CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 dicembre 2015
564.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 87

SEDE CONSULTIVA

  Giovedì 17 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.

Norme per il contrasto al terrorismo, nonché ratifica ed esecuzione: a) della Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; b) della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005; c) del Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003; d) della Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005.
Nuovo testo C. 3303, Governo.

(Alle Commissioni II e III).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 16 dicembre scorso.

  Oreste PASTORELLI, relatore, presenta una proposta di parere favorevole sul provvedimento in esame.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole presentata dal relatore.

  La seduta termina alle 14.05.

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 17 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti.
COM(2014) 398 final/2.

(Esame, ai sensi dell'articolo 127, comma 1, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Roger DE MENECH (PD), relatore, fa presente che la Commissione avvia oggi l'esame della comunicazione «Verso un'economia circolare: programma per un'Europa a zero rifiuti (COM(2014)398)». Occorre preventivamente osservare che l'avvio di questa iniziativa europea avviene con grave ritardo, in considerazione dell'importanza della materia trattata. L'evoluzione verso un'economia circolare costituisce, infatti, uno degli obiettivi strategici più rilevanti e innovativi nelle politiche europee degli ultimi anni. Occorre considerare che il ritardo con il quale la Commissione si misura con questa materia può essere parzialmente recuperato in considerazione delle tormentate vicende che hanno segnato sino ad ora le iniziative adottate dalla Commissione europea. Essa aveva presentato lo scorso anno la Comunicazione in esame cui si accompagnava una proposta legislativa di modifica delle direttive vigenti in materia di rifiuti che era apparsa subito, agli ambienti politici ed accademici, così come agli esperti della materia e alle organizzazioni più sensibili alle tematiche ambientali, come un progresso importantissimo nelle politiche europee ed era stata salutata con grande entusiasmo. L'elemento centrale di quella proposta era costituita dalla previsione dell'obbligo di riciclare il 70 per cento dei rifiuti urbani e l'80 per cento dei rifiuti di imballaggio entro il termine del 2030 e di Pag. 88vietare il conferimento in discarica dei rifiuti riciclabili già a partire dal 2025. A fronte dei giudizi molto positivi che taluni ambienti avevano manifestato nei confronti dell'iniziativa della Commissione europea, si sono invece registrate forti perplessità e riserve da parte di alcune forze politiche e taluni Stati membri. Tali reazioni hanno indotto la nuova Commissione Juncker, poco dopo il suo insediamento, a ritirare l'originaria proposta per sostituirla con una nuova iniziativa che nelle intenzioni della Commissione ha carattere più ambizioso in quanto il relativo ambito di intervento risulta più ampio, riguardando più aspetti e non soltanto il tema del riciclaggio dei rifiuti. Il nuovo pacchetto è stato presentato il 2 dicembre scorso, dopo una ampia consultazione che ha registrato una larghissima partecipazione di soggetti istituzionali e organizzazioni operanti nel settore. Il pacchetto è costituito da una Comunicazione che definisce il quadro generale entro il quale le singole iniziative si inseriscono, e da quattro proposte legislative. Nel corso del primo dibattito che si è svolto in proposito al Parlamento europeo sono emersi comunque giudizi discordanti; alcune forze politiche hanno infatti apprezzato l'approccio olistico adottato dalla Commissione che intende affrontare contestualmente e in termini coerenti tutti gli aspetti del problema, senza trascurare le esigenze del sistema produttivo chiamato a far fronte a un'evoluzione che sarà necessariamente assai impegnativa. D'altro canto, altre forze politiche hanno lamentato l'attenuazione di alcuni obiettivi, e in particolare, la riduzione delle percentuali previste per quanto concerne il riciclaggio dei rifiuti e il conferimento in discarica. Occorre, quindi, avviare una valutazione nel merito della coraggiosa iniziativa adottata dalla Commissione europea che ancora una volta, così come è accaduto in precedenza per quanto concerne la lotta ai cambiamenti climatici, può collocare l'Unione europea in una posizione di avanguardia a livello internazionale. L'evoluzione verso un'economia circolare non costituisce, infatti, un intervento puntuale, ma prefigura una vera e propria rivoluzione nell'approccio e nell'organizzazione della vita economica e sociale. In sostanza, mentre l'economia lineare prevede che si producano beni, si utilizzano gli stessi che alla fine sono destinati ad essere abbandonati, con l'economia circolare si intende evitare lo spreco di risorse che possono essere utilmente impiegate e riutilizzate nei processi produttivi riducendo l'impatto ambientale e migliorando la produttività complessiva del sistema. Va considerato che le risorse e le materie prime sono reperibili in larga parte fuori dal territorio dell'Unione europea, la quale deve far fronte a una forte dipendenza dai fornitori