CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 gennaio 2016
577.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 21 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.10.

DL 210/2015: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 3513 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato il 20 gennaio 2016.

  Vittoria D'INCECCO (PD) richiama all'attenzione della Commissione l'opportunità di una proroga dei termini che interessano i medici di base in relazione all'adozione di strumenti di pagamento elettronici, alle prescrizioni in formato elettronico e alla trasmissione dei dati sanitari ai fini della predisposizione dei modelli 730 in ragione della situazione di oggettiva difficoltà in cui si trovano molti di essi. Nel ricordare l'accoglimento di un ordine del giorno su questi temi da parte del Governo, e preannunciando la presentazione di un emendamento in tal senso in sede referente, invita a richiamare la questione all'interno del parere della Commissione.

  Elena CARNEVALI (PD) segnala l'opportunità di prorogare la disposizione di cui all'articolo 2, comma 34, della legge n. 92 del 2012, relativa alla cosiddetta Pag. 106tassa di licenziamento, al periodo 2013-2017, considerato il valore sociale connesso a tale proroga. Osserva che, sebbene il tema sembri afferire prioritariamente alle materie di competenza della XI Commissione, sarebbe auspicabile un richiamo all'interno del parere che la Commissione si accinge ad esprimere.

  Anna Margherita MIOTTO (PD) evidenzia la necessità di prorogare almeno per un triennio, attraverso un limitato adeguamento del Fondo apposito, la copertura dell'assegno sostitutivo dell'accompagnamento militare per i grandi invalidi di guerra e di servizio, come stabilito dalla legge n. 184 del 2009, che verrebbe meno alla fine dell'anno corrente. Ricorda che si tratta in ogni caso di una platea ristretta, in continua riduzione per ovvi fattori anagrafici.

  Filippo FOSSATI (PD), relatore, chiede una breve sospensione dei lavori della Commissione per formulare una proposta di parere che tenga conto nelle premesse delle considerazioni espresse dalle colleghe Carnevali e Miotto, mentre ritiene preferibile, per quanto riguarda i temi sollevati dalla collega D'Incecco, inviare una lettera al Ministero dell'economia e delle finanze, come peraltro convenuto nella seduta precedente.
  Coglie l'occasione per richiamare la necessità di prevedere una proroga più ampia per l'acquisizione dei defibrillatori da utilizzare con riferimento alla pratica sportiva, auspicando anche una modifica della legislazione vigente, nel senso di spostare gli oneri dalle singole società, che spesso per le loro dimensioni ridotte non sono in grado di assumersi un impegno gravoso, ai gestori degli impianti sportivi.

  La seduta, sospesa alle 14.30, è ripresa alle 14.40.

  Filippo FOSSATI (PD), relatore, illustra una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1).

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 14.45.

RISOLUZIONI

  Giovedì 21 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Mario MARAZZITI. – Interviene il sottosegretario di Stato per la salute, Vito De Filippo.

  La seduta comincia alle 14.45.

7-00792 D'Incecco, 7-00864 Colonnese e 7-00878 Nicchi: Iniziative in materia di vaccinazioni.
(Seguito della discussione congiunta e conclusione – Approvazione di un nuovo testo delle risoluzioni n. 8-00165, n. 8-00166 e n. 8-00167).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo, rinviata, da ultimo, nella seduta del 19 gennaio 2016.

  Mario MARAZZITI, presidente, ricorda che nella seduta precedente il sottosegretario De Filippo ha espresso il parere del Governo sulle tre risoluzioni ed è proseguito il dibattito.

  Elena CARNEVALI (PD) ringrazia tutti i colleghi per il loro contributo e sottolinea che con la nuova formulazione della risoluzione D'Incecco, sottoscritta da molti componenti del Partito Democratico, si è raggiunto un buon punto di equilibrio e che in tal modo si può conseguire l'obiettivo di un cambiamento di rotta rispetto alla flessione del numero delle vaccinazioni. In relazione all'impegno relativo all'accesso dei minori alle strutture ospedaliere, ritiene importante fornire le informazioni opportune per prevenire il rischio di contagi indesiderati. In risposta alle perplessità espresse dalla collega Colonnese, evidenzia che gli impegni della risoluzione relativi ai migranti e ai gruppi che si trovano in una situazione di particolare disagio appaiono formulati in maniera appropriata, essendo stati redatti anche attraverso un confronto con soggetti impegnati in tale campo.

