CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 gennaio 2016
581.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI NEL MONDO E LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE

RELAZIONI AL PARLAMENTO

  Mercoledì 27 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Fabio PORTA.

  La seduta comincia alle 8.35.

Relazione recante le valutazioni del Consiglio generale degli italiani all'estero (CGIE) per l'anno 2014, con proiezione per il triennio 2015-2017.
(Doc. CXLIX, n. 3).
(Esame istruttorio e rinvio).
Sui lavori del Comitato permanente.

  Fabio PORTA, presidente, prima di dare luogo all'esame dell'atto in titolo, ricorda gli impegni, anche di carattere istruttorio, assunti dal Comitato nella precedente seduta, con riferimento anche all'audizione di un rappresentante del Governo e di altri soggetti rilevanti per le materie di competenza.
  Inoltre, in occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, di cui ricorre oggi l'anniversario, formula l'auspicio che il ricordo dell'immane tragedia della Shoah rimanga vivo, anche nelle comunità dei nostri connazionali all'estero e come monito per tutte le persecuzioni in atto nel mondo. Ricorda, peraltro, che in Pag. 35mattinata si terrà un'iniziativa promossa dal collega Currò in memoria del dramma dei desaparecidos argentini.

  Il Comitato inizia, quindi, l'esame istruttorio dell'atto in titolo.

  Fabio PORTA, presidente, rammenta che la Relazione in titolo viene esaminata da questo Comitato in chiave istruttoria e conformemente al dettato dell'articolo 124, comma 1, del Regolamento. A conclusione del proprio lavoro, il Comitato potrà sottoporre alla Commissione l'eventualità di adottare una risoluzione a norma dell'articolo 117.

