CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 24 novembre 2015
546.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
Pag. 138

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 24 novembre 2015. — Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI indi del presidente Ermete REALACCI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo.

  La seduta comincia alle 13.50.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016).
C. 3444 Governo, approvato dal Senato.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018 e relativa nota di variazioni.
C. 3445 Governo, approvato dal Senato.

Nota di variazioni.
C. 3445-bis Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 9: Stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018.Pag. 139Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (limitatamente alle parti di competenza).
(Parere alla V Commissione).
(Esame congiunto e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame congiunto dei provvedimenti in oggetto.

  Tino IANNUZZI, presidente, comunica che, nella giornata di lunedì 23 novembre, sono stati assegnati i disegni di legge C. 3444 Governo, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016)» e C. 3445 Governo, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2016 e bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018», già approvati dal Senato.
  Fa presente che, ai sensi di quanto previsto dal secondo periodo del comma 6 dell'articolo 119 del Regolamento, la Commissione dovrà sospendere ogni attività legislativa, fatte salve le attività dovute, finché non avrà espresso il parere di competenza sui predetti disegni di legge. La Commissione potrà pertanto procedere all'esame in sede referente e in sede consultiva dei provvedimenti dovuti, vale a dire i disegni di legge di conversione dei decreti-legge, i progetti di legge collegati alla manovra di finanza pubblica, i disegni di legge di autorizzazione alla ratifica dei trattati internazionali e di recepimento di atti normativi dell'Unione europea, quando dalla mancata tempestiva approvazione dei medesimi possa derivare responsabilità dello Stato italiano per inadempimento di obblighi internazionali o comunitari, nonché i progetti di legge iscritti nel calendario dei lavori dell'Assemblea.
  Avverte che la Commissione è chiamata oggi a esaminare congiuntamente i predetti disegni di legge, ai sensi dell'articolo 120, comma 3, del Regolamento, per le parti di propria competenza. In particolare, per quanto riguarda il disegno di legge di bilancio, la Commissione esaminerà lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (Tabella n. 2) per le parti di competenza, lo stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per l'anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 (Tabella n. 9), nonché lo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Tabella n. 10) per le parti di competenza. L'esame si concluderà con la trasmissione alla Commissione bilancio di una relazione per ciascuno degli stati di previsione esaminati e delle connesse parti del disegno di legge di stabilità, e con la nomina di un relatore, il quale potrà partecipare alle sedute di quella Commissione.
  La Commissione potrà esaminare inoltre gli eventuali emendamenti riferiti alle parti di sua competenza, il cui termine di presentazione verrà stabilito nella prossima riunione dell'Ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei gruppi, che si svolgerà al termine della seduta odierna.
  Per quanto riguarda il regime di presentazione degli emendamenti, ricorda, in particolare, relativamente al disegno di legge bilancio, che gli emendamenti recanti variazioni compensative all'interno dei singoli stati di previsione possono essere presentati presso le Commissioni in sede consultiva. Gli emendamenti approvati saranno inclusi nella relazione della Commissione, mentre gli emendamenti respinti potranno essere successivamente ripresentati nel corso dell'esame in Assemblea. Potranno, inoltre, essere presentati e votati in Commissione anche emendamenti concernenti variazioni non compensative ovvero variazioni compensate non all'interno del medesimo stato di previsione; anche tali emendamenti, ove approvati, saranno inclusi nella relazione della Commissione. Nel caso in cui tali ultimi emendamenti fossero respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea. È comunque Pag. 140ammissibile la presentazione di emendamenti direttamente in Commissione Bilancio.
  Ricorda poi che analoghe regole di esame si applicano anche agli eventuali emendamenti riferiti alle parti di competenza della Commissione del disegno di legge di stabilità. Nelle Commissioni in sede consultiva potranno dunque essere presentati e votati emendamenti per le parti del disegno di legge di stabilità di rispettiva competenza. Tali emendamenti, ove approvati, saranno inclusi nella relazione della Commissione; ove respinti, è invece necessario che gli stessi vengano ripresentati alla Commissione bilancio, anche al solo fine di consentire a quest'ultima di respingerli ai fini della ripresentazione in Assemblea. Peraltro, anche in questo caso, è comunque ammissibile la presentazione degli emendamenti direttamente in Commissione bilancio.
  Avverte che la valutazione circa l'ammissibilità degli emendamenti presentati nell'ambito dell'esame in sede consultiva sarà effettuata dai presidenti delle medesime Commissioni prima che gli stessi vengano esaminati e votati, secondo le previsioni del Regolamento della Camera e della legislazione vigente in materia.
  Con riferimento alla presentazione degli ordini del giorno, ricorda che, presso le Commissioni di settore, devono essere presentati tutti gli ordini del giorno riferiti alle parti di rispettiva competenza del disegno di legge di bilancio e del disegno di legge di stabilità. Gli ordini del giorno accolti dal Governo o approvati dalla Commissione sono allegati alla relazione trasmessa alla Commissione bilancio. Gli ordini del giorno respinti dalle Commissioni di settore o non accolti dal Governo possono essere ripresentati in Assemblea. Gli ordini del giorno concernenti l'indirizzo globale della politica economica devono invece essere presentati direttamente in Assemblea.

