CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 15 marzo 2016
610.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 106

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Martedì 15 marzo 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 12.30.

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  Michele Pompeo META, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-08106 Garofalo: Utilizzo del patrimonio ferroviario da parte delle società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, con particolare riguardo agli alloggi in locazione al personale.

  Raffaello VIGNALI (AP), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando, in particolare, l'esigenza che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti espliciti in che modo intenda operare, nell'ambito delle proprie competenze, in ordine alle recenti notizie di stampa relative agli avvisi di finita locazione degli alloggi in uso ai ferrovieri in servizio o in quiescenza, inviati dalle società del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Raffaello VIGNALI (AP), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, che chiarisce i fatti e dimostra un'apertura riguardo ad un possibile rinnovo dei contratti, che sembrava escluso dal dettato delle lettere inviate ai dipendenti locatori degli alloggi. Esprime, in ogni caso, una forte preoccupazione per una vicenda sulla quale ritiene ci debba essere una maggiore attenzione da parte del Ministero delle infrastrutture dei trasporti, per evitare da un lato di ingenerare inutili preoccupazioni per le famiglie dei ferrovieri e dall'altro di compiere azioni che non valorizzerebbero il patrimonio immobiliare del Gruppo Ferrovie dello Stato, stante la particolare contingenza di crisi economica che colpisce in particolar modo il settore immobiliare. Auspica che possano essere evitate conseguenze paragonabili a quelle occorse in conseguenza alla decisione dell'Anas di sottrarre ai dipendenti gli alloggi in loro uso, oggi trasformati in ruderi. Mette in evidenza, al contrario, la necessità di valorizzare la funzione di presidio delle piccole stazioni e auspica pertanto che il ministero possa svolgere appieno la propria funzione di indirizzo e vigilanza, volta ad indurre le società del Gruppo FS ad una oculata gestione di un patrimonio costruito con le risorse di tutti i cittadini.

5-08107 Franco Bordo: Realizzazione del collegamento ferroviario Tirreno-Brennero (Ti-Bre) in luogo di quello autostradale.

  Franco BORDO (SI-SEL) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando che il progetto autostradale relativo al raccordo Autocisa-AutoBrennero risale al 1974 e oggi si realizza soltanto un primo lotto funzionale di appena dieci chilometri di lunghezza. Non sono altresì previsti finanziamenti per la prosecuzione del tratto. D'altra parte il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha più volte affermato la volontà di orientare la politica del settore verso la cosiddetta «cura del ferro». Per questo nell'interrogazione da lui presentata si chiede se il Ministero intenda considerare, in alternativa al progetto autostradale, la proposta di completamento del corridoio ferroviario Tirreno-Brennero illustrata da una delegazione dei sindaci del territorio nell'incontro che si è tenuto presso il Ministero stesso.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Franco BORDO (SI-SEL), replicando, si dichiara insoddisfatto perché la risposta indica come strategico il collegamento autostradale e esclude, allo stato dei fatti il corridoio ferroviario. Segnala che il progetto Pag. 108di corridoio ferroviario, al quale si fa riferimento, pur essendo stato illustrato dai sindaci, è stato predisposto dalla società che cura anche il progetto autostradale. Ribadisce che se non si fanno scelte strategiche come quelle indicate nella propria interrogazione non sarà in alcun modo raggiungibile l'obiettivo fissato dall'Unione europea di trasportare su ferro e su acqua il 50 per cento delle merci, obiettivo rispetto al quale l'Italia è molto lontana.

5-08108 Biasotti: Ritardi nella messa a disposizione delle risorse destinate al progetto di interramento del tratto Saviano-Feudo-Nola della ferrovia circumvesuviana.

