CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 16 dicembre 2015
563.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 115

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 16 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.05.

Norme per il contrasto al terrorismo, nonché ratifica ed esecuzione: a) della Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; b) della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005; c) del Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003; d) della Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005.
Nuovo testo C. 3303 Governo.

(Alle Commissioni II e III).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Oreste PASTORELLI (Misto), relatore, comunica che la Commissione è chiamata a esaminare, ai fini dell'espressione del prescritto parere, il disegno di legge C. 3303, come risultante dagli emendamenti approvati dalle Commissioni riunite II (Giustizia) e III (Affari esteri) in sede referente, recante norme per il contrasto al terrorismo, nonché ratifica ed esecuzione: a) della Convenzione del Consiglio Pag. 116d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; b) della Convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York il 14 settembre 2005; c) del Protocollo di Emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003; d) della Convenzione del Consiglio d'Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato e sul finanziamento del terrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005. Fa presente che, nel corso dell'esame presso le Commissioni di merito, è stata inserita, all'articolo 1, comma 1, del disegno di legge, la lettera e), concernente la ratifica del Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015.
  Rileva che la Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo è stata adottata al fine di accrescere l'efficacia degli strumenti internazionali esistenti in materia di lotta contro il terrorismo e mira a favorire gli sforzi degli Stati membri nella prevenzione del terrorismo, indicando due modi per raggiungere tale obiettivo: la definizione come reati di quegli atti che possono portare alla commissione di reati di terrorismo, quali la pubblica istigazione, il reclutamento e l'addestramento e il rafforzamento della cooperazione in materia di prevenzione sia a livello interno (politiche nazionali di prevenzione) sia internazionale (modifica degli accordi esistenti in materia di estradizione e mutua assistenza giudiziaria, e predisposizione di ulteriori strumenti supplementari).
  Aggiunge che la Convenzione internazionale per la soppressione degli atti di terrorismo nucleare, particolarmente incidente sui profili di competenza della Commissione Ambiente, è stata firmata finora da 115 Paesi e risulta essere stata ratificata da 100 Parti. A livello internazionale, essa è in vigore dal 7 luglio 2007. Con riferimento al contenuto, la Convenzione si compone di 28 articoli e di un preambolo, dove si sottolinea che l'atto pattizio è lo strumento attraverso cui la Comunità Internazionale intende darsi regole certe e mezzi adeguati al fine di perseguire i reati connessi ad atti di terrorismo nucleare, inserendosi nell'attività più generale di misure volte all'eliminazione del terrorismo internazionale.
  In riferimento al Protocollo di emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003, segnala che esso si fonda sull'urgenza di contrastare il terrorismo internazionale derivante dagli eventi dell'11 settembre 2001.
  Nel ribadire che nel corso dell'esame in sede referente, è stato inserito, tra gli atti che il Presidente della Repubblica è autorizzato a ratificare il Protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d'Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2013, fa notare che tale Protocollo è finalizzato ad adottare misure di contrasto all'azione dei cosiddetti «foreign terrorist fighters», con particolare riferimento a coloro che si recano all'estero per commettere reati di terrorismo, contribuire, partecipare alla loro commissione, ovvero impartire e ricevere addestramento a fini terroristici nel territorio di un altro Stato, nel rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, come stabiliti da strumenti pattizi quali la Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e i relativi Protocolli.
  Con riferimento al disegno di legge di ratifica, fa presente che esso si compone di 9 articoli e reca, agli articoli 1 e 2, l'autorizzazione alla ratifica delle Convenzioni illustrate in precedenza. L'articolo 3 definisce il significato di alcuni termini ricorrenti nel testo del disegno di legge: «materia radioattiva»; «materie nucleari»; «uranio arricchito negli isotopi 235 o 233»; «impianto nucleare»; «ordigno nucleare»; e «ISIN» (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione) previsto dall'articolo 6 del decreto legislativo n. 45 del 2014. L'articolo 4 modifica il codice penale inserendovi, tra i delitti contro la personalità internazionale dello Stato, nuove fattispecie Pag. 117di terrorismo internazionale e, tra i delitti contro la personalità interna dello Stato, la fattispecie di terrorismo nucleare. L'articolo 5, comma 1, individua nel Ministero della giustizia il punto di contatto ai fini della Convenzione di New York per la soppressione di atti di terrorismo del 2005. Conseguentemente, in relazione ai procedimenti penali per il delitto di atti di terrorismo nucleare, di cui al nuovo articolo 280-ter del codice penale, introdotto dall'articolo 4, comma 1, lettera c), del disegno di legge, dovranno essere effettuate le seguenti comunicazioni al Ministero della giustizia: il pubblico ministero dovrà comunicare l'esercizio dell'azione penale; il pubblico ministero dovrà comunicare l'esecuzione di una misura di custodia cautelare (in carcere o agli arresti domiciliari), allegando copia dell'ordinanza; l'autorità giudiziaria dovrà comunicare l'esito definitivo del procedimento e il luogo dove i beni sequestrati sono custoditi, nonché le modalità di loro conservazione. L'articolo 6 disciplina la sorte dei materiali radioattivi (come pure degli impianti nucleari o degli ordigni nucleari) sequestrati nell'ambito di un procedimento penale per atti di terrorismo nucleare, prevedendo, al comma 1, che: l'autorità giudiziaria debba informare del sequestro il prefetto (e il Ministero della giustizia, come previsto dall'articolo 5, comma 4); il prefetto debba a sua volta informare i Ministri dell'interno, dell'ambiente e della salute, oltre al Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio; il prefetto, su parere dell'ISIN – Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione (il quale riveste il ruolo di autorità di regolamentazione competente in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione), debba adottare i provvedimenti necessari alla messa in sicurezza dei materiali radioattivi (eventualmente provvedendo autonomamente in caso d'urgenza). Il comma 2 dell'articolo 6 prevede che i beni sequestrati siano conferiti alla Società gestione impianti nucleari (Sogin S.p.a.), in veste di operatore nazionale individuato dal decreto legislativo n. 52 del 2007, o all'ENEA, in veste di gestore del Servizio integrato previsto dallo stesso decreto legislativo. Il comma 3 dispone altresì che, laddove si tratti di beni mobili da restituire ad altro Stato che sia parte della Convenzione internazionale, vi provvede il Ministero dello Sviluppo economico, sentiti, oltre che l'ISIN, anche i Ministri dell'interno, della giustizia e dell'ambiente. L'articolo 7 introduce nel decreto legislativo n. 230 del 1995, di attuazione di una serie di direttive Euratom in materia di sicurezza nucleare, un nuovo articolo 156-bis, il quale demanda ad un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con i Ministri dell'interno, dell'ambiente, della salute, delle infrastrutture e previo parere dell'ISIN, l'individuazione di un elenco di sostanze radioattive e delle modalità di loro gestione e impiego, sulla base delle raccomandazioni dell'Agenzia internazionale per l'energia.
  Nel valutare, pertanto, positivamente il provvedimento, si riserva di presentare una proposta di parere al termine del dibattito che seguirà.

