CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 novembre 2015
538.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
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SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 11 novembre 2015. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.05.

Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione.
C. 2613-B cost., approvato, in prima deliberazione, dal Senato, modificato, in prima deliberazione, dalla Camera e nuovamente modificato, in prima deliberazione, dal Senato.

(Parere alla I Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 10 novembre 2015.

  Michele BORDO, presidente e relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 1), che illustra.

  Paolo TANCREDI (AP) preannuncia il voto favorevole del gruppo di AP sulla proposta di parere formulata.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) sottolinea l'opportunità del parere formulato dal relatore, laddove evidenzia che le competenze ivi richiamate attribuite al Senato dal nuovo articolo 55 non sono esclusive di quel ramo del Parlamento. Riterrebbe tuttavia opportuno che il rilievo posto in premessa fosse trasformato in una osservazione al parere. Rimette alla valutazione del Presidente questa sua proposta.

  Riccardo FRACCARO (M5S) ricorda che il Parlamento e le Commissioni sono chiamati ad esprimersi solo sulle parti del provvedimento modificate dal Senato. Rileva che si tratta di un provvedimento di riforma calato dall'alto, sulla base di accordi assunti al di fuori delle istituzioni, e richiama quindi i contenuti di alcuni emendamenti approvati presso l'altro ramo del Parlamento. Si sofferma innanzitutto sulla nuova formulazione dell'articolo 55 della Costituzione, di cui all'articolo 1 del disegno di legge, laddove si stabilisce che il Senato della Repubblica rappresenta le istituzioni territoriali. Osserva in proposito che tale previsione, così come le successive disposizioni relative alle modalità di elezione dei senatori, costituiscono un falso ideologico, che la maggioranza scrive nella Costituzione, in quanto non si determinerà alcuna effettiva rappresentatività delle istituzioni regionali da parte dei senatori, che potranno agire senza alcun vincolo rispetto alle decisioni e alla volontà politica assunti in sede locale. Altra cosa è il modello del Bundesrat tedesco, laddove i rappresentanti dei länder sono vincolati ad esprimere la volontà che proviene dal territorio.
  Richiama a tale proposito anche il nuovo articolo 57 della Costituzione, di cui all'articolo 2 del provvedimento, che stabilisce che una quota di senatori sarà scelta, dai Consigli regionali, tra i sindaci dei Comuni dei rispettivi territori. Anche in questo caso, i senatori non rappresenteranno né i Consigli regionali né i sindaci. Il medesimo articolo precisa poi che i senatori saranno eletti in conformità alle scelte espresse dagli elettori. Si tratta a suo avviso di una operazione mediatica della maggioranza, che riconduce in realtà fittiziamente la scelta dei senatori alla volontà degli elettori.

  Michele BORDO, presidente e relatore, avendo rilevato che il deputato Fraccaro sta riprendendo il proprio intervento con la telecamera del cellulare, lo invita ad interrompere la ripresa.

  Avendo Riccardo FRACCARO (M5S) sottolineato come fosse sua intenzione riprendere unicamente il proprio intervento, al fine di assicurarne la trasmissione diretta, Michele BORDO, presidente e relatore, precisa come in questa sede non sia ammissibile una richiesta di ripresa televisiva ed invita nuovamente il collega Fraccaro ad interrompere la ripresa.

  Riccardo FRACCARO (M5S) sottolinea la responsabilità che la Presidenza si assume nell'interrompere tale forma di pubblicità dei lavori: chiede almeno l'attivazione del circuito chiuso.

  Dopo che Michele BORDO, presidente e relatore, ribadita la propria contrarietà alla trasmissione della seduta, ha rinnovato l'invito ad interrompere la ripresa, Riccardo FRACCARO (M5S) dichiara di aver acceduto all'invito.

  Michele BORDO, presidente e relatore, osserva quindi che l'intervento del deputato Fraccaro verte sul merito delle scelte operate dal provvedimento in materia di elezione e rappresentatività dei senatori, oggetto di dibattito presso la Commissione di merito. Pag. 123
  Ritiene che il dibattito presso la XIV Commissione debba invece concentrarsi sui profili di competenza, con specifico riferimento ai contenuti della proposta di parere formulata, anche in considerazione del fatto che nessun deputato è intervenuto in sede di discussione generale.