  Enrico BORGHI (PD), relatore, anche a nome della relatrice Mariani, comunica che la Commissione avvia oggi l'esame dei disegni di legge di stabilità per il 2016 e di bilancio annuale per il 2016 e pluriennale 2016-2018, per le parti di competenza dell'VIII Commissione. Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per un'analisi dettagliata del contenuto dei disegni di legge, dà conto sinteticamente delle disposizioni di competenza e di interesse della Commissione, a partire dal disegno di legge di stabilità. Per quanto riguarda le misure che hanno effetti sul settore dell'edilizia e delle politiche abitative, segnala un primo gruppo di disposizioni di rilevante importanza contenute nei commi 8-24 e 28-30, che apportano sostanziali modifiche all'assetto della tassazione immobiliare attraverso l'esenzione TASI per la prima casa, nonché, a seguito delle modifiche apportate al Senato, l'esenzione IMU per le unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa destinate a studenti universitari soci assegnatari, anche in deroga al requisito della residenza anagrafica, la riduzione del 25 per cento dell'IMU e della TASI dovute sulle unità immobiliari locate a canone concordato. Rileva che il comma 32, aggiunto al Senato, interviene sulla disciplina delle locazioni al fine di prevedere l'obbligo, a carico del locatore, di registrazione del contratto entro un termine perentorio di trenta giorni, consentire l'azione dinanzi all'autorità giudiziaria nei casi di mancata registrazione del contratto nel predetto termine, nonché ancorare la determinazione da parte del giudice del canone dovuto a un valore minimo definito ai sensi della normativa vigente. I commi 44 e 45, inseriti al Senato, estendono l'applicazione di agevolazioni fiscali previste per gli Istituti autonomi case popolari, comunque denominati (e loro consorzi), anche agli enti aventi le stesse finalità sociali degli IACP, purché siano stati costituiti e siano operanti al 31 dicembre 2013 e siano stati istituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione comunitaria in materia di in house providing. I commi da 41 a 43 prevedono la proroga al 31 dicembre 2016 delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, mantenendo anche per il 2016 le attuali misure del 65 per cento per gli Pag. 141interventi di riqualificazione energetica, inclusi quelli relativi alle parti comuni degli edifici condominiali e del 50 per cento per le ristrutturazioni e per il connesso acquisto di mobili. Viene, altresì, previsto che le detrazioni per gli interventi di riqualificazione energetica sono usufruibili anche dagli IACP, comunque denominati, per le spese sostenute, dal 1o gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, per gli interventi realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica. Fa presente che si tratta di misure sulle quali la Commissione ha costantemente posto l'attenzione nel corso degli ultimi anni facendosi promotrice di iniziative legislative e di atti di indirizzo, specificamente volti a rilevare la necessità di una stabilizzazione delle predette misure. La proroga al 2016 e l'ampliamento agli IACP risponde peraltro a una sollecitazione che la Commissione ha avuto modo di sottolineare recentemente in occasione della discussione dell'aggiornamento della valutazione dell'impatto delle misure di incentivazione delle misure fiscali per il recupero edilizio e la riqualificazione energetica predisposto dal Servizio Studi della Camera, in collaborazione con il Cresme. Segnala che ulteriori disposizioni recate dai commi 262-267 e 269-278 intervengono sulla normativa riguardante la centralizzazione degli acquisti pubblici e sono principalmente finalizzate a rafforzare il ricorso alle convenzioni, estendere l'ambito dei soggetti obbligati a forme di acquisto centralizzato. Segnala, inoltre, che il comma 269 modifica l'articolo 23-ter, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014, che autorizza i comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti a procedere autonomamente per gli acquisti di valore inferiore a 40.000 euro, estendendo l'applicazione di tale disposizione a tutti i comuni, e dunque anche a quelli con meno di 10.000 abitanti. Il comma 259, introdotto durante l'esame in Senato, proroga al 31 dicembre 2016 il termine per lo svolgimento delle attività del Commissario liquidatore dell'Agenzia per lo svolgimento dei giochi olimpici Torino 2006 previsto dall'articolo 10, comma 1, del decreto-legge n. 192 del 2014. Il comma 338 dispone, a decorrere dall'anno 