CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 20 gennaio 2016
576.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 99

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Mercoledì 20 gennaio 2016. – Presidenza del presidente Cesare DAMIANO. – Interviene la Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione Maria Anna Madia.

  La seduta comincia alle 14.05.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute dedicate allo svolgimento di interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche attraverso l'impianto audiovisivo a circuito chiuso.
  Ne dispone, pertanto, l'attivazione.

5-07419 Rizzetto: Applicabilità dello statuto dei lavoratori ai pubblici dipendenti.

  Walter RIZZETTO (Misto) illustra la propria interrogazione, richiamandosi al testo pubblicato.

  La ministra Maria Anna MADIA, rispondendo all'interrogazione, ribadisce che, a giudizio del Governo, la recente revisione della disciplina della flessibilità in uscita nei rapporti di lavoro del settore privato non si applica ai pubblici dipendenti. Sottolinea, infatti, che il datore di lavoro privato si avvale di risorse proprie, mentre il datore di lavoro pubblico è responsabile di risorse della collettività. Pertanto, qualora si applicasse la disciplina privatistica, nel caso in cui il licenziamento di un dipendente pubblico fosse riconosciuto illegittimo, la collettività dovrebbe soffrire un danno doppio, costituito, da un lato, dall'indennizzo monetario Pag. 100dovuto al lavoratore, che configurerebbe un vero e proprio danno erariale, e, dall'altro, dalla necessità di sostituire un lavoratore assunto con pubblico concorso, allontanato illegittimamente, ricorrendo a un nuovo concorso. La mancata applicazione delle medesime regole, pertanto, non configura un atteggiamento di favore del Governo nei confronti del settore del pubblico impiego, come dimostra l'impegno dell'Esecutivo teso a rendere più efficaci le sanzioni per quanti sbagliano. Evidenzia, peraltro, che anche la sentenza della Corte di Cassazione n. 24157 del 2015, richiamata dall'interrogante, ha in ogni caso previsto la reintegra del lavoratore, in quanto la violazione delle norme sul procedimento disciplinare di cui al decreto legislativo n. 165 del 2001 determina la nullità del licenziamento per contrarietà a norme imperative.

  Walter RIZZETTO (Misto), ringraziando la ministra, osserva che, a suo avviso, il danno alla collettività arrecato da un dipendente pubblico assenteista è maggiore di quello derivante dall'eventuale indennizzo dovuto in caso di licenziamento illegittimo. Inoltre, la spesa per l'indizione di un nuovo concorso, finalizzato all'assunzione della professionalità venuta meno con il licenziamento del dipendente infedele, può essere, a suo parere, evitata, facendo ricorso alle graduatorie in vigore. In ogni caso, riferendosi alle disposizioni in materia di licenziamento immediato, che saranno discusse nella riunione del Consiglio dei ministri in programma per questa sera, sottolinea, non solo, che il nostro ordinamento già prevede disposizioni sanzionatorie per punire i dipendenti pubblici assenteisti, ma anche che il principio dell'applicabilità delle regole del settore privato anche al personale pubblico contrattualizzato, è già stato sancito dalla sentenza della Corte di cassazione n. 24157 del 2015. Pertanto, l'ulteriore accentuazione delle differenze tra il settore pubblico e il settore privato introdurrebbe irragionevoli discriminazioni che, a suo avviso, saranno censurate dalla Corte costituzionale.

5-07420 Miccoli ed altri: Proroga dell'efficacia delle graduatorie vigenti dei concorsi pubblici.

  Marco MICCOLI (PD) illustra l'interrogazione di cui è primo firmatario, richiamandosi al testo pubblicato.

  La ministra Maria Anna MADIA, rispondendo all'interrogazione, sottolinea in primo luogo che il Governo è impegnato su molti fronti, in quanto da un lato intende tutelare il diritto dei vincitori di concorso ad essere assunti, tenendo conto della differenza esistente tra la loro condizione e quella degli idonei, mentre, per altro verso, persegue la ricollocazione del personale delle province e l'efficace utilizzo del personale in servizio attraverso la mobilità tra le pubbliche amministrazioni. Con riferimento a tale ultimo aspetto, evidenzia che il Governo ha onorato l'impegno a mantenere i livelli occupazionali dei dipendenti degli enti di area vasta, con la loro ricollocazione presso gli enti che maggiormente evidenziano carenze di personale. L'unico limite alla loro ricollocazione è rappresentato dalle professionalità infungibili, per le quali si fa ricorso alle graduatorie vigenti, la cui efficacia, pertanto, è stata prorogata al 31 dicembre 2016 facendola coincidere con la proroga delle facoltà assunzionali delle pubbliche amministrazioni. Contestualmente, le pubbliche amministrazioni, che hanno assolto al compito di riassorbire il personale proveniente dalle province, a partire dal medesimo anno 2016 potranno ricominciare a bandire concorsi per l'assunzione di nuovo personale. Sarà comunque necessario svolgere, nel corso di quest'anno, un accurato monitoraggio per verificare se sia opportuna una ulteriore proroga delle graduatorie, considerando anche la possibilità di riavviare in modo regolare procedure di reclutamento nel contesto del nuovo quadro normativo disegnato dalla legge n. 124 del 2015. Assicura, in ogni caso, che il Governo valuterà le indicazioni che il Parlamento vorrà dare su questi temi.