  Riccardo FRACCARO (M5S) intende motivare il voto contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame, e ritiene utile svolgere, a tal fine, un commento puntuale del testo.
  Richiama quindi l'attenzione dei colleghi sulla nuova formulazione dell'articolo 116 della Costituzione, recata dall'articolo 30 del provvedimento in esame, che sembra concedere ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia alle Regioni; l'articolo 117, in realtà, in materia di riparto di competenze tra Stato e Regioni, fissa una clausola di supremazia dello Stato centrale, stabilendo che su proposta del Governo la legge dello Stato possa intervenire in materie non riservate alla propria legislazione esclusiva, quando lo richiedano motivi di interesse nazionale. Si tratta di una disposizione che si pone in diretto contrasto con il principio di sussidiarietà, garantito a livello europeo e con il più generale principio democratico recato dall'articolo 2 del Trattato sull'Unione europea.
  Per tali motivi il M5S voterà contro la proposta di parere formulata dal relatore.

  Chiara SCUVERA (PD) preannuncia il voto favorevole del gruppo PD sulla proposta di parere formulata. Sottolinea che la XIV Commissione è chiamata a valutare le disposizioni che investono le proprie competenze, come correttamente individuato nel parere.

  Florian KRONBICHLER (SI-SEL) ricorda come in più occasioni il proprio gruppo abbia motivato le proprie ragioni di contrarietà sul disegno di legge di riforma della Costituzione e preannuncia pertanto il proprio voto contrario.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP) rileva in primo luogo che il nuovo articolo 55 della Costituzione attribuisce la competenza in materia di esame di fase ascendente, sulla formazione degli atti normativi e delle politiche dell'Unione europea, in egual misura a Camera e Senato. Occorre a questo proposito comprendere quale ramo del Parlamento – nel nuovo assetto, che in alcuni casi potrà vedere maggioranze diverse alla Camera e al Senato, non essendo più uguale la base elettorale – potrà chiedere al Governo di apporre in sede di Consiglio dell'Unione europea la riserva di esame parlamentare su un progetto di atto o su un atto in corso di esame, come attualmente previsto dall'articolo 10 della legge n. 234 del 2012. Ritiene che sul punto potrebbe essere rivolto un invito al Governo ad affrontare la questione.
  Si sofferma quindi su un tema meno direttamente connesso con le competenze della XIV Commissione e che attiene allo stato di guerra. La guerra costituisce infatti una situazione così eccezionale che richiederebbe ponderazioni e maggioranze ben più ampie di quelle richieste dall'esilissima disposizione contenuta nell'articolo 78 della nuova Costituzione, e che giudica sostanzialmente inapplicabile in casi di emergenza. Non viene infatti chiarito – diversamente da quanto fatto in altre carte costituzionali europee, che includono sul tema dei veri e propri trattati – come sul punto interverranno Camera e Senato, né quali saranno le maggioranze richieste.

  Riccardo FRACCARO (M5S) evidenzia che il Senato ha modificato le modalità di elezione dei giudici della Corte costituzionale, senza tuttavia intervenire sugli altri organi di garanzia. Pensa in particolare alla Presidenza della Camera, per la quale si prevede l'elezione a maggioranza assoluta, determinando in tal modo uno strapotere della maggioranza e incidendo pesantemente sulle regole democratiche del gioco parlamentare a scapito delle opposizioni. Riterrebbe necessario modificare il quorum per l'elezione di tutti gli organi di garanzia.

  Michele BORDO, presidente e relatore, osserva come dal dibattito svoltosi siano Pag. 124emersi spunti di riflessione di particolare interesse, meritevoli di approfondimento e ai quali, ne è certo, ampio spazio è stato dedicato presso la Commissione di merito.
  Ricorda quindi il parere approvato in sede di prima lettura del disegno di legge, che ha compiutamente e analiticamente esaminato i profili di competenza della XIV Commissione. Ricorda – con riferimento a quanto richiesto dall'onorevole Occhiuto – che il parere recava una condizione con la quale si proponeva una modifica dell'articolo 55 della Costituzione, al fine di chiarire i dubbi interpretativi connessi con il riparto di competenze tra Camera e Senato in materia europea. La condizione veniva trasformata in un emendamento per l'Assemblea, poi ritirato non essendovi le condizioni politiche per una sua approvazione.
  Alla luce della posizione assunta dalla maggioranza, anche nel corso dell'esame del disegno di legge presso il Senato, ritiene quindi superfluo, né coerente con il lavoro sin qui svolto, ripresentare la medesima condizione. Considera anzi che il rilievo posto nelle premesse al parere possa svolgere un ruolo forte dal punto di vista interpretativo delle norme in discussione.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) sottolinea come, a suo avviso, i rilievi della XIV Commissione debbano prescindere dalle posizioni della maggioranza e che una condizione formulata in prima lettura debba valere anche in sede di seconda lettura. Esprime quindi apprezzamento per l'onestà intellettuale del Presidente, ma dichiara in ogni caso il voto contrario sulla proposta di parere formulata.

