CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 30 marzo 2016
617.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

  Mercoledì 30 marzo 2016. — Presidenza del presidente Alessandro NACCARATO.

  La seduta comincia alle 10.45.

Disposizioni per l'introduzione di un sistema di tracciabilità dei prodotti finalizzato alla tutela del consumatore.
Emendamenti C. 1454 ed abb.-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Emanuele COZZOLINO (M5S), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 2 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.
  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

Ratifica ed esecuzione dei seguenti accordi in materia ambientale: a) Emendamento di Doha al Protocollo di Kyoto alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Doha l'8 dicembre 2012; b) Accordo tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Islanda, dall'altra, per quanto concerne la partecipazione dell'Islanda all'adempimento congiunto degli impegni dell'Unione europea, dei suoi Stati membri e dell'Islanda per il secondo periodo di impegno del Protocollo di Kyoto della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, fatto a Bruxelles il 1o aprile 2015; c) Protocollo relativo alla cooperazione in materia di prevenzione dell'inquinamento provocato dalle navi e, in caso di situazione critica, di lotta contro l'inquinamento del Mare Mediterraneo, fatto alla Valletta il 25 gennaio 2002; d) Decisione II/14 recante emendamento alla Convenzione sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero, fatta ad Espoo il 25 febbraio 1991, adottata a Sofia il 27 febbraio 2001; e) Decisione III/7 recante il secondo emendamento alla Convenzione sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero, fatta ad Espoo il 25 febbraio 1991, adottata a Cavtat il 1o-4 giugno 2004; f) Protocollo sulla valutazione ambientale strategica alla Convenzione sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero, fatta ad Espoo il 25 febbraio 1991, fatto a Kiev il 21 maggio 2003.
Emendamenti C. 3512-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Emanuele COZZOLINO (M5S), relatore, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 e gli emendamenti 4.100 e 6.100 delle Commissioni, non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del relatore.

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Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la Santa Sede in materia fiscale, fatta nella Città del Vaticano il 1o aprile 2015.
Emendamenti C. 3329-A Governo.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Alessandro NACCARATO, presidente, in sostituzione della relatrice impossibilitata a partecipare, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque.
Emendamenti C. 2212-A.

(Parere all'Assemblea).
(Esame e conclusione – Parere).

  Il Comitato inizia l'esame degli emendamenti.

  Alessandro NACCARATO, presidente, in sostituzione della relatrice impossibilitata a partecipare, rileva che gli emendamenti contenuti nel fascicolo n. 1 non presentano profili critici per quanto attiene al rispetto del riparto di competenze legislative di cui all'articolo 117 della Costituzione e propone pertanto di esprimere su di essi il parere di nulla osta.

  Nessuno chiedendo di intervenire, il Comitato approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 10.55.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 30 marzo 2016. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno, Gianpiero Bocci.

  La seduta comincia alle 14.

5-06559 Massimiliano Bernini e altri: Sull'ambito di applicazione della disciplina in materia di prevenzione degli incendi.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Massimiliano BERNINI (M5S), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo. Sottolinea infatti come l'interrogazione poneva due quesiti chiari. Il primo riguardava la questione se i depositi di olio di oliva di un frantoio siano ricompresi nel punto 12 dell'allegato al decreto del Presidente della Repubblica n. 151 del 2011. A tale quesito gli stessi vigili del fuoco non hanno dato risposte certe. Prende quindi atto con soddisfazione della risposta affermativa del Governo, anche se non la condivide del tutto. Un secondo quesito riguardava l'emanazione di precise linee guida e su questo la risposta del Governo non è stata esauriente, anche se, da quanto a lui risulta, alla fine del mese di gennaio si è aperto un tavolo tecnico sul tema.

5-06603 Scuvera: Sulla procedura di conferimento alla città di Varzi di una ricompensa al valor civile.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2)

  Chiara SCUVERA (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del sottosegretario, con particolare riferimento alla ricostituzione della Commissione consultiva per la concessione di ricompense al Pag. 13valore e al merito civile, cosa che renderà più celere l’iter della concessione della ricompensa oggetto dell'interrogazione in titolo. Sottolinea il valore di esperienze come quelle della Repubblica partigiana di Varzi che hanno anticipato quei valori che sono propri della nostra Costituzione ed auspica l'istituzione di un circuito delle repubbliche partigiane, che contribuirebbe a una loro maggiore conoscenza.

