CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 febbraio 2016
599.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi
COMUNICATO
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  Giovedì 25 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Roberto FICO.

  La seduta comincia alle 14.25.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Roberto FICO, presidente, avverte che ai sensi dell'articolo 13, comma 4, del Regolamento della Commissione, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata mediante l'attivazione del sistema audiovisivo a circuito chiuso.

Disposizioni di attuazione della disciplina in materia di comunicazione politica e di parità di accesso ai mezzi di informazione relative alla campagna per il referendum popolare indetto per il giorno 17 aprile 2016.
(Esame e rinvio con il seguente nuovo titolo: «Disposizioni in materia di comunicazione politica, tribune, messaggi autogestiti e informazione della società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo in relazione alla campagna per il referendum popolare indetto per il giorno 17 aprile 2016»).

  Roberto FICO, presidente, dà la parola alla relatrice Liuzzi perché riferisca sullo schema di provvedimento all'ordine del giorno.

  La deputata Mirella LIUZZI (M5S), relatrice, fa presente che lo schema di provvedimento in esame, di cui ha modificato il titolo rispetto a quanto previsto nell'ordine del giorno (vedi allegato), è stato redatto sulla base dell'analoga delibera approvata per le campagne referendarie del 12 e 13 giugno 2011. Precisa poi di essersi limitata ad alcune riformulazioni meramente lessicali, salvo per quanto stabilito alla lettera a) del comma 1 dell'articolo 3, che, nell'individuare i soggetti legittimati alle trasmissioni, tiene conto del fatto che, rispetto al 2011, i quesiti referendari sono stati presentati dai Consigli regionali, anziché dai Comitati promotori. Per questo motivo, alla citata lettera a) ha ritenuto di prevedere che debbano essere Pag. 113i delegati dei Consigli regionali presentatori del quesito referendario ad essere rappresentanti in ciascuna delle trasmissioni, alternandosi negli spazi dedicati al quesito. Su questo punto fa presente di essersi discostata da quanto previsto nello schema di provvedimento trasmesso dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ai fini della consultazione prevista dalla legge n. 28 del 2000, e nel quale i delegati dei Consigli regionali non sono stati inclusi tra i soggetti legittimati alle trasmissioni.
  Passando ad illustrare gli altri articoli del provvedimento, evidenzia che all'articolo 2 è individuata la tipologia della programmazione della Rai durante la campagna referendaria e che all'articolo 4 è fatto obbligo alla società concessionaria di curare l'illustrazione del quesito referendario e di informare i cittadini sulle modalità di votazione.
  I successivi articoli 5, 6 e 7 disciplinano, rispettivamente, le modalità di svolgimento delle tribune referendarie e delle trasmissioni di comunicazione politica, i messaggi autogestiti e l'informazione, mentre l'articolo 8 prevede la sospensione, negli ultimi trenta giorni precedenti la consultazione, della programmazione nazionale e regionale dell'Accesso.
  Infine, gli articoli 9, 10 e 11 regolano, rispettivamente, le trasmissioni per persone con disabilità, le comunicazioni e la consultazione della Commissione, e la responsabilità del consiglio di amministrazione e del direttore generale per l'osservanza delle indicazioni e dei criteri contenuti nella delibera.

  Roberto FICO, presidente, dichiara aperta la discussione generale.

  Il senatore Maurizio ROSSI (Misto-LC), nel ricordare le parole pronunciate nel corso della recente audizione dinanzi alla Commissione di vigilanza dal direttore editoriale per l'offerta informativa della Rai, Carlo Verdelli, sottolinea come la Rai abbia il dovere di informare i cittadini in modo equilibrato e non solo nei periodi interessati da campagne elettorali o referendarie. Ciò anche in vista del prossimo rilevante appuntamento costituito dal referendum confermativo sulla riforma costituzionale, cui i cittadini saranno chiamati a esprimersi. Quale esempio di questa linea editoriale ricorda quanto avvenuto in occasione dell'ultimo Festival di Sanremo dove, in relazione al concomitante dibattito parlamentare sul progetto di legge sulle unioni civili, la Rai avrebbe a suo giudizio surrettiziamente condizionato il Paese, mediante la partecipazione allo spettacolo di ospiti famosi, schierati apertamente per una determinata posizione sull'argomento, tradendo dunque la propria missione di servizio pubblico, imparziale e rispettosa di tutte le opinioni. Propone quindi che la Commissione si impegni affinché la Rai rispetti tutte le opinioni dei cittadini che pagano il canone, soprattutto in riferimento ad argomenti di particolare rilevo sociale e politico.

  Il deputato Giorgio LAINATI (FI-PdL), con riferimento alle osservazioni del senatore Rossi sul Festival di Sanremo, fa presente di non aver rilevato uno schieramento a favore della legge Cirinnà, anche perché gli ospiti a suo giudizio non sono stati scelti secondo i criteri cui faceva riferimento il collega.

  Il senatore Roberto RUTA (PD) esprime apprezzamento per la scelta della relatrice di aver opportunamente inserito i delegati dei Consigli regionali tra i soggetti legittimati alle trasmissioni di cui all'articolo 3, visto che essi sono espressione dei presentatori del quesito referendario. Auspica che la Rai collochi le trasmissioni di comunicazione politica previste nella presente delibera in orari di ottimo ascolto e non già in fasce orarie marginali, come spesso accaduto in passato.

  Roberto FICO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

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