2016, la cessazione dei trasferimenti erariali, in favore delle regioni a statuto speciale, concernenti gli indennizzi di usura delle strade, derivanti dall'uso dei mezzi d'opera. Il comma 371 prevede il finanziamento di progetti per la realizzazione di ciclovie turistiche e ciclostazioni nonché per la sicurezza della ciclabilità cittadina. Aggiunge che, a seguito di un emendamento approvato al Senato, è stata introdotta la possibilità di finanziare anche progetti destinati alla valorizzazione e al recupero di percorsi ferroviari dismessi da destinarsi ad itinerari cicloturistici. Per quanto riguarda le disposizioni in materia ambientale, rileva che il comma 129, inserito nel corso dell'esame al Senato, autorizza, a decorrere dall'anno 2016, l'ulteriore spesa di 2 milioni di euro annui in favore dei parchi nazionali. Si tratta di un incremento che incide sulla quota oggetto del riparto che annualmente viene trasmesso alla Commissione e che, a legislazione vigente, ammonta a 4,1 milioni di euro. Precisa che il comma 193, inserito nel corso dell'esame al Senato, prevede che i comuni con popolazione superiore a 20.000 abitanti, nel cui territorio ricadono interamente i siti di importanza comunitaria (S.I.C.), effettuino le valutazioni di incidenza di taluni interventi edilizi quali la manutenzione straordinaria, il restauro e il risanamento conservativo, la ristrutturazione edilizia, anche con incrementi volumetrici o di superfici coperte inferiori al 20 per cento delle volumetrie o delle superfici coperte esistenti, opere di sistemazione esterne, la realizzazione di pertinenze e volumi tecnici. Segnala che si tratta di una disposizione analoga a quello dell'articolo 57 del disegno di legge recante disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali (collegato ambientale), già approvata in prima lettura dalla Camera e non modificata nel corso dell'esame al Senato. Il comma 250, introdotto al Senato, prevede che la regione Lombardia (o l'ente dalla stessa individuato), nel rispetto dei vincoli assunzionali e finanziari vigenti in materia di personale, attivi procedure concorsuali pubbliche che riconoscano l'esperienza maturata, Pag. 142per almeno 10 anni, dal personale già dipendente al 31 dicembre 2013 dal Consorzio del Parco nazionale dello Stelvio (con mansioni impiegatizie, amministrative, tecniche, scientifiche e didattiche di educazione ambientale) conseguenti a procedure diverse da quelle previste per l'accesso al pubblico impiego. Il comma 253 prevede l'istituzione, nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, di un fondo finalizzato ad interventi di carattere economico, sociale e ambientale nei territori della terra dei fuochi. Precisa che lo stesso comma assegna al fondo una dotazione di 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017. Nel corso dell'esame al Senato, è stato specificato che, nell'ambito della predetta dotazione, un importo massimo di 3 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2006 e 2007, è destinato agli interventi di bonifica del sito inquinato dell'ex area industriale Isochimica. Il comma 489 prevede che l'organo commissariale di ILVA S.p.A., al fine esclusivo dell'attuazione e della realizzazione del piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria dell'impresa in amministrazione straordinaria, è autorizzato a contrarre finanziamenti per un ammontare complessivo fino a 800 milioni di euro, assistiti dalla garanzia dello Stato. Per quanto riguarda le disposizioni in materia di protezione civile, fa presente che il comma 182, inserito nel corso dell'esame al Senato, interviene sulle norme che disciplinano i lavori di ricostruzione o riparazione delle chiese e degli altri edifici di culto, finanziati con risorse pubbliche, di cui al comma 11-bis dell'articolo 11 del decreto-legge n. 78 del 2015, articolo che reca misure per la ricostruzione dei territori abruzzesi interessati dal sisma del 6 aprile 2009. I commi da 230 a 236 contengono disposizioni finalizzate a disciplinare la concessione di contributi con le modalità del finanziamento agevolato – nel limite massimo di 1.500 milioni di euro – ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi per i quali il Consiglio dei Ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza. Evidenzia, poi, che nel corso dell'esame al Senato è stato specificato che il finanziamento deve essere erogato al netto di eventuali indennizzi per polizze assicurative stipulate per le medesime finalità. Si tratta di misure a regime, di carattere generale, in