CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2015
534.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
COMUNICATO
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UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

  Mercoledì 4 novembre 2015.

  L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14 alle 14.20.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 novembre 2015. — Presidenza del presidente Ermete REALACCI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare.
Testo base C. 348-B, approvata dalla Camera e modificata dal Senato.

(Parere alla XIII Commissione).
(Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento rinviato nella seduta del 3 novembre scorso.

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  Serena PELLEGRINO (SEL), relatrice, presenta e illustra una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 1).

  Maria Chiara GADDA (PD) invita a valutare l'opportunità di ricordare nel parere della Commissione che l'Italia ha chiesto, in relazione alla nuova normativa europea, di non consentire sul proprio territorio coltivazioni OGM a tutela della biodiversità ambientale e agricola.

  Serena PELLEGRINO (