  Marco MICCOLI (PD), giudicando positivamente la risposta della ministra, invita Pag. 101il Governo a valutare l'opportunità di prorogare ulteriormente al 31 dicembre 2017 l'efficacia delle graduatorie vigenti, proprio per permettere una migliore e più approfondita valutazione della situazione, in vista della ripresa di una regolare politica di reclutamento del personale nelle pubbliche amministrazioni.

5-07421 Ciprini: Ricambio generazionale nella pubblica amministrazione.

  Tiziana CIPRINI (M5S), ricordando la necessità di un ricambio generazionale dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, più volte ribadito anche dalla ministra Madia, si sofferma sulle rivendicazioni di coloro che, avendo superato un concorso pubblico, aspettano ancora di essere assunti. Si tratta, a suo avviso, di persone prima illuse e poi danneggiate, anche in ragione della necessità di ricollocare il personale delle province. Ricorda, infine, che proposte avanzate dai rappresentati di tali soggetti, fatte proprie dal M5S in più sedi, sono sempre state respinte dal Governo.

  La ministra Maria Anna MADIA, ribadisce preliminarmente l'obiettivo del ricambio generazionale dei dipendenti pubblici, sottolineando la necessità di studiare attentamente le modalità con cui procedere, avendo come fine ultimo il miglioramento della pubblica amministrazione e dei servizi resi ai cittadini. L'esperienza ha, infatti, mostrato l'inefficacia delle modalità di reclutamento del personale che sono state seguite in passato, fondate sulle piante organiche e non sui reali fabbisogni degli enti. Il sistema previgente basato sul principio della doppia autorizzazione, a bandire il concorso e ad assumere, ha, infatti, dato luogo a graduatorie lunghissime, con inesauribili liste di idonei. Il decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114 del 2014, eliminando questa doppia autorizzazione, ha introdotto il principio in base al quale chi vince il concorso acquisisce il diritto ad essere assunto. Il passo successivo del Governo sarà quello di procedere alla verifica dei fabbisogni, superando il principio della pianta organica, e di adottare una procedura unica di selezione, evitando in tal modo l'eccessivo e irragionevole ricorso ad una pluralità di concorsi. Sottolinea inoltre il ruolo che può essere svolto nel sistema da procedure di mobilità finalmente efficaci. Riferendosi, infine, alle graduatorie la cui vigenza è stata prorogata al 31 dicembre 2016, sottolinea che qualsiasi ulteriore iniziativa del Governo potrà essere valutata solo a seguito della verifica dell'applicazione della normativa in materia di mobilità e di ricollocazione del personale delle province.

  Tiziana CIPRINI (M5S), preannunciando che il prossimo 11 febbraio si terrà una manifestazione degli idonei delle graduatorie di concorso, sottolinea che l'età media dei dipendenti pubblici, prossima ai 50 anni, è destinata ad aumentare per il continuo incremento dell'età per accedere al pensionamento e ricorda che nella pubblica amministrazione gli ultrasessantenni sono molto più di quanti hanno meno di 35 anni. A suo avviso, inoltre, l'invecchiamento del personale delle pubbliche amministrazioni rischia di pregiudicare inevitabilmente la qualità dei servizi offerti ai cittadini. A ciò è necessario aggiungere le conseguenze delle politiche vessatorie adottate dal Governo nei confronti dei pubblici dipendenti, ai quali, da sei anni, si nega il rinnovo del contratto. Ricorda, a tale ultimo proposito, che è in corso una class action per ottenere dal Governo la restituzione dei mancati adeguamenti stipendiali, stigmatizzando lo stanziamento di soli 300 milioni di euro annui per i rinnovi contrattuali, che equivalgono ad un aumento stipendiale di circa 5 euro al mese. Infine, auspica che le decisioni che il Consiglio dei ministri si appresta ad assumere nella seduta di questa sera in materia di licenziamento dei dipendenti pubblici non siano punitive come quelle del Jobs Act nei confronti dei lavoratori del settore privato.

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5-07422 Simonetti: Iniziative per la revisione dell'istituto della mobilità volontaria.

  Roberto SIMONETTI (LNA) illustra la propria interrogazione, richiamandosi al testo pubblicato.

