussione, segnala che, relativamente al settore civile, nella relazione si evidenzia come il Governo abbia continuato a partecipare attivamente, anche nel 2015, ai lavori relativi alle proposte legislative della Commissione Europea. Tali proposte sono finalizzate a rafforzare lo «Spazio Europeo di Giustizia», contribuendo al processo normativo europeo e proseguendo sulla linea d'azione, già delineata durante il Semestre Italiano di Presidenza europea, basata sull'assunto che esista una stretta correlazione fra «Giustizia Civile e Crescita economica» da un lato, e «Giustizia civile e Tutela dei Diritti fondamentali» dall'altro.
  In particolare, rammenta che l'Italia ha partecipato ai tavoli di negoziato delle seguenti proposte legislative:
   proposta di regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio che promuove la libera circolazione di cittadini e imprese semplificando l'accettazione di alcuni documenti pubblici nell'Unione europea e modificando il Regolamento (UE) n. 1024/2012;
   progetto di revisione del Regolamento CE n. 861/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 luglio 2007, che istituisce un procedimento europeo per le controversie di modesta entità (così dette Small Claim Procedures);
   proposta di regolamento del Consiglio relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali dei coniugi e proposta di regolamento in materia di effetti patrimoniali delle unioni registrate;
   proposta di Riforma del Regolamento n. 2201/2003 (regolamento Bruxelles II-bis) che contiene norme uniformi per la risoluzione dei conflitti di competenza tra Stati membri in materia di scioglimento del vincolo matrimoniale, di responsabilità genitoriale, di sottrazione di minori e disposizioni in tema di riconoscimento e di esecuzione in un altro Stato membro di decisioni, accordi e atti pubblici.

  Fa presente che, relativamente al settore penale, la relazione sottolinea come il 2015 abbia registrato una significativa partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Unione europea, sempre mettendo a frutto e sviluppando i risultati ottenuti durante il semestre di Presidenza italiana del Consiglio della Unione europea. L'Italia ha, infatti, partecipato ai negoziati relativi alle proposte normative di seguito indicate:
   proposta di direttiva relativa alla lotta alla frode e alla protezione degli interessi finanziari dell'Unione europea, anche attraverso il diritto penale (PIF);
   proposta di regolamento del Consiglio sulla creazione dell'ufficio del Pubblico Ministero Europeo. In proposito, nella relazione si segnala come l'Italia abbia evidenziato rilevanti nodi critici sul testo, essendo evidente il rischio di costruire una struttura debole ed inidonea ad affrontare le più gravi forme di criminalità transnazionale, quali quelle di natura terroristica;
   proposta di direttiva sulle garanzie procedurali per i minori sottoposti a indagini o imputati in un procedimento penale. Al riguardo, si sottolinea nel documento come il testo licenziato non appaia Pag. 28soddisfacente per il nostro Paese, essendo alquanto debole dal punto di vista delle garanzie del minore, in special modo per quello che riguarda il diritto all'assistenza di un avvocato. La delegazione italiana, dopo aver sostenuto la necessità di una assistenza obbligatoria il più possibile estesa per il minore, si è infatti astenuta dal voto finale per non ostacolare l'accordo con il Parlamento, esprimendo, in tal modo, il proprio perdurante dissenso;
   proposta di direttiva sul rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione d'innocenza e del diritto ad essere presente nei procedimenti penali;
   proposta di direttiva sul gratuito patrocinio per persone sottoposte a indagini o imputate private della libertà e nei procedimenti relativi al mandato d'arresto europeo;
   proposta di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio in materia di lotta al terrorismo, destinata a sostituire la Decisione Quadro n. 2002/475/JHA. Il testo della proposta, come evidenziato dalla relazione, è attualmente oggetto di un intenso lavoro di studio e preparatorio.

  Osserva che nel documento si richiama, altresì, l'attenzione sul rafforzamento, in sede europea, delle azioni di contrasto sia all'immissione e al reimpiego di denaro di origine illecita nei circuiti legali dell'economia, sia al traffico internazionale di stupefacenti.
  Rammenta, inoltre, che quanto alla protezione dei dati personali, nel documento si segnala che il Governo ha seguito con particolare attenzione l’iter legislativo delle seguenti proposte normative:
   proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti ai fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento dei reati o dell'esecuzione delle sanzioni penali, e la libera circolazione di tali dati (direttiva protezione dati);
   proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali e la libera circolazione di tali dati (regolamento generale sulla protezione dei dati).

  Fa presente, infine, che nella relazione viene richiamata la necessità di promuovere una adeguata formazione di tutti gli operatori della giustizia, in particolare giudici e pubblici ministeri, e si dà conto dell'avvenuta partecipazione italiana, nel corso del 2015, a gruppi di lavoro istituzionali in tema di e-justice.
  Ciò premesso, condivisi gli obiettivi perseguiti dal Governo nell'ambito del processo di integrazione europea e delle politiche ivi perseguite, propone di esprimere sul documento in esame parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta del relatore.

