CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 22 marzo 2016
614.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO

TESTO AGGIORNATO AL 23 MARZO 2016

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SEDE CONSULTIVA

  Martedì 22 marzo 2016. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 10.10.

Princìpi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, nonché delega al Governo per l'adozione di tributi destinati al suo finanziamento.
C. 2212.

(Parere alla VIII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), relatore, illustra i contenuti del provvedimento in titolo, ampiamente modificato durante l'esame presso la Commissione di merito. Il testo si compone di 13 articoli.
  L'articolo 1 individua tra le finalità del provvedimento l'individuazione dei principi con cui deve essere utilizzato, gestito e governato il patrimonio idrico nazionale, nonché quella di favorire la definizione di un governo pubblico e partecipativo del ciclo integrato dell'acqua, in grado di garantirne un uso sostenibile e solidale.
  L'articolo 2, comma 1, qualifica il diritto all'acqua potabile di qualità nonché ai servizi igienico-sanitari come diritto umano essenziale al pieno godimento della vita e di tutti i diritti umani, come sancito dalla risoluzione dell'ONU del 26 luglio 2010. In base al comma 2, tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata e utilizzata secondo criteri di efficienza, di solidarietà, responsabilità e sostenibilità.
  L'articolo 3 prevede che i distretti idrografici costituiscono la dimensione ottimale di governo, di tutela e di pianificazione delle acque e che l'organizzazione del servizio idrico integrato è affidata agli enti di governo di ambiti ottimali, i quali sono individuati dalle regioni sulla base della normativa vigente. In particolare, il comma 4 delega il Governo ad adottare, entro il 31 dicembre 2016, un decreto legislativo contenente disposizioni per il rilascio e il rinnovo delle concessioni di prelievo di acqua, ivi incluse le fattispecie riguardanti il trasferimento del ramo d'azienda, nel rispetto dei principi e criteri direttivi di cui all'articolo 1, comma 1, lettera hhh) della legge 28 gennaio 2016, n. 11 (Deleghe per l'attuazione delle direttive nn. 23-25 in materia di appalti pubblici e di concessioni e riordino della normativa sui contratti pubblici).
  L'articolo 4 definisce il servizio idrico integrato un servizio pubblico locale di interesse economico generale assicurato alla collettività. Il comma 2 stabilisce che l'affidamento del servizio idrico integrato è disciplinato dall'articolo 149- bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che regola le modalità per l'affidamento del servizio nella normativa vigente. A tale articolo il comma 3 apporta due modificazioni volte a:
   disporre in via prioritaria l'affidamento diretto in favore di società interamente pubbliche, in possesso dei requisiti prescritti dall'ordinamento europeo per la gestione in house, comunque partecipate da tutti gli enti locali ricadenti nell'ambito territoriale ottimale;
   prevedere che l'ente di governo d'ambito verifica periodicamente l'attuazione del piano d'ambito nonché, almeno 24 mesi prima della scadenza della gestione di ambito, l'attività svolta dal gestore del Pag. 67servizio, previo svolgimento sul sito web istituzionale di apposita consultazione pubblica per la durata di trenta giorni.

  L'articolo 5 reca disposizioni in materia di governance nel controllo e nella regolazione dei servizi idrici stabilendo che:
   il Ministero dell'ambiente esercita il controllo sul rispetto della disciplina vigente in materia di tutela delle risorse idriche e della salvaguardia ambientale;
   l'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico (AEGGSI) esercita le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici, da essa già esercitate sulla base di quanto prevede il del decreto-legge n. 201 del 2011 e il DPCM che peraltro viene richiamato al comma 1, nonché assicura la costituzione di una banca dati sul servizio idrico integrato, i cui dati sono resi pubblici e fruibili alla collettività.

