CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 12 novembre 2015
539.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
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ATTI DEL GOVERNO

  Giovedì 12 novembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 9.10.

Schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante disposizioni per la razionalizzazione ed accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento.
Atto n. 220.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto in oggetto, rinviato, da ultimo, nella seduta di ieri.

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  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso. Con riferimento allo schema di regolamento in esame, comunica che, come concordato nell'ufficio di presidenza svoltosi ieri, ha scritto alla Conferenza dei Rettori e alle sigle sindacali indicatele dal gruppo Movimento Cinque Stelle, invitandoli, ove lo ritengano opportuno, a inviare memorie alla Commissione entro la giornata di domani.

  Gianluca VACCA (M5S) osserva che la nota esplicativa del MIUR sul provvedimento in esame, allegata al resoconto della seduta di ieri, appare consistere nella risposta del Ministero ai rilievi e alle richieste di chiarimento da parte del Consiglio di Stato. Entrando nel merito delle classi di concorso e dei titoli richiesti per potervi accedere, rileva – in via generale – che nelle tabelle dello schema di regolamento vi sono degli asterischi cui non fa riferimento alcuna spiegazione, per cui la ricostruzione del dato normativo risulta complessa e talvolta incerta. Analogo discorso si può fare per la dicitura «ad esaurimento» o per la preferenza attribuita ai docenti «in utilizzazione». Espone poi singole problematiche, relative, in particolare, alle ex classi di concorso 50 e 51, relative alle materie letterarie e al latino, con riferimento alla possibilità o meno di insegnare in futuro talune discipline in alcune tipologie di liceo. Ricorda poi le problematiche relative alla Tabella A/1, con riferimento in particolare alla glottologia e quelle riguardanti i licei musicali. Ritiene inoltre singolare che sia permesso l'accesso alla classe di concorso A-45 relativa alle scienze economico-aziendali anche a coloro che sono in possesso della laurea in scienze statistiche LM 82, senza che siano richiesti in questo caso crediti formativi universitari in talune discipline caratterizzanti la classe di concorso. Rileva, inoltre, che i 96 crediti richiesti in taluni settori scientifico-disciplinari per l'accesso alla classe A-46, afferente alle scienze giuridico-economiche, non trovano riscontro, probabilmente, negli attuali corsi di laurea. Un discorso analogo si può fare per la classe di concorso A-26 (matematica) per la quale sono richiesti almeno 80 crediti in determinati settori scientifico-disciplinari. Ricorda poi che la laurea dell'ingegneria dell'automazione LM 29/S non è contemplata dal presente provvedimento; che la laurea in ingegneria gestionale LM 31 non permette l'accesso alla classe di concorso A-36 (scienze e tecnologia della logistica); che le lauree LM 1 e LS 1 (antropologia culturale ed etnologia) non permettono l'accesso alla classe di concorso A-18 (filosofia e scienze umane). Rileva poi delle problematiche concernenti la distinzione tra matematica e fisica, del cui accorpamento si discute da anni. Si riserva infine di integrare quanto sopra con ulteriori osservazioni e proposte.

  Luisa BOSSA (PD) ringrazia la relatrice e l'onorevole Carocci per le puntuali osservazioni che da loro ha udito. Si sofferma quindi sulle problematiche attinenti ai licei musicali, rilevando che vi sono decine di giovani musicisti che non si sono potuti abilitare finora per l'insufficienza di corsi biennali e di tirocini formativi attivi per coloro che sono usciti dai conservatori. Dovrebbe essere data la possibilità per costoro di abilitarsi a seguito del conseguimento di un corso specialistico di secondo livello di durata biennale. Dubita poi che i possessori della laurea specialistica LS 51 (musicologia e beni musicali), abbiano i requisiti per insegnare, in particolare nei licei musicali, materie assai diverse tra le quali storia e geografia.

  Manuela GHIZZONI (PD), dopo aver ringraziato i colleghi per l'approfondito dibattito che si sta svolgendo, deve rimarcare che due mondi si vanno distinguendo, al punto tale da entrare ormai in aperta reciproca contraddizione: da un lato, il settore universitario si spinge sul crinale di specializzazioni molto marcate, quasi a parcellizzarsi e isolarsi su ciascun Pag. 25insegnamento; dall'altro, nel settore scolastico, emerge la necessità di perseguire il carattere interdisciplinare e trasversale dei saperi. Una prima risposta a tale conflitto potrebbe venire dall'intelligente esercizio delle deleghe in materia di formazione iniziale e di reclutamento degli insegnanti, contenute nella legge n. 107 del 2015. In questa visione, la definizione delle classi di concorso non può essere ridotta a viatico per risparmiare risorse umane, bensì al contrario per qualificare meglio gli insegnamenti. Pensa, pertanto, che nelle premesse del parere, che la relatrice si appresta a redigere, debba essere contenuto un passaggio sui connotati epistemologici cui ha appena fatto riferimento.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, concorda con la collega Ghizzoni, ritenendo fondamentale che la Commissione si impegni intensamente sul tema delle competenze, oltre che sulle conoscenze.

