CAMERA DEI DEPUTATI
Sabato 19 dicembre 2015
566.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Sabato 19 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI.

  La seduta comincia alle 14.

DL 185/2015: Misure urgenti per interventi nel territorio. Proroga del termine per l'esercizio delle deleghe per la revisione della struttura del bilancio dello Stato, nonché per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa.
C. 3495 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente e relatore, chiarisce preliminarmente che l'urgenza della convocazione della Commissione sul decreto-legge in titolo è dipesa dal fatto che la Conferenza dei presidenti dei gruppi che si sta riunendo ora potrebbe decidere di fissarne a lunedì o martedì prossimi la discussione in Assemblea. Trattandosi di un provvedimento contenente due disposizioni rilevanti per le competenze della Commissione, ha ritenuto doveroso fare in modo che la Commissione potesse esprimere il proprio parere.
  Ciò premesso, riferisce che il decreto-legge in esame prevede interventi finanziari per sostenere aree territoriali in situazione di criticità, per garantire lo svolgimento del Giubileo della Misericordia e per valorizzare l'area Expo 2015. Prevede, inoltre, misure nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, interventi per la promozione del made in Italy, per l'incentivazione del volontariato nel servizio civile, per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e la realizzazione di interventi nelle periferie urbane e misure per il sostegno del cinema e del patrimonio culturale.
  Per quanto riguarda il disegno di legge di conversione, il Senato vi ha inserito una disposizione che modifica alcuni termini di delega legislativa. In particolare, viene Pag. 13differito dal 31 dicembre 2015 al 15 febbraio 2016 il termine entro il quale il Governo può adottare decreti legislativi per il completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, con particolare riguardo alla riorganizzazione dei programmi di spesa e delle missioni e alla programmazione delle risorse, assicurandone una maggiore certezza, trasparenza e flessibilità. Viene prorogato dal 31 dicembre 2015 al 15 febbraio 2016 anche il termine della delega legislativa finalizzata al riordino della disciplina per la gestione del bilancio dello Stato e del potenziamento della funzione del bilancio di cassa, ferma rimanendo la redazione anche in termini di competenza.
  Per quanto concerne le competenze della Commissione Difesa, rilevano le disposizioni dell'articolo 7 del decreto-legge. In particolare, i commi 1-4 incrementano il Piano di impiego delle Forze armate per il controllo del territorio in concorso con le Forze di Polizia di un ulteriore contingente massimo di 1.500 unità a partire dal 16 novembre 2015 e fino al 30 giugno 2016. Il potenziamento è finalizzato espressamente alle esigenze di sicurezza connesse allo svolgimento del Giubileo della Misericordia e tiene conto delle minacce che si evidenziano a seguito dei recenti episodi internazionali di terrorismo. Ricorda che, i commi 251-2 del disegno di legge di stabilità per il 2016 prevedono la proroga fino al 31 dicembre 2016 del vigente Piano di impiego con utilizzo di personale militare fino al massimo di 4.800 unità, autorizzando la relativa spesa. Le ulteriori 1.500 unità di personale previste dal decreto-legge in esame si aggiungono quindi, per le specifiche esigenze di sicurezza del Giubileo, alle predette 4.800 unità.
  Per quanto riguarda le modalità di impiego dei militari, viene ribadita la disciplina generale già nota alla Commissione, in base alla quale il piano di impiego è adottato con decreto del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della difesa, sentito il Comitato nazionale dell'ordine e della sicurezza pubblica, integrato dal Capo di stato maggiore della difesa, e previa informazione al Presidente del Consiglio dei ministri; il Ministro dell'interno è tenuto a riferire alle competenti Commissioni parlamentari; i militari sono posti a disposizione dei prefetti interessati e nel corso delle operazioni agiscono con le funzioni di agenti di pubblica sicurezza.
  Il comma 2 dell'articolo 7 reca l'autorizzazione di spesa. I commi 3 e 4 consentono di derogare a quanto previsto dall'articolo 55, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 335 del 1982 in materia di trasferimenti del personale del ruolo assistenti e agenti della Polizia di Stato. Si prevede cioè che tali trasferimenti possano essere disposti anche se il dipendente che ne faccia domanda non abbia maturato il requisito della permanenza ininterrotta per 4 anni nella stessa sede di servizio.
  Il Senato ha inoltre aggiunto in questo articolo 7 un comma 4-bis, che prevede che i risparmi di spesa di parte corrente di natura permanente derivanti dalla revisione dello strumento militare siano impiegati fino al massimo del 50 per cento per misure finalizzate ad assicurare la sostanziale equiordinazione delle Forze armate e delle Forze di polizia, da adottare, con appositi decreti legislativi, entro il 1o luglio 2017.
  Tali ulteriori decreti legislativi devono essere adottati dal Governo nel rispetto dei principi di cui alla legge n. 216 del 1992, che prevedono di disciplinare in modo omogeneo il contenuto del rapporto di impiego delle Forze di polizia e delle Forze armate (articolo 2, comma 1), nonché di equiordinare i compiti e i conseguenti trattamenti economici anche attraverso la revisione di ruoli, gradi e qualifiche (articolo 3, comma 3). I decreti legislativi devono essere adottati altresì nel rispetto dei criteri direttivi di cui all'articolo 8, comma 1, lettera a), n. 1) della legge n. 124 del 2015, che prevedono la revisione della disciplina in materia di reclutamento, di stato giuridico e di progressione in carriera delle Forze di Polizia, con l'eventuale unificazione, soppressione ovvero istituzione di ruoli, gradi e qualifiche e la rideterminazione Pag. 14delle relative dotazioni organiche, nonché con la garanzia del mantenimento della sostanziale equiordinazione del personale delle Forze di polizia e dei connessi trattamenti economici, ferme restando le peculiarità ordinamentali e funzionali del personale di ciascuna Forza di polizia.
  Sottolinea che la misura introdotta dal Senato è perfettamente in linea con quanto richiesto dalla Commissione Difesa. Ricorda infatti che, al termine dell'esame in sede consultiva del disegno di legge di stabilità, la Commissione ha approvato una relazione nella quale rappresentava l'esigenza di assicurare il mantenimento dell'equiordinazione tra il personale delle Forze armate e delle Forze di polizia. Il principio di equiordinazione – sancito dagli articoli 2 e 3 della legge 6 marzo 1992, n. 216, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 277 del 1991 – è riferito infatti all'intero comparto sicurezza e difesa, e cioè non solo alle Forze di polizia, ma anche alle Forze armate.
  Ricorda altresì che, in sede di approvazione definitiva della legge n. 124 del 2015, sono stati presentati alla Camera e accolti dal Governo l'ordine del giorno 9/3098-A/46, che impegna il Governo stesso «ad assicurare in via normativa il pieno rispetto della sostanziale equiordinazione tra gradi, qualifiche, funzioni e trattamenti economici delle Forze armate e delle Forze di polizia, di cui alla n. 216 del 1992, individuando a tal fine con ogni consentita urgenza, in armonia con i richiamati principi, i relativi contesti legislativi di riferimento», e l'ordine del giorno 9/3098-A/63, che a sua volta impegna il Governo «ad intraprendere le opportune iniziative volte a disciplinare unitariamente le varie componenti del comparto Sicurezza e Difesa, procedendo al riordino e al rispetto delle carriere e delle aspettative sia delle Forze di polizia che delle Forze armate colpite dal blocco degli stipendi e delle risorse, confermando la specificità del settore che va concepito nella sua unitarietà».
  In conclusione, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato).