  Marco FEDI (PD), relatore, nell'esprimere, a nome del Comitato e della Commissione Esteri, l'auspicio che il nuovo Consiglio generale degli italiani all'estero possa insediarsi, nel più breve tempo possibile, attraverso il decreto di nomina che è ancora in attesa di approvazione da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri ricorda che il rinnovo degli organismi di rappresentanza delle comunità italiane nel mondo è stato un importante passaggio per il quale il Governo si è impegnato e ora è necessario dare seguito a questo impegno politico mettendo tutto il sistema della rappresentanza di base, Com.It.Es. e CGIE, in grado di operare e di svolgere il mandato previsto dalla legge.
  Ricorda quindi – considerazione rivolta sia al Comitato sia al Governo – che la legge deve essere applicata, e che l'esigenza di una riforma, sentita e condivisa da tutti, deve realizzarsi attraverso il confronto e la discussione, senza date di scadenza, evitando brusche accelerazioni e diktat monocamerali, ma piuttosto attraverso una serena riflessione che auspichiamo vogliano svolgere le forze politiche di maggioranza e opposizione. Evidenzia infatti che l'approvazione definitiva della riforma costituzionale, con la definizione del nuovo assetto per la Circoscrizione estero, consentirà anche una discussione, libera da incertezze, sulla riforma dell'intero sistema della rappresentanza, che deve garantire, a suo avviso, un autentico compito consultivo, in grado di proporre dati, analisi e riflessioni, all'intero sistema politico italiano, sulle linee strategiche per una maggiore presenza italiana nel mondo.
  Sulla relazione trasmessa al Parlamento, ricorda, in via preliminare, che la legge n. 368 del 1989, istitutiva del Consiglio generale degli italiani all'estero, annovera, all'articolo 2, comma 1, lettera d), tra i compiti di questo organismo la redazione di una relazione annuale con proiezione triennale da presentare, tramite il Governo, al Parlamento, nella quale si valutino gli eventi dell'anno precedente e si traccino prospettive ed indirizzi per il triennio successivo. Segnala inoltre che, per quanto la Relazione faccia riferimento nella titolazione, così come previsto dalla normativa vigente, agli indirizzi per il triennio 2015-2017, questi non sembrano trovare precipuo spazio nel testo del documento, se non nella individuazione di una serie di proposte di riforma già all'attenzione del Consiglio e del Governo.
  Osserva quindi che il documento si compone di una premessa del Segretario generale, della relazione sui lavori dell'Assemblea plenaria, svoltasi a Roma dal 28 al 30 maggio, delle relazioni sui lavori del Comitato di Presidenza del 18-19 marzo, del 22-23 settembre e del 2-3 dicembre 2014, ed i documenti finali delle tre Commissioni continentali, mentre non risultano allegati i contributi delle otto Commissioni tematiche, che pure in passato avevano fornito spunti originali.
  Rileva che la premessa evidenzia i principali nodi affrontati dal CGIE nel corso del 2014, a partire dalla conversione in legge del decreto-legge n. 66 del 2014 che, nel quadro delle riforme adottate per il contenimento della spesa pubblica, la cosiddetta spending review, ha visto essenzialmente una rimodulazione di questo organismo nel numero dei suoi componenti, passati da 94 ad un totale di 63, nella composizione del Comitato di presidenza, passato da 16 a 9 membri, e nella convocazione, in via ordinaria, di una sola assemblea plenaria annuale. Nonostante questa modifica sostanziale alla composizione Pag. 36del Consiglio generale degli italiani all'estero, questo rimane organismo di riferimento e di rappresentanza delle nostre comunità.
  Nota ancora che la Relazione evidenzia positivamente come la decisione, da parte del Governo, di procedere con il rinnovo degli organismi di base, costituisca un riconoscimento del ruolo e delle funzioni che essi svolgono, soprattutto sotto il profilo della rappresentanza globale degli italiani all'estero.
  Ricorda poi che nel 2014 è stato quindi raggiunto il lungamente atteso avvio delle operazioni per il rinnovo della rappresentanza di base delle comunità italiane nel mondo, che ha posto fine alla sospensione protratta per lunghi anni: restano però intatte le preoccupazioni sull'elevato tasso di astensionismo verificatosi nelle consultazioni dell'aprile 2015.
  Evidenzia inoltre che la Relazione dà conto, in premessa, dei buoni risultati degli «Stati generali della lingua italiana nel mondo», svoltisi a Firenze nell'ottobre 2014 che ha visto la partecipazione di componenti del CGIE ed un ruolo guida nel tavolo tematico dedicato a «Ruolo degli italofoni e delle comunità italiane all'estero»: il CGIE è un convinto sostenitore dell'importanza strategica di valorizzare il nostro patrimonio linguistico e culturale, che costituisce un elemento fondamentale per la promozione e lo sviluppo del Sistema-Paese e che ha trovato in questa legge di stabilità, anche a seguito degli interventi emendativi approvati su iniziativa parlamentare, alcuni primi significativi sostegni finanziari.
  Rileva, al proposito, che i punti salienti, ai quali ancorare un nuovo sistema di promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo, possono individuarsi nel superamento di una visione settoriale ed assistenzialistica e nella loro valorizzazione come asset strategico capace di sostenere il riposizionamento dell'Italia nel contesto globale; la definizione di una prospettiva di forte rilancio dell'attrattività della cultura italiana in campo mondiale, non solo con riferimento ai grandi ed indiscussi primati del passato ma ancor con riferimento alle grandi realizzazioni della modernità, dall'arte alla cultura materiale, dalla scienza ai life style creati dal gusto italiano. In questa prospettiva, evidenza l'esigenza di puntare su unico centro direzionale e di coordinamento capace di programmare e razionalizzare l'intervento pubblico e dialogare sistematicamente con i soggetti privati che agiscono nel campo, superando la frammentazione e la sovrapposizione degli interventi, l'incomunicabilità tra le diverse strutture e la mancanza di coordinamento e di sinergie.
  Ritiene poi importante raccogliere il contributo del CGIE in questo settore, soprattutto in vista di una riforma complessiva del sistema normativo di promozione della lingua e della cultura italiane all'estero, che costituisce uno degli obiettivi legislativi di questa legislatura, molte volte annunciato ma finora rinviato.
  Evidenzia ancora che al di là delle relazioni sui lavori dell'Assemblea plenaria e del Comitato di presidenza, che hanno dedicato uno spazio doveroso al progetto di riforma costituzionale con le connesse ricadute sul piano della rappresentanza degli italiani all'estero, i documenti finali delle Commissioni continentali affrontano temi centrali quali ad esempio la difficile riorganizzazione delle rete diplomatico-consolare, pesantemente sottodimensionata nella capacità di erogare servizi, soprattutto in aree economicamente emergenti, come l'America latina, ed in tutti i Paesi e le aree del mondo, dall'Europa all'Oceania all'America del Nord, dove si registrano nuove forme di mobilità rappresentate dalla nuova emigrazione italiana. Osserva, in particolare, che la Commissione continentale per i Paesi anglofoni extra-europei richiama i macroscopici errori legati alla chiusura di alcuni importanti consolati, come Edmonton, Durban e Newark, in realtà in cui il volume degli investimenti ed il tessuto di realtà produttive italiane ivi insediate richiedono particolare attenzione da parte delle autorità consolari italiane. Nota pertanto che in tal senso il lavoro del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero ha consentito un utile confronto anche in sede parlamentare Pag. 37sulle proposte di rafforzamento della rete dei servizi nel mondo e sulla necessità di garantire parità di trattamento ai connazionali nel mondo.
  Ciò premesso, invita il Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati ad accogliere positivamente la relazione del Consiglio generale degli italiani all'estero, e augura buon lavoro ai nuovi consiglieri.

