CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 25 novembre 2015
547.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Bilancio, tesoro e programmazione (V)
COMUNICATO
Pag. 69

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 25 novembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene la sottosegretaria per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 13.20.

5-06038 Grillo e altri: Sulle criticità finanziarie del bilancio del comune di Catania.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI, nel fornire risposta all'interrogazione in titolo, fa presente che i servizi ispettivi di finanza pubblica hanno effettuato una verifica amministrativo-contabile presso il comune di Catania nel 2007. Osserva tuttavia che, considerate le criticità segnalate, anche alla luce delle decisioni della magistratura contabile, l'Ispettorato generale di finanza pubblica del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato valuterà, nell'ambito delle proprie competenze, l'eventuale inserimento dell'ispezione richiesta nelle future programmazioni.

  Giulia GRILLO (M5S) si dichiara soddisfatta della risposta fornita dalla rappresentante del Governo, a condizione che Pag. 70si dia quindi effettivamente corso, già entro il termine del 2015, all'intenzione in questa sede dichiarata di prendere in considerazione l'inserimento dell'ispezione richiesta nell'ambito delle future programmazioni. Ritiene, infatti, che la questione posta dall'interrogazione in titolo a sua prima firma, che si affianca peraltro a numerosi altri atti di sindacato ispettivo già presentati nei due rami del Parlamento sulla medesima questione, rivesta un carattere tanto più urgente alla luce delle molteplici criticità di recente nuovamente riscontrate dalla Corte dei conti in ordine alla gestione finanziaria del bilancio del comune siciliano in oggetto.

  Francesco BOCCIA, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 13.25.

DELIBERAZIONE DI RILIEVI SU ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 25 novembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene la sottosegretaria di Stato per l'economia e le finanze Paola De Micheli.

  La seduta comincia alle 13.25.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento.
Atto n. 220.

(Rilievi alla VII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e conclusione – Valutazione favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica in oggetto, rinviato nella seduta del 24 novembre 2015.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, ricorda che nella precedente seduta il rappresentante del Governo si era riservato di fornire i chiarimenti richiesti.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI fa presente che i risparmi di spesa relativi agli anni scolastici 2009/2010, 2010/2011 e 2011/2012 sono stati certificati dal comitato di verifica tecnico-finanziaria e che tali risparmi, come previsto dal comma 9 dell'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, sono stati utilizzati dal MIUR a copertura totale dello sblocco della progressione economica del personale scolastico per l'anno 2010 e parziale per gli anni 2011 e 2012. Segnala, altresì, che l'accorpamento delle classi di concorso prevista dal presente provvedimento, anche tenuto conto della successiva evoluzione normativa in materia, di cui all'articolo 19, comma 7, del decreto-legge n. 98 del 2001, consentirà una riduzione delle posizioni in esubero a partire dai prossimi anni scolastici e, congiuntamente all'azione programmatica sino ad ora attuata, un consolidamento della razionalizzazione della spesa prevista.

  Francesco BOCCIA, presidente, in sostituzione del relatore, formula quindi la seguente proposta di parere:
  «La V Commissione Bilancio, tesoro e programmazione,
   esaminato, per quanto di competenza, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, lo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento (atto n. 220);
   preso atto dei chiarimenti forniti dal Governo, da cui si evince che:
    i risparmi di spesa relativi agli anni scolastici 2009/2010, 2010/2011 e 2011/2012 sono stati certificati dal comitato di verifica tecnico-finanziaria;Pag. 71
    tali risparmi, come previsto dal comma 9 dell'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008, sono stati utilizzati dal MIUR a copertura totale dello sblocco della progressione economica del personale scolastico per l'anno 2010 e parziale per gli anni 2011 e 2012;
    l'accorpamento delle classi di concorso prevista dal presente provvedimento, anche tenuto conto della successiva evoluzione normativa in materia (articolo 19, comma 7, del decreto-legge n. 98 del 2001), consentirà una riduzione delle posizioni in esubero a partire dai prossimi anni scolastici e, congiuntamente all'azione programmatica sino ad ora attuata, un consolidamento della razionalizzazione della spesa prevista,

VALUTA FAVOREVOLMENTE

  lo schema di decreto del Presidente della Repubblica».