  Michele PIRAS (SI-SEL) stigmatizza le modalità di organizzazione dei lavori della Camera, precisando che non si riferisce ai lavori della Commissione. Trova infatti disdicevole che la Commissione difesa, come altre commissioni, debba riunirsi di sabato e con breve preavviso per esaminare, senza che vi sia stato il tempo di approfondirne il contenuto, un decreto-legge che scade alla fine di gennaio, solo perché, per ragioni non chiare, il Governo ne chiede la conversione entro dicembre.
  Rileva che si tratta di un decreto molto eterogeneo e che l'accelerazione che gli viene impressa impedisce ai gruppi di opposizione di comprenderne fino in fondo il contenuto, considerato che in questi giorni l'attenzione di tutti è concentrata sulle molteplici questioni poste dalla legge di stabilità. Si chiede, tra l'altro, perché queste disposizioni, se così urgenti, non siano state inserire nella stessa legge di stabilità.
  Quanto al merito, esprime forti perplessità sull'ulteriore proroga e anzi sul rafforzamento dell'impiego dei militari per operazioni di ordine pubblico sul territorio nazionale, ricordando che il suo gruppo è contrario a questo non da oggi. Dopo aver sottolineato che Strade sicure è nata come un'operazione temporanea e viene prorogata ormai da anni, osserva che riempire le strade delle città di militari armati non solo desta inquietudine in molti cittadini, ma non garantisce nulla contro gli attacchi terroristici. Per queste ragioni, nel ribadire che questioni così delicate non possono essere discusse seriamente in così poco tempo, preannuncia il voto contrario del suo gruppo sulla proposta di parere del presidente.