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  Paola BINETTI (AP) ritiene che il dibattito svolto in Commissione abbia avuto effetti positivi ed auspica che ciò possa accadere anche nei confronti dell'opinione pubblica. Rileva che il punto di forza è rappresentato dall'avvio di un percorso che porta dalla obbligatorietà alla libertà di scelta, sottolineando che in questo quadro va garantita la autonomia scientifica e va migliorata l'educazione alla salute anche attraverso un'informazione adeguata. Ipotizza pertanto l'adozione di meccanismi di validazione che evitino il diffondersi, soprattutto su internet, di notizie prive di fondamento come quella della correlazione fra vaccini ed autismo che rappresenta una vera e propria frode.
  Concorda con la collega Carnevali con l'opportunità di aumentare l'informazione in relazione ai rischi connessi all'accesso di persone non vaccinate in strutture ospedaliere. Sottoscrive, quindi, la risoluzione D'Incecco 7-00792, nella nuova formulazione.

  Matteo MANTERO (M5S) sottolinea che il compito della XII Commissione dovrebbe essere quello di aiutare a migliorare lo stato di salute dei cittadini e che non è scontato che tale obiettivo possa essere raggiunto semplicemente con un maggior numero di vaccinazioni.
  Esprime, quindi, un giudizio fortemente critico sull'approccio delineato dalla risoluzione D'Incecco, che sembrerebbe attribuire i bambini non vaccinati la qualificata di «untori».

  Mario MARAZZITI, presidente, segnala che, a suo avviso, non vi è alcuna intenzione di considerare come untori i bambini non vaccinati, ma che si vuole invece solo porre in evidenza la loro potenziale fragilità.

  Matteo MANTERO (M5S) esprime il proprio dissenso, in particolare, rispetto a quanto previsto dal sesto, settimo ed ottavo impegno della risoluzione, ricordando che oltretutto in alcuni casi soggetti appena vaccinati possono rappresentare un rischio maggiore di quelli non vaccinati, e ribadisce che vi è alla base una logica discriminatoria.
  Dichiara di non comprendere le ragioni del parere contrario espresso dal rappresentante del Governo in relazione ai numerosi impegni contenuti nella risoluzione a prima firma Colonnese, a partire da quello relativo alla piena applicazione dell'articolo 32 della Costituzione. In conclusione, ribadisce la necessità di un'adeguata informazione, di un'attenta verifica e di una diversificazione dell'offerta in relazione alle vaccinazioni, evitando campagne informative di tipo terroristico.

  Andrea CECCONI (M5S) si dichiara amareggiato dall'atteggiamento dei deputati della maggioranza che, seppure in alcuni casi in maniera indiretta, privilegiano di fatto un approccio di tipo coercitivo. Osserva, inoltre, che la risoluzione di maggioranza contiene impegni che risultano già ampiamente regolamentati.
  Segnala, poi, che il compito dei parlamentari non dovrebbe essere quello di sostituirsi agli scienziati, bensì quello di prestare attenzione alle preoccupazioni di molti cittadini che esigono chiarezza rispetto a un tema estremamente delicato. Dichiara, quindi, di non comprendere la scelta di stanziare 200 milioni di euro aggiuntivi per il piano vaccinale a fronte di una contrazione della richiesta, senza che ci sia l'apertura di un dialogo e senza prevedere l'utilizzo di vaccini per singole patologie, sottolineando che in tal modo non si aiuta a superare il senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni, sia politiche che sanitarie.

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD) segnala preliminarmente le particolari difficoltà connesse all'effettuazione di vaccinazioni per la popolazione migrante, che presenta ovviamente una particolare mobilità.
  Ritiene che occorre una particolare fantasia per considerare la risoluzione D'Incecco come espressione degli interessi delle case farmaceutiche e che non vada mai dimenticato l'ampio dibattito scientifico sul tema delle vaccinazioni. Ricorda Pag. 108che i vaccini si sono dimostrati fondamentali per debellare alcune patologie e che è ampiamente riconosciuto dalle organizzazioni internazionali che si registra una carenza di circa 30 milioni l'anno di vaccinazioni che sarebbero essenziali per assicurare la sicurezza sanitaria.
  Evidenzia che vi è un'ampia fascia dell'opinione pubblica disinformata e che alcuni atteggiamenti contribuiscono ad accrescere la paura per le vaccinazioni. Richiama, a titolo esemplificativo, le gravi complicanze connesse al morbillo e il riemergere di alcuni focolai di poliomielite. In conclusione, manifestando rispetto per le opinioni altrui, ricorda che un limite invalicabile dovrebbe essere quello di tenere conto dei dati ampiamente dimostrati dalla scienza medica.