  Ermete REALACCI (PD), presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

Sui lavori della Commissione.

  Alessandro BRATTI (PD), intervenendo sui lavori della Commissione, fa notare come l'eventuale differimento dell'esame del «collegato ambientale» da parte dell'Assemblea al mese di gennaio potrebbe rendere necessario un ulteriore esame del provvedimento da parte del Senato.

  Ermete REALACCI (PD), presidente, nel fare presente che allo stato il «collegato ambientale» è iscritto nel calendario dei lavori dell'Assemblea a partire da lunedì 21 dicembre, auspica che la Conferenza dei Presidenti di gruppo prevista per il pomeriggio odierno possa confermare tale calendarizzazione.

  La seduta termina alle 14.20.

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RISOLUZIONI

  Mercoledì 16 dicembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.20.

7-00700 De Rosa, 7-00711 Stella Bianchi, 7-00712 Zaratti e 7-00716 Segoni: Sui criteri di assegnazione dei proventi delle aste per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra.
(Seguito della discussione congiunta e rinvio).

  La Commissione prosegue la discussione congiunta delle risoluzioni in titolo rinviata nella seduta del 2 dicembre 2015.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica che, per le vie brevi, il Governo ha fatto pervenire la richiesta di svolgere un ulteriore supplemento di istruttoria sulle risoluzioni in esame.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia, pertanto, il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 16 dicembre 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.25 alle 14.30.