quanto sono destinate ai soggetti danneggiati e sono volte a fronteggiare gli eventi calamitosi per i quali è stata dichiarata l'emergenza. L'esigenza di tali misure è stata segnalata nel corso dell'esame del disegno di legge delega in materia di protezione civile. Rileva che, nel corso dell'esame al Senato sono state, altresì, introdotte disposizioni destinate ai territori colpiti dai terremoti verificatisi nel 2009 in Abruzzo e nel maggio 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. In particolare, i commi da 237 a 242, ai fini del completamento degli interventi di ricostruzione in corso nei territori colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 in Abruzzo, autorizzano i Comuni del cratere sismico a prorogare o rinnovare, per gli anni 2016-2017, i contratti stipulati sulla base della normativa emergenziale, prorogano di un ulteriore triennio la possibilità di impiegare 25 unità di personale a tempo determinato in ciascuno dei due Uffici speciali per la ricostruzione a seguito del sisma in Abruzzo, competenti rispettivamente uno per la città dell'Aquila e uno per gli altri comuni del cratere, e i contratti in essere con il personale in servizio presso gli Uffici Speciali per la ricostruzione. I commi 243 e 244 intervengono sulla disciplina vigente relativa alla ricostruzione nei territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo colpite dal sisma del 20/29 maggio 2012, dettata dal decreto-legge n. 74 del 2012, al fine di consentire ai Presidenti delle Regioni, in qualità di Commissari delegati, di avvalersi delle strutture regionali competenti per materia e di delegare funzioni alle medesime, destinare risorse agli interventi di riparazione/ripristino strutturale di cappelle cimiteriali private, nonché a quelli di miglioramento sismico di edifici scolastici o utilizzati per attività educativa della prima infanzia e per l'università che abbiano subito danni lievi, nonché consentire l'uso e il trasferimento gratuito, alle amministrazioni pubbliche, degli edifici temporanei destinati ad attività scolastica e/o uffici Pag. 143pubblici, delle relative aree di sedime e pertinenziali, nonché dei prefabbricati modulari abitativi. Viene inoltre prorogato, al 31 dicembre 2016, il termine per il riconoscimento del compenso per prestazioni di lavoro straordinario rese per l'espletamento di attività conseguenti agli eventi sismici in questione. Da ultimo, il comma 245, anch'esso inserito al Senato, autorizza la spesa di 190 milioni per l'esercizio 2016 per il completamento delle attività connesse al processo di ricostruzione pubblica (160 milioni in favore dell'Emilia Romagna, 30 milioni in favore della Lombardia). Reputa opportuno sottoporre al dibattito che si svolgerà in Commissione la necessità di inserire una serie di misure per il territorio nel senso di destinare risorse alle funzioni fondamentali delle province e in particolare delle province montane, nonché alla Strategia nazionale delle aree interne. Alla luce di quanto rilevato nel corso dell'esame presso le Commissioni riunite V e VIII, sarebbe altresì opportuna la definizione di specifiche misure per i piccoli comuni, che peraltro non avrebbero un impatto oneroso sulla finanza pubblica. Segnala, infine, la necessità di azioni più organiche e di maggiori risorse per le aree protette e per la montagna. Con riferimento alle tabelle del disegno di legge di stabilità, rileva che nella Tabella A, recante gli importi dei fondi speciali per la copertura di nuovi provvedimenti legislativi, di conto corrente, per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si registra un accantonamento di 3 milioni per il 2016 e a 5 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018. Per quanto riguarda invece la Tabella B, che reca gli importi dei fondi speciali per la copertura di nuovi provvedimenti legislativi, di conto capitale, per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, si registra uno stanziamento di 40 milioni di euro per il 2017 e di 60 milioni per il 2018, mentre non risultano stanziamenti per il 2016. L'unico definanziamento di interesse dell'VIII Commissione (Ambiente) nella Tabella D si registra nel capitolo 1695, che riguarda i contributi per l'acquisto degli alloggi di proprietà degli istituti autonomi per le case popolari (IACP) – da parte dei conduttori e dei soci assegnatari di alloggi di cooperative edilizie a proprietà indivisa – per il quale viene operata una riduzione di 18,9 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2016-2018. Tra gli stanziamenti più