5-06890 Tino Iannuzzi e altri: Sulle vicende amministrative del Comune di Scafati.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Tino IANNUZZI (PD), replicando, ringrazia il sottosegretario Bocci per l'articolata e precisa risposta. Evidenzia che le argomentate preoccupazioni e le molteplici e motivate ragioni, poste a fondamento dell'atto di sindacato ispettivo che ha presentato con i Colleghi Tartaglione, Paris e Valiante, sono confermate dalla decisione assunta dal Ministero dell'Interno di autorizzare, ai sensi del Testo unico degli Enti Locali, una Commissione di accesso presso il Comune di Scafati, sulla base anche del pronunciamento unanime assunto – come ha indicato il Sottosegretario – «in una riunione tecnica di coordinamento presso la Prefettura di Salerno con la partecipazione dei responsabili provinciali delle Forze di Polizia, compresa la Direzione investigativa antimafia, nonché del Procuratore della Repubblica di Salerno».
  Ritiene ora necessario che la predetta Commissione, nel pieno e rigoroso esercizio delle sue funzioni e delle sue competenze, provveda a tutti gli accertamenti, le verifiche e gli approfondimenti necessari per ricostruire la situazione nel Comune di Scafati e per accertare se si riscontrino infiltrazioni della criminalità organizzata di tipo mafioso, ovvero forme di condizionamento tali da compromettere o alterare il libero e sereno svolgimento dell'attività gestionale ed amministrativa dell'Ente locale.
  Rileva come siano confermate le giuste ragioni sia degli interroganti, sia dei gruppi consiliari di opposizione nel Consiglio comunale di Scafati, che con forza hanno sollevato la questione, del tutto anomala ed ingiustificata, legata alla procedura di decadenza del Sindaco per lite pendente, incredibilmente avviata e poi – a conferma della fondatezza delle critiche sollevate – bloccata e non più portata avanti e, quindi, superata dallo stesso Sindaco di quella comunità, con la rinuncia al ricorso al T.A.R. Campania-Sezione di Salerno.

5-07370 Fabbri e altri: Sulla tutela della sicurezza e dell'incolumità pubblica nei poligoni di tiro privati.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Marilena FABBRI (PD), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del sottosegretario, in quanto concorda sul fatto che in parte la responsabilità dell'incidente oggetto dell'interrogazione sia da attribuire a singoli. Nel contempo rileva come ci siano lacune normative da colmare, ad iniziare dall'attuazione del decreto legislativo n. 204 del 2010, alla quale sta lavorando un gruppo di lavoro al quale non comprende perché non partecipino i vigili del fuoco. Quello di Ferrara è infatti l'ultimo di una serie di incidenti avvenuti nei poligoni di tiro che dimostrano l'insufficienza delle disposizioni sui controlli ed evidenziano come il problema non sia solo quello delle armi da fuoco ma delle possibili esplosioni a causa della saturazione dell'aria in ambienti chiusi e pieni di munizioni. I poligoni non sono, a suo avviso, impianti sportivi e le loro piccole dimensioni facilitano l'elusione dei controlli propri dei luoghi di intrattenimento. Ritiene, in conclusione, necessario intervenire a livello legislativo con norme che semplifichino la disciplina al fine di renderla più chiara ed efficace.

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5-07417 Pili: Sul potenziamento dell'organico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che l'interrogante ha comunicato di essere impossibilitato a partecipare alla seduta odierna. Acquisito il consenso del rappresentante del Governo, rinvia lo svolgimento dell'interrogazione ad altra data.

5-07561 Marco Di Maio: Sulla soppressione del distaccamento della polizia stradale di Rocca San Casciano.

  Il sottosegretario Gianpiero BOCCI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5)

  Marco DI MAIO (PD), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del sottosegretario e dell'impegno di mantenere il distaccamento della polizia stradale oggetto dell'interrogazione in titolo.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 30 marzo 2016. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. – Interviene la sottosegretaria di Stato per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, Sesa Amici.

  La seduta comincia alle 14.35.

Disposizioni di attuazione dell'articolo 49 della Costituzione.
C. 3004 Fontanelli, C. 3147 Lorenzo Guerini, C. 3438 Roberta Agostini, C. 3494 Zampa e C. 3610 D'Alia.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 23 marzo 2016.

  Danilo TONINELLI (M5S) osserva come l'esito delle audizioni svolte sia stato, a suo avviso, quello di far naufragare l'assunto alla base della proposta di legge più rilevante, a prima firma del deputato Lorenzo Guerini. La grande maggioranza degli esperti intervenuti ha infatti rilevato come sarebbe costituzionalmente illegittima una norma che legasse la partecipazione alle elezioni all'adozione di un modello definito di partito. Ritiene, quindi, che vi sia ora la necessità di ripartire da zero, sulla base di un nuova proposta di legge o di un nuovo testo della maggioranza. Auspica che alla discussione su questo nuovo testo sia dato grande spazio.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, fa presente al deputato Toninelli che la Commissione sta svolgendo l'esame preliminare di cinque proposte di legge abbinate. Assicura inoltre che, una volta presentata dal deputato Richetti la proposta relativa all'adozione del testo base, essa sarà discussa in modo da permettere ai componenti della Commissione di pronunciarsi sulla stessa, esprimendo la propria posizione di merito.