Interventi per il settore ittico.
Testo unificato C. 338 ed abb.
(Parere alla XIII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Maria Gaetana GRECO (PD), relatrice, rammenta che la Commissione è chiamata, nella seduta odierna, ad esaminare il testo unificato C. 338 e C. 339 Catanoso, C. 521 Oliverio e C. 1124 Caon, recante disposizioni in materia di interventi per il settore ittico.
  Fa presente che il provvedimento reca disposizioni volte a incentivare una gestione razionale e sostenibile delle risorse ittiche e a sostenere le attività di pesca commerciale e non commerciale e l'acquacoltura nelle acque marittime salmastre (articolo 1).
  Esso, inoltre, reca una delega al Governo per il riordino e la semplificazione della normativa in materia di pesca e Pag. 29acquacoltura, attraverso l'emanazione di un apposito testo unico, in cui siano raccolte tutte le norme vigenti in materia e l'introduzione delle modifiche necessarie a tali finalità (articolo 2).
  Nel passare all'esame dei profili di stretta competenza della Commissione giustizia, osserva come rilevano le disposizioni di cui, rispettivamente, agli articoli 4, 10 e 22.
  In particolare, l'articolo 4, al comma 2, nel novellare l'articolo 4 del decreto legislativo n. 4 del 2012, che reca la definizione di «imprenditore ittico», prevede l'applicazione delle disposizioni concernenti l'impresa familiare, di cui all'articolo 230-bis del codice civile, in quanto compatibili.
  Il comma 2-bis del medesimo articolo, estende, inoltre, ai soggetti legati dal vincolo familiare ai sensi dell'articolo 230-bis del codice civile, i quali svolgano attività amministrative, di lavorazione e commercializzazione del pescato, il trattamento degli assegni familiari e l'assicurazione per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, di cui all'articolo 1, comma 1, della legge 13 marzo 1958, n. 250.
  Il successivo comma 2-ter prevede, altresì, l'estensione ai predetti soggetti dell'iscrizione alle assicurazioni generali obbligatorie previste per i lavoratori marittimi di cui all'articolo 4 della legge n. 413 del 1984.
   L'articolo 10, al comma 1, dispone che la tassa di concessione governativa è dovuta ogni otto anni, indipendentemente dalla scadenza indicata nella licenza di pesca. È ammesso il pagamento tardivo oltre il termine di scadenza degli otto anni, entro i sei mesi successivi e in tal caso è applicata, a titolo di sanzione, una sovrattassa pari al 5 per cento dell'importo della tassa ordinaria.
  L'articolo 22, infine, stabilisce che la pratica di pesca sportiva e ricreativa a mare è subordinata ad una apposita comunicazione, con validità annuale, al Ministero delle Politiche agricole e forestali (comma 1) e al pagamento di un contributo annuale (commi 2 e 3).
  In caso di mancato rispetto di tali disposizioni, è applicata la sanzione amministrativa di cui all'articolo 1168 del codice della navigazione, approvato con regio decreto 30 marzo 1942, n. 327, incrementata del doppio (comma 3).
  In proposito, rammenta che l'articolo 1168 del codice della navigazione prevede che chiunque, senza l'autorizzazione dell'autorità competente, esercita la pesca nei porti e nelle altre località di sosta o di transito dei natanti è punito con la sanzione amministrativa fino a euro 51,00.
  Ciò premesso, propone di esprimere sul testo unificato in discussione parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 5 aprile 2016. – Presidenza del presidente Donatella FERRANTI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla lotta contro il terrorismo e che sostituisce la decisione quadro del Consiglio 2002/475/GAI sulla lotta contro il terrorismo.
(COM (2015) 625 final).

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dell'atto in oggetto, rinviato nella seduta del 31 marzo 2016.

  Donatella FERRANTI, presidente, nel rammentare che sulla proposta di direttiva in discussione l'altro ramo del Parlamento ha già adottato un atto di indirizzo, fa presente, tuttavia, che sulla materia sono in corso ulteriori riunioni delle competenti istituzioni europee, all'esito delle quali il Pag. 30Governo trasmetterà al Parlamento, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge n. 234 del 2012, ulteriori elementi informativi. Rileva, pertanto, l'opportunità che l'atto di indirizzo che dovrà essere adottato dalla Camera tenga conto anche di tali elementi. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Proposta di regolamento del Consiglio relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia di regimi patrimoniali tra coniugi.
(COM (2016) 106 final).
Proposta di regolamento del Consiglio relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia degli effetti patrimoniali delle unioni registrate.
(COM (2016) 107 final).

(Seguito dell'esame congiunto, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto degli atti in oggetto, rinviato nella seduta del 31 marzo 2016.

  Donatella FERRANTI, presidente, avverte che nella seduta di domani saranno messe a disposizione dei componenti della Commissione le relazioni, trasmesse dal Ministero della giustizia ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, sulle proposte di regolamento in discussione. Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sull'ordine dei lavori.

  Donatella FERRANTI, presidente, con riferimento al provvedimento C. 3634 in materia di unioni civili e convivenze, avverte che, nella seduta di domani, il relatore ed il rappresentante del Governo procederanno all'espressione dei pareri sulle proposte emendative presentate e che, nella medesima seduta, avranno inizio le relative votazioni, che proseguiranno nella seduta pomeridiana di giovedì 7 aprile prossimo.

  La seduta termina alle 14.10.