  L'articolo 6 elenca, quali fonti di finanziamento del servizio idrico integrato:
   la tariffa del servizio idrico integrato;
   le risorse nazionali, comprese quelle del Fondo destinato al finanziamento degli interventi relativi alle risorse idriche;
   le risorse europee destinate agli enti di governo dell'ambito per la realizzazione delle opere necessarie ad assicurare i livelli essenziali del servizio idrico integrato su tutto il territorio nazionale.

  Le predette risorse sono destinate prioritariamente al finanziamento di nuove opere per l'adeguamento dei sistemi di collettamento, fognatura e depurazione e delle reti idriche finalizzate al superamento delle procedure di infrazione o dei provvedimenti di condanna della Corte di Giustizia dell'Unione europea in ordine all'applicazione delle direttive sul trattamento delle acque reflue.
  Il citato Fondo destinato al finanziamento degli interventi relativi alle risorse idriche, unitamente al Fondo di garanzia delle opere idriche, concorre al finanziamento delle infrastrutture previste nel piano degli interventi elaborato dall'ente di governo dell'ambito.
  Si prevede inoltre che:
   i finanziamenti della Cassa depositi e prestiti dei progetti nel settore ambientale sono destinati in via prioritaria alle società interamente pubbliche a cui è affidato direttamente il servizio idrico integrato, per gli interventi sulla rete del servizio medesimo;
   i proventi delle sanzioni amministrative pecuniarie previsti dalla parte terza del decreto legislativo n. 152 del 2006 (che reca norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall'inquinamento e di gestione delle risorse idriche) sono riassegnati al Fondo destinato al finanziamento degli interventi relativi alle risorse idriche.

  L'articolo 7 prevede che sia assicurata, quale diritto fondamentale di ciascun individuo, l'erogazione gratuita di un quantitativo minimo vitale di acqua necessario al soddisfacimento dei bisogni essenziali, che deve essere garantita anche in caso di morosità, individuata fino a 50 litri giornalieri per persona, tenendo conto dei valori storici di consumo e di dotazioni pro capite, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui non viene indicato il termine per l'adozione. L'AEEGSI, nella predisposizione del metodo tariffario del servizio idrico integrato, assicura che la tariffa garantisca un adeguato recupero dei costi del servizio per mezzo dell'applicazione del criterio di progressività e dell'incentivazione al risparmio della risorsa idrica, a partire dal consumo eccedente il quantitativo minimo vitale giornaliero, nella determinazione del corrispettivo del medesimo. L'Autorità, inoltre, stabilisce i criteri e le modalità di individuazione dei soggetti a cui i gestori non possono sospendere l'erogazione dell'acqua per morosità, sulla base dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Si prevede inoltre che, entro il 30 giugno di ciascun anno, le regioni inviano all'AEEGSI, il gas e il sistema Pag. 68idrico e al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, una relazione sullo stato di attuazione dell'articolo 146, comma 1, lettera f), del decreto legislativo, 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, in materia di attribuzione dell'obbligo di provvedere all'installazione dei contatori per il consumo di acqua in ogni singola unità abitativa, nonché contatori differenziati per le attività produttive e del settore terziario esercitate nel contesto urbano.
  L'articolo 8, di particolare interesse per le competenze della Commissione, prevede che l'AEESGI individua misure per favorire la diffusione della tele-lettura in modalità condivisa da effettuare attraverso la rete elettrica, mediante l'utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, al fine di favorire il controllo e la verifica del diritto all'erogazione del quantitativo minimo vitale.
  L'articolo 9 prevede che i comuni incentivano gli esercizi commerciali in possesso di regolare licenza per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande presenti sul loro territorio a servire ai clienti acqua potabile che fuoriesce dai rubinetti.
  L'articolo 10 obbliga tutti i gestori del servizio idrico integrato a comunicare a ciascun utente, nella prima bolletta utile, i dati dell'anno precedente risultanti dal bilancio consuntivo dei gestori stessi relativi agli investimenti realizzati sulle reti nei settori dell'acquedotto, della fognatura e della depurazione unitamente alle relative spese, nonché ai dati relativi al livello di copertura dei citati settori. Con delibera dell'AEEGSI sono definite le modalità di attuazione di tale obbligo e dell'evidenziazione in bolletta delle informazioni concernenti i parametri di qualità dell'acqua e la percentuale media complessiva delle perdite idriche nelle reti di cui le gestioni fanno riferimento.
  L'articolo 11 è volto a garantire la massima trasparenza e strumenti adeguati di coinvolgimento nella redazione degli strumenti di pianificazione, nonché ad adottare forme di democrazia partecipativa per le decisioni relative agli atti fondamentali di pianificazione e programmazione del servizio idrico integrato. Il comma 3 reca disposizioni per la pubblicità delle sedute dell'ente di governo dell'ambito, dei verbali delle sedute e delle deliberazioni assunte, nonché dei provvedimenti che prevedono impegni di spesa.
  L'articolo 12 interviene sulla normativa contenuta nella legge n. 296 del 2006, al fine di:
   prevedere l'istituzione del Fondo nazionale di solidarietà internazionale, da destinare a progetti di cooperazione in campo internazionale che promuovano l'accesso all'acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari,;
   aumentare da 0,5 a 1 centesimo il contributo per ogni bottiglia di acqua minerale o da tavola in materiale plastico venduta al pubblico;
   istituire un prelievo in tariffa di 1 centesimo di euro per metro cubo di acqua erogata a cura dell'AEEGSI.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessuno chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 22 marzo 2016. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 10.20.

