CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 21 gennaio 2016
577.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 24

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 21 gennaio 2016.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.40 alle 14.55.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 21 gennaio 2016. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA, indi del vicepresidente Edoardo FANUCCI. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'economia e le finanze Enrico Zanetti.

  La seduta comincia alle 14.55.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Ferrovie dello Stato italiane Spa.
Atto n. 251.
(Rilievi alla IX Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Valutazione favorevole con rilievi).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 19 gennaio 2016.

  Il sottosegretario Enrico ZANETTI, in relazione ai chiarimenti richiesti dal relatore nella seduta del 19 gennaio scorso, evidenzia che non è possibile al momento attuale formulare una stima dell'ammontare dei possibili introiti per lo Stato derivanti dalla dismissione di una quota della partecipazione nel capitale di Ferrovie dello Stato italiane Spa, in quanto l'operazione dovrà essere preceduta da Pag. 25alcune iniziative finalizzate a consentire la concreta realizzazione della medesima operazione, nonché da quelle comunque necessarie ad una piena valorizzazione del Gruppo Ferrovie.
  Segnala inoltre che, ai sensi dell'articolo 1, comma 677, della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità per il 2016), qualora entro il 31 dicembre 2016 si proceda all'alienazione di quote o a un aumento di capitale riservato al mercato del gruppo Ferrovie dello Stato italiane Spa, il Ministero dell'economia e delle finanze è tenuto a presentare alle Camere una relazione che dovrà evidenziare l'impatto economico, industriale e occupazionale derivante dalla privatizzazione, nella quale devono essere indicati, in particolare, i dati finanziari degli effetti dell'alienazione sul bilancio dello Stato, la minore spesa per interessi derivante dall'utilizzo delle risorse incassate dall'alienazione per la riduzione del debito pubblico e i minori dividendi versati al bilancio dello Stato in conseguenza dell'alienazione.
  Infine, come evidenziato dal Ministro dell'economia e delle finanze nel corso dell'audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei deputati, osserva che non è esclusa la possibilità che parte delle risorse derivanti dal predetto processo di dismissione siano destinate alla realizzazione di investimenti pubblici.

  Laura CASTELLI (M5S) chiede che il Governo presenti una relazione tecnica sul provvedimento in esame, osservando come non sia possibile esprimere un parere sullo schema in mancanza di dati relativi agli introiti derivanti dalla dismissione di una quota della partecipazione nel capitale di Ferrovie dello Stato italiane Spa. Inoltre, relativamente alla possibilità che parte delle risorse derivanti dalla medesima dismissione siano destinate ad investimenti pubblici, ritiene che tale destinazione non possa essere effettuata esclusivamente sulla base delle affermazioni rese dal Ministro dell'economia e delle finanze nel corso dell'audizione citata dal rappresentante del Governo, in quanto la destinazione dei proventi derivanti dall'alienazione di partecipazioni dello Stato è fissata da apposita disposizione legislativa. In particolare l'articolo 13 del decreto-legge n. 332 del 1994 prevede che i proventi derivanti dalle operazioni di alienazione della azioni possedute dallo Stato sono destinati al fondo di ammortamento del debito pubblico. Pertanto rileva la necessità di modificare tale disposizione legislativa al fine di destinare parte dei proventi derivanti dalle dismissioni anche ad investimenti pubblici. Infine, in attesa della relazione tecnica sul provvedimento, di cui ribadisce la necessità, chiede di rinviare l'espressione del parere ad altra seduta.