esterni che implica una spesa assai significativa per il loro acquisto. L'accelerazione del processo di crescita economica delle cosiddette economie emergenti ha, d'altra parte, innescato una fortissima competizione per l'accesso alle materie prime e alle risorse, che si è tradotta, dal 1998 al 2011 in un'impennata dei prezzi che la Commissione europea quantifica nel 300 per cento. Le vicende più recenti relative all'andamento dei prezzi petroliferi costituiscono un caso eccezionale, soltanto in parte attribuibile al rallentamento della crescita economica dopo il 2008. In linea generale, a livello globale, si assiste a una continua crescita nell'utilizzo delle risorse così come nella produzione di rifiuti; i dati più recenti evidenziano che soltanto il 40 per cento del materiale di scarto è stato riutilizzato e riciclato e la restante parte continua a essere conferita in discarica. I progressi compiuti per quanto concerne il rendimento energetico e, più in generale, la produttività delle risorse impiegate, attraverso gli avanzamenti della tecnologia, non sono sufficienti a consentire una netta inversione di tendenza che è invece indispensabile per evitare di continuare a depauperare il patrimonio delle risorse a nostra disposizione, a scapito delle future generazioni, e a peggiorare le condizioni ambientali del nostro pianeta. Un'evoluzione dall'economia lineare all'economia circolare richiede, appunto, come prospettato nella Comunicazione al nostro esame, che si misuri la produttività delle risorse Pag. 89in base al PIL e al consumo di materie prime, e si intervenga per incrementare significativamente tale produttività: allo scopo la Comunicazione prevede un miglioramento del 30 per cento entro il 2030. L'approccio della Comunicazione è fortemente focalizzato sul tema del riciclaggio dei rifiuti; con il nuovo pacchetto adottato recentemente dalla Commissione europea, si assume, come detto in precedenza, un approccio più ampio e integrato che si propone di intervenire in termini coerenti in tutte le fasi della produzione, della distribuzione e del consumo. La Commissione si preoccupa, quindi, di promuovere la riparabilità e il riutilizzo dei materiali e delle apparecchiature già esistenti, di migliorare la qualità delle cosiddette materie prime secondarie, a cominciare dalla plastica, di trarre dai rifiuti non riciclabili tutti i possibili vantaggi attraverso la promozione delle tecniche più avanzate, a partire dalla termovalorizzazione; di ridurre gli sprechi alimentari che si traducono nella produzione di ingenti quantitativi di rifiuti; di intervenire con misure specifiche in alcuni settori, a partire da quello delle costruzioni e delle demolizioni da cui scaturisce una parte particolarmente consistente dei rifiuti prodotti; di promuovere l'impiego di biomasse e biomateriali senza tuttavia trascurare le problematiche relative al loro ciclo di vita e alla sostenibilità del loro approvvigionamento. Il nuovo pacchetto è corredato di una puntuale e dettagliata tabella cronologica volta a definire la tempistica delle iniziative che la Commissione europea si impegna ad assumente nei prossimi anni per tradurre concretamente gli obiettivi generali che vengono indicati nella nuova comunicazione: esso segna un effettivo progresso rispetto alle iniziali proposte della Commissione, ovvero un parziale arretramento, come rilevato da alcune organizzazioni ambientaliste per quanto concerne in particolare i nuovi obiettivi relativi al riciclaggio dei rifiuti. È comunque evidente che uno degli aspetti più importanti da considerare è costituito dalla disponibilità delle risorse finanziarie necessarie a supportare l'evoluzione dell'economia in senso circolare cui il sistema economico non può certo far fronte da solo, per l'entità dell'impegno che una riconversione del tipo prospettato può comportare. Le indicazioni della Commissione al riguardo appaiono carenti perché si limitano a fare riferimento a una quota parte dei fondi strutturali e delle risorse relative al programma Horizon 2020 che tuttavia, allo stato, dovrebbero già essere programmate per altre finalità. In ogni caso, questo come gli altri aspetti di merito potranno essere meglio approfonditi nel prosieguo dell'esame, una volta prese in esame le proposte che costituiscono il nuovo pacchetto adottato dalla Commissione europea. Auspica, infine, che si proceda all'avvio di un processo di adeguamento della legislazione nazionale ed europea alle nuove regole del processo di produzione innovativa, anche al fine di sviluppare le migliori eccellenze del nostro paese.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che è pervenuta dalla Commissione Ambiente del Senato la sollecitazione a svolgere congiuntamente un'audizione del Commissario europeo per l'ambiente avente a oggetto il nuovo pacchetto della Commissione europea richiamato dal relatore e che verrà esaminato dalla Commissione congiuntamente alla Comunicazione in esame non appena trasmesso. Sottolinea l'eccellenza del nostro Paese sul fronte dell'economia circolare, evidenziando al contempo che sussistono criticità soprattutto sotto il profilo della capacità di risposta della macchina burocratica.
  Nessun altro chiedendo di intervenire rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 17 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 15.