Proposta di nomina del Prof. Federico Testa a Presidente dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA).
Atto n. 66.

(Esame ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di nomina in oggetto.

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  Lorenzo BECATTINI (PD), relatore, sottolinea che la X Commissione è chiamata ad esprimere un parere al Governo, ai sensi dell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, sulla proposta di nomina del professor Federico Testa, a presidente dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA).
  Ricorda che la legge 28 dicembre 2015, n. 221, ha novellato l'articolo 37 della legge n. 99 del 2009 istituendo la nuova Agenzia ENEA, ente di diritto pubblico finalizzato alla ricerca e all'innovazione tecnologica, nonché alla prestazione di servizi avanzati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai cittadini nei settori dell'energia, dell'ambiente e dello sviluppo economico sostenibile. Segnala, altresì, che il prof. Federico Testa ha ricoperto dall'agosto del 2014 fino ad oggi l'incarico di Commissario dell'ENEA.
  Per quanto riguarda il curriculum professionale, il prof. Testa, nato a Verona il 20 agosto 1954, si è laureato nel 1978 con il massimo dei voti e la lode presso la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università di Padova. Negli anni successivi ha collaborato alla ricerca sui bilanci energetici regionali promossa dallo IEFE (Istituto di Economia delle Fonti di Energia) dell'Università Bocconi. Contemporaneamente inizia a collaborare con la CGIL di Verona, dapprima come coordinatore dell'Ufficio Studi, poi come responsabile dell'agroindustria. Responsabile del settore agroindustriale della CGIL regionale del Veneto dal 1984, nello stesso anno è nominato consigliere di amministrazione dell'Ente di Sviluppo Agricolo del Veneto (ESAV). Nel 1986 è chiamato a far parte del Comitato consultivo per la zootecnia della Comunità economica europea. Partecipa ai lavori della Commissione Produttività della Federazione italiana delle imprese elettriche Municipalizzate (Federelettrica). Componente dal 1989 del Comitato di redazione della rivista di studi e ricerche «Sinergie», nel 1993 è nominato responsabile della redazione centrale di Verona. Nell'anno accademico 1992-1993 è titolare di un contratto di ricerca in marketing presso la Scuola di relazioni pubbliche dell'Istituto universitario di lingue moderne di Milano e partecipa al progetto di ricerca «Processi di sviluppo dell'impresa minore» finanziato dal Ministero dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica.
  Dall'ottobre 1994 è ricercatore in tecnica industriale e commerciale presso l'Istituto di studi industriali, bancari e del terziario dell'Università degli studi di Verona. Nello stesso anno è nominato dal sindaco di Verona nel Consiglio di amministrazione dell'Azienda Generale Servizi Municipalizzati (AGSM). Negli anni successivi partecipa a ricerche MURST sulle dinamiche evolutive dei distretti industriali e sugli investimenti immateriali e la valutazione di convenienza ad investire, a ricerche CNR sulla qualità come variabile strategica delle imprese di servizi e sull'università come azienda. Nel settembre del 1995 è nominato dal prof. Mario Marigo, Rettore dell'Università di Verona, a rappresentare l'Università nel gruppo di lavoro per il Parco scientifico e tecnologico di Verona. Vincitore