CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 2 marzo 2016
603.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VII e XII)
COMUNICATO
Pag. 16

RISOLUZIONI

  Mercoledì 2 marzo 2016. — Presidenza della presidente della VII Commissione, Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.

7-00586 Coccia: Sull'istituzione di un'Agenzia nazionale antidoping.
(Discussione e rinvio).

  Le Commissioni iniziano la discussione della risoluzione in titolo.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Salutati il presidente della XII Commissione, onorevole Mario Marazziti e il sottosegretario Vito De Filippo, invita l'onorevole Cova a illustrare la risoluzione.

  Paolo COVA (PD) espone che la legge n. 376 del 2000 già preveda, all'articolo 4, comma 4, che debbano cessare le attività del CONI in materia di controlli sul laboratorio di analisi operante presso il medesimo Coni: ciò per evitare che – nel contrasto al doping – controllante e controllato si possano di fatto identificare in un solo soggetto. Ricorda poi come sia stato invece, in seguito, attribuito allo stesso CONI il ruolo di NADO (ossia di Organizzazione nazionale antidoping) creandosi una sorta di conflitto tra CONI-NADO e la Commissione di vigilanza che determina i criteri e le metodologie dei controlli antidoping, ai sensi della medesima legge n. 376 del 2000, operante presso il Ministero della salute. Ciò è avvenuto a seguito delle due deroghe – del 2007 e del 2012 – che sono state possibili in base alla norma di salvaguardia al codice mondiale antidoping, adottato dalla World Antidoping Agency (WADA), che prevede che, qualora gli Stati firmatari non identifichino espressamente la propria Organizzazione antidoping nazionale, le funzioni vengano svolte dal Comitato olimpico nazionale. Ricorda, quindi, come sia gli enti di promozione sportiva, sia l'Associazione Libera abbiano sottolineato il forte collegamento tra malavita e doping, che condiziona lo sport sia giovanile, sia amatoriale e sia professionistico. Passando all'impegno della risoluzione, espone che essa intende superare la norma di salvaguardia applicata nel 2007 e 2012 e istituire Pag. 17una Agenzia nazionale antidoping, indipendente sia dal CONI che dal Governo, con propria autonomia finanziaria, che è garantita da apposite risorse che sono già stanziate a tal fine presso il CONI. Sottolinea, poi, l'importanza della valorizzazione dei laboratori regionali di base, per svolgere analisi antidoping sia del sangue sia di altri campioni biologici, a tutela della salute e per prevenire il doping nei giovani e tra gli sportivi amatoriali. Aggiunge che la predetta istituenda Agenzia nazionale antidoping dovrebbe assorbire le competenze sia dell'Agenzia CONI-NADO sia della citata Commissione di vigilanza, che verrebbero abolite, svolgendo quindi le seguenti funzioni: l'organizzazione dei controlli antidoping; il prelievo dei campioni biologici e le loro analisi; lo sviluppo dei procedimenti disciplinari riguardanti i tesserati delle diverse federazioni sportive nazionali o la stessa Agenzia; il rilascio dell'autorizzazione all'uso a fini terapeutici di farmaci vietati per doping; l'attività di ricerca; l'attività di prevenzione; la partecipazione ad attività internazionali; i rapporti con il Governo, con i Ministeri competenti e con i diversi organismi sportivi.

  Il sottosegretario Vito DE FILIPPO si riserva di intervenire nel prosieguo.

  Mario MARAZZITI, presidente della XII Commissione, ribadisce la rilevanza del tema oggetto della risoluzione, ricordando che il doping costituisce spesso il punto di arrivo di un malinteso culturale e sociale all'interno del quale i giovani subiscono un forte condizionamento di tipo competitivo. Occorre, quindi, svolgere un'opera educativa di prevenzione per contrastare la cultura della «sovra prestazione». Ritiene utile lo svolgimento di un ciclo di audizioni al fine di acquisire gli elementi necessari ad un'analisi compiuta del fenomeno.

  Filippo FOSSATI (PD), richiamandosi alle considerazioni del presidente Marazziti, sottolinea la preoccupante diffusione del doping a tutti i livelli, anche con il coinvolgimento di settori della criminalità, come documentato da molte analisi sul fenomeno. Ricorda che la normativa italiana ha colto tempestivamente questo aspetto, come testimoniato dall'inclusione di un reato specifico nel codice penale prima che ciò accadesse in molti altri Paesi. Osserva che si riscontrano invece carenze nell'indipendenza dei controllori in relazione allo sport agonistico. Segnala in proposito che, poiché le federazioni ricevono finanziamenti in base ai risultati sportivi, vi può essere la tendenza ad effettuare i controlli in maniera non troppo stringente. Ribadisce, quindi, l'esigenza di assicurare una maggiore autonomia alle strutture di controllo, ricordando che la soluzione individuata dalla risoluzione in oggetto rappresenta una delle possibilità in tal senso.

  Maria COSCIA (PD) sottolinea la delicatezza del tema affrontato, che concerne la salute degli atleti, la quale viene messa in pericolo da un fenomeno che getta ombre sulla pratica motoria. Concorda sull'opportunità di svolgere audizioni di soggetti qualificati, quali il CONI, l'Istituto superiore di sanità, rappresentanti delle diverse attività sportive, l'Associazione Libera e gli enti di promozione sportiva e anche studiosi del fenomeno del doping, quale il professor Sandro Donati, consulente del WADA.

  Simone VALENTE (M5S) saluta con favore l'avvio della discussione della presente risoluzione. Sottolinea una sorta di coraggio da parte dei presentatori della stessa in quanto, ad esempio, il presidente del CONI ha affermato l'assoluta indipendenza della NADO italiana nello svolgimento della sua attività. Rileva, poi, il disinteresse del Governo nei confronti dello sport, auspicando che il Presidente del Consiglio, in qualità di unico rappresentante del Governo delegato a questo settore, venga a riferire in Parlamento sulle relative politiche. Solleva comunque perplessità sulla costituzione di una nuova Agenzia nazionale indipendente, in quanto vorrebbe capire i criteri di selezione dei Pag. 18suoi componenti. Dichiara, infine, l'avviso favorevole del Movimento 5 Stelle a procedere ad audizioni di soggetti qualificati, magari aumentando il raggio d'azione delle questioni da approfondire.

  Daniela SBROLLINI (PD), riservandosi di intervenire in maniera più completa in una seduta successiva, ribadisce la delicatezza, complessità e importanza del tema oggetto della risoluzione, rilevando che occorre un'azione più efficace di contrasto alle attività di doping, posto che oramai interessano anche l'attività amatoriale. Si associa alle richieste di audizioni, a partire dai soggetti indicati dalla collega Coscia, e sottolinea l'importanza di veicolare un messaggio valoriale alto da parte del mondo politico.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.30.