CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 9 febbraio 2016
588.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 127

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Martedì 9 febbraio 2016. – Presidenza del presidente Michele Pompeo META.

  La seduta comincia alle 13.30.

Programma di lavoro della Commissione per il 2016 – È il momento di andare oltre l'ordinaria amministrazione.
COM(2015)610 final.

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016.
Doc. LXXXVII-bis, n. 4.

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2016 – 30 giugno 2017) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze neerlandese, slovacca e maltese.
15258/15.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Michele Pompeo META, presidente, propone, se non vi sono obiezioni, che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche mediante impianti audiovisivi a circuito chiuso.
  Così rimane stabilito.

  Ivan CATALANO (SCpI), relatore, fa presente che la Commissione è chiamata ad esaminare il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016, intitolato «È il momento di andare oltre l'ordinaria amministrazione» (COM (2015)610 final) e i relativi allegati, il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2016 – 30 giugno 2017) e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016 (Doc. LXXXVII-bis, n. 4). Ricorda che la Relazione, predisposta in applicazione dell'articolo 13 della legge 24 dicembre 2012, n. 234, è esaminata congiuntamente con il Programma di lavoro della Commissione europea per il Pag. 1282016 e con il Programma dei 18 mesi delle presidenze dell'Unione europea, vale a dire gli strumenti di programmazione delle istituzioni europee.
  Ricorda, inoltre, che su questi tre documenti è previsto l'esame, per i profili ricadenti nell'ambito delle rispettive competenze, da parte di tutte le Commissioni permanenti, che approvano un parere. Segue quindi l'esame generale da parte della Commissione politiche dell'Unione europea, che presenta una relazione all'Assemblea. Si svolge infine la discussione in Assemblea, che di norma si conclude con l'approvazione di atti di indirizzo al Governo.
  Rileva che il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2016, che consta di una Comunicazione e di sei allegati, illustra le principali iniziative che la Commissione intende avviare nel 2016. Sottolinea che la Commissione europea dà innanzi tutto conto del quadro in cui si trova ad operare, connotato da grandi sfide che si pongono oggi alle nostre società: le questioni concernenti il rilancio dell'occupazione e della crescita a fronte della carenza di investimenti; la problematica del trattamento dei rifugiati che fuggono l'instabilità e la guerra per cercare un luogo sicuro in cui vivere; i cambiamenti climatici e la pressione sulle risorse naturali; la disuguaglianza, l'intolleranza e il senso di insicurezza che pervade parte delle nostre comunità. In questo quadro e a fronte di un'interdipendenza globale sempre più marcata, emerge una mancanza di fiducia nel ruolo dell'Europa. La Commissione delinea quindi dieci ambiti prioritari di intervento: l'obiettivo di stimolare l'occupazione, la crescita e gli investimenti; la creazione di un mercato unico digitale connesso; un'Unione dell'energia con politiche lungimiranti in materia di cambiamenti climatici; la creazione di un mercato unico più profondo e più equo con una base industriale più solida; maggiore integrazione e maggiore equità nell'Unione economica e monetaria; un accordo realistico e equilibrato di libero scambio con gli Stati Uniti; la creazione di uno spazio di libertà, sicurezza, giustizia e di diritti fondamentali basato sulla reciproca fiducia; una nuova politica della migrazione; un ruolo più incisivo a livello mondiale ed un'Unione di cambiamento democratico.
  Rispetto a tale quadro di obiettivi, rileva che la Comunicazione individua 23 iniziative prioritarie. Tali iniziative sono contenute nell'allegato I. In particolare, si programmano misure volte a combattere la disoccupazione e promuovere gli investimenti del capitale umano, tra cui una nuova strategia per garantire la crescita economica e la sostenibilità sociale e ambientale oltre il 2020. La Commissione ha in particolare annunciato che continuerà l'attuazione del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Piano Juncker), che si prefigge di mobilitare 315 miliardi di euro, e procederà alla revisione della Strategia UE 2020. Con riferimento al cosiddetto Piano Juncker segnala che tra i progetti finanziati per quanto riguarda l'Italia e di interesse della Commissione, risultano approvati i finanziamenti relativi all'acquisto di nuovi treni regionali da parte di Trenitalia per 300 milioni di euro e al progetto per la realizzazione della banda ultralarga di Telecom per 500 milioni di euro.
  Oltre a ciò, la Commissione ricorda il nuovo pacchetto sull'economia circolare, presentato nel dicembre 2015 e prevede misure volte a dare seguito alla relazione dei cinque Presidenti sull'approfondimento dell'Unione economica e monetaria, includendovi un pilastro sui diritti sociali. Questione centrale nel documento, come anche nel Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea, è inoltre rappresentata dalle misure da adottare in tema di immigrazione, controllo degli ingressi, asilo e sicurezza, anche alla luce di un quadro internazionale del quale si preconizza una persistente instabilità. La Commissione europea preannuncia inoltre la revisione intermedia del Quadro finanziario pluriennale che verterà su come orientare al meglio i finanziamenti in funzione delle priorità – tra cui quella relativa alla dimensione interna ed esterna della crisi dei rifugiati – e l'elaborazione Pag. 129di una strategia volta ad incentrare maggiormente il bilancio UE sui risultati.
  Rispetto a tale piano di interventi il Governo, nella Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2016, si impegna a sostenere la necessità di adeguare la programmazione finanziaria dell'Unione ai mutati scenari economici, politici e sociali, al fine di rafforzare, sia giuridicamente che finanziariamente, le politiche dell'Unione a favore del controllo e della gestione dei fenomeni migratori e della cooperazione verso l'area mediterranea, medio-orientale e subsahariana. Intende, altresì, dare impulso a proposte che rafforzino le politiche europee a sostegno della crescita e dell'occupazione. In materia di risorse proprie, vale a dire di fonti di finanziamento delle istituzioni, delle strutture amministrative e delle politiche dell'Unione europea, il Governo condivide l'impegno a realizzare un sistema di risorse proprie più equo, trasparente ed efficiente.
  Osserva che di diretto interesse per la Commissione sono le misure che, sulla base delle indicazioni della Commissione europea, sono volte a dare seguito alla strategia per il mercato unico digitale, rispetto alla quale sono previste tre serie di azioni: una comunicazione sul diritto di autore (cui faranno seguito successivi interventi normativi sulla materia), la revisione della direttiva in tema di trasmissioni televisive via satellite e via cavo (Direttiva 93/83/CEE del Consiglio, risalente al 27 settembre 1993), nonché della disciplina in tema di telecomunicazioni e della direttiva sui servizi audiovisivi e sui media (Direttiva 2010/13/UE). Connessa alla strategia è anche la proposta di revisione dell'applicazione dell'IVA sul commercio elettronico.
  Segnala che nella Relazione programmatica per il 2016, il Governo italiano afferma che la posizione nazionale è favorevole all'idea di rivedere la direttiva sul servizio universale (2002/22/CE), nel senso di includere l'accesso ad Internet veloce per adeguare il concetto stesso di servizio universale al digitale. Il Governo considera pienamente condivisibili, inoltre, anche le misure per facilitare il commercio on line, inclusa la semplificazione e l'armonizzazione dei regimi IVA, e la registrazione on line, anche transfrontaliera, delle imprese. Nella Relazione il Governo ricorda di aver presentato, nel novembre 2014, la Strategia per la crescita digitale 2014-2020, che identifica le azioni prioritarie per il conseguimento degli obiettivi dell'Agenda digitale italiana e il recupero del ritardo del nostro Paese rispetto allo scoreboard dell'Agenda digitale europea. Nel corso del 2016, l'azione del Governo si incentrerà sull'attuazione di iniziative infrastrutturali propedeutiche alla realizzazione del programma di trasformazione della pubblica amministrazione, come previsto dalla legge delega sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione, la n. 124 del 2015. In particolare, si provvederà alla graduale estensione del sistema pubblico di identità digitale alle pubbliche amministrazioni, all'attivazione dell'anagrafe della popolazione residente in tutti i comuni italiani e alla distribuzione della nuova carta di identità elettronica. Si prevede, inoltre, l'emanazione del nuovo Codice dell'amministrazione digitale. Nell'ambito della razionalizzazione delle infrastrutture di information technology della pubblica amministrazione, infine, si prevede di favorire lo sviluppo di tecnologie cloud, con l'obiettivo di giungere alla completa virtualizzazione dei servizi e delle infrastrutture.
  Accanto alle citate priorità nel Programma di lavoro della Commissione, si individuano (all'allegato II) alcune iniziative concernenti la valutazione dell'efficacia di alcune direttive tra le quali, d'interesse della Commissione è quella relativa agli impianti portuali di raccolta, rispetto alla quale si prospetta la possibilità di un'iniziativa normativa volta ad adeguare la disciplina alle sostanziali modifiche alla convenzione MARPOL. Tra le iniziative si prevedono inoltre una valutazione dell'adeguatezza della legislazione marittima con particolare riferimento ai profili concernenti le responsabilità dello Stato di bandiera, il controllo da parte dello Stato Pag. 130di approdo, il sistema di monitoraggio del traffico navale e d'informazione e una valutazione della direttiva concernente i requisiti minimi di formazione, certificazione e servizi di guardia per la gente di mare che presta servizi a bordo di navi della comunità (108/2003/CE) nonché della direttiva relativa al reciproco riconoscimento dei certificati rilasciati alla gente di mare (2005/45/CE, che ha modificato la direttiva 2011/25/CE). Sarà altresì oggetto di valutazione la direttiva 2009/103/CE concernente l'assicurazione della responsabilità civile per autoveicoli.
  Oltre alle nuove iniziative la Commissione individua (allegato III) alcune proposte di iniziativa normativa in sospeso che essa ritiene che Parlamento e Consiglio debbano adottare celermente. Tra queste di interesse della Commissione la proposta di regolamento di codificazione 2013/157, concernente l'istituzione di un quadro normativo per l'accesso al mercato dei servizi portuali e per la trasparenza finanziaria dei porti, e la proposta di direttiva di codificazione 2012/2099 in tema di sicurezza della rete informatica. Gli allegati IV, V e VI riportano rispettivamente gli atti per i quali si prevede il ritiro, quelli dei quali si prevede l'abrogazione nonché l'elenco delle direttive e dei regolamenti che sono divenuti o diverranno applicabili dal 2016.
  La Relazione programmatica 2016 del Governo dà altresì conto delle attività e degli impegni del Governo in ambito europeo indipendentemente dalle dieci priorità della Commissione europea. Evidenzia che vi sono, quindi, affrontati argomenti che non trovano riscontro nel programma della Commissione europea, tra i quali alcuni di interesse della nostra Commissione. In particolare, nel settore del trasporto ferroviario l'obiettivo del Governo è quello di chiudere nel più breve tempo possibile le tre iniziative che compongono il cosiddetto «pilastro politico» del quarto pacchetto ferroviario. Si tratta in particolare della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che abroga il regolamento (CEE) n. 1192/69 del Consiglio relativo alle norme comuni per la normalizzazione dei conti delle aziende ferroviarie (COM(2013)26); della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1370/2007 per quanto riguarda l'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia (COM(2013)28) e della proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 novembre 2012, che istituisce uno spazio ferroviario europeo unico, per quanto riguarda l'apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance dell'infrastruttura ferroviaria (COM(2013)29).
  L'obiettivo del Governo in relazione a tali proposte è quello di realizzare un allineamento del pilastro politico con il pilastro tecnico del pacchetto. I punti ancora aperti che premono in particolare all'Italia sono il periodo di transizione fissato per la totale liberalizzazione dei servizi passeggeri, con la previsione esplicita di una clausola di reciprocità interna, in base alla quale le imprese provenienti da mercati chiusi non possono competere in quelli liberalizzati e il rapporto tra diritti di accesso al mercato ed eventuali restrizioni dovute all'esistenza di obblighi di servizio pubblico, al fine di creare situazioni e regole omogenee nei vari mercati e favorire la concorrenza per il mercato.
  In materia di trasporto aereo, uno dei temi di interesse strategico per l'Italia è rappresentato dal pacchetto aviazione, presentato dalla Commissione il 7 dicembre 2015 per dare impulso all'economia dell'Europa, rafforzare la sua base industriale e contribuire alla leadership globale dell'Unione europea. L'Italia, diversamente dagli approcci più protezionistici espressi in Consiglio da Paesi come Germania e Francia, ritiene che l'iniziativa della Commissione possa costituire l'occasione per promuovere l'aviazione, aumentare la liberalizzazione del mercato (che negli ultimi decenni ha rivoluzionato positivamente il mercato dell'Unione) e incrementare le possibilità di accesso al mercato Pag. 131stesso. Il Governo segnala inoltre alcune esigenze di revisione della normativa europea, in particolare si richiede l'abrogazione o la modifica del regolamento (CE) 868/2004 relativo alla protezione contro le sovvenzioni e le pratiche tariffarie sleali che recano pregiudizio ai vettori aerei comunitari nella prestazione di servizi di trasporto aereo da parte di Paesi non membri della Comunità, inserendo disposizioni che garantiscano la tutela della concorrenza leale, la modifica e l'integrazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1008/2008, recante norme comuni per la prestazione di servizi aerei e l'accelerazione, anche con un accordo di compromesso, della revisione del regolamento (CE) n. 261/2004, che istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di mancato imbarco, di cancellazione del volo e di ritardo prolungato.
  In materia di trasporto stradale, infine, il Governo richiama l'intenzione della Commissione europea di presentare nel 2016 un «pacchetto stradale», che riguarderà molteplici aspetti dell'autotrasporto e che terrà conto delle esperienze dei singoli Stati membri. Nella Relazione programmatica per il 2016 si richiama altresì l'intenzione della Commissione di regolamentare il cosiddetto car sharing, che impatta in modo consistente nei mercati interni dei servizi di noleggio con conducente e di taxi.
  Alla luce dei molteplici spunti che i documenti all'esame forniscono, si riserva quindi di formulare una proposta di parere che tenga conto anche degli elementi che emergeranno nel corso dell'esame.

  Michele Pompeo META, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.50.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari di mercoledì 3 febbraio 2016, a pagina 108, prima colonna:
   ottava riga, le parole: «aggiungere le seguenti» sono sostituite dalle seguenti: «sostituire le parole: il sistema di reti con le seguenti:»;
   tredicesima riga, dopo le parole: «21/CE» aggiungere le seguenti: «, il sistema di reti».