  Ermete REALACCI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma Pag. 905, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-07146 Grimoldi e Rondini: Sulla previsione dei tempi di apertura al traffico del tunnel Gattamelata.

  Marco RONDINI (LNA) illustra l'interrogazione in titolo, di cui è cofirmatario.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Marco RONDINI (LNA), replicando, auspica che si provveda quanto prima all'apertura del traffico del tunnel Gattamelata, del quale evidenzia, peraltro, l'alto costo di realizzazione.

5-07147 Cominelli: Sulle iniziative da adottare per migliorare la viabilità della strada statale Gardesana Occidentale 45-bis.

  Miriam COMINELLI (PD) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Miriam COMINELLI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, auspicando che si proceda quanto prima alla realizzazione della nuova variante che consentirà di migliorare la viabilità della strada 45-bis.

5-07148 Segoni: Sulle iniziative riguardanti il progetto del Passante Autostradale Nord.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che, a seguito di accordi intercorsi con l'interrogante, lo svolgimento dell'interrogazione n. 5-07148, presentata dal deputato Segoni, è rinviata ad altra seduta.

5-07149 Terzoni: Sulle iniziative riguardanti l'illuminazione dei tunnel nella Quadrilatero Marche-Umbria.

  Patrizia TERZONI (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Patrizia TERZONI (M5S) si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta del rappresentante del Governo, facendo presente che la sua parte politica vigilerà sulle iniziative che verranno messe in atto al fine di garantire che gli impianti di illuminazione corrispondano ai requisiti tecnici previsti. Richiama, infine, la necessità che venga effettuata una prova antisismica sul territorio interessato.

  Ermete REALACCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.20.

INTERROGAZIONI

  Giovedì 17 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI. – Intervengono il sottosegretario di Stato per le infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro e la sottosegretaria di Stato per l'ambiente, la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 15.20.

5-05618 Marantelli: Sul nuovo progetto dello svincolo autostradale di Gazzada Schianno.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in Pag. 91titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Enrico BORGHI (PD) ringrazia il rappresentante del Governo per la puntuale risposta, prendendo atto che si è in attesa dell'approvazione del progetto da parte del CIPE.

5-06580 Burtone: Sul ripristino della viabilità da Messina a Catania e sulla criticità infrastrutturale della Sicilia.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Giovanni Mario Salvino BURTONE (PD), richiamati i disagi provocati dalla frana dello scorso ottobre sull'autostrada Messina-Catania, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, auspicando che il Governo prosegua nel mettere in atto i necessari interventi manutentivi delle reti viarie siciliane, sui quali comunque intende vigilare.

5-07200 D'Uva: Sugli interventi del Consorzio per le autostrade siciliane e i sistemi di sicurezza e manutenzione stradale in Sicilia.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Francesco D'UVA (M5S), pur apprezzando l'interessamento dimostrato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sottolinea le gravi criticità che caratterizzano la rete viaria siciliana, lamentando, peraltro, che il pagamento del pedaggio autostradale richiesto per la percorrenza di alcuni tratti stradali non venga utilizzato per la manutenzione e l'ammodernamento degli stessi.

5-06866 De Rosa: Sull'accordo italo-svizzero in merito alla gestione transfrontaliera dei materiali inerti.

  La sottosegretaria Silvia VELO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Massimo Felice DE ROSA (M5S) invita il Governo ad effettuare un costante monitoraggio sulla gestione transfrontaliera dei materiali inerti, in merito alla quale manifesta perplessità, considerato, peraltro, che l'accordo italo-svizzero al riguardo non risulta vantaggioso per il nostro Paese.

  Ermete REALACCI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.45.

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