CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 17 dicembre 2015
564.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
COMUNICATO
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 17 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Domenico Rossi.

  La seduta comincia alle 14.35.

Sulla pubblicità dei lavori.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso.
  Dispone, pertanto, l'attivazione del circuito.

5-07219 Zanin: Sul possibile impiego per l'accoglienza di profughi di alloggi non più utili alla difesa nel comune di Pordenone.

  Giorgio ZANIN (PD) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando come la vicenda riportata nella stessa sia di stretta attualità, e sottolinea che la soluzione proposta è, a suo avviso, quella più pratica e che offre la possibilità di realizzare i maggiori risparmi.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

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  Giorgio ZANIN (PD) ringrazia il sottosegretario Rossi per la risposta. Non può, tuttavia, esimersi dall'osservare che le entrate che si riusciranno a realizzare dalla possibile vendita dei 20 alloggi presenti sul territorio del comune di Pordenone e inseriti nell'elenco degli immobili della Difesa alienabili perché non più utili a fini istituzionali appaiono assai incerte. Suggerisce quindi che la Difesa si attivi affinché in contropartita per la cessione degli alloggi in questione le siano trasferite risorse stanziate presso altro dicastero per fare fronte all'emergenza migratoria. Invita, quindi, il Governo a considerare attentamente quanto prospettato dall'interrogazione, ribadendo che si tratta di una soluzione pratica e che consente sia al Ministero della difesa, sia al comune di Pordenone, di ottenere vantaggi.

5-07220 Artini: Su un'onorificenza da istituire per il personale distintosi nelle attività di soccorso nell'ambito dell'emergenza immigrazione.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando che la questione del conferimento di un'onorificenza di soccorso per il personale impegnato nell'ambito dell'emergenza profughi è stata già posta in occasione dell'esame dell'ultimo decreto-legge di proroga delle missioni internazionali, attraverso un ordine del giorno accolto dal Governo.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P), nell'osservare come il meccanismo che regola le modalità con le quali viene valutato l'avanzamento dei militari sia estremamente complicato, rileva che un riconoscimento per il personale, soprattutto della Guardia costiera, che presta il soccorso ai migranti non deve necessariamente comportare una promozione. Fa presente che un'onorificenza di questo tipo è stata già prevista in altri casi – per esempio, per l'emergenza in Albania – ed auspica che coloro che hanno messo a rischio la propria vita in mare, per salvare migliaia di profughi abbandonati su imbarcazioni fatiscenti, possano anch'essi ricevere l'attestazione di valore, che meritano.

5-07221 Frusone: Sulle notizie di stampa relative ad un utilizzo della Caserma Pio IX a Roma per attività improprie.

  Luca FRUSONE (M5S) illustra l'interrogazione in titolo.

  Il sottosegretario Domenico ROSSI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Luca FRUSONE (M5S) sottolinea il ruolo importante che le foresterie e gli alloggi nelle caserme svolgono nei confronti del personale delle Forze armate e delle loro famiglie. Ritiene che l'uso delle foresterie dell'Esercito dovrebbe avvenire esclusivamente per gli scopi istituzionali per cui queste sono previste, ossia per alloggiare i militari e le loro famiglie, al fine di consentire allo Stato di risparmiare la spesa di affitto di alloggi per il personale che si sposta in altra città per lavoro. A fronte di questa funzione propria, l'uso che emerge dalle notizie di stampa riferite appare del tutto improprio e si augura che cessi.
  Conclude soffermandosi sulla parte della risposta relativa alla gara d'appalto per i lavori di ammodernamento, segnalando come questi abbiano incrementato il comfort dei locali della foresteria: circostanza che dovrebbe riverberarsi in un aumento dei prezzi praticati per l'affitto delle camere.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 14.55.

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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Giovedì 17 dicembre 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

SEDE REFERENTE

  Giovedì 17 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 15.

Su una lettera del Ministro della difesa.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, comunica di aver ricevuto dal Ministro della difesa, Roberta Pinotti, la seguente lettera, di cui ritiene opportuno dare lettura alla Commissione: «Ho già avuto modo di riferire alle Commissioni Esteri e Difesa della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, nella seduta del 6 ottobre ultimo scorso, i termini della partecipazione dell'Italia alla Coalizione internazionale di contrasto alla minaccia terroristica del Daesh.
  Come già evidenziato in tale occasione, il ruolo e gli sforzi dell'Italia in Iraq sono rilevanti e particolarmente apprezzati – in particolare con riguardo all'attività di addestramento e di assistenza per il controllo del territorio svolta a favore delle forze speciali irachene e delle unità regolari del Governo regionale del Kurdistan iracheno – così come sono benvenuti dal Governo iracheno tutti gli ulteriori possibili contributi per la lotta al Daesh.
  In tale ambito è di recente pervenuta, tramite l'Alto Rappresentante del Governo regionale del Kurdistan, la richiesta di una fornitura urgente di vestiario invernale idoneo a proteggere i peshmerga curdi dalle rigidissime temperature che caratterizzano la stagione invernale in corso.
  Per corrispondere a tale richiesta in tempo utile, è intendimento del Governo procedere con urgenza alla cessione di n. 2000 sopravvestiti policromi vegetati.
  La copertura finanziaria degli oneri connessi a tale cessione, pari a euro 370.000, sarà apprestata dal prossimo provvedimento di proroga delle missioni internazionali.
  Analoga missiva ho contestualmente inoltrato ai Presidenti della Commissione Esteri della Camera dei deputati e delle Commissioni Esteri e Difesa del Senato della Repubblica.».

