CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 febbraio 2016
598.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 24 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 14.15.

Delega al Governo recante disposizioni per l'efficienza del processo civile.
C. 2953 Governo.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 23 febbraio scorso.

  Maurizio BERNARDO, presidente, ricorda che la relatrice, Moretto, nella seduta di ieri ha illustrato il contenuto del provvedimento; avverte inoltre che la relatrice ha formulato una proposta di parere favorevole con alcune premesse (vedi allegato), la quale è già stata trasmessa Pag. 64informalmente via e-mail a tutti i componenti della Commissione nella mattinata odierna.

  Sara MORETTO (PD), relatrice, sottolinea come la sua proposta di parere, nell'esprimere una valutazione favorevole sul provvedimento, tenga anche conto, nelle premesse, della considerazione, espressa dal Viceministro Morando nel corso della precedente seduta di esame, circa l'opportunità di estendere il processo telematico anche alla giurisdizione tributaria.

  Il Viceministro Enrico MORANDO concorda con la proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La Commissione approva la proposta di parere formulata dalla relatrice.

  La seduta termina alle 14.20.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 24 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 14.20.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/17/UE in merito ai contratti di credito ai consumatori relativi a beni immobili residenziali nonché modifiche e integrazioni del titolo VI-bis del decreto legislativo 1o settembre 1993, n. 385, sulla disciplina degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi e del decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 141.
Atto n. 256.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato nella seduta del 3 febbraio scorso.

  Daniele PESCO (M5S) sottolinea come specifici principi e criteri direttivi di delega per il recepimento della direttiva 2014/17/UE, oggetto a sua volta dello schema di decreto in esame, siano contenuti nell'articolo 12 del disegno di legge C. 3540, recante la legge di delegazione europea 2015, anch'essa attualmente all'esame della Commissione. In tale contesto, nel rilevare la sovrapposizione tra lo schema di decreto e le previsioni del citato articolo 12, chiede che il Governo ritiri il medesimo schema di decreto, in modo da consentire al Parlamento di meglio specificare i criteri di delega di recepimento della richiamata direttiva 2014/17/UE, nonché al fine di approfondire maggiormente il contenuto della stessa direttiva. Occorre infatti scongiurare il rischio, particolarmente grave, insito in particolare nella previsione di cui al comma 3 del nuovo articolo 120-quinquiesdecies del TUB, introdotto dallo schema di decreto, che i consumatori i quali stipulino un mutuo immobiliare si vedano sottrarre l'immobile posto in garanzia in caso di inadempimento.

  Maurizio BERNARDO, presidente, con riferimento ai rilievi espressi dal deputato Pesco, rileva come non si preveda di concludere l'esame dello schema di decreto nella seduta odierna, ma di procedere nell'esame dello stesso.
  In tale contesto condivide l'opportunità, segnalata dal medesimo deputato Pesco, di valutare con particolare attenzione le previsioni di cui al nuovo articolo 120-quinquiesdecies del TUB.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) ritiene che, nell'ambito dell'esame del provvedimento, occorra dedicare attenzione anche al tema dei mutui in valuta estera, che rischiano di far conflagrare il sistema finanziario di altri Paesi membri dell'Unione europea e che anche in Italia hanno determinato in passato gravi problemi. Considera pertanto necessario svolgere tutti i necessari Pag. 65approfondimenti, al fine di evitare rischi per i consumatori e di assicurare a questi ultimi la massima trasparenza possibile rispetto al contenuto e alle conseguenze dei contratti di credito da loro stipulati.

  Daniele PESCO (M5S) rinnova la richiesta al Governo di ritirare lo schema di decreto legislativo in esame.

  Giovanni SANGA (PD), relatore, senza entrare nel merito delle scelte del Governo, sottolinea l'importanza del provvedimento in esame, che introduce ulteriori garanzie a favore dei consumatori, attualmente non previste dall'ordinamento. Con particolare riferimento alle previsioni di cui al citato comma 3 del nuovo articolo 120-quinquiesdecies del TUB, ritiene che tale previsione non si configuri come patto commissorio, vietato ai sensi dell'articolo 2744 del codice civile, ma si configuri piuttosto come una forma di patto marciano, già conosciuto dall'ordinamento ed oggetto di specifica giurisprudenza.

  Il Viceministro Enrico MORANDO sottolinea come, nell'attuale fase dell’iter dello schema di decreto legislativo, il Parlamento possa, se lo ritiene, proporre formulazioni alternative e integrazioni nello schema di decreto prima della sua definitiva adozione. Ritiene, quindi, che sia questa la fase per avanzare eventuali proposte in tal senso, dichiarando l'impegno del Governo a partecipare attivamente al dibattito in materia, al fine di rendere più agevole il recepimento delle condizioni o osservazioni che fossero contenute nel parere parlamentare.
  Esprime invece contrarietà rispetto alla richiesta, avanzata dal deputato Pesco, di ritirare lo schema di decreto, in quanto sussistono a suo giudizio le condizioni per attuare in questa sede la delega che il Parlamento ha già conferito al Governo per il recepimento della direttiva 2014/17/UE. Tale contrarietà non è fondata solo su considerazioni di carattere temporale, ma soprattutto in quanto il provvedimento appresta in materia misure di tutela più efficaci per i consumatori di quelle previste dalla disciplina attualmente vigente.
  A titolo personale ritiene che eventuali limiti della disciplina sui mutui immobiliari non siano dovuti al tenore dello schema del decreto legislativo, ma casomai all'impostazione della direttiva 2014/17/UE, la quale è strutturata in un'ottica secondo la quale i costi determinati da eventuali difficoltà nell'adempimento da parte del creditore sono addossati solo al soggetto prenditore del mutuo, laddove invece sarebbe opportuno innovare tale impostazione, seguendo una logica improntata ad una differente ripartizione dei costi relativi.
  Invita quindi a svolgere i necessari approfondimenti e ad avanzare proposte di modifica che il Governo si impegna a valutare con attenzione.

  Daniele PESCO (M5S) ricorda che nell'ambito del disegno di legge di stabilità sono state introdotte misure per facilitare l'acquisto della casa attraverso forme di finanziamento bancario, evidenziando come proprio la maggiore facilità nell'accesso al credito immobiliare possa comportare il rischio, anche alla luce del dettato del richiamato comma 3 del nuovo articolo 120-quinquiesdecies del TUB, che le banche sostanzialmente esproprino i cittadini creditori dell'immobile di proprietà, in caso di inadempimento. In tale contesto considera pertanto particolarmente necessario stabilire principi di recepimento della direttiva 2014/17/UE maggiormente stringenti, senza limitarsi a esprimere solo un parere non vincolante per il Governo.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta, da convocare nel corso della prossima settimana.

  La seduta termina alle 14.35.

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RISOLUZIONI

  Mercoledì 24 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 14.35.

7-00914 Paglia: Modifiche alla disciplina delle mutue di autogestione con finalità di finanza mutualistica e solidale.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) illustra la sua risoluzione, la quale sottopone al Governo la questione delle modifiche alla disciplina delle mutue di autogestione con finalità di finanza mutualistica e solidale.
  Al riguardo ricorda che le mutue di autogestione con finalità di finanza mutualistica e solidale (MAG) sono attive in Italia da più di trent'anni, svolgendo un ruolo sociale importante per le collettività di riferimento, poiché operano sia come finanziatori dei propri soci compartecipi, sia come promotori di cultura e assistenza tecnica per l'avvio e lo sviluppo di enti non profit.
  Nel rilevare come le predette mutue di autogestione utilizzino esclusivamente risorse proprie o dei propri soci, e come le MAG stesse non utilizzino la leva del debito verso altri soggetti finanziari, non creando dunque in alcun modo rischi sistemici, sottolinea come la finanza mutualistica e solidale operi con criteri stringenti e inequivocabili, che la portano a prestare particolare attenzione alla provenienza del denaro, a gestirlo con modalità partecipative, a perseguire sempre finalità sociali nell'erogazione del credito.
  Rammenta quindi che il decreto legislativo n. 141 del 2010, nel riformare il TUB in osservanza della disciplina comunitaria, ha introdotto, tra l'altro, all'articolo 111 del medesimo TUB, la categoria del microcredito, disciplinandone le caratteristiche generali e rimandando a un successivo decreto del Ministero dell'economia e delle finanze le disposizioni attuative. In particolare, in quest'ambito si prevede che i finanziamenti concessi in questo regime non possano eccedere un determinato limite e possano essere erogati solo a determinate categorie di soggetti.
  Tali interventi normativi hanno impropriamente equiparato ai soggetti del microcredito le predette MAG, introducendo una serie di limiti quantitativi e soggettivi alla loro operatività che rischiano di comprometterne la funzione e la stessa sopravvivenza, laddove invece, in un quadro caratterizzato da perdurante credit crunch, da difficoltà oggettive del sistema bancario, nonché dalla necessità di implementare canali alternativi di accesso al credito, sarebbe importante rafforzare esperienze solidaristiche storiche, quali appunto le MAG, che hanno dimostrato buone performance nella gestione del rischio.
  In tale contesto la risoluzione impegna il Governo a modificare tempestivamente il decreto ministeriale n. 176 del 2014, consentendo alle MAG di derogare a tutte le previsioni dettate dall'articolo 1, comma 2, lettera d), del medesimo decreto n. 176, a valutare l'opportunità di assumere iniziative per innalzare anche l'importo massimo di credito concedibile, rispetto agli attuali euro 75.000, nonché ad assumere iniziative normative per prevedere, in prospettiva, un'apposita sezione separata nel TUB per gli operatori di finanza mutualistica e solidale, così da evitare sovrapposizioni improprie con soggetti che abbiano caratteristiche, obiettivi e target diversi.

  Il Viceministro Enrico MORANDO dichiara la disponibilità del Governo a lavorare nella direzione degli obiettivi indicati dalla risoluzione, rilevando come probabilmente la questione sollevata dall'atto di indirizzo possa essere risolta attraverso atti amministrativi. Nel condividere quindi Pag. 67l'intento complessivo della risoluzione, non ritiene tuttavia accettabile la formulazione del primo impegno contenuto nell'atto di indirizzo, laddove si chiede di consentire alle mutue di autogestione di derogare a tutte le previsioni dettate dall'articolo 1, comma 2, lettera d), del decreto ministeriale n. 176 del 2014. Sottolinea infatti come alcune delle previsioni richiamate debbano essere mantenute, al fine di evitare rischi per le stesse mutue. Invita pertanto il presentatore a riformulare tale impegno in termini più generali, mentre esprime una valutazione positiva sugli altri due impegni contenuti nella risoluzione. Qualora il presentatore non intendesse accedere a tale richiesta di riformulazione, preannuncia fin d'ora che si vedrebbe costretto a chiedere la votazione per parti separate dell'atto di indirizzo.

  Giovanni PAGLIA (SI-SEL) chiede di acquisire le valutazioni della Banca d'Italia rispetto alla possibilità, suggerita dalla risoluzione, di derogare alle previsioni di cui all'articolo 1, comma 2, lettera d), del decreto ministeriale n. 176 del 2014.

  Il Viceministro Enrico MORANDO rileva come, al di là delle valutazioni della Banca d'Italia, il Governo sia disponibile a prevedere specifiche deroghe alla richiamata disciplina, finalizzate a rafforzare le mutue di autogestione.

  Michele PELILLO (PD) sottolinea l'importanza dell'argomento affrontato dalla risoluzione, considerando positivamente la disponibilità espressa al riguardo dal Viceministro Morando. In tale contesto, considera opportuno approfondire le tematiche in discussione, al fine di definire un atto di indirizzo efficace entro tempi ragionevolmente rapidi.

  Maurizio BERNARDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione della risoluzione a una seduta da convocare nel corso della prossima settimana.

  La seduta termina alle 14.45.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.45 alle 14.55.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 24 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Maurizio BERNARDO.

  La seduta comincia alle 14.55.

Sulle tematiche relative ai rapporti tra operatori finanziari e creditizi e clientela.
Audizione dei rappresentanti di Assofiduciaria.
(Svolgimento e conclusione).

  Maurizio BERNARDO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso e la trasmissione televisiva in differita sul canale satellitare della Camera dei deputati.
  Introduce quindi l'audizione.

  Michele CATTANEO, Presidente di Assofiduciaria, svolge una relazione sui temi oggetto dell'audizione.

  Svolgono considerazioni e pongono quesiti i deputati Ferdinando ALBERTI (M5S), Michele PELILLO (PD), Alessandro PAGANO (AP) e Giovanni PAGLIA (SI-SEL), ai quali risponde Michele CATTANEO, Presidente di Assofiduciaria.

  Maurizio BERNARDO, presidente, svolge alcune considerazioni, ringrazia gli intervenuti e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.45.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

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AVVERTENZA

  I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

DL 18/2016: Misure urgenti concernenti la riforma delle banche di credito cooperativo, la garanzia sulla cartolarizzazione delle sofferenze, il regime fiscale relative alle procedure di crisi e la gestione collettiva del risparmio.
C. 3606 Governo.

RISOLUZIONI

7-00553 Pagano: Misure a sostegno del credito in favore dei soggetti esercenti impianti fotovoltaici di produzione di energia.

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