  Fabio PORTA, presidente, si riserva di intervenire nel prosieguo dell'esame istruttorio.

  Alessio TACCONI (PD), nel ringraziare il relatore Fedi per l'esaustiva relazione ed intervenendo anche a nome di colleghi di gruppo impossibilitati ad essere presenti ma assai coinvolti da questi temi, evidenzia che il provvedimento in esame, di per sé completo, dà tuttavia atto di un segnale di stanchezza del Consiglio generale degli italiani all'estero, che negli ultimi anni ha manifestato l'esigenza di un suo rinnovo. Osserva altresì che la relazione ha affrontato nodi importanti ed aspetti problematici quali la razionalizzazione della nostra rete consolare all'estero, ristrutturazione che ha comportato la chiusura di molte importati sedi diplomatiche. Ringraziando il CGIE per il lavoro svolto, rileva dunque la necessità di guardare al futuro di tale organismo. Rinnova, pertanto, l'invito, già rivolto in passato, al Governo e al Presidente del Consiglio in particolare, ad adottare al più presto il decreto di nomina dei venti consiglieri del predetto organismo, che la legge riserva all'Esecutivo. Nel ribadire che l'esigenza della riforma del CGIE è ormai improcrastinabile, auspica che i soggetti interessati, dal Parlamento, al Governo, alle realtà italiane all'estero possano procedere concordemente in tale direzione, con l'ascolto e la valorizzazione anche del fondamentale apporto rappresentato dall'associazionismo del settore.

  Fabio PORTA, presidente, nell'associarsi agli interventi dei colleghi Fedi e Tacconi, condivide in particolare l'auspicio formulato dal collega Tacconi affinché nel più breve tempo possibile si giunga all'adozione da parte del Governo del decreto di nomina dei consiglieri, la cui designazione spetta appunto all'Esecutivo, ricordando anche i precedenti reiterati appelli in tal senso. Auspica altresì che si giunga ad una piena operatività del CGIE in tempi molto rapidi, senza tuttavia che ciò avvenga mediante accettazione di eventuali diktat, evitando così un grave errore sia di metodo sia di contenuto nel tentativo di contrastare ciò che rappresenta il frutto di una decisione democratica.
  Osserva inoltre che i predetti auspici non sono in contraddizione con l'esigenza, più volte manifestata, di una generale riforma degli organismi di rappresentanza, che avrebbe dovuto procedere di pari passo con la riforma costituzionale dell'elezione dei parlamentari nella Circoscrizione Estero, e che dovrebbe in ogni caso tenere conto degli esiti della riforma costituzionale in corso, anche con riferimento ai risultati dell'eventuale consultazione referendaria confermativa, e prendendo in considerazione anche le proposte frutto dell'impegno condiviso dagli stessi organismi di rappresentanza e da tutte le realtà che costituiscono le nostre realtà all'estero, compreso il mondo dell'associazionismo. Rileva, al riguardo, che tale sforzo riformatore dovrebbe essere compiuto senza arroccarsi su posizioni precostituite, e superando ogni possibile timore. Nel ritenere che il nuovo CGIE saprà offrire un contributo originale, con capacità ed entusiasmo, a tale impegno, evidenzia che il Comitato fa propria la relazione illustrata, valutando, qualora si ritenga opportuno, la presentazione di una risoluzione.
  In assenza di ulteriori interventi, rinvia il seguito dell'esame istruttorio della Relazione in titolo ad altra seduta.

Sui lavori del Comitato.

