CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 febbraio 2016
598.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 83

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 24 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Michele Pompeo META. — Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture e i trasporti, Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 14.55.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

5-06086 Paolo Nicolò Romano: Modalità di rilascio dei certificati di collaudo e di omologazione dei veicoli industriali e documentazione utilizzata per la valutazione dei casi di diniego.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in Pag. 84titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Paolo Nicolò ROMANO (M5S), replicando, osserva che, pur non essendo stati rilevati a carico del personale amministrativo del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti comportamenti illeciti, non sono state svolte da parte della magistratura indagini approfondite riguardo alla questione posta nell'interrogazione, seppure siano state presentate denunce dalle quali emergevano accuse di forte illegalità. Chiede, pertanto, che sia avviata una indagine interna al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti volta ad accertare la regolarità delle procedure seguite.

5-06674 Dadone: Revisione della Convenzione italo-francese concernente la linea ferroviaria Cuneo-Ventimiglia-Nizza e misure per il potenziamento del servizio sulla linea medesima.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Paolo Nicolò ROMANO (M5S), replicando in qualità di cofirmatario, fa presente che da tempo i cittadini hanno costituito Comitati di sostegno alla linea ferroviaria di Cuneo-Ventimiglia-Nizza, chiedendo di salvaguardare e valorizzare una tratta che riveste un valore storico e strategico notevole per il Paese e per la Francia, che si è mostrata disponibile a rivedere gli accordi per l'avvio dei lavori per la sua manutenzione e messa in sicurezza. Osserva che viaggiando su tale linea ferroviaria non solo si possono raggiungere aree geografiche di grande pregio, come la costa Azzurra in Francia, la costiera ligure e le valli cuneesi, ma anche fare un vero e proprio viaggio nella storia in una delle linee ferroviarie più antiche d'Europa, considerata dalla stampa tedesca fra le dieci più belle del mondo. Fa presente che la tratta è utilizzata da un gran numero di pendolari, come dimostrano le migliaia di firme raccolte dai Comitati costituiti in difesa di tale linea e ribadisce, pertanto, l'esigenza di una sua valorizzazione.

5-07054 Galgano: Ritardi nella realizzazione del progetto di raddoppio della tratta Spoleto-Terni sulla linea ferroviaria Orte-Falconara.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Adriana GALGANO (SCpI), replicando, fa presente che l'interrogazione presentata si inserisce nel quadro del proprio impegno a favore della linea ferroviaria umbra, che versa in una situazione disastrosa. Rileva che il progetto ferroviario di cui all'atto di sindacato ispettivo a propria firma, avviato nel 2009 e di cui è stato previsto il completamento per il 2020, presenta ad oggi uno stato di avanzamento assai preoccupante e tale da far presumere il mancato rispetto dei tempi di consegna. Riguardo alla tratta Spoleto Campiello, citata dal rappresentante del governo nella propria risposta, osserva che da più di 15 anni sono in corso lavori infrastrutturali che tuttavia non hanno condotto ad alcuna realizzazione effettiva. Preannuncia di aver presentato al riguardo un altro atto di sindacato ispettivo, di cui auspica un tempestivo svolgimento.

5-07327 Tino Iannuzzi: Modalità di coinvolgimento delle regioni nella definizione del piano strategico della portualità e della logistica e nei procedimenti di riordino della governance dei porti.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Tino IANNUZZI (PD), replicando, ringrazia il Sottosegretario per la articolata risposta, ma riconferma tutte le ragioni che hanno motivato la presentazione dell'interrogazione. Osserva infatti che la Pag. 85Corte costituzionale, con sentenza n. 261 del 2015, ha dichiarato costituzionalmente illegittimo l'articolo 29, comma 17 del decreto legge cosiddetto «Sblocca Italia», la sola norma in quella sede sottoposta al vaglio della Corte, per il mancato coinvolgimento delle Regioni nel Piano nazionale della portualità e della logistica. Rileva che la Corte, in tale occasione, ha ribadito con chiarezza che la materia «porti ed aeroporti civili», di cui all'articolo 117, comma 3 della Costituzione, rientra integralmente, in tutta la sua portata ed estensione, nell'ambito della competenza legislativa concorrente o ripartita fra Stato e Regioni. Evidenzia che, secondo l'insegnamento costante della Corte, la legislazione statale nella materia dei porti rispetta la normativa costituzionale solamente ove preveda adeguate forme di coinvolgimento delle Regioni, quali «attività concertative e di coordinamento orizzontale, ovvero le intese» che devono essere condotte in base al principio di lealtà. Osserva che solo tale coinvolgimento serio e compiuto delle regioni, nello svolgimento delle funzioni attribuite agli organi statali, può contemperare le ragioni dell'esercizio unitario di dette competenze in capo allo Stato con la necessaria garanzia delle funzioni costituzionalmente assegnate alle regioni stesse. Ritiene pertanto che il Governo debba assicurare il pieno coinvolgimento delle Regioni, attraverso il meccanismo delle intese, sia per il Piano della portualità e della logistica, sia per la riforma della governance del sistema portuale, da attuarsi con il decreto legislativo previsto dall'articolo 8, comma 1, lettera f) della cosiddetta «legge Madia», n. 124 del 2015, su cui la Corte ovviamente non poteva pronunciarsi con la sentenza n. 261 del 2015. Ritiene che le regioni vadano, pertanto, coinvolte sia per la individuazione delle istituende autorità di sistema, sia per l'accorpamento e l'unificazione delle attuali autorità portuali. Osserva infatti che anche la governance dei porti chiama in causa il ruolo delle Regioni, perché essa incide più direttamente su ciascun territorio, come dimostra il fatto che la regione concorre, sia a legislazione vigente sia come previsto nella riforma in corso, alla nomina dei Presidenti della Autorità portuali. Sottolinea che anche la citata legge Madia non solo ha stabilito che il predetto decreto legislativo debba essere adottato previo parere della Conferenza Unificata Stato-Regioni, ma ha precisato con un inciso assai significativo, ossia «tenendo conto del ruolo delle regioni», con ciò rafforzando esplicitamente il coinvolgimento delle Regioni. Giudica pertanto indispensabile assicurare, attraverso il meccanismo delle intese, la partecipazione piena delle regioni, dal momento che esse hanno compiuta e profonda conoscenza della realtà dei territori e delle comunità, al fine di addivenire alle scelte più’ equilibrate e corrette sia in tema di portualità che di governance. Ricorda che tale questione è già stata posta nei giorni scorsi dal Presidente della Regione Campania De Luca al Ministro Del Rio ed è stata sollevata anche dal Coordinamento nazionale degli Assessori regionali alle infrastrutture ed ai trasporti. Preannuncia la propria intenzione di seguire con attenzione la vicenda, affinché vengano adottate, riguardo al sistema portuale, decisioni giuste e definite con le regioni tramite il meccanismo delle intese, con il dovuto rispetto della realtà di tutti i territori nell'intero Paese, evitando trattamenti inspiegabilmente differenziati e soluzioni penalizzanti per alcune Regioni, a cominciare dalla regione Campania, in cui, a differenza di altre regioni, non può essere prevista una sola Autorità di sistema.

5-07565 Liuzzi: Difformità da parte dei comuni in ordine alla gratuità del parcheggio su aree a pagamento per i veicoli al servizio delle persone disabili.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Mirella LIUZZI (M5S), replicando, osserva che le problematiche di cui all'atto Pag. 86di sindacato ispettivo sono conseguenti alla difformità esistente nei vari comuni del territorio nazionale riguardo alla applicazione ai veicoli al servizio di persone disabili della tariffa di parcheggio su aree a pagamento. Rileva che le maggiori problematiche si determinano quando gli utenti disabili si trovano in comuni diversi da quello di residenza, che applicano un trattamento difforme rispetto a quello al quale sono abituati nel proprio territorio. Ricorda che la Commissione si è occupata della questione già nella scorsa legislatura, approvando una risoluzione che impegnava il Governo ad assumere le opportune iniziative volte a prevedere, per i veicoli a servizio di disabili, la gratuità della sosta nei parcheggi a pagamento delimitati da strisce blu, qualora fossero risultati indisponibili gli stalli loro riservati gratuitamente e che anche nel corso di questa legislatura è stato approvato un ordine del giorno a firma di una collega del proprio Gruppo che conteneva un identico impegno. Stigmatizza l'accoglimento da parte del Governo di impegni ai quali non viene dato alcun seguito e auspica che il decreto legislativo che il Governo dovrà emanare in attuazione alla legge delega di riforma del codice della strada possa risolvere tale questione, evitando che si determinino ulteriori disagi a carico di utenti deboli e di fasce disagiate della popolazione.

5-07768 Miccoli: Completamento dei lavori della Metropolitana C di Roma.
5-07775 Marco Di Stefano: Completamento dei lavori della Metropolitana C di Roma.

  Michele Pompeo META, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla medesima materia, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6). Fa presente che, rispetto le questioni poste negli atti di sindacato ispettivo, sarebbe necessaria una risposta assai più articolata, che tuttavia introdurrebbe elementi non di competenza del proprio dicastero.

  Marco MICCOLI (PD), replicando, nel ringraziare il sottosegretario per la risposta resa, esprime forte preoccupazione per quanto sta accadendo in relazione alla realizzazione della Metro C di Roma. Ricorda infatti che il consorzio Metro C ha proceduto al licenziamento di più di cento lavoratori e la condotta di tale consorzio ha altresì comportato l'inattività di numerosi altri lavoratori dell'indotto. Fa presente, al riguardo, che l'opera ha registrato costi di realizzazione assai più alti di quelli previsti, con una differenza pari a circa 1 miliardo di euro, anche in seguito alle numerosissime varianti presentate nel corso dei lavori, come si evince dalla relazione presentata alla Corte dei conti dal presidente dell'ANAC. Osserva che anche gli arbitrati che sono stati posti in essere destano perplessità, essendo state riconosciute decine di milioni di euro per opere la cui realizzazione era già contenuta nei contratti preliminari. A tale riguardo, ritiene opportuno che venga costituita una Commissione parlamentare d'inchiesta in ordine agli sprechi nella realizzazione di questa opera. Osserva infine che, oltre al profilo occupazionale, per se stesso assai grave, sorgono dubbi legittimi anche riguardo all'effettivo completamento dell'opera. Pur sottolineando con favore la costituzione del tavolo tecnico cui si faceva riferimento nella risposta, ritiene imprescindibile che venga espressa una chiara volontà politica riguardo alla compiuta realizzazione della metropolitana C di Roma.

  Marco DI STEFANO (PD), replicando, esprime anch'egli una forte preoccupazione per quanto esposto dal rappresentante del Governo. Osserva, infatti, che recenti notizie di stampa rendono noto un accordo tra Roma metropolitane e il consorzio Metro C, che si era impegnato, tra l'altro, a riassumere i 109 lavoratori Pag. 87recentemente licenziati. Osserva che tale dichiarazione è incongruente con quanto appena rappresentato dal sottosegretario, che ha fatto presente che sono ancora in corso i lavori del tavolo tecnico, e auspica che il Governo abbia compiuta conoscenza dei fatti esposti in premessa e vigili con grande attenzione. Esprime preoccupazione anche riguardo ai flussi di traffico che si determineranno al momento in cui, nel mese di giugno, saranno messe in comunicazione la Metro A e la Metro C, e auspica che siano stati svolti i dovuti approfondimenti e possano essere messe in atto adeguate strategie. Fa presente che il presidente della regione Zingaretti in una dichiarazione a mezzo stampa resa nella giornata di ieri ha manifestato l'intenzione di proseguire i lavori della metro C fino a piazzale Clodio; al riguardo esprime forti perplessità riguardo alla continuazione di un rapporto con il consorzio Metro C, stanti gli accadimenti passati. Preannuncia quindi la propria intenzione di presentare altri atti di sindacato ispettivo volti a monitorare l'andamento della situazione e auspica che venga costituito un tavolo che veda la partecipazione sia della regione Lazio sia del comune di Roma. Si riserva infine di porre la questione nel corso dell'audizione che la Commissione svolgerà alla presenza dei rappresentanti della regione Lazio, al fine di verificare che sia assicurato il necessario coordinamento tra i programmi della regione e quelli del comune di Roma.

  Michele Pompeo META, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.45.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

AUDIZIONI INFORMALI

Audizione di rappresentanti della provincia di Viterbo, nell'ambito dell'esame della proposta di legge C. 1178 Iacono ed altri, recante «Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico archeologico».

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