CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 4 febbraio 2016
586.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI

  Giovedì 4 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene la viceministra dello sviluppo economico Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 13.40.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, rivolge un indirizzo di saluto alla viceministra Bellanova, con la quale si congratula per l'incarico che le è stato conferito, che corona la sua lunga militanza politica e sindacale.

5-07559 Simonetti: Sostegno alle imprese colpite da siccità nevosa.

  La viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Roberto SIMONETTI (LNA), replicando, si dichiara insoddisfatto per la risposta resa dalla rappresentante del Governo, la quale, a fronte di una richiesta di sostegno alle imprese turistiche che, direttamente o indirettamente, versano in gravi difficoltà, si limita a segnalare la possibilità, di accedere, per la copertura Pag. 108finanziaria dei propri investimenti, a strumenti agevolativi a sostegno del credito. Pur prendendo atto della disponibilità manifestata dal Governo a individuare, insieme al Parlamento, le misure più idonee a fornire risposte concrete alle imprese in crisi, registra la indisponibilità del Governo ad adottare, nell'immediato, misure di sostegno al comparto turistico in questione, gravemente danneggiato dall'eccezionale siccità invernale, che assume i connotati di una vera e propria calamità naturale, i cui danni ricadono sull'economia di tutto l'indotto. Preannuncia, quindi, la presentazione di emendamenti di spesa in altri provvedimenti all'attenzione del Parlamento, affinché risorse specifiche siano destinate al settore interessato, analogamente a quanto avvenuto, per altri sul territorio, con il decreto-legge cosiddetto «Giubileo», nel corso del cui esame, però, analoghe sue proposte emendative non sono state dichiarate ammissibili. Auspica, quindi, che il Governo individui un fondo ad hoc da destinare a tali imprese, come avvenuto in passato ad opera degli interventi normativi citati nella risposta.

5-06765 Crippa: Questioni connesse alla realizzazione del progetto «Carisio».

  La viceministra Teresa BELLANOVA risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Davide CRIPPA (M5S), replicando, si dichiara insoddisfatto per la risposta fornita dalla viceministra Bellanova, che giudica vaga e lacunosa. Dopo aver ricordato, al riguardo, che la società Petroceltic Italia, in crisi finanziaria e con un debito di 500 milioni di dollari, non può soddisfare i criteri di garanzia economica forniti dai tempi della presentazione dell'istanza, considera necessario che il Governo riconsideri, alla luce dei criteri di sostenibilità economica e finanziaria, l'ammissibilità dell'istanza del permesso di ricerca in questione.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.55.

RISOLUZIONI

  Giovedì 4 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene la viceministra dello sviluppo economico Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 13.55.

7-00824 Senaldi: Attività di home restaurant.
(Seguito della discussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00173)

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, dopo aver ricordato il breve ciclo di audizioni svolte sulla risoluzione in esame, dà la parola alla viceministra Bellanova per l'espressione del parere.

  La viceministra Teresa BELLANOVA sottolinea preliminarmente che sulla questione oggetto dell'atto in discussione, il Ministero dello sviluppo economico si è pronunciato con la nota del 10 aprile 2015. Osserva che l’home restaurant, anche se esercitato solo in alcuni giorni dedicati limitatamente a un numero contenuto di soggetti, può essere classificato come attività economica assimilabile a quella degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. La fornitura delle prestazioni infatti, nello specifico caso considerato, comportava il pagamento di un corrispettivo e avveniva comunque in locali attrezzati aperti alla clientela, pur se coincidenti con il domicilio del cuoco, con la conseguenza che l'attività in questione, a legislazione vigente, non poteva essere considerata libera essendo quindi assoggettabile alla normativa applicabile ai soggetti che Pag. 109esercitano un'attività di somministrazione di alimenti e bevande.
  In questo senso e in via interpretativa, nella nota ministeriale del 15 aprile 2015, si è evidenziata la necessità di applicare per analogia la disciplina delle attività di somministrazione secondo le generali disposizioni di cui all'articolo 64, comma 7, del decreto legislativo 26 marzo 2010, n 59, e successive modifiche ed integrazioni, al caso dei soggetti richiamati nel quesito. Rileva che l'orientamento ministeriale, oltre a non avere carattere vincolante, al pari di qualsiasi risoluzione ministeriale, era espressamente condizionato anche alle eventuali diverse ed aggiuntive considerazioni delle altre amministrazioni statali potenzialmente interessate e della regione competente.
  Ciò premesso fa presente che il Governo condivide l'esigenza di un intervento normativo che disciplini in modo specifico la materia, innanzitutto per dare certezza giuridica agli operatori interessati sulle modalità di legittimo svolgimento della loro attività secondo regole uniformi nell'intero territorio nazionale, superando la precarietà di soluzioni interpretative che non risulterebbero in alcun modo significativamente rafforzate neppure da ulteriori e più generali analoghi interventi in sede amministrativa, comunque non vincolanti. Un eventuale intervento normativo avrebbe, inoltre, il pregio di individuare soluzioni più specifiche e proporzionate. L'assenza di una disciplina espressamente applicabile può favorire fenomeni di elusione ed evasione fiscale, disparità ingiustificate di condizioni di attività, situazioni di concorrenza sleale rispetto agli esercenti in possesso dei titoli legittimanti, nonché rischi per la salute dei consumatori. Al contrario, la generalizzata ed integrale applicazione di una disciplina che in alcuni casi potrebbe risultare sproporzionata e inadeguata può scoraggiare lo sviluppo di un fenomeno che rappresenta comunque l'affermazione di forme economiche innovative e che, opportunamente regolato, potrebbe determinare effetti positivi in termini di concorrenza e di promozione della cultura del territorio e di sviluppo turistico.
  Ritiene pertanto che l'impegno proposto al Governo con la risoluzione in esame possa essere accolto se riformulato sopprimendo le parole: «a confermare, nell'immediato, il citato orientamento interpretativo alle Camere di commercio e agli enti locali, se del caso, con un provvedimento amministrativo, al fine di assicurare uniformità interpretativa su tutto il territorio nazionale, nonché, in prospettiva,» e mantenendo la parte finale del dispositivo: «a promuovere un'iniziativa normativa per regolare puntualmente una nuova tipologia di attività che rischia altrimenti di configurarsi anomala sul piano della concorrenza, della fiscalità e della tutela della salute pubblica».