  Gian Piero SCANU (PD), premesso che il suo gruppo voterà a favore della proposta di parere del presidente, ritiene non infondate le considerazioni svolte dal deputato Piras in ordine a questo modo di procedere, che impedisce a tutti i deputati, e non solo a quelli di opposizione, di approfondire a dovere le questioni poste dai provvedimenti. Peraltro, sottolinea che, quanto al merito, il decreto in esame, per Pag. 15le parti di competenza della Commissione, affronta temi già dibattuti altre volte e, per quanto riguarda in particolare l'equiordinazione delle Forze armate e delle Forze di polizia, introduce una misura che è stata auspicata dalla Commissione Difesa in occasione del recente esame in sede consultiva del disegno di legge di stabilità.

  Vincenzo D'ARIENZO (PD), nel confermare il proprio voto favorevole, osserva che le disposizioni contenute nel decreto-legge in esame non avrebbero potuto confluire nella legge di stabilità in quanto hanno in molti casi carattere ordinamentale.
  Quanto al merito delle parti di interesse della Commissione Difesa, esprime apprezzamento per la delega finalizzata a misure per l'equiordinazione delle Forze armate e delle Forze di polizia, che consentirà di superare in tempi rapidi una discrepanza ingiustificata.
  Sull'utilizzo dei militari per la tutela dell'ordine pubblico, si domanda in quale altro modo si possa pensare di fare fronte alle minacce attuali alla sicurezza e all'incolumità dei cittadini.
   Quanto infine alla deroga alla normativa sui trasferimenti, di cui al comma 3 dell'articolo 7, premesso di non comprendere per quale ragione essa riguardi soltanto il personale delle Forze di polizia, esprime l'auspicio che non serva per permettere ad alcuni di «scavalcare» in graduatoria altri colleghi più meritevoli.

  Donatella DURANTI (SI-SEL), intervenendo sui lavori della Commissione, chiede al presidente di verificare se la Conferenza dei presidenti di gruppo che si sta riunendo ora abbia effettivamente fissato a lunedì o martedì la discussione in Assemblea del decreto-legge in titolo. Da informazioni che le sono pervenute in questo momento, risulta infatti che non sia stato raggiunto un accordo su questo punto.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, sospende la seduta per verificare le informazioni della deputata Duranti.

  La seduta sospesa alle 14.20, riprende alle 14.25.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente e relatore, conferma che la Conferenza dei presidenti di gruppo non ha raggiunto un accordo in merito alla data di discussione del decreto-legge in Assemblea.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) chiede che l'esame del provvedimento sia rinviato alla prossima settimana.

  Angelo TOFALO (M5S) si associa alla richiesta della deputata Duranti, preannunciando che, in ogni caso, quando sarà il momento di votare la proposta di parere del presidente, il suo gruppo si asterrà.

  Francesco Saverio GAROFANI presidente e relatore, ritiene che la Commissione, essendosi ormai riunita, dovrebbe esprimere il parere oggi, anche perché l'andamento dei lavori di Aula della prossima settimana potrebbe essere molto serrato e non consentire lo svolgimento di sedute di commissione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del presidente.

  La seduta termina alle 14.30.

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