  Luigi GALLO (M5S) chiede una valorizzazione dei laureati in scienze economiche per l'ambiente e la cultura (LM-76) che, in particolare, non possono accedere all'area disciplinare A-45 relativa alle scienze economico-aziendali. Pur dichiarandosi disponibile a ragionare nei termini indicati dalla collega Ghizzoni, nel senso di superare l'attuale parcellizzazione delle discipline – analogamente a quanto accade in altri paesi europei come la Finlandia – paventa che in quest'epoca «Renzi» si affrontino delle tematiche non per offrire maggiori opportunità agli studenti, bensì in un'ottica contraria agli interessi dei lavoratori.

  Gianluca VACCA (M5S) chiede e auspica che nelle prossime sedute sul provvedimento in esame sia presente un rappresentante del Governo, il quale fornisca i chiarimenti richiesti nel corso della discussione.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 9.50.

AUDIZIONI INFORMALI

  Giovedì 12 novembre 2015.

Nell'ambito dell'esame delle proposte di legge recanti Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria (C. 3317 Coscia e C. 3345 Pannarale), audizione di rappresentanti del settore.

  L'audizione informale è stata svolta dalle 13.30 alle 14.40.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

  Giovedì 12 novembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI. — Interviene la sottosegretaria di Stato per i beni e le attività culturali e il turismo, Ilaria Carla Anna Borletti Dell'Acqua.

  La seduta comincia alle 14.40.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, offre preliminarmente – come, in parte, ha già accennato in apertura della seduta dedicata alle audizioni che si sono appena concluse – alcuni chiarimenti sui lavori delle Commissioni, allorquando il Governo pone la questione di fiducia, ai sensi dell'articolo 116 del Regolamento. La posizione della questione – che rientra nelle prerogative costituzionali del Governo – mette in discussione sia il rapporto fiduciario che lega il Governo a ciascuna delle due Camere, sia i presupposti per gli atti di indirizzo e di controllo delle Camere rispetto al Governo. Per questo motivo, pendente la questione, per prassi non sono ammesse – salvo consenso unanime dei gruppi – le attività legislativa o d'indirizzo presso le Commissioni parlamentari. Viceversa, sono consentite le attività che si Pag. 26risolvono nel perimetro delle procedure parlamentari, senza ripercussioni dirette sull'Esecutivo (come, per esempio, le attività conoscitive e quelle di programmazione dei lavori) e quelle relative ad atti che devono essere compiuti entro termini prescritti (come, per esempio, l'esame dei disegni di legge di conversione dei decreti legge già calendarizzati per l'Assemblea e gli atti del Governo, il cui termine stia per scadere). In questo contesto, la situazione di oggi si presenta particolare: per un verso, nell'audizione informale legata ai provvedimenti sull'editoria, la Commissione aveva in programma di ascoltare, tra gli altri, persone provenienti da fuori Roma, ciò che avrebbe reso inopportuno rinviarne l'escussione; per altro verso, per l'odierno Question time, sono stati presentati quesiti di carattere davvero attuale ed urgente, tali quasi da imporne la discussione. Si è quindi incaricata di far contattare tutti i rappresentanti dei gruppi, onde ottenerne l'assenso alla deroga della regola generale cui ha fatto poc'anzi riferimento, ottenendo anche la disponibilità del Governo a mantenere il punto all'ordine del giorno. Ricapitolati quindi i dettami regolamentari sulle interrogazioni a risposta immediata in Commissione, ne apre lo svolgimento, disponendone la prescritta pubblicità.

5-06952 Palmieri e Latronico: Sul pagamento dei contributi previsti, ai sensi del decreto legislativo n. 42, del 2004, per i proprietari di immobili di interesse storico-artistico, per atti di restauro e altri interventi conservativi.

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) illustra la sua interrogazione.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).

  Cosimo LATRONICO (FI-PdL) prende atto della risposta e se ne dichiara soddisfatto.

5-06950 Pannarale e Scotto: Sul finanziamento dell'Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli.