  Adriano ZACCAGNINI (SI-SEL) rileva che la risoluzione D'Incecco evita di affrontare alcuni temi essenziali, a partire dal fatto che l'Italia è uno dei pochi Paesi europei a prevedere quattro vaccini obbligatori, segnalando che oltretutto tale approccio non garantisce un livello di copertura superiore ad altri Paesi. Evidenzia anche l'assenza di un impegno relativo alla indisponibilità di vaccini singoli e al fatto che vengano frequentemente somministrati congiuntamente vaccini obbligatori e raccomandati.
  Pone in evidenza quella che appare come una logica discriminatoria che può portare in maniera artificiale alla creazione di schieramenti polarizzati. Ritiene che la ricerca scientifica rappresenti la strada maestra, ponendo particolare attenzione alle possibili controindicazioni e ad una corretta informazione rispetto ad esse. Auspica un rinvio del voto sulle risoluzioni per consentire quantomeno di inserire un richiamo all'esigenza di una maggiore diversificazione dell'offerta vaccinale.

  Mario MARAZZITI, presidente, segnala che la Commissione ha la possibilità di votare le risoluzioni in una seduta successiva, ma che appare opportuno, in ogni caso, concludere il dibattito nella seduta odierna.

  Giuditta PINI (PD), nel ringraziare la collega D'Incecco e gli altri colleghi per il lavoro svolto, invita il Governo ad impegnarsi per assicurare una maggiore omogeneità delle prestazioni relative alle vaccinazioni a livello regionale. Segnala, inoltre, la necessità di prestare una particolare attenzione alla condizione dei bambini privi di tutela da parte del Sistema sanitario in quanto facenti parte di famiglie che, non avendo un luogo di residenza, non dispongono del codice fiscale.

  Massimo Enrico BARONI (M5S) rileva che la risoluzione D'Incecco non tiene conto di quanto accade negli altri Paesi europei, segnalando che con una semplice consultazione su internet è possibile reperire dati molto dettagliati in relazione alle pratiche tenute nei diversi Paesi rispetto alle singole patologie. In particolare, avendo come riferimento i 27 Paesi dell'Unione europea, prima dell'adesione della Croazia, più la Norvegia e l'Islanda, 15 Paesi non prevedono vaccinazioni obbligatorie mentre i restanti 14 ne hanno almeno una. La vaccinazione per la polio è obbligatoria in 12 Paesi, quelle per tetano e difterite in 11, quella per l'epatite in 10. In ogni caso, i dati dimostrano che non vi è correlazione tra l'obbligatorietà e il grado di copertura.
  Ribadisce la contrarietà del suo gruppo al testo proposto dalla collega D'Incecco, rimarcando l'assenza di impegni relativi all'aumento dell'offerta vaccinale in modo tale da favorire la libertà di scelta. Segnala che l'approccio scelto non favorisce quella che sarebbe l'opportuna compliance dei cittadini rispetto alle vaccinazioni e che a suo avviso l'operato del Ministero della salute crea di fatto un'obbligatorietà anche quando non prevista.

  Mario MARAZZITI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ritiene che la Commissione possa passare alla fase della votazione delle risoluzioni.

  Adriano ZACCAGNINI (SI-SEL) chiede chiarimenti in ordine alla possibilità ipotizzata dal presidente Marazziti, di rimandare il voto ad una seduta successiva.

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  Mario MARAZZITI, presidente, segnala che la maggior parte dei gruppi ha ravvisato l'opportunità di concludere l'esame nella seduta odierna.

  Marisa NICCHI (SI-SEL) ribadisce che il suo gruppo avrebbe ritenuto più opportuno rimandare il voto per effettuare i necessari approfondimenti.