  Rocco BUTTIGLIONE (AP) preannuncia il proprio voto favorevole sulla proposta di parere in discussione, anche in considerazione del fatto che una richiesta di modifica del testo supporrebbe una nuova lettura del provvedimento e un rallentamento del processo generale di riforma.
  Propone quindi di presentare, sul rilievo interpretativo formulato dal Presidente nelle premesse al parere, un ordine del giorno in Assemblea e di chiedere al Governo una dichiarazione interpretativa sul punto.

  Michele BORDO, presidente e relatore, rispondendo al collega Occhiuto, rileva come occorra prendere atto della volontà della maggioranza, già espressa con il voto dell'Assemblea della Camera in esito alla prima lettura del provvedimento. Sin da allora, con il ritiro dell'emendamento presentato, si era preso atto di tale volontà politica e sarebbe oggi poco comprensibile l'identica ripresentazione di posizioni già superate.
  Condivide quindi le proposte avanzate dall'onorevole Buttiglione in ordine alla presentazione di un ordine del giorno, come anche ad una dichiarazione interpretativa del Governo sulle disposizioni in discussione.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

DL 174/2015: Proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione.
C. 3393 Governo.

(Parere alle Commissioni III e IV).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 10 novembre 2015.

  Paolo TANCREDI (AP), relatore, formula una proposta di parere favorevole, che illustra (vedi allegato 2).

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL) ricorda di aver anticipato, nella seduta svoltasi Pag. 125ieri, il proprio voto favorevole, motivato dall'oggetto del provvedimento. Riterrebbe utile superare la logica emergenziale testimoniata dal decreto-legge, non solo mediante la riforma quadro in discussione al Senato, ma anche con l'adozione di un atteggiamento più lungimirante da parte del Governo che invece propone identici decreti ogni tre mesi.

  Sergio BATTELLI (M5S) esprime il voto fortemente contrario del proprio gruppo sul provvedimento in esame.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva quindi la proposta di parere favorevole formulata dal relatore.

Contenimento del consumo del suolo e riuso del suolo edificato.
Nuovo testo C. 2039 Governo e abb.

(Parere alle Commissioni VIII e XIII).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 4 novembre 2015.

  Michele BORDO, presidente, ricorda che il relatore ha illustrato i contenuti del provvedimento nella seduta dello scorso 4 novembre ed invita i colleghi ad intervenire.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

ATTI DEL GOVERNO

  Mercoledì 11 novembre 2015. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.50.

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2014/40/UE sul ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative alla lavorazione, alla presentazione e alla vendita dei prodotti del tabacco e dei prodotti correlati e che abroga la direttiva 2001/37/CE.
Atto n. 212.

(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 126, comma 2, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo all'ordine del giorno, rinviato nella seduta del 10 novembre 2015.

   Tea ALBINI (PD) richiama l'attenzione dei colleghi sul tema della tracciabilità, sul quale ritiene utile svolgere adeguati approfondimenti.

  Marina BERLINGHIERI (PD), relatrice, rileva, con riferimento alle questioni sollevate già nella seduta di ieri relativamente al sistema di tracciabilità, che il Protocollo adottato dalla conferenza delle parti della FCTC (Convenzione quadro dell'OMS per la lotta al tabagismo – Framework Convention on Tobacco Control) – che stabilisce all'articolo 13 che i compiti connessi alla adozione di sistemi di registrazione e di tracciabilità dei prodotti del tabacco non debbano essere eseguiti, né delegati alla industria del tabacco – non è ancora vigente, in quanto non ancora ratificato da un numero sufficiente di Stati (ad esempio, né l'Italia, né la Commissione europea hanno ratificato il Protocollo). La valutazione di conformità dello schema di decreto rispetto alla disciplina europea, andrà pertanto condotta sulla base del dettato della direttiva.
  Con riferimento al recepimento della direttiva medesima, invece, segnala che – ad oggi – un solo Paese ha già provveduto ad adeguare il proprio ordinamento; si tratta del Portogallo che, nell'agosto 2015, ha adottato una disciplina di attuazione Pag. 126della direttiva che, in tema di sistema di tracciabilità ex articolo 15 della direttiva, integra le disposizioni europee prevedendo che l'identificativo univoco sia definito dall'Autorità fiscale e doganale e venga fornito dal soggetto incaricato delle pubblicazioni ufficiali portoghesi.
  Ha ritenuto utile condividere questi ulteriori elementi informativi, anche al fine della definizione del parere che la Commissione sarà chiamata ad esprimere la prossima settimana.

  Michele BORDO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.55.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.55 alle 15.

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