  Paolo RUSSO (FI-PdL), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando che si tratta di una vicenda annosa, già trattata in una precedente interrogazione a risposta immediata svolta qualche mese fa. Fa presente che l'obiettivo di questo nuovo atto di sindacato ispettivo è quello di verificare se, trascorsi alcuni mesi da quel primo atto, siano state messe in campo soluzioni volte ad eliminare quella che appare una condizione discriminatoria nei confronti dell'intervento di interramento del tratto Saviano – Feudo – Nola della ferrovia Circumvesuviana. Osserva che la mancata realizzazione di questo intervento, oltre che configurarsi come la perdita di una importante opportunità per il territorio e per i cittadini, comporta il rischio di una perdita dei finanziamenti. Evidenzia inoltre, come già rilevato dal Ministro delle infrastrutture dei trasporti, che sono maturate obbligazioni vincolanti e che pertanto saranno messe in atto procedure risarcitorie cui conseguiranno ingenti esborsi di denaro pubblico, senza peraltro che l'opera venga realizzata. In ultimo, rileva che l'interramento di tale tratto comporterebbe un evidente vantaggio in termini di tutela ambientale, potendosi, a seguito di tale interramento, eliminare tre passaggi a livello.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Paolo RUSSO (FI-PdL), replicando, rileva con amarezza che nulla è accaduto dal momento in cui era stato presentato il precedente atto di sindacato ispettivo e sottolinea al riguardo una grave responsabilità della regione. Osserva che proseguono progetti che possono essere considerati del tutto analoghi, sia in ordine alle condizioni amministrative sia in ordine all'entità dei finanziamenti, come, ad esempio, i lavori sulla linea Napoli-Torre Annunziata-Sorrento, la bretella di collegamento tra le linee Cumana e Circumflegrea o il collegamento tra la tangenziale di Napoli, la rete viaria costiera e il porto di Pozzuoli, e osserva che si configura una evidente discriminazione a carico dell'opera oggetto dell'atto di sindacato ispettivo. Esprime apprezzamento per la disponibilità manifestata dal rappresentante del Governo di seguire la vicenda, rispetto alla quale, pur se l'incertezza è assoluta, si profila sempre più seriamente il rischio di un doppio danno per i cittadini, che non vedranno realizzato l'interramento e saranno, per di più, costretti a pagare ingenti risarcimenti ai soggetti nei confronti dei quali sono maturate obbligazioni vincolanti. Auspica pertanto che il Governo, nel rispetto dell'Accordo di Programma Quadro Stato-Regione possa esercitare la propria attività ispettiva e di indirizzo, compiendo, se del caso, azioni sostitutive, per far fronte ad un atteggiamento che appare oltremodo illogico e senz'altro dannoso.

5-08109 Oliaro: Stato di degrado della stazione ferroviaria di Noicattaro (BA) e delle aree antistanti.

  Adriana GALGANO (SCpI) in accordo con la presentatrice, dichiara di voler sottoscrivere l'interrogazione in titolo. In qualità di cofirmataria, illustra quindi l'interrogazione in titolo, sottolineando lo stato di degrado della stazione di Noicattaro, Pag. 109del piazzale antistante e del parcheggio. Evidenzia altresì l'incertezza che sussiste sul soggetto su cui ricade la responsabilità di riqualificazione, gestione e manutenzione della stazione e delle aree indicate. Auspica pertanto che il Governo voglia dare indicazioni su come possa essere risolta una situazione così problematica.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Adriana GALGANO (SCpI), replicando, osserva che si tratta di una vicenda incredibile, come altre che si registrano in Italia riguardo a stazioni e infrastrutture ferroviarie. Esprime soddisfazione per l'impegno del Ministero a rivolgere la propria attenzione al problema segnalato e a proseguire la propria attività di vigilanza. Nel riservarsi di leggere con attenzione la dettagliata documentazione presentata in allegato alla risposta, dichiara di voler seguire con attenzione gli sviluppi della vicenda perché ritiene che le condizioni di degrado evidenziate nell'interrogazione debbano essere superate.

5-08110 Spessotto: Tempi e modalità di attuazione del programma di verifica delle emissioni inquinanti sul parco veicoli in circolazione ed eventuale applicazione di sanzioni pecuniarie a carico delle case costruttrici.

  Arianna SPESSOTTO (M5S) illustra l'interrogazione in titolo, ricordando, in particolare, che il Ministro Delrio nell'audizione svoltasi presso la Commissione nel mese di ottobre 2015, aveva dichiarato che i veicoli coinvolti in Italia nello scandalo cosiddetto «dieselgate» erano circa 710.000 e che il Ministero avrebbe avviato, nei tre mesi successivi, una campagna di controlli a campione sui veicoli circolanti e da immatricolare, preannunciando lo stanziamento di 5 milioni di euro. Rammenta che, nella medesima audizione, il Ministro aveva ventilato l'ipotesi dell'applicazione, nei confronti della casa costruttrice, delle sanzioni amministrative previste dall'articolo 77 del codice della strada per i soggetti che producono o mettono in commercio veicoli non conformi al tipo omologato, quantificando entrate per circa 700 milioni di euro, sufficienti pertanto a finanziare il citato programma nonché a realizzare interventi concreti per la mobilità alternativa, e in particolare elettrica. Ricorda che successivamente vi è stato un richiamo da parte dell'Unione europea all'Italia per i mancati controlli e sottolinea, al riguardo il ritardo maturato dall'Italia rispetto ad altri Paesi europei, come la Francia, nella quale è stata addirittura aperta un'indagine per truffa nei confronti della società Volkswagen.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Arianna SPESSOTTO (M5S), replicando, pur esprimendo apprezzamento per l'avvenuta emanazione del decreto dirigenziale, ribadisce in ogni caso il ritardo con il quale il Governo italiano sta operando, in confronto agli altri Paesi europei. Stigmatizza, inoltre, il fatto che le prime azioni sono state intraprese dal Governo in seguito alla segnalazione dell'Unione europea e che non è stato dato seguito celermente a quanto prospettato in Parlamento nei giorni immediatamente successivi allo scandalo. Fa presente che il settore dei trasporti è uno dei maggiori contributori per quanto riguarda le emissioni di particolato fine e ultrafine e sottolinea il primato negativo dell'Italia di morti per particolato ultrafine. Auspica, infine, che possa essere avviata la discussione di una risoluzione presentata dal proprio Gruppo, volta a rivedere i criteri di omologazione dei veicoli.