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI concorda con la proposta di parere del relatore.

  La Commissione approva la proposta di parere del relatore.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti da tabacco e dei prodotti correlati e che abroga la direttiva 2001/37/CE.
Atto n. 212.

(Rilievi alla XII Commissione).
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 96-ter, comma 2, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto del Presidente della Repubblica in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta del 24 novembre 2015.

  La sottosegretaria Paola DE MICHELI, con riferimento alle questione relativa alla tracciabilità delle confezioni unitarie dei prodotti del tabacco, specificamente sollevata dalla relatrice nel corso della seduta dello scorso 17 novembre, deposita agli atti della Commissione una nota predisposta dall'Agenzia delle dogane e dei monopoli (vedi allegato).
  Venendo alle ulteriori richieste di chiarimento formulate nella predetta seduta, con riferimento al procedimento di autorizzazione dei laboratori di analisi da parte dell'Istituto superiore di sanità, di cui all'articolo 5, precisa che gli oneri per le attività svolte al riguardo dal citato Istituto saranno a carico dei richiedenti, secondo il tariffario 2015 del medesimo Istituto.
  Per ciò che concerne, invece, l'inserimento sulle confezioni dei prodotti del tabacco da fumo del numero verde per smettere di fumare, di cui all'articolo 11, osserva che esso mira a favorire un maggiore accesso dei fumatori al servizio, peraltro al momento non quantificabile, ferma restando la capacità dell'Istituto superiore di sanità di far fronte all'eventuale maggior numero di telefonate nell'ambito delle risorse già attribuite all'Istituto stesso.
  Rileva che la relazione tecnica erroneamente prevede, a differenza di quanto stabilito dal disposto normativo, l'applicazione di una specifica tariffa anche per le attività di cui all'articolo 20, relative alla gestione dei dati e delle notifiche sull'immissione in commercio dei prodotti del tabacco di nuova generazione.
  Fa presente inoltre che le attività di verifica dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli sui distributori automatici all'atto dell'installazione, di cui all'articolo 24, comma 4, potrebbero essere di scarsa efficacia, poiché è stato riscontrato che le manomissioni avvengono successivamente all'installazione degli apparecchi e che difficilmente si potranno riscontrare violazioni, atteso che l'intervento dell'Agenzia avverrebbe su richiesta dell'operatore; peraltro le medesime attività di verifica in sede di installazione potrebbero comportare la necessità di distogliere significative risorse destinate a inderogabili compiti Pag. 72d'istituto. Fa presente altresì che i controlli periodici sui distributori automatici da parte dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli invece potranno essere svolti con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, trattandosi di attività che sono già espletate nel quadro delle iniziative di controllo programmate annualmente.

  Susanna CENNI (PD) relatore, nel ringraziare la rappresentante del Governo per le delucidazioni fornite in merito alle questioni evidenziate, si riserva di predisporre in vista della prossima seduta utile una proposta di parere sullo schema di decreto in esame.

  Francesco BOCCIA, presidente, non essendovi obiezioni, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 25 novembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco BOCCIA. – Interviene il viceministro dell'economia e delle finanze Enrico Morando.

  La seduta comincia alle 13.40.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016).
C. 3444 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni.
C. 3445 Governo, approvato dal Senato, e C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto, rinviato nella seduta del 24 novembre 2015.

  Francesco BOCCIA, presidente, ricorda che nella scorsa seduta hanno avuto luogo le relazioni illustrative mentre il rappresentante del Governo si è riservato di intervenire in sede di replica.