  Matteo RICHETTI (PD), relatore, ringrazia il deputato Toninelli per il contributo dato alla discussione preliminare e si augura che altri colleghi, come hanno preannunciato, intervengano, tra la seduta di oggi e quella di domani. Anticipa che, anche sulla base degli orientamenti emersi dalle audizioni e dal dibattito, sta predisponendo un testo unificato che si impegna a presentare per la prossima settimana. Non concorda con il collega Toninelli col fatto che siano venute meno le ragioni d'essere della proposta di legge a prima firma Lorenzo Guerini, da lui inoltre considerata alla pari delle proposte di legge presentate. Rimane infatti ben viva la necessità di dare concretezza, come sottolineato da molti esperti nel corso delle audizioni, ai concetti di «liberamente» e di «metodo democratico» enunciati dall'articolo 49 della Costituzione. E non è venuta meno l'esigenza, alla base anche della proposta di legge Lorenzo Guerini, di Pag. 15rispetto dei principi di trasparenza e di democrazia interna nell'organizzazione di un partito. Preannuncia che il testo che proporrà cercherà di inquadrare in modo non rigido elementi di garanzia che assicurino il rispetto di tali principi, in armonia col dettato dell'articolo 49 della Costituzione.

  Gian Luigi GIGLI (DeS-CD) raccoglie la sollecitazione del relatore ed espone la posizione del suo gruppo che, nell'essere favorevole a una maggiore garanzia di democrazia nella vita dei partiti, è del tutto contrario a norme che prevedano la ricusazione di partiti che non adottino il modello indicato per legge. Tale posizione è in linea con l'opinione espressa da molti degli esperti intervenuti in audizione e, in particolare, dal professor Nicolò Lipari.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, intervenendo per chiarire la propria posizione politica all'interno del dibattito, esprime i suoi dubbi sulla previsione della ricusazione, ma ritiene che sarebbe di grande utilità lavorare su due temi. Lo scopo è quello di garantire la partecipazione dei cittadini alla vita politica e a quella dei partiti, disciplinando da una parte l'organizzazione interna e assicurando dall'altra la trasparenza. Sottolinea come si tratti di lavorare non in modo creativo, ma sulla base sia delle norme del codice civile sulle associazioni applicabili anche ai partiti, sia di una giurisprudenza consolidata. Ricorda infatti numerose sentenze che hanno riguardato la vita interna e l'organizzazione dei partiti e dei gruppi politici organizzati. Osserva come perseguire l'obiettivo della trasparenza non significhi dettare le regole di funzionamento interno del partito, ma consentire al cittadino che si vuole iscrivere o che intende dare un contributo a un partito, di conoscere tali regole. In conclusione, ribadisce che le norme esistono già, ma che sarebbe un lavoro proficuo nell'interesse dei cittadini codificare i principi e le disposizioni che si applicano a tutti i partiti e movimenti politici soprattutto quando questi non abbiano regole specifiche sulla propria struttura e sul proprio funzionamento.

  Stefano QUARANTA (SI-SEL) preannuncia la presentazione in tempi brevi di una proposta di legge del suo gruppo sull'attuazione dell'articolo 49 della Costituzione, con una visione dei partiti quali strumento della partecipazione dei cittadini. Sottolinea come l'articolo 49 era di per sé «autoapplicabile» nel contesto in cui è maturato. Un contesto caratterizzato da partiti antifascisti visti come simbolo di democrazia dai cittadini che vi aderivano. Diverso è il discorso se lo si lega alla situazione attuale, dove esistono partiti leggeri, meno strutturati che non forniscono adeguate garanzie ai cittadini. Da qui l'esigenza di regole di garanzia minime e condivise, anche per porre un argine al discredito dei partiti, discredito che coinvolge indissolubilmente anche le istituzioni. Solo attuando l'articolo 49 si può quindi ricreare la fiducia nei partiti. Ritiene, anzi, che sarebbe utile intervenire direttamente sul testo costituzionale, chiarendo che la portata del concetto di «metodo democratico» va esteso alla vita interna dei partiti. Ritiene infatti che l'estensione del metodo democratico all'interno del partito, senza pregiudicare per questo le diverse scelte organizzative, sia un fondamentale indice di trasparenza.