  Vittoria D'INCECCO (PD) si dichiara offesa di quella che appare come una diffidenza rispetto all'impostazione della risoluzione a sua prima firma, ritenendo vi sia stata la più ampia onestà intellettuale nell'affrontare la questione e che i deputati sono tenuti a tutelare la salute pubblica, specialmente in relazione a un tema tanto delicato. Sottolinea che non si sarebbe immaginata una così forte ostilità rispetto a un tema che attiene alla prevenzione, che viene spesso richiamata nelle discussioni all'interno della Commissione, ricordando che i vaccini rappresentano un essenziale strumento di tutela, anche per coloro che non sono vaccinati.
  Richiamando l'intervento svolto dal collega Cecconi, rileva che la Commissione non dovrebbe rappresentare un luogo per un confronto scientifico su aspetti puntuali, evidenziando in ogni caso, anche sulla base di un'esperienza medica ultratrentennale, che i vaccini contengono ormai batteri ampiamente depotenziati e che, pertanto, gli effetti indesiderati sono largamente inferiori ai benefici attesi. Ritiene, quindi, che compito primario della Commissione sia quello di agire per contrastare il clima di sfiducia che si è venuto a creare in alcuni settori dell'opinione pubblica.
  Anche sulla base della discussione svolta in Commissione, propone quindi una riformulazione del quarto, del sesto, del settimo, dell'ottavo, del quattordicesimo e del quindicesimo degli impegni contenuti nella risoluzione, particolarmente oggetto di rilievi critici, per evitare possibili fraintendimenti e interpretazioni non corrispondenti alle intenzioni dei proponenti (vedi allegato 2).

  Adriano ZACCAGNINI (SI-SEL) rileva come, nonostante la disponibilità della deputata D'Incecco a riformulare alcuni punti della risoluzione di cui è prima firmataria, non venga comunque toccato un tema essenziale, emerso da numerosi interventi, ovvero quello di assicurare una maggiore diversificazione dell'offerta in materia di vaccinazioni.
  Fa presente, inoltre, che il suo gruppo ha inteso portare all'attenzione una visione differente, attenendosi comunque sempre al merito delle questioni, senza avere alcuna responsabilità nell'eventuale scadimento del dibattito.

  Vega COLONNESE (M5S) ritiene che la Commissione abbia condotto in maniera seria la discussione, come dimostra anche la varietà di posizioni emerse nel corso del ciclo di audizioni che si è svolto. Manifestando apprezzamento per la volontà di modificare alcuni degli impegni più controversi contenuti nella risoluzione D'Incecco, segnala tuttavia l'assenza di molti contenuti presenti, invece, nella risoluzione a sua prima firma, presentata dal Movimento 5 Stelle.
  Ribadisce che non vi è da parte del suo gruppo alcuna intenzione di opporsi alle vaccinazioni, né quella di sostituirsi alle scelte mediche, ma che si vuole invece dare voce alle legittime esigenze di una maggiore chiarezza e apertura sul tema. Richiama, in proposito, il quinto impegno della risoluzione a sua prima firma, sulla maggiore flessibilità nell'offerta vaccinale, prevedendo anche formati singoli o un vaccino tetravalente per le vaccinazioni obbligatorie, ipotesi rispetto alla quale in sede di audizione anche l'AIFA ha manifestato disponibilità.
  Richiama nuovamente l'attenzione sulla scarsa capacità del Sistema sanitario nazionale di garantire un'informazione adeguata, contribuendo in tal modo al diffondersi di timori rispetto alle vaccinazioni.
  Nel manifestare l'indisponibilità ad accogliere le proposte di riformulazione avanzate dal rappresentante del Governo, chiede che la sua risoluzione 7-00864 sia votata per parti separate, procedendo distintamente Pag. 110alla votazione delle parti sulle quali il parere del Governo è favorevole e di quelle sulle quali il parere del Governo è contrario.

  Donata LENZI (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo sulla risoluzione a prima firma D'Incecco e sottolinea che con essa non si vogliono introdurre nuovi obblighi, ma che si è scelto, adottando un percorso difficile e non da tutti condiviso, di porre l'accento sulla responsabilità dei singoli rispetto alle conseguenze e ai limiti di determinate scelte.

  Marisa NICCHI (SI-SEL) dichiara di non accettare le proposte di riformulazione della risoluzione a sua prima firma 7-00878 e chiede che la sua risoluzione sia votata per parti separate, procedendo distintamente alla votazione delle parti sulle quali il parere del Governo è favorevole e di quelle sulle quali il parere del Governo è contrario.