nel 1998 del concorso per professore associato, settore P02B, Economia e gestione delle imprese, è chiamato nella primavera del 1999 dalla Facoltà di economia dell'Università di Verona a ricoprire l'insegnamento di Tecnica industriale e commerciale. Nell'ottobre 2002, risultato idoneo al concorso per professore ordinario, settore P02B, Economia e gestione delle imprese, è chiamato dalla Facoltà di lingue e letterature straniere dell'Università di Verona sulla Cattedra di economia e gestione delle imprese. Nel novembre 2002 è nominato vicepresidente di AGSM Spa. Nel giugno 2005 è nominato membro del Comitato Esecutivo dell'Aeroporto Valerio Catullo spa. Nella primavera del 2006 è eletto alla Camera dei deputati ed entra a far parte della Commissione Attività produttive, commercio e turismo. Viene rieletto nelle elezioni del 2008 ed assume l'incarico di responsabile nazionale per l'energia ed i servizi pubblici del Partito Democratico. Nel 2013 è chiamato a presiedere il Comitato scientifico dello Smart Energy Pag. 70Expo, la prima manifestazione internazionale dedicata all'efficienza energetica. Nello stesso anno è nominato Direttore del Dipartimento di economia aziendale dell'Università degli Studi di Verona. Nel 2013 viene incluso dall'ENEA nel gruppo di esperti di elevata e comprovata esperienza per la valutazione delle proposte nell'ambito del progetto «Idee per lo sviluppo sostenibile». Con decreto del Ministro dello sviluppo economico del 6 agosto 2014 è nominato Commissario ENEA.
  Dottore commercialista e revisore contabile, ha svolto attività di revisione presso amministrazioni locali ed importanti società private, anche multinazionali; ha altresì collaborato con Associazioni imprenditoriali ed imprese singole nello sviluppo di programmi rivolti alla crescita imprenditoriale, competitiva e di marketing delle piccole e medie imprese, facendo altresì parte del panel di esperti di energia dell'Aspen Institute. Fa parte del consiglio di amministrazione di numerose Fondazioni di ricerca e di sostegno al mondo del volontariato.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessuno chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 22 marzo 2016. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. — Interviene la sottosegretaria di Stato dei beni e le attività culturali e del turismo, Dorina Bianchi.

  La seduta comincia alle 10.40.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-08197 Benamati: Valorizzazione delle opportunità di investimento nel settore turistico.

  Gianluca BENAMATI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Vanessa CAMANI (PD) dichiara di aver sottoscritto l'interrogazione in titolo.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Gianluca BENAMATI (PD), replicando, si dichiara soddisfatto dell'articolata risposta che ha spaziato in ambiti delle politiche sul turismo non toccati dal proprio atto ispettivo. Auspica un maggiore coordinamento fra il Ministero dei beni culturali, il Ministero dello sviluppo economico e il Ministero delle infrastrutture al fine di favorire la digitalizzazione e la promozione delle imprese turistiche incrementandone la competitività. Assicura che continuerà a seguire con attenzione il programma di «finanza per la crescita» che rappresenta un importante opportunità di investimento nel settore turistico e per l'ottimizzazione degli utilizzi delle risorse europee del ciclo 2014-2020.