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) illustra la sua interrogazione.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

  Annalisa PANNARALE (SI-SEL) si dichiara del tutto insoddisfatta, poiché il Governo non le ha risposto. Domani si svolgerà un nuovo incanto su parte consistente del patrimonio dell'Istituto italiano per gli studi filosofici di Napoli. Senza interventi tempestivi da parte dei competenti dicasteri, la collettività si vedrà privata di una ricchezza culturale inestimabile e un simile disastro civico sarebbe imputabile anche al Ministero dell'istruzione, università e ricerca, che non ha ancora adempiuto agli obblighi di finanziamento stabiliti anche in una sentenza del giudice amministrativo. Ciò le pare tanto più grave proprio alla luce del decreto-legge n. 146 del 2015, emanato in ossequio alla retorica governativa circa la natura essenziale dei servizi culturali nel nostro Paese.

5-06951 Coscia ed altri: Sulla vendita ad acquirenti esteri del dipinto di Amedeo Modigliani denominato «Nu Couché».
5-06953 Simone Valente ed altri: Sulla vendita ad acquirenti esteri del dipinto di Amedeo Modigliani denominato «Nu Couché».

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, avverte che le interrogazioni, vertendo sulla stessa questione, saranno svolte congiuntamente.

  Irene MANZI (PD), in qualità di cofirmataria dell'interrogazione 5-06951, la illustra.

  Giuseppe BRESCIA (M5S), in qualità di cofirmatario dell'interrogazione 5-06953, Pag. 27la illustra, sottolineando che il suo gruppo aveva presentato un'interpellanza sui fatti, cui oggi la sottosegretaria viene a rispondere, in un tempo che avrebbe consentito al MIBACT di intervenire tempestivamente.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA espone sinteticamente i dati e le considerazioni contenuti nella scheda di risposta che lascia agli atti (vedi allegato 3). Deve poi aggiungere che una vicenda analoga si era verificata nel 1985, in relazione a un famoso dipinto di Vincent Van Gogh, acquistato per circa 50 milioni di dollari. L'episodio oggetto delle interrogazioni costituisce, in sostanza, una tappa di un'ipertrofia dei prezzi di mercato sulle opere d'arte dei primi del Novecento. Questa, che le pare una sorta di bolla speculativa sui dipinti, le ricorda quanto accaduto negli anni Cinquanta e Sessanta dello scorso secolo, con riferimento ai vedutisti veneti del Seicento e del Settecento. Sicché osserva che – al di là degli aspetti tecnico-giuridici che hanno impedito il configurarsi della prelazione artistica in favore dello Stato e ne hanno conseguentemente impedito in radice l'esercizio – forse l'interesse nazionale, cui il Ministero che rappresenta è preposto, oggi non soccombe tanto per burocratismi o per insipienza politica, quanto per i soverchianti meccanismi del mercato dell'arte, che in talune epoche storiche prendono pieghe imprevedibili.

  Irene MANZI (PD), replicando, si dichiara soddisfatta dell'esauriente risposta. Comprende l'impossibilità di spendere cifre tanto elevate per evitare l'acquisto da parte di privati di opere d'arte. Ritiene, comunque, che il MIBACT possa tentare un'interlocuzione con l'acquirente straniero del dipinto di Modigliani, per consentirne ai cittadini italiani una qualche forma di fruizione.

  Giuseppe BRESCIA (M5S), viceversa, è del tutto insoddisfatto della risposta, la quale contrasta in modo clamoroso con i vani proclami del Ministro Franceschini sulla dedizione del suo dicastero alla tutela e alla valorizzazione dei nostri beni culturali. Il «Nudo sdraiato» di Modigliani è stato in Italia per molti anni e solo un'interpretazione della legge miope e ottusa ha consentito di considerare temporanea la sua importazione e che non vi fosse apposto il vincolo, presupposto per l'eventuale successiva adozione di provvedimenti di acquisizione al patrimonio nazionale. L'argomento, poi, dell'eccessiva onerosità della partecipazione del Ministero all'asta di Christie's crolla miseramente innanzi agli investimenti che invece si sono fatti, per esempio, per gli aerei da combattimento F-35.

5-06954 Vezzali: Sulla sospensione dei contributi pubblici a strutture circensi che non rispettano le normative in materia di protezione degli animali.

  Maria Valentina VEZZALI (SCpI) illustra la sua interrogazione.

  La sottosegretaria Ilaria Carla Anna BORLETTI DELL'ACQUA risponde all'interrogazione nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Maria Valentina VEZZALI (SCpI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta, ripercorrendo le basi normative che si augura porteranno nel volgere di pochi anni al completo superamento dell'impiego degli animali negli spettacoli dal vivo e alla fine dei tormenti che troppo spesso vengono loro inflitti.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 15.30.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 15.30 alle 15.50.

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