  Mario MARAZZITI, presidente, prima di porre in votazione le risoluzioni in titolo, ricorda che secondo l'OMS 1 milione e mezzo di bambini muore ogni anno per mancanza di vaccinazioni, che la diffidenza verso le stesse ha portato ad una flessione di circa l'1 per cento su base annua in Italia, che il tasso di vaccinazione per morbillo, parotite e rosolia è sceso all'86 per cento, che in Siria vi sono stati numerosi casi di polio nel 2013 e che, anche a causa della perdurante situazione di guerra, almeno mezzo milione di persone non sono vaccinate. Richiama questi dati per sottolineare la rilevanza del tema in oggetto, sottolineando che, a suo avviso, la Commissione ha svolto un grande lavoro ed agito con molta serietà.
  Pone, quindi, in votazione la risoluzione D'Incecco n. 7-00792, come da ultimo riformulata dalla presentatrice.

  La Commissione approva la risoluzione D'Incecco n. 7-00792, come da ultimo riformulata (vedi allegato 2).

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che, a seguito della riformulazione e dell'approvazione, la risoluzione D'Incecco 7-00792 assume il numero 8-00165.
  Avverte, quindi, che si passerà alla votazione della risoluzione Colonnese 7-00864, in quanto non assorbita e non preclusa, ricordando che su di essa il sottosegretario De Filippo nella seduta precedente ha espresso parere favorevole a condizione che: sia espunto l'ultimo periodo del terzo capoverso delle premesse; il primo impegno sia riformulato nel senso di prevedere l'avvio di una indagine, in luogo di un sistema pubblico nazionale informatizzato; al secondo impegno, sia espunta la lettera c); al terzo impegno, sia espunto l'inciso riferito all'intervento di tipo anche normativo; siano espunti il quarto, quinto, sesto e settimo impegno.
  Essendo stata avanzata la richiesta di votazione per parti separate, e ricordando che la presentatrice non ha acceduto alle richieste di riformulazione del Governo in ordine ad alcune parti della risoluzione, pone in votazione le parti sulle quali vi è un parere favorevole del Governo.

  La Commissione approva le premesse, ad eccezione del terzo capoverso, il secondo impegno, ad eccezione della lettera c), e l'ottavo, nono, decimo ed undicesimo impegno della risoluzione Colonnese 7-00864 (vedi allegato 3).

  Mario MARAZZITI, presidente, pone in votazione le restanti parti della risoluzione.

  La Commissione respinge il terzo capoverso delle premesse, il primo impegno, la lettera c) del secondo impegno e il quarto, quinto, sesto e settimo impegno della risoluzione Colonnese 7-00864.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che a seguito delle votazioni effettuate, la risoluzione Colonnese 7-00864 risulta approvata in un nuovo testo, che assume il numero 8-00166 (vedi allegato 3).
  Avverte, quindi, che si passerà alla votazione della risoluzione Nicchi 7-00878, in quanto non assorbita e non preclusa, ricordando che nella precedente seduta il Pag. 111sottosegretario De Filippo ha espresso parere favorevole a condizione che: siano espunti il penultimo e l'ultimo capoverso delle premesse e siano espunti o riformulati il primo, il settimo, il nono, l'undicesimo e il tredicesimo impegno.
  Essendo stata avanzata la richiesta di votazione per parti separate, e ricordando che la presentatrice non ha acceduto alle richieste di riformulazione del Governo in ordine ad alcune parti della risoluzione, pone in votazione le parti sulle quali vi è un parere favorevole del Governo.

  La Commissione approva le premesse, ad eccezione del penultimo e dell'ultimo capoverso, e il secondo, terzo, quarto, quinto, sesto, ottavo, decimo e dodicesimo impegno della risoluzione Nicchi 7-00878 (vedi allegato 4).

  Mario MARAZZITI, presidente, pone in votazione le restanti parti della risoluzione.

  La Commissione respinge il penultimo e l'ultimo capoverso delle premesse e il primo, il settimo, il nono, l'undicesimo e il tredicesimo impegno della risoluzione Nicchi 7-00878.

  Mario MARAZZITI, presidente, avverte che a seguito delle votazioni effettuate, la risoluzione Nicchi 7-00878 risulta approvata in un nuovo testo, che assume il numero 8-00167 (vedi allegato 4).

  La seduta termina alle 16.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16.25 alle 16.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

INTERROGAZIONI

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