  Alessio TACCONI (PD), intervenendo sul programma di lavoro del Comitato, Pag. 38sottolinea l'esigenza di procedere all'audizione del presidente dell'ANCI, Piero Fassino, al fine di valutare le iniziative da intraprendere, anche a carattere non definitivo, in merito all'estensione dell'esenzione dall'IMU-TASI, introdotta dall'ultima legge di stabilità, per i proprietari della prima casa anche per coloro che, risiedendo all'estero e regolarmente iscritti all'AIRE, non beneficiano di tale agevolazione, pur possedendo in Italia un immobile anche se utilizzato per brevi periodi.

  Marco FEDI (PD), nel condividere la proposta del collega Tacconi, invita altresì a considerare il problema del canone RAI per i residenti all'estero, su cui sarebbe auspicabile interloquire con soggetti competenti anche al fine di sondare la possibilità non solo di ridurlo ma anche di abolirlo del tutto. Ritiene inoltre auspicabile che il Comitato affronti il tema dell'editoria italiana all'estero, con particolare riguardo agli stanziamenti destinati agli istituti italiani di cultura all'estero, anche in prospettiva di una razionalizzazione degli stessi, con una gestione più trasparente ed efficiente.

  Fabio PORTA, presidente, con riferimento alla problematica richiamata dall'onorevole Tacconi rispetto all'esenzione dall'IMU-TASI, osserva come si tratti di un argomento di particolare importanza. Passando alla riforma dell'editoria, menzionata dall'onorevole Fedi, rammenta i contatti già avuti con alcuni organi rappresentativi quali il FUSIE, con cui anche la Commissione Cultura potrebbe instaurare un dialogo. Sul problema del canone RAI per i residenti all'estero concorda sulla necessità di individuare preliminarmente gli interlocutori competenti.
  Rammenta poi che è già in programma un'audizione del rappresentante del Governo con delega per gli italiani all'estero, del presidente della Società Dante Alighieri, professor Andrea Riccardi e di ulteriori soggetti istituzionali rilevanti sui temi delle istanze della nuova e vecchia emigrazione, delle tutele sociali, nonché delle eccellenze italiane della cultura e della scienza nel mondo.

  Alessio TACCONI (PD) prospetta anche l'eventualità di porre in sede di Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, l'opportunità che questo Comitato possa svolgere missioni e sopralluoghi qualora se ne ravvisi l'esigenza.

  Fabio PORTA, presidente, concorda con il collega Tacconi e si rallegra per la partecipazione ai lavori odierni anche dei colleghi Cirielli e Fitzgerald Nissoli.

  La seduta termina alle 9.10.

INDAGINE CONOSCITIVA

  Mercoledì 27 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Sulle priorità strategiche regionali e di sicurezza della politica estera dell'Italia, anche in vista della nuova strategia di sicurezza dell'unione europea.
Audizione di giornalisti ed esperti, con particolare riferimento al quadro politico-istituzionale ed al ruolo geostrategico della turchia.
(Svolgimento e conclusione).

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori di questa seduta sarà assicurata anche attraverso la trasmissione sul circuito televisivo interno.
  Svolge, quindi, un intervento introduttivo.

  Valentina Rita SCOTTI, ricercatrice presso l'Università LUISS di Roma e visiting researcher in diritto pubblico comparato presso la Ko  University, Lorenzo CREMONESI, scrittore e giornalista de Il Corriere della Sera, Alberto NEGRI, scrittore e giornalista de Il Sole 24 Ore, Marta OTTAVIANI, scrittrice e giornalista de La Stampa, e Carlo PANELLA, scrittore e giornalista del quotidiano Libero e de Il Pag. 39Foglio, svolgono una relazione sui temi oggetto dell'indagine.

  Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni Gea SCHIRÒ (PD) ed Erasmo PALAZZOTTO (SI-SEL),

  Marta OTTAVIANI, scrittrice e giornalista de La Stampa, Carlo PANELLA, scrittore e giornalista del quotidiano Libero e de Il Foglio, Valentina Rita SCOTTI, ricercatrice presso l'Università LUISS di Roma e visiting researcher in diritto pubblico comparato presso la Ko  University, Lorenzo CREMONESI, scrittore e giornalista de Il Corriere della Sera, e Alberto NEGRI, scrittore e giornalista de Il Sole 24 Ore, rispondono, a più riprese, ai quesiti posti e forniscono ulteriori precisazioni.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 16.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.