  Rocco PALESE (Misto-CR) osserva preliminarmente che l'attuale disegno di legge di stabilità per il 2016, anche tenuto conto delle diverse modifiche apportate al testo nel corso dell'esame presso il Senato, presenta a suo avviso rilevanti criticità. In particolare, segnala quali questioni problematiche la decisione relativa all'ennesimo differimento del conseguimento del pareggio di bilancio, l'assenza pressoché totale di misure volte a realizzare una efficace politica di spending review, nonché il sistematico ricorso, come peraltro spesse volte già accaduto nel corso degli anni recenti, alle clausole di salvaguardia, attraverso le quali si procede, sia pure surrettiziamente, al finanziamento di ulteriori interventi di spesa. In tale contesto, esprime tuttavia apprezzamento per l'intervento disposto dal Governo in materia di abrogazione della imposizione fiscale sugli immobili adibiti ad abitazione principale, nonché per le misure concernenti l'incremento del tetto massimo alla circolazione del contante, che a suo parere non dovrebbero comunque determinare un aumento del tasso complessivo di evasione fiscale. Auspica inoltre che, alla luce anche dell'attuale quadro degli eventi internazionali, il Governo predisponga nel corso dell'esame parlamentare del provvedimento specifiche proposte emendative volte a promuovere investimenti strutturali e duraturi nel campo della sicurezza dei cittadini e della tutela dell'ordine pubblico. Lamenta invece come, nonostante le specifiche raccomandazioni rivolte al nostro Paese lo scorso mese di giugno dalla Commissione europea, il presente provvedimento non appaia nel suo complesso in grado di affrontare adeguatamente il profondo divario, soprattutto infrastrutturale, del Mezzogiorno nei confronti del resto dell'Italia, cui si associano gli elevati livelli di disoccupazione e di povertà caratteristici delle aree meridionali del Paese, a suo Pag. 73giudizio frutto anche dell'insoddisfacente utilizzo dei fondi strutturali comunitari. Ritiene che per risolvere concretamente la questione meridionale sarebbe piuttosto necessario prevedere misure efficaci e prolungate nel tempo di decontribuzione per le nuove assunzioni in favore delle imprese. In tale contesto, preannuncia la presentazione di proposte emendative volte a perfezionare, sempre nell'ottica della promozione e dello sviluppo delle aree meridionali del nostro Paese, l'impiego dei fondi strutturali europei. In proposito, invita il Governo a conservare anche per il futuro ciclo di bilancio comunitario 2014-2020 il parametro di ripartizione dei suddetti fondi, nonché delle quote di cofinanziamento nazionale eventualmente non utilizzate entro il 31 dicembre 2015, con riferimento al precedente ciclo di bilancio 2007-2013, in base al quale l'attribuzione delle risorse avviene in misura pari all'80 per cento dell'ammontare complessivo in favore delle regioni meridionali. Reputa inoltre necessario, nel corso dell'esame parlamentare del provvedimento, introdurre misure volte ad estendere il riconoscimento dell'indennizzo in favore dei soggetti affetti da talidomide anche ad individui nati dopo il 31 dicembre 1968. Con riferimento al comparto delle province, rileva come le misure predisposte dal Governo si configurino in termini di scarsa efficacia, nonostante la previsione di una specifica figura commissariale, e come tali insufficienti rispetto alla questione maggiormente problematica nella vita degli enti di area vasta, consistente nella precarietà e nella provvisorietà dei relativi quadri finanziari, tematica rispetto alla quale sarebbe peraltro opportuno introdurre anche strumenti in grado di assicurare forme di maggiore controllo nella gestione dei bilanci. Per quel che concerne il comparto delle regioni, ritiene che andrebbe invece promosso maggiormente il criterio della programmazione degli interventi e della relativa allocazione di risorse finanziarie, soprattutto in riferimento all'ambito della spesa sanitaria. Concorda, infine, sull'ipotesi, già anticipata da talune fonti informative, di inserire nel testo del disegno di legge di stabilità in esame anche le norme attualmente contenute nel decreto-legge n. 183 del 2015, recante disposizioni urgenti per il settore creditizio.