5-08111 Tullo: Lunghezza massima degli autosnodati e dei filosnodati adibiti al servizio di linea per il trasporto di persone.

  Mario TULLO (PD) si riserva di intervenire in replica.

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  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Mario TULLO (PD), replicando, sottolinea che, come evidenziato nella risposta, la prescrizione, a livello europeo è di una lunghezza massima di 18,75 metri. Apprezza altresì la disponibilità del Governo a intervenire sulla questione. Si dichiara pertanto pienamente soddisfatto della risposta.

5-08112 Attaguile: Regolamentazione del traffico aereo afferente al sistema lombardo, sulla base della differenziazione dell'offerta aeroportuale.

  Guido GUIDESI (LNA), in qualità di cofirmatario, illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando in particolare la necessità che venga regolamentato il traffico aeroportuale in modo tale da valorizzare gli scali lombardi, differenziandone l'offerta.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Guido GUIDESI (LNA), replicando, ringrazia il sottosegretario per la risposta nella quale vengono confermate le grandi potenzialità dei singoli scali lombardi dal punto di vista industriale, che a suo giudizio andrebbero sfruttate al fine di generare maggiore ricchezza per il territorio. Si riserva di monitorare le volontà espresse dal rappresentante del Governo nella risposta, al fine di evitare che la situazione di semi monopolio che attualmente riveste la compagnia aerea Alitalia non influenzi negativamente lo sviluppo del territorio, limitandone le potenzialità.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.20.

RISOLUZIONI

  Martedì 15 marzo 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 13.20.

7-00517 De Lorenzis: Valutazione economico-finanziaria del progetto relativo alla galleria di base del Brennero.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Riccardo FRACCARO (M5S), in qualità di cofirmatario della risoluzione in titolo, ne illustra i contenuti, evidenziando che essa mira a impegnare il Governo su un tema di grande rilievo, in quanto la galleria di base del Brennero costituisce un'opera di dimensioni notevolissime, con costi di realizzazione altrettanto ingenti. Di fronte a un'opera di tale rilevanza ritiene che la prima esigenza sia quella di verificare il rapporto tra costi e benefici. Tuttavia l'attività svolta in questo senso da lui stesso e da altri esponenti del Gruppo MoVimento 5 Stelle ha incontrato notevoli difficoltà, che dimostrano la scarsa trasparenza riguardo a tale aspetto. Ricorda più in particolare che nel 2004 era stata svolta un'analisi costi-benefici, finanziata con risorse pubbliche, che più parti politiche hanno chiesto di poter esaminare e che non è stata messa a disposizione se non nel 2014. Tale analisi infatti non è mai stata resa disponibile a quanti ne avessero fatto richiesta per verificare se Pag. 111fosse confermata o meno la riduzione del traffico autostradale, e conseguentemente delle emissioni inquinanti, alla base della realizzazione dell'opera, se non a partire dal 2014, quando egli stesso l'ha ricevuta in forma anonima nella propria casella di posta elettronica. Sottolinea che, sulla base di tale studio, reso noto quindi molti anni dopo la sua elaborazione, l'opera non comporta alcuna esternalità positiva e che, una volta fatta presente l'assenza di vantaggi nella realizzazione dell'opera alla società BBT-Se, quest'ultima ha risposto che lo studio era pubblico sin dal momento della sua elaborazione, e che quindi tali osservazioni avrebbero potuto essere rese assai prima, e che in ogni caso alcuni fattori erano cambiati e pertanto tale studio non aveva più la medesima validità. Ricorda che sono stati presentati numerosi atti di sindacato ispettivo aventi ad oggetto tale opera, il primo a far data dal 2013, in risposta al quale il rappresentante del Governo aveva finalmente reso pubblica l'analisi costi-benefici elaborata nel 2004. Essendo emersa l'opportunità di sottoporla alla valutazione indipendente di un centro di ricerca pubblico, questa, insieme alla successiva analisi elaborata nel 2007, era stata inviata al laboratorio di politica dei trasporti del dipartimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Milano.
  La lettura dell'analisi costi-benefici del 2004 e del successivo aggiornamento effettuato nel 2007, effettuata da due ricercatori del laboratorio, ha portato ai risultati dettagliatamente indicati nella premessa della proposta di risoluzione e tali da evidenziare una chiara sovrastima dei benefici e sottostima dei costi. La conclusione di tale valutazione indipendente è che risulta necessaria una nuova analisi costi-benefici, per superare l'obsolescenza di quelle che sono state effettuate e per correggere alcuni errori metodologici. Proprio sulla base di questa conclusione ribadisce la richiesta, contenuta nel dispositivo della proposta di risoluzione, di effettuare una attenta e appropriata analisi costi-benefici, prima di procedere alla realizzazione dell'opera.
  In secondo luogo evidenzia l'inadeguatezza del piano economico-finanziario relativo al progetto, che risulta palesemente non rispondente ai requisiti prescritti dalla normativa per tale documento. Osserva infatti che tale piano, contenuto in allegato ad una delibera del CIPE, altro non è che un cronoprogramma, che appare quindi del tutto insufficiente, stanti le dimensioni dell'opera stessa e l'impatto rilevante sul territorio.
  In conclusione ribadisce l'esigenza che prima di assumere decisioni che hanno un impatto così rilevante, sia in relazione al territorio interessato, sia sotto il profilo dei costi di realizzazione, occorre un'analisi costi-benefici e un piano economico-finanziario adeguato, con riferimento anche alla realizzazione delle linee di accesso, il cui impatto risulta ancora più forte per il territorio, dovendosi queste ubicare ancora più all'interno del tessuto urbano. Ritiene che le richieste avanzate nella proposta di risoluzione possano essere ampiamente condivise. Osserva in particolare che esse risultano pienamente in linea con gli intenti più volte manifestati dal Ministro Delrio in materia di politica delle opere pubbliche, per cui, quali che siano le dimensioni di un'opera, qualsiasi decisione deve essere assunta verificando se tale opera sia utile o non lo sia. Dichiara pertanto di attendersi una posizione favorevole del Governo rispetto alle indicazioni della proposta di risoluzione.

  Paolo GANDOLFI (PD) ritiene che la valutazione di tale opera non debba tenere in conto il solo contesto locale, ma che l'analisi costi-benefici debba invece considerare l'intero territorio nazionale, nonché le politiche messe in campo dal Governo riguardo al transito dei mezzi pesanti e, più in generale alla regolamentazione del traffico. Osserva quindi che alcuni elementi che, all'interno dell'analisi costi benefici elaborata in relazione all'opera oggetto dell'atto di indirizzo, possono generare perplessità, potrebbero invece acquisire credibilità in ragione dei progetti che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Pag. 112sta valutando riguardo ad un possibile sviluppo del trasporto ferroviario delle merci dal Nord alla pianura padana e al Tirreno ligure.

  Giorgio BRANDOLIN (PD) richiama la proficua collaborazione, anche nell'ambito del Comitato d'amicizia, tra deputati italiani e austriaci riguardo alle opere transfrontaliere, e sottolinea l'interesse comune a realizzare tale opera, che permette il collegamento tra la pianura padana e il corridoio transalpino economicamente assai rilevante. Concorda con il collega Gandolfi che l'analisi costi-benefici non debba tenere in conto solo fattori localistici, ma debba essere fatta in una visione complessiva del trasporto merci su ferrovia dall'Italia oltre le Alpi. Riterrebbe a tal fine utile, come già proposto, una missione della Commissione per verificare lo stato di avanzamento dell'opera, confrontarsi con le comunità locali sul percorso già compiuto e sulle risposte necessarie rispetto alla realizzazione di questa infrastruttura.

  Michele Pompeo META, presidente, chiede al rappresentante del Governo di esprimere le proprie valutazioni in una successiva seduta, dovendo la Commissione svolgere una audizione precedentemente programmata, ed essendo imminente la ripresa dei lavori in Assemblea.

  Il Sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO accoglie l'invito del presidente di esprimere le proprie valutazioni in una successiva seduta.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 15 marzo 2016.

Audizione di rappresentanti di Confindustria Digitale, nell'ambito dell'esame, in sede di atti dell'Unione europea, della Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa all'uso della banda di frequenza 470-790 MHz nell'Unione (COM(2016)43 final).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.40 alle 14.10.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

RISOLUZIONI

7-00902 Bordo Franco: Realizzazione del collegamento ferroviario Tirreno-Brennero.

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