5-08196 Galgano: Estensione del credito d'imposta a favore delle imprese operanti nel turismo all'aria aperta.
5-08198 Allasia: Stabilizzazione delle misure per la ristrutturazione edilizia e la riqualificazione energetica delle strutture alberghiere.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che, vertendo le interrogazioni in titolo sul medesimo argomento, saranno svolte congiuntamente.

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  Maria Valentina VEZZALI (SCpI), cofirmataria dell'interrogazione Galgano 5-08196, illustra l'interrogazione in titolo.

  Stefano ALLASIA (LNA) illustra la propria interrogazione.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Maria Valentina VEZZALI (SCpI), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta. Ritiene dovrebbero essere compiuti maggiori sforzi a favore del turismo sostenibile di cui le strutture open air rappresentano parte significativa. Sottolinea che la diversificazione dell'offerta è base dell'attrattività dell'industria turistica della quale fanno parte 2.510 aziende che operano nel settore del turismo open air.

  Stefano ALLASIA (LNA), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo e ribadisce l'importanza di stabilizzare le agevolazioni fiscali relative alla ristrutturazione edilizia e alla riqualificazione energetica delle strutture alberghiere al fine di accrescere la competitività del settore e di migliorare la qualità dell'offerta ricettiva.

5-08195 Fantinati: Competenze della direzione generale turismo e di Invitalia Spa nell'elaborazione del nuovo Piano nazionale sul turismo.
5-08199 Ricciatti: Competenze della direzione generale turismo e di Invitalia Spa nell'elaborazione del nuovo Piano nazionale sul turismo.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che, vertendo le interrogazioni in titolo sul medesimo argomento, saranno svolte congiuntamente.

  Mattia FANTINATI (M5S) illustra la propria interrogazione.

  Florian KRONBICHLER (SI-SEL) rinuncia ad illustrare l'interrogazione Ricciatti 5-08199 di cui è cofirmatario.

  La sottosegretaria Dorina BIANCHI risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Mattia FANTINATI (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto della risposta. Si rammarica che all'interno del Mibact non vi siano ancora le professionalità per l'elaborazione del Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia e che sia necessaria un'assistenza tecnica di Invitalia per un'attività che, diversamente da quanto affermato nella risposta, non presenta assolutamente un carattere di straordinarietà.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 11.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 22 marzo 2016. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 11.20.

Schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 27 settembre 1991, n. 311, per l'attuazione della direttiva 2014/29/UE concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla messa a disposizione sul mercato di recipienti semplici a pressione.
Atto n. 270.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 17 marzo 2016.

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  Angelo SENALDI (PD), relatore, con riferimento alla richiesta formulata nella precedente seduta ritiene di confermare il parere presentato in quanto i recipienti semplici a pressione oggetto dello schema di decreto in esame sono destinati a contenere aria o azoto e non sono destinati a essere esposti alla fiamma. Non è previsto pertanto che possano essere contenitori di idrogeno.

  Andrea VALLASCAS (M5S) chiede, a nome dei deputati presenti del proprio gruppo, la verifica del numero legale.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constata che la richiesta del deputato Crippa non è sostenuta dal numero dei deputati previsto dall'articolo 46, comma 4 del regolamento.

  La Commissione approva la proposta di parere di parere del relatore (vedi allegato 4).

Schema di decreto legislativo recante modifiche al decreto legislativo 6 novembre 2007, n. 194, di attuazione della direttiva 2014/30/UE concernente l'armonizzazione delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilità elettromagnetica.
Atto n. 271.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato nella seduta del 17 marzo 2016.

  Angelo SENALDI (PD), relatore, illustra la proposta di parere favorevole con un'osservazione volta a una più puntuale traduzione della versione inglese della direttiva nell'articolo aggiuntivo 7-bis dello schema di decreto in esame in modo da evitare ai fabbricanti l'obbligo che sul materiale immesso sul mercato sia apposto il numero di tipo, di lotto e di serie, prevedendo – come nel testo inglese – l'obbligo all'apposizione del numero di lotto o del numero di serie. Ritiene infatti che la versione italiana di recepimento della direttiva aggravi i fabbricanti di oneri aggiuntivi non previsti in altri Stati europei (vedi allegato 5).

  Andrea VALLASCAS (M5S) chiede, a nome dei deputati presenti del proprio gruppo, la verifica del numero legale.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, constatata la presenza del numero di deputati previsto dal regolamento, dispone la verifica del numero legale.

  Si procede alla verifica del numero legale.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, comunica che la Commissioni non è in numero legale. Apprezzate le circostanze, rinvia il seguito dell'esame degli atti n. 271, n. 273 e n. 274 ad altra seduta.

  Davide CRIPPA (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, in relazione all'atto n. 273 concernente al messa a disposizione sul mercato di strumenti di misura, chiede di comprendere meglio se lo schema di decreto in esame dilati ulteriormente il regime di transitorietà per l'immissione sul mercato di prodotti non conformi. L'osservazione riguarda anche la relazione allegata allo schema di decreto legislativo n. 22 del 2007 che demanda a ciascuno Stato membro l'adozione di specifiche modalità di controlli operativi di misura. Ritiene si tratti di una palese incongruenza. La normativa dei prodotti delineata in questa direttiva prevede che il produttore o il soggetto che immette sul mercato il prodotto mantenga la relativa documentazione per dieci anni, compresa quella della marcatura CE, tuttavia, da una prima verifica, lo schema di decreto prevede 15 anni dall'installazione evidenziando un disallineamento. Ribadisce pertanto la richiesta di approfondimento sulla questione. Ritiene che l'approfondimento richiesto possa fare chiarezza anche sulle specifiche relative ai contatori 2.0.

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  Gianluca BENAMATI (PD), nel sottolineare che la Commissione sta affrontando temi molto tecnici, ritiene condivisibile la richiesta di approfondimento del collega Crippa in merito all'atto n. 273. Osserva tuttavia che, laddove non ci fossero evidenti motivazioni di richiesta di parere parlamentare su schemi di decreto recanti normativa tecnica, il Governo dovrebbe attenersi scrupolosamente al dettato dell'articolo 29, comma 7, lettera a), della legge n. 234 del 2012, come sottolineato nell'osservazione della proposta di parere sull'atto n. 270 testé approvata dalla Commissione.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 11.40.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Martedì 22 marzo 2016. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  La seduta comincia alle 11.50.

Indagine conoscitiva su «Industria 4.0»: quale modello applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali.
Sulla pubblicità dei lavori.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.

Audizione del dott. Luca De Biase, direttore responsabile di Nova – Il Sole 24 Ore.
(Svolgimento e conclusione).

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, introduce l'audizione.

  Luca DE BIASE, direttore responsabile di Nova – Il Sole 24 Ore, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Lorenzo BASSO (PD), Adriana GALGANO (SCpI), Ludovico VICO (PD), Gianluca BENAMATI (PD), Alberto BOMBASSEI (SCpI), Marco DA VILLA (M5S), Cristina BARGERO (PD) e Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD).

  Luca DE BIASE, direttore responsabile di Nova – Il Sole 24 Ore, risponde ai quesiti posti.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ringrazia il dott. Luca De Biase e dichiara conclusa l'audizione.

Audizione di rappresentanti di Confindustria.
(Svolgimento e conclusione).

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, introduce l'audizione.

  Andrea BIANCHI, direttore delle politiche industriali di Confindustria, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Intervengono quindi per porre quesiti e formulare osservazioni i deputati Cristina BARGERO (PD), Ludovico VICO (PD), Lorenzo BECATTINI (PD), Alberto BOMBASSEI (SCpI), Lorenzo BASSO (PD) e il presidente Ettore Guglielmo EPIFANI.

  Andrea BIANCHI, direttore delle politiche industriali di Confindustria, risponde ai quesiti posti.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 14.50.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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