consistenti che insistono nella tabella E di competenza del MIT e del MEF», segnala il finanziamento del Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) per un importo complessivo di 853,2 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio 2016-2018, del M.O.S.E., nonché di altre infrastrutture nell'ambito del programma 14.111 (sistemi stradali, autostradali e intermodali), anche finanziate con il fondo di cui all'articolo 3 del decreto-legge n. 133 del 2014. Segnala, inoltre, che nella missione 19 (Casa e assetto urbanistico), programma «edilizia abitativa e politiche territoriali», sono esposti gli interventi che riguardano le popolazioni colpite dagli eventi sismici in Abruzzo, in particolare per quanto concerne gli interventi della ricostruzione privata. Per il capitolo 7372/MEF, in cui sono allocate le somme da corrispondere all'ANAS S.p.A. per la realizzazione di un programma di investimenti per lo sviluppo e l'ammodernamento delle infrastrutture, l'importo complessivo indicato in tabella E è pari a 1.587,1 milioni di euro nel 2016, 1.643 nel 2017; 1.700 nel 2018 e 3.400 milioni per gli anni 2019 e successivi. Tali stanziamenti derivano dal consistente rifinanziamento operato dalla tabella E in esame, pari a 1.200 milioni nel 2016, 1.300 milioni per ciascuno degli anni 2017-2018 e 3.000 milioni per gli anni 2019 e successivi. Si tratta di stanziamenti importanti che vanno nella direzione auspicata di destinare maggiori stanziamenti alla manutenzione come è stato rilevato anche nel corso delle recenti audizioni del nuovo Presidente dell'ANAS. Quanto invece alle tabelle al disegno di legge di stabilità in materia di ambiente, fa presente che nella Tabella A, per il Ministero dell'ambiente, l'accantonamento previsto pari a 10 milioni per il 2016 e a 18 milioni per ciascuno degli anni 2017 e 2018. Nella Tabella B, per il Ministero dell'ambiente, si registra uno stanziamento di 67,4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018. Secondo quanto Pag. 144riportato nella relazione illustrativa, le risorse sono tra l'altro destinate al disegno di legge collegato ambientale), nonché ad interventi in favore della difesa del suolo, di bonifica e ripristino dei siti inquinati, nonché per il contributo nazionale al Green Climate Fund. Nella Tabella C sono invece esposti gli stanziamenti per il finanziamento di interventi ed investimenti dell'ISPRA, nonché quelli concernenti la difesa del mare e i contributi ai parchi. Per quanto concerne la Tabella D, segnala il definanziamento, di 3,2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016-2017 e di 3,3 milioni per il 2018, che opera sullo stanziamento previsto dall'articolo 3 della legge n. 120 del 2002 (di ratifica del Protocollo di Kyoto), collocato nel capitolo 2211 e destinato agli aiuti ai Paesi in via di sviluppo e di 3,7 milioni nel 2016 e di 3,3 milioni per ciascuno degli anni 2017-2018 a valere sull'autorizzazione di spesa prevista dall'articolo 19, comma 2, del decreto legislativo n. 190 del 2010, destinata a programmi di monitoraggio coordinati per la valutazione continua dello stato ambientale delle acque marine. Segnala, nella Tabella E, un rilevante rifinanziamento dell'autorizzazione di spesa destinata, dal comma 111 della legge n. 147 del 2013 (legge di stabilità 2014), agli interventi di messa in sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico: lo stanziamento previsto dalla legislazione vigente, collocato nel capitolo 7511 e pari a 100 milioni di euro per il 2016, viene incrementato di complessivi 1.950 milioni di euro, così ripartiti tra gli esercizi: 50 milioni per ciascuno degli anni 2016-2017, 150 milioni per il 2018 e 1.700 milioni dal 2019 al 2030. La necessità di destinare maggiori risorse alle misure volte a fronteggiare il dissesto idrogeologico è un'esigenza che la Commissione ha costantemente rimarcato nel corso degli anni.
  Per quanto riguarda la protezione civile, nella tabella C, sono indicati stanziamenti di competenza del Ministero dell'economia e delle finanze (MEF) concernenti il reintegro del Fondo di protezione civile (51,2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016-2018), il Servizio nazionale della protezione civile (cap. 2184), ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto legge n. 90 del 2005, con 16,4 milioni di euro per l'anno 2016 e 16,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017-2018, nonché il Fondo per le emergenze nazionali (cap. 7441) per 249 milioni di euro per il 2016 e per 240 milioni per ciascuno degli anni 2017-2018. Ricorda che il Fondo per le emergenze nazionali è operativo dal 2014 e che la dotazione del presente disegno di legge è superiore a quello del dato assestato 2015 e all'importo iniziale del disegno di legge per il 2016 in quanto è stato incrementato con la nota di variazioni. Nella tabella E, i principali importi riguardano gli stanziamenti relativi alle calamità e alla protezione civile, con riguardo agli interventi per la ricostruzione dei territori dell'Abruzzo, nonché le somme riguardanti i crediti d'imposta per gli eventi sismici del maggio 2012.
