SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 25 novembre 2015. — Presidenza del presidente Francesco Saverio GAROFANI. — Interviene il sottosegretario di Stato per la difesa Gioacchino Alfano.

  La seduta comincia alle 13.20.

Sulla variazione della composizione della Commissione.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, comunica che, a decorrere dal 23 novembre 2015, il deputato Antonio Martino ha cessato di far parte della Commissione.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016).
C. 3444 Governo, approvato dal Senato.
Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni.
C. 3445 Governo, approvato dal Senato, e C. 3445-bis Governo.
Tabella n. 11: Stato di previsione del Ministero della difesa per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame congiunto e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato nella seduta del 24 novembre 2015.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, avverte che è pervenuta la richiesta affinché della seduta sia data pubblicità mediante l'attivazione degli impianti audiovisivi a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.Pag. 65
  Comunica, quindi, che sono state presentate quattro proposte emendative riferite al disegno di legge recante il bilancio di previsione dello Stato (vedi allegato).

  Luigi LACQUANITI (PD), relatore, rilevato che tutti gli emendamenti sono tesi a incrementare le dotazioni di bilancio del programma Pianificazione generale delle Forze armate, nell'ambito della missione Difesa e sicurezza del territorio dello stato di previsione del Ministero della difesa, invita i presentatori degli stessi a chiarirne le finalità.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) chiarisce che i suoi emendamenti traggono spunto dall'audizione informale di rappresentanti delle organizzazioni sindacali del personale civile dell'Arsenale militare marittimo di Taranto svolta dalla Commissione ieri, dalla quale è emersa con chiarezza l'esigenza di assicurare tempestivamente adeguate risorse agli Arsenali militari. Poiché il capitolo di bilancio recante le dotazioni per gli Arsenali è collocato nel programma Pianificazione generale delle Forze armate, i suoi emendamenti incrementano le dotazioni di tale programma, con l'obiettivo di far pervenire le risorse aggiuntive agli Arsenali, e in particolare a quello di Taranto.
  Rileva che, secondo quanto si evince dalla documentazione allegata allo stato di previsione del Ministero della difesa, il Piano Brin comporta un onere globale previsto di 174,222 milioni circa, con sviluppo dal 2014 al 2019. Nel primo anno, il 2014, sono stati impegnati soltanto 3,7 milioni circa, con una percentuale di realizzazione del programma pari al 2,15 per cento; nel 2015 sono stati impegnati circa 7,5 milioni, con una percentuale di realizzo che sale quindi ad appena il 6,45 per cento. Da questo ritardo nell'attuazione del Piano Brin nascono le difficoltà degli Arsenali militari evidenziate dalle organizzazioni sindacali audite.
  Più in particolare, chiarisce che l'emendamento 3445 /Tab.11/IV.3 è pensato con riferimento al solo Arsenale di Taranto, per il quale occorrono almeno 40 milioni nei quattro anni di sviluppo del programma. L'emendamento 3445 /Tab.11/IV.4 è invece pensato per consentire l'attuazione del Piano Brin nella sua interezza entro il 2019.
  Preannuncia che presenterà un ordine del giorno in Assemblea per impegnare il Governo a destinare le risorse previste dall'emendamento, ove approvato, o comunque a reperire adeguate risorse per l'attuazione del Piano Brin.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) osserva che gli emendamenti a sua prima firma hanno finalità analoghe a quelli delle proposte emendative del deputato Artini e sono pensati per risolvere i problemi segnalati da ultimo corso dell'audizione informale dei rappresentanti dei lavoratori civili dell'Arsenale militare di Taranto svolta dalla Commissione ieri, ma già noti alla Commissione, che, come tutti ricordano, ha approvato il 7 agosto 2014 una risoluzione volta ad impegnare il Governo a portare avanti l'attuazione del Piano Brin. Per tale ragione, auspica che i suoi emendamenti possano essere sottoscritti anche dai deputati degli altri gruppi.
  Quanto alle finalità delle proposte emendative, chiarisce che l'emendamento 3445 /Tab.11/IV.1 è pensato per assicurare risorse per l'attuazione del Piano Brin, con particolare attenzione all'Arsenale militare di Taranto, mentre l'emendamento 3445 /Tab.11/IV.2 è pensato per incrementare le dotazioni per le spese di esercizio in generale comprese nel programma 1.6, con particolare attenzione alle spese per gli appalti di manovalanza e di pulizie. Ricorda che nella legge di stabilità dell'anno precedente fu introdotta, su suo emendamento, una norma per assicurare risorse per gli appalti, che in mancanza delle stesse rischiano di non poter essere mantenuti. Preannuncia quindi a sua volta la presentazione di ordini del giorno in Assemblea per impegnare il Governo a dare attuazione concreta al Piano Brin e ad assicurare risorse per gli appalti degli Arsenali.

  Gianluca RIZZO (M5S) ed Emanuela CORDA (M5S) sottoscrivono tutti gli Pag. 66emendamenti presentati, condividendone il contenuto.

  Tatiana BASILIO (M5S) ricorda che il suo gruppo ha visitato anche l'Arsenale di La Spezia, dove la situazione non è diversa rispetto a quella descritta dalle organizzazioni sindacali nell'audizione di ieri con riferimento all'Arsenale di Taranto. Sono necessarie risorse per le ristrutturazioni ed è necessario il ricambio del personale, altrimenti si corre il rischio che vadano perse le esperienze e competenze consolidate nei decenni e che si debba in futuro ricorrere a esternalizzazioni, con aumento dei costi per lo Stato. Ritiene incredibile che il Governo non abbia stanziato i fondi per interventi che sono stati ormai decisi e che devono essere realizzati.

  Luigi LACQUANITI (PD), relatore, ritenendo necessario un approfondimento, anche con il Governo, per verificare la concreta praticabilità delle proposte dei deputati Duranti e Artini, chiede di rinviare la votazione degli emendamenti a domani.

  Il sottosegretario Gioacchino ALFANO, premesso di concordare con il relatore sulla necessità di rinviare la votazione a domani per consentire le necessarie verifiche sugli emendamenti presentati, assicura che in ogni caso il Governo intende fare il possibile, tenendo conto anche del contratto istituzionale di sviluppo per Taranto, per andare incontro ai presentatori degli emendamenti, anche in considerazione del fatto che il numero di questi ultimi è limitato, che gli obiettivi sono convergenti e che si tratta di un problema già in passato segnalato dalla Commissione.

  Massimo ARTINI (Misto-AL-P) esprime soddisfazione per il segnale di apertura che viene dal Governo e formula l'auspicio che si riesca a intervenire per finalmente risolvere i problemi che ieri, di nuovo dopo due anni, i lavoratori dell'Arsenale di Taranto hanno rappresentato alla Commissione.

  Donatella DURANTI (SI-SEL) ringrazia il rappresentante del Governo ed esprime l'auspicio che si trovi una soluzione per dare risposta ai lavoratori degli Arsenali, a cominciare da quelli di Taranto, che nell'audizione di ieri hanno lanciato forte l'allarme per i rischi che si corrono a non intervenire.

  Francesco Saverio GAROFANI, presidente, nell'informare la Commissione di essersi anche personalmente adoperato per richiamare l'attenzione del Governo sui problemi evidenziati dagli interventi già svolti, osserva che, come accennato dal rappresentante del Governo, una possibile soluzione può essere cercata nelle risorse per il contratto istituzionale di sviluppo per Taranto. Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 13.40.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Sulla missione svolta a Caserta il 9 novembre 2015 per visitare il Comando della Brigata dell'Esercito «Garibaldi» e la Scuola specialisti dell'Aeronautica militare.