  La ministra Maria Anna MADIA, ribadendo quanto testé affermato sulla necessità di superare, per il reclutamento del personale pubblico, il principio della pianta organica per privilegiare quello dei fabbisogni osserva che la mobilità svolge un ruolo fondamentale nella gestione del personale della pubblica amministrazione, in quanto valorizza la possibilità di ricollocare i dipendenti in servizio sulla base delle effettive esigenze delle amministrazioni e dei servizi da assicurare alla cittadinanza.
  Ricorda che il Governo ha previsto la mobilità dei dipendenti delle province destinandoli in via prioritaria agli uffici giudiziari e alle cancellerie dei tribunali, in forte sofferenza di personale e, per questo, impossibilitati a erogare servizi soddisfacenti ai cittadini. I dipendenti delle province ancora da ricollocare saranno assorbiti dalle amministrazioni in situazione di carenza di personale. Con riferimento alla mobilità, segnala che l'articolo 4 del decreto-legge n. 90 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 114 del 2014, prevede che, in via sperimentale e fino all'introduzione di nuove procedure per la determinazione dei fabbisogni standard di personale delle amministrazioni pubbliche, per il trasferimento tra le sedi centrali di differenti ministeri, agenzie ed enti pubblici non economici nazionali non sia richiesto l'assenso dell'amministrazione di appartenenza, a condizione che l'amministrazione di destinazione abbia una percentuale di posti vacanti superiore all'amministrazione di appartenenza. Il Governo potrà quindi valutare la possibilità di estendere analoghe previsioni anche ad altre situazioni, anche con riferimento agli enti territoriali.

  Roberto SIMONETTI (LNA) si dichiara soddisfatto della risposta della rappresentante del Governo, che ha manifestato una disponibilità sui temi segnalati nella sua interrogazione.

5-07423 Airaudo: Licenziamenti dei pubblici dipendenti per motivi disciplinari.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL), illustrando l'interrogazione di cui è firmatario, giudica vessatorie e propagandistiche le iniziative che, stando alle anticipazioni, il Governo si appresta ad adottare in materia di licenziamento immediato dei pubblici dipendenti assenteisti. Ricorda, infatti, che il nostro ordinamento già prevede norme per colpire comportamenti gravemente scorretti, con procedure che garantiscono agli interessati la possibilità di difendersi. D'altronde, a suo avviso, si tratta dell'ennesima manifestazione dell'atteggiamento vessatorio del Governo nei confronti dei dipendenti pubblici, già dimostrato con il prolungato blocco della contrattazione e, da ultimo, con il decreto-legge n. 146 del 2015, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 182 del 2015, che ha inteso limitare le libertà sindacali dei lavoratori del settore della tutela dei beni culturali.

  La ministra Maria Anna MADIA giudica etica e di buon senso l'iniziativa che il Governo si appresta ad adottare nel Consiglio dei ministri convocato questa sera. Si tratta, infatti, di difendere la maggioranza dei dipendenti pubblici che fanno il proprio dovere e lo hanno fatto anche in un contesto economico particolarmente critico. Il provvedimento che sarà adottato, a suo avviso, non costituisce una limitazione dei diritti dei lavoratori, ma la sanzione di una truffa alla pubblica amministrazione debitamente documentata. Precisa che, in presenza di prove inoppugnabili di un comportamento truffaldino, il licenziamento non sarà frutto di una scelta discrezionale e dovrà essere preceduto da una sospensione cautelare da attivare entro quarantotto ore. Il licenziamento interverrà al termine di un procedimento che non potrà durare più di un mese. Fa presente, infine, che il comportamento Pag. 103disonesto di un pubblico dipendente, arrecando anche un danno di immagine all'amministrazione di appartenenza, risulterà perseguibile anche dalla Corte dei conti.

  Antonio PLACIDO (SI-SEL) stigmatizza l'adozione di metri di valutazione diversi a seconda delle truffe commesse, ritenendo che sia ben altro il metro utilizzato nel caso di Banca Etruria. Ribadisce che il settore del lavoro è da tempo oggetto di iniziative punitive del Governo, volte a limitare i diritti e le tutele e a rendere più agevoli i licenziamenti, osservando che i truffatori, se solo si volesse farlo, sarebbero perseguibili già sulla base della legislazione vigente.

  La seduta termina alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 20 gennaio 2016. – Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.40.

DL 210/2015: Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.
C. 3513 Governo.

(Parere alle Commissioni riunite I e V).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione e osservazioni).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 19 gennaio 2016.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che l'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi della Commissione ha convenuto che l'espressione del parere di competenza alle Commissioni riunite I e V abbia luogo nella seduta odierna. Dà quindi la parola alla relatrice per l'illustrazione della propria proposta di parere.

  Antonella INCERTI (PD), relatrice, illustrando la sua proposta di parere, si sofferma, in particolare, sulla condizione che richiama l'esigenza di provvedere, anche alla luce delle limitazioni al turn over recentemente disposte dalla legge di stabilità 2016, a prorogare fino al 31 dicembre 2017 l'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni, che l'articolo 4, comma 4, del decreto-legge n. 101 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 125 del 2013, limita al 31 dicembre 2016.

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice (vedi allegato).

  La seduta termina alle 14.45.

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