  Maino MARCHI (PD), relatore, osserva che le considerazioni testé evidenziate dal rappresentante del Governo in ordine all'impossibilità, allo stato attuale, di quantificare i possibili introiti per lo Stato derivanti dalla dismissione in esame, si riferiscono anche alla predisposizione di una relazione tecnica avente il medesimo contenuto.
  Propone pertanto che la Commissione, preso atto dell'impegno del Governo, quale risultante dalle mozioni concernenti il processo di privatizzazione di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. approvate dall'Assemblea della Camera nella seduta del 3 dicembre 2015, a trasmettere comunque al Parlamento una relazione che offra una compiuta informazione sugli aspetti e sulle conseguenze, sotto il profilo finanziario, industriale, occupazionale e di gestione del servizio, della operazione di privatizzazione, esprima una valutazione favorevole sullo schema in esame, mettendo in evidenza la necessità che, prima di procedere all'alienazione di quote o a un aumento di capitale riservato al mercato del gruppo Ferrovie dello Stato italiane Spa, sia presentata alle Camere dal Ministro dell'economia e delle finanze una relazione che evidenzi, tra l'altro, i dati finanziari degli effetti dell'alienazione sul bilancio dello Stato, la minore spesa per interessi derivante dall'utilizzo delle risorse incassate Pag. 26dall'alienazione per la riduzione del debito pubblico e i minori dividendi versati al bilancio dello Stato in conseguenza dell'alienazione, nonché le determinazioni che si intende assumere in merito alla eventuale destinazione delle risorse derivanti dal processo di dismissione alla realizzazione di investimenti pubblici.

   Francesco BOCCIA, presidente, segnala che, l'articolo 17, comma 3, della legge di contabilità e finanza pubblica n. 196 del 2009, non prevede che siano corredati di relazione tecnica gli schemi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di relazione tecnica.

  Francesco CARIELLO (M5S) rileva la necessità che nel parere proposto dal relatore sia specificato che la relazione che il Governo presenterà debba essere assegnata per il relativo esame alla Commissione bilancio.

  Laura CASTELLI (M5S) concorda con quanto rilevato dal collega Cariello.

   Francesco BOCCIA, presidente, osserva che la relazione in oggetto sarà esaminata dalla Commissione competente per materia conformemente a quanto previsto dall'articolo 124 del Regolamento della Camera e che al termine dell'esame potrà essere votata un'apposita risoluzione.

  Laura CASTELLI (M5S), preso atto di quanto evidenziato dal presidente, ribadisce l'opportunità che la Commissione bilancio si occupi quanto prima della modifica della norma che prevede l'obbligo di destinare i proventi derivanti dalle operazioni di dismissione alla riduzione del debito pubblico, al fine di poter destinare, almeno in parte, le relative risorse ad investimenti pubblici.

  Giampaolo GALLI (PD), premesso che la modifica della disciplina relativa alla destinazione dei proventi derivanti dalle operazioni di dismissione esula dallo specifico esame del provvedimento in oggetto, invita i colleghi a considerare i vincoli di bilancio vigenti in sede europea con particolare riferimento alle regole relative al debito pubblico degli Stati membri. Osserva inoltre che i dati richiesti con apposita relazione tecnica dalla deputata Castelli possono costituire informazioni sensibili ai fini della quotazione del gruppo Ferrovie dello Stato italiane Spa e, in quanto tali, la loro diffusione dovrà rispettare la normativa dettata in materia dalla Consob.

  Maino MARCHI (PD), relatore, prendendo atto della richiesta avanzata dai deputati del gruppo Movimento 5 Stelle, relativa alla necessità di specificare che la relazione da presentare prima di procedere alla dismissione in oggetto debba essere sottoposta all'esame della Commissione bilancio, osserva che, per quanto riguarda la destinazione dei proventi, al momento esiste solo un impegno del Ministro dell'economia e delle finanze a valutare la possibilità di destinare tali proventi, come richiesto da più parti, a investimenti pubblici e più precisamente a investimenti in materia di trasporto pubblico e, in particolare, ferroviario. Segnala come una previsione in tal senso sia contenuta nelle osservazioni che accompagnano il parere favorevole espresso dalla Commissione trasporti in data 19 gennaio 2016.
  In considerazione di quanto evidenziato dal rappresentante del Governo e di quanto emerso nel corso del dibattito, formula quindi la seguente proposta di parere:

  «La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
  esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante definizione dei criteri di privatizzazione e delle modalità di dismissione Pag. 27della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Ferrovie dello Stato italiane Spa (atto n. 251);
  preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
   per quanto riguarda l'ammontare dei possibili introiti per lo Stato derivanti dalla dismissione di una quota della partecipazione nel capitale di Ferrovie dello Stato italiane Spa, non è possibile al momento attuale formulare una stima, in quanto l'operazione dovrà essere preceduta da alcune iniziative finalizzate a consentire la concreta realizzazione della medesima operazione, nonché da quelle comunque necessarie ad una piena valorizzazione del Gruppo Ferrovie;
   ai sensi dell'articolo 1, comma 677, della legge n. 208 del 2015 (legge di stabilità per il 2016), qualora entro il 31 dicembre 2016 si proceda all'alienazione di quote o a un aumento di capitale riservato al mercato del gruppo Ferrovie dello Stato italiane Spa, il Ministero dell'economia e delle finanze è tenuto a presentare alle Camere una relazione che dovrà evidenziare l'impatto economico, industriale e occupazionale derivante dalla privatizzazione, nella quale devono essere indicati, in particolare, i dati finanziari degli effetti dell'alienazione sul bilancio dello Stato, la minore spesa per interessi derivante dall'utilizzo delle risorse incassate dall'alienazione per la riduzione del debito pubblico e i minori dividendi versati al bilancio dello Stato in conseguenza dell'alienazione;
   come evidenziato dal Ministro dell'economia e delle finanze nel corso dell'audizione del 12 gennaio scorso presso la Commissione Trasporti della Camera dei deputati, non è esclusa la possibilità che parte delle risorse derivanti dal predetto processo di dismissione siano destinate alla realizzazione di investimenti pubblici;
   preso atto altresì dell'impegno del Governo, quale risultante dalle mozioni concernenti il processo di privatizzazione di Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A. approvate dall'Assemblea della Camera nella seduta del 3 dicembre 2015, a trasmettere comunque al Parlamento una relazione che offra una compiuta informazione sugli aspetti e sulle conseguenze, sotto il profilo finanziario, industriale, occupazionale e di gestione del servizio, della operazione di privatizzazione,

VALUTA FAVOREVOLMENTE
   lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri e formula i seguenti rilievi sulle sue conseguenze di carattere finanziario:
   prima di procedere all'alienazione di quote o a un aumento di capitale riservato al mercato del gruppo Ferrovie dello Stato italiane Spa, sia presentata dal Ministro dell'economia e delle finanze alle Commissioni parlamentari competenti, anche per i profili finanziari, una relazione che evidenzi, tra l'altro, i dati finanziari degli effetti dell'alienazione sul bilancio dello Stato, la minore spesa per interessi derivante dall'utilizzo delle risorse incassate dall'alienazione per la riduzione del debito pubblico e i minori dividendi versati al bilancio dello Stato in conseguenza dell'alienazione, nonché le determinazioni che si intende assumere in merito alla eventuale destinazione delle risorse derivanti dal processo di dismissione alla realizzazione di investimenti pubblici».

  Il sottosegretario Enrico ZANETTI concorda con la proposta di parere formulata dal relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

  La seduta termina alle 15.20.

Pag. 28

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

Schema di decreto legislativo recante disposizioni sanzionatorie per la violazione del regolamento (UE) n. 29/2012 relativo alle norme di commercializzazione dell'olio di oliva e del regolamento (CEE) n. 2568/91 relativo alle caratteristiche degli oli d'oliva e degli oli di sansa d'oliva nonché ai metodi ad essi attinenti.
Atto 248.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 575 del 19 gennaio 2016, è apportata la seguente modificazione: a pagina 43, prima colonna, sesta riga, sopprimere le cifre «, 1.6»