  Passando, quindi, all'esame del disegno di legge di bilancio, rileva che nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per il 2015 le principali missioni di competenza dell'VIII Commissione (Ambiente), vale a dire la missione 14 (Infrastrutture pubbliche e logistica) e la missione 19 (Casa e assetto urbanistico) recano, a seguito della nota di variazioni, previsioni di spesa per complessivi 3.617,4 milioni di euro. Evidenzia che la maggior parte dello stanziamento di competenza per il 2016 è rappresentato da spese in conto capitale, le quali costituiscono oltre il 90 per cento del totale dello stanziamento complessivo delle missioni 14 e 19. Lo stanziamento relativo alla missione 14 per l'anno 2016 è pari a 3.341 milioni di euro, Nell'ambito di tale missione, oltre il 70 per cento delle risorse è concentrato nel programma 14.10 (opere strategiche, edilizia statale ed interventi speciali e per pubbliche calamità) con 2.497,7 milioni di euro. Lo stanziamento relativo alla missione 19 per l'anno 2016, in seguito all'approvazione da parte del Senato della nota di variazioni, si attesta a 276,4 milioni di euro, con un incremento rispetto al dato iniziale, ed è attribuito all'unico programma 19.2 (Politiche abitative, urbane e territoriali). Quanto al settore Pag. 145ambiente, segnala che lo stanziamento complessivo di competenza iscritto nello stato di previsione del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM) per il 2016 ammonta a 747,8 milioni di euro, in aumento rispetto al dato assestato 2015 e anche in conseguenza della nota di variazioni. L'analisi per missioni evidenzia che i principali settori di intervento del Ministero ricadono nella missione 18 (Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente) con 640,4 milioni di euro e nella missione 17 (Ricerca e innovazione), in particolare nel programma 17.3 (Ricerca ambientale) con 81,3 milioni di euro milioni di euro. Nell'ambito della missione 18, per la parte di competenza del Ministero dell'ambiente, la dotazione maggiore si registra nel Programma 18.12 (Gestione delle risorse idriche, tutela del territorio e bonifiche), con uno stanziamento di 366,1 milioni di euro. Rileva, inoltre, che al disegno di legge di bilancio è allegato l'ecobilancio in attuazione dell'articolo 36, comma 6, della legge n. 196 del 2009 (legge di contabilità e finanza pubblica) in cui sono esposte le risultanze delle spese ambientali sulla base dei dati forniti dalle amministrazioni, i cui importi non tengono conto della nota di variazioni approvata dal Senato. Precisa che in tale sezione viene evidenziato che le risorse finanziarie stanziate dallo Stato per la spesa primaria per la protezione dell'ambiente e l'uso e gestione delle risorse naturali secondo il disegno di legge di bilancio ammontano a circa 2,7 miliardi di euro nel 2016, pari allo 0,5 per cento della spesa primaria complessiva del bilancio dello Stato. Rispetto agli stanziamenti iniziali destinati alle stesse finalità nel 2015, pari a circa 2,2 miliardi di euro, si registra un incremento del 18 per cento per il 2016. Segnala, infine, che nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2) sono collocati due soli programmi di interesse della VIII Commissione (Ambiente) – 8.4 (Interventi per pubbliche calamità) e 8.5 (Protezione civile), che fanno parte della missione 8 (Soccorso civile). Per il 2016 la dotazione del programma 8.4 è pari a 119.5 milioni di euro e la dotazione complessiva del programma 8.5 è pari a 1.736,1 milioni di euro. Rileva, infine, la necessità di definire provvedimenti di accelerazione della spesa finalizzati allo smaltimento dei residui, anche in considerazione di quanto rilevato in occasione del disegni di legge di rendiconto e dei coefficienti di realizzazione, che rappresentano la capacità di spesa dei Ministeri di riferimento, anche se per il Ministero dell'ambiente il disegno di legge presenta un miglioramento rispetto ai risultati dello scorso anno.