Istituzione della Giornata nazionale delle vittime civili di guerra.
C. 1623 Burtone.
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta affinché della seduta sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Paola BOLDRINI (PD), relatrice, riferisce che la proposta di legge C. 1623, d'iniziativa del deputato Burtone, si compone di 5 articoli e si propone di istituire la Giornata nazionale delle vittime civili di guerra. Osserva, quindi, che la finalità di tale ricorrenza – come precisato all'articolo 1 – è quella di conservare la memoria di tutti i caduti civili durante la seconda guerra mondiale, nonché di promuovere la cultura della pace e del ripudio della guerra, aderendo allo spirito dell'articolo 11 della nostra Costituzione. Sembrerebbe, quindi, che la ricorrenza da istituire, pur riferendosi alle vittime civili di tutte le guerre, che non vengono attualmente riconosciuti come dovrebbero e come invece lo sono i caduti militari, intenda promuovere iniziative per il ricordo dei caduti civili specificamente della seconda guerra mondiale.Pag. 43
  Rileva, quindi, che la data scelta per celebrare la Giornata nazionale delle vittime civili di guerra è quella del 1o febbraio e coincide con il giorno dell'entrata in vigore del testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra (decreto del Presidente della Repubblica n. 915 del 1978), che equiparò – ai fini dei trattamenti risarcitori – le vittime civili a quelle militari, riconoscendo loro pari dignità rispetto alle altre in quanto vittime di guerra.
  L'articolo 2 prevede che, per celebrare la Giornata nazionale delle vittime civili di guerra, in ciascuna provincia gli organi competenti provvedano a promuovere e a organizzare cerimonie, eventi, incontri e testimonianze su quanto vissuto dalla popolazione civile nel corso della seconda guerra mondiale. Al riguardo segnala che l'iniziativa legislativa in esame è stata presentata nel 2013, ovvero prima dell'entrata in vigore della legge n. 56 del 2014 (cosiddetta «legge Delrio»), che ha dettato un'ampia riforma in materia di enti locali, prevedendo, nelle more dell'approvazione della riforma costituzionale del titolo V, l'istituzione e la disciplina delle città metropolitane e la ridefinizione del sistema delle province, oltre ad una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di comuni. Alla luce della richiamata normativa, anche al fine di evitare possibili dubbi interpretativi, appare dunque opportuno coordinare l'articolo 2 della proposta di legge con le nuove disposizioni che ridefiniscono il sistema delle province, atteso che in alcune aree del paese le medesime sono state sostituite dalle città metropolitane.
  Segnala, inoltre, che le direttive per il coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado nella promozione delle richiamate iniziative dovranno essere stabilite da una apposita circolare del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, adottata d'intesa con la Presidenza del Consiglio dei ministri e sentita l'Associazione nazionale vittime civili di guerra (articolo 4).
  In relazione a tale disposizione ricorda che l'Associazione nazionale vittime civili di guerra, istituita il 26 marzo 1943 come Associazione Nazionale Famiglie Caduti, Mutilati ed Invalidi Civili per i bombardamenti nemici, è stata successivamente eretta in Ente Morale con il nome attuale ed è diventata Ente Pubblico con funzioni di rappresentanza e tutela degli interessi morali e materiali dei mutilati e degli invalidi civili e delle famiglie dei caduti civili per fatto di guerra con la legge n. 1239 del 1956 e si è da sempre attivata per il riconoscimento dei diritti delle vittime civili di guerra.
  Ricorda, inoltre, che per la sua attività l'Associazione è stata insignita della Medaglia d'Oro ai Benemeriti della Scuola, della Cultura e dell'Arte e della Medaglia d'Oro al Merito Civile.
  L'articolo 3 precisa che la ricorrenza non è considerata – ai sensi dell'attuale normativa (articolo 3 della legge n. 260 del 1949) – «solennità civile». Pertanto, essa non determina l'obbligo dell'imbandieramento e la riduzione dell'orario di lavoro negli uffici pubblici né, qualora cada nei giorni feriali, costituisce giorno di vacanza o comporta riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge n. 54 del 1977.
  Anche per tale ragione, il provvedimento, come esplicitato all'articolo 5, non presenta oneri per la finanza pubblica.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO segnala l'esigenza che durante la fase emendativa si provveda eventualmente a modificare il titolo della proposta di legge in modo da riferirlo ai soli caduti della seconda guerra mondiale – se questa è l'intenzione – ovvero a modificare il contenuto della proposta di legge, prevedendo la promozione di iniziative atte a conservare la memoria dei caduti civili di tutte le guerre, e non della sola seconda guerra mondiale.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

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