  Giulio MARCON (SI-SEL) osserva come il disegno di legge in esame non affronti in maniera adeguata le questioni relative alla crescita del Paese e faccia ricorso a misure di natura propagandistica. Nella sostanza, a suo avviso, la manovra rispetta integralmente il paradigma europeo dei vincoli di austerità, privilegiando, come previsto anche dal piano Junker, gli investimenti privati rispetto a quelli pubblici. Evidenzia poi la precarizzazione del mercato del lavoro ed esprime perplessità sulle misure di dismissione del patrimonio pubblico, finalizzate alla riduzione del debito, citando al riguardo la prevista dismissione di Ferrovie dello Stato S.p.A. Lamenta inoltre che la previsione di un avanzo primario di 70 miliardi di euro entro il 2019 penalizza anche e soprattutto la spesa in conto capitale e gli investimenti pubblici.
  Rileva quindi, come negli anni passati, la mancanza di una politica industriale, limitandosi lo Stato a demandare alle imprese le scelte di politica economica. Per questo motivo, così come per la presenza di numerose misure a favore delle imprese, quali sgravi contributi, taglio IRES e agevolazioni fiscali per i macchinari, la manovra ha visto l'apprezzamento convinto di Confindustria, dal momento che ne recepisce le istanze. A fronte di ciò sono previsti aumenti delle retribuzioni dei dipendenti pubblici nella misura media irrisoria di 5 euro al mese.
  Prosegue segnalando che le misure in favore degli esodati non risolvono definitivamente tale questione, come evidenziato anche dal presidente dell'INPS Boeri, e restano irrisolte altre questioni, da tempo in discussione, come la salvaguardia del personale della scuola, cosiddetto «quota 96», e dei macchinisti ferroviari, per la cui soluzione sarebbe stata sufficiente una minima spesa. Pag. 74
  Ritiene quindi che il disegno di legge di stabilità non abbia nulla di sinistra riformista ma sia caratterizzata piuttosto da un'impostazione politica di destra liberista, introducendo alcune misure da questa tradizionalmente propugnate, come l'elevazione del limite per l'uso del contante e l'eliminazione della TASI per la prima casa. Ricorda al riguardo che l'onorevole Gutgeld si era dichiarato contrario all'eliminazione della tassazione sulla prima casa effettuata dal Governo Letta e che alcuni deputati del Partito democratico, tra cui l'onorevole Rosato, avevano sottoscritto una proposta di legge volta a limitare l'uso del contante ai pagamenti inferiori a 500 euro, non solo allo scopo di contrastare l'evasione fiscale, ma anche il riciclaggio del denaro. Rileva inoltre l'assenza di misure in favore della giustizia sociale e della redistribuzione fiscale, che dovrebbero essere proprie della sinistra riformista. Rileva che i tagli alle risorse da destinare alle regioni, pari a circa 15 miliardi nel triennio, si risolveranno inevitabilmente in una riduzione delle prestazioni sanitarie per i cittadini. Ricorda inoltre come la Corte dei conti abbia rilevato negli ultimi anni un consistente aumento della tassazione locale, pari a circa 880 euro annui per famiglia, tali da sostanzialmente azzerare il beneficio del «bonus 80 euro».
  Sottolinea come il Presidente del Consiglio Renzi, il quale afferma che in Europa il patto di umanità deve avere maggiore considerazione del patto di stabilità, non faccia nulla per rendere concreta questa affermazione.
  Rileva quindi la mancata presentazione del Master plan per il Sud, che avrebbe dovuto essere predisposto entro lo scorso mese di settembre, l'insufficienza dei fondi per il servizio civile, che consentiranno lo svolgimento di detto servizio solamente a 37 mila giovani rispetto ai 100 mila previsti, il carattere propagandistico delle misure contro la povertà, che non sono di grado di ridurre effettivamente il fenomeno, e la scarsità delle risorse destinate a fronteggiare il dissesto idrogeologico, solo 7 miliardi di euro a fronte dei 21 miliardi chiesti dalle regioni.
  Per quanto riguarda l'istruzione osserva che nelle università italiane sono ancora presenti migliaia di precari, mentre si continua a spendere per l'acquisto di armamenti, tra i quali gli F-35 eurofighter, nonostante il Partito democratico abbia approvato un atto di indirizzo parlamentare volto a dimezzarne la spesa.
  Conclude ricordando che il suo gruppo ha segnalato, nel corso di un'apposita conferenza stampa, le misure correttive da introdurre nella manovra, che verranno tradotte nel corso dell'esame in proposte emendative.

  Francesco BOCCIA, presidente, in considerazione dell'imminente inizio della chiama dei deputati per l'elezione di tre giudici della Corte Costituzionale da parte del Parlamento in seduta comune, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.15.

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