  Tino IANNUZZI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame congiunto ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.10.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 24 novembre 2015.

Audizione del dottor Massimo Bocci, nell'ambito dell'esame della proposta di nomina a Presidente dell'Ente Parco Nazionale della Val Grande.

  L'audizione informale si è svolta dalle 14.10 alle 14.40.

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 24 novembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.40.

Proposta di nomina del dottor Massimo Bocci a Presidente dell'Ente Parco Nazionale della Val Grande.
Nomina n. 58.

(Seguito esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 17 novembre scorso.

  Enrico BORGHI (PD), relatore, nel richiamare quanto detto nella precedente seduta del 17 novembre scorso, rinnova il proprio giudizio favorevole sulla proposta di nomina del dottor Massimo Bocci a Presidente dell'Ente Parco Nazionale della Val Grande. Formula, quindi, una proposta di parere favorevole sulla proposta di nomina in esame.

  Claudia MANNINO (M5S), nel sottolineare che la proposta di nomina in esame, come previsto dalla legislazione vigente, è di iniziativa governativa, fa presente che l'opportunità di riflettere sulla possibilità di fare riferimento per nomine di analoga portata a una rosa di candidati, come peraltro indicato nella proposta di legge a sua prima firma, recante modifiche alla legge 6 dicembre 1991, n. 394, in materia di nomina dei presidenti e dei direttori degli enti parco, nonché di cause di incompatibilità e decadenza relative a tali cariche (C. 2023).

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che la votazione sulla proposta di parere del relatore si effettuerà a scrutinio segreto con il sistema delle palline bianche e nere. Al riguardo, precisa che, ove si intenda esprimere voto favorevole sulla proposta di parere del relatore, si dovrà depositare la pallina bianca nell'urna marrone e la pallina nera nell'urna nera. In caso contrario, la pallina bianca andrà depositata nell'urna nera e la pallina nera nell'urna marrone. Dà atto quindi della sostituzione pervenuta.
  Precisa, infine, che sarà posta in votazione la proposta di parere favorevole formulata dal relatore, la quale risulterà approvata ove consegua la maggioranza dei voti validamente espressi. Nel caso in cui invece tale maggioranza non venga conseguita e la proposta di parere venga dunque respinta, si intenderà espresso parere contrario.
  Indìce, quindi, la votazione sulla proposta di parere favorevole formulata sulla proposta di nomina del dottor Massimo Bocci a presidente dell'Ente parco nazionale della Val Grande.

  La Commissione procede alla votazione per scrutinio segreto sulla proposta di parere favorevole del relatore.

  Ermete REALACCI, presidente, comunica il risultato della votazione:

   Presenti e votanti  33   
   Maggioranza  17   
    Hanno votato  33    

  (La Commissione approva all'unanimità).

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che comunicherà il parere favorevole testé espresso alla Presidenza della Camera, ai fini della trasmissione al Governo.

  Hanno preso parte alla votazione i deputati: Baradello, Bergonzi, Stella Bianchi, Borghi, Braga, Bratti, Busto, Carrescia, Cominelli, Covello, Daga, D'Agostino, De Menech, De Rosa, Andrea Romano in sostituzione di Maria Chiara Gadda, Ginoble, Tino Iannuzzi, Manfredi, Mannino, Mariani, Marroni, Massa, Mazzoli, Micillo, Morassut, Pellegrino, Realacci, Giovanna Sanna, Segoni, Terzoni, Zaratti, Zardini e Zolezzi.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Martedì 24 novembre 2015.

  L'ufficio di presidenza si è svolto dalle 14.55 alle 15.15.