  Andrea CECCONI (M5S) ribadisce che il suo gruppo ritiene che bisogna ripartire da zero per la costruzione di un testo base. Preliminarmente osserva che se la preoccupazione è quella di ridare fiducia ai partiti, con l'insieme delle proposte di legge all'esame della Commissione si aumenta invece la loro disaffezione. Infatti la ragione di questa disaffezione non è la mancanza di organizzazione, ma la cattiva prova data dai partiti che troppo spesso, nella migliore delle ipotesi, si sono trasformati in comitati d'affari. La strada per una buona legge è far sapere ai cittadini chi finanzia i partiti e disciplinare le fondazioni che sono in modo non chiaro alle spalle dei partiti. Questi sono gli Pag. 16aspetti che più interessano ai cittadini, non certo l'organizzazione dei partiti.

  Maurizio BIANCONI (Misto-CR) rileva che la questione della disciplina dei partiti politici era sorta già nella scorsa legislatura, dopo l'approvazione di quella legge che, in modo a suo avviso sbagliato, aveva cancellato rimborsi pubblici ai partiti politici. A questo proposito osserva che l'articolo 49 va letto come esteso a tutti i gruppi politici organizzati, dato che i costituenti non potevano certo avere in mente i modelli esistenti oggi. Ritiene un errore ragionare nell'ottica di una legge che piaccia ai cittadini. L'obiettivo deve essere invece quello di costruire una buona legge che dia attuazione all'articolo 49 della Costituzione. Osserva inoltre che nell'approccio a questa tematica si sconta un dato culturale che parte da lontano e riguarda il rapporto tra partito politico e istituzioni. In questo senso il primo vero modello organizzativo di partito al centro della vita politica e istituzionale è stato il Partito nazionale fascista e questo modello è stato parzialmente riprodotto anche nel dopoguerra dai maggiori partiti che erano strutturati in modo tale che le decisioni, sia a livello locale che a livello nazionale, fossero di fatto assunte dai partiti e trasferite in capo alle istituzioni che avevano il compito di formalizzarle e di attuarle. I partiti hanno spesso interpretato questo ruolo di centralità con un senso di onnipotenza, favorito dalla mancanza del riconoscimento di una personalità giuridica. La crisi di questo sistema dovuta al venir meno del potere unificante dei partiti, rende quanto mai attuale l'articolo 49 della Costituzione. Il nostro sistema politico-costituzionale, infatti, funziona soltanto nella misura in cui i partiti riescono a svolgere un ruolo istituzionale omologante. Ritiene tuttavia che per recuperare a pieno tale funzione occorra, accanto a una buona legge, un'assunzione di consapevolezza da parte degli attuali partiti e movimenti politici sul ruolo fondamentale che essi giocano nel funzionamento del sistema democratico. A suo avviso, una buona legge sui partiti deve contenere il riconoscimento della personalità giuridica e il controllo delle fonti di finanziamento. Su questo punto dichiara la sua contrarietà a qualsiasi finanziamento privato, preferendo quello pubblico. Nota, infatti, come il sistema di finanziamento privato favorisca gli interessi di lobbies e di gruppi economici. Sono inutili, quindi, regole rigide sull'organizzazione interna, perché un partito può essere libero di determinare la propria organizzazione e saranno poi i cittadini in qualità di elettori a compiere le proprie scelte col voto. Ritiene invece fondamentale la previsione di controlli esterni riguardo alla parità di accesso ai mezzi di comunicazione e alla scelta delle candidature.

  Danilo TONINELLI (M5S) desidera precisare come gran parte degli esperti abbiano concordato sull’«autoapplicabilità» dell'articolo 49, con le limitazioni previste dagli articoli 18 e 19 e dalla XII disposizione transitoria, e hanno sottolineato la rilevanza della questione dei finanziamenti. È qui che bisogna applicare il principio della trasparenza, nel rendere note le donazioni che oggi, se inferiori a centomila euro, sono conoscibili solo col consenso dei donatori. È un sistema che può portare a un totale controllo su un partito. Vanno inoltre disciplinate, sempre nell'ottica di trasparenza, le lobbies e le fondazioni.

  Mara MUCCI (Misto) rileva che molti degli esperti hanno sottolineato la necessità di attuare l'articolo 49. Nel concordare col collega Bianconi, osserva però che vada fatto qualche intervento sull'organizzazione interna per dare la possibilità a tutti gli iscritti di partecipare alla vita del partito e di concorrere alle decisioni. Va inoltre garantita la trasparenza sul piano economico e al riguardo rileva come molti partiti non abbiano presentato i loro bilanci.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, ritiene corretto il richiamo alla Pag. 17trasparenza, specie sul piano dei finanziamenti, anche se su questo aspetto sono stati fatti molti progressi. Concorda con il collega Bianconi sul fatto che un partito è libero di darsi la propria organizzazione, ma quello che non è accettabile che non si conoscano le norme e i principi che disciplinano tale organizzazione. È un principio di trasparenza a garanzia di chi si iscrive a un partito.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.30.

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