  Angelo SENALDI (PD), nell'accogliere la riformulazione proposta dalla viceministra Bellanova, ricorda come la prima parte dell'impegno sia finalizzata a consolidare un orientamento interpretativo che, qualificando l'attività di home restaurant come una vera e propria attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande – e, quindi, come attività a rilevanza economica – ritiene necessari, per il suo esercizio, oltre al rispetto di prescrizioni a tutela della qualità del servizio, della salute e della sicurezza di lavoratori e utenti, anche la presentazione di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), forse ritenuta dal Governo un eccessivo appesantimento burocratico. Sottolinea, tuttavia, la necessità di dare seguito alla seconda parte dell'impegno, che ben riassume lo spirito della risoluzione e sulla quale il Governo ha espresso parere favorevole, affinché sia promossa un'iniziativa normativa volta a regolare puntualmente tale nuova tipologia di attività, che rischierebbe altrimenti di configurarsi anomala sul piano della concorrenza, della fiscalità e della tutela della salute pubblica.

  Mattia FANTINATI (M5S), nel condividere le osservazioni svolte dal collega Pag. 110Senaldi, dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla risoluzione in esame, così come riformulata. Ribadisce, inoltre, la necessità che le attività di home restaurant, incentivate e promosse da attivissimi portali di annunci online, pur costituendo un fenomeno embrionale, siano puntualmente e uniformemente normate e, a tale proposito, auspica che la X Commissione assuma un ruolo di primo piano nell'attività di regolazione e di normazione di tutte le attività connesse alla sharing economy.

  Adriana GALGANO (SCpI), nel condividere la riformulazione proposta dalla viceministra Bellanova, dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla risoluzione in esame. Evidenzia, quindi, la necessità di differenziare le attività afferenti a un modello di sharing economy - che assumono rilevanza economica e sono basate su un'economia collaborativa, quali il social eating – da quelle afferenti, invece, a modelli di gig economy, molto diffuse negli Stati Uniti d'America, le quali, pur avendo rilevanza economica, hanno natura non continuativa e si attivano in relazione a specifiche richieste, come ad esempio l'attività di home restaurant.

  Gianluca BENAMATI (PD), nel dichiarare il voto favorevole del proprio gruppo sulla risoluzione in esame, rivolge alla viceministra Bellanova un augurio di buon lavoro per l'incarico ricevuto. Esprime, quindi, un giudizio positivo sulla riformulazione proposta, che comunque preserva lo spirito della risoluzione, volta a consentire di regolamentare la cosiddetta «economia di condivisione», che rappresenta una delle future frontiere economiche delle attività imprenditoriali. Nell'auspicare che il Governo, riconoscendo l'importanza di una regolamentazione del settore, dia avvio anche ad una regolazione di sistema, ricorda che sono state depositate numerose proposte di legge afferenti a tale tematica, a riprova della notevole valenza economica di queste attività sul versante sia nazionale che internazionale.

  Stefano ALLASIA (LNA) dichiara il voto favorevole del proprio gruppo sulla risoluzione in esame, riconoscendo la necessità che il settore, pur interessando un ristretto numero di attività, sia adeguatamente regolato.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, sottolinea l'importanza della risoluzione in esame, che sollecita il Governo a intraprendere la regolazione di un fenomeno che mostra evidenti segnali di crescita e di sviluppo. Sottolineata gli effetti negativi derivanti da una mancata regolazione o, peggio, da una regolazione puntuale e dettagliata, auspica che il Governo predisponga una regolazione «leggera» ma completa – soprattutto con riferimento agli aspetti uniformi delle attività, come quello fiscale – da calibrare ed eventualmente modificare sulla base delle evoluzioni in concreto delle attività medesime.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova formulazione della risoluzione in esame, che assume il numero 8-00173 (vedi allegato 3).

  La seduta termina alle 14.10.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 4 febbraio 2016. — Presidenza del presidente Ettore Guglielmo EPIFANI. – Interviene la viceministra dello sviluppo economico Teresa Bellanova.

  La seduta comincia alle 14.10.

Disposizioni per la promozione e la disciplina del commercio equo e solidale.
Nuovo testo unificato C. 241 Rubinato, C. 75 Realacci, C. 811 Baretta e C. 2726 Da Villa.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 27 gennaio 2016.

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  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, avverte che sono stati presentati emendamenti che non presentano profili problematici dal punto di vista dell'ammissibilità (vedi allegato 4).
  Invita quindi la relatrice Scuvera a intervenire.

  Chiara SCUVERA (PD), relatrice, sottolinea che molti degli emendamenti presentati presentano modifiche migliorative del testo, mentre altri prevedono principi già esplicitati nel nuovo testo unificato della proposta di legge.
  Presenta e illustra il suo emendamento 9.2 (vedi allegato 5) che prevede alcune correzioni formali dell'articolo 9, relativo alla tutela dei marchi e alle norme sull'etichettatura testo.

  Ettore Guglielmo EPIFANI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, fissa il termine per la presentazione degli emendamenti all'emendamento 9.2 della relatrice alle ore 12 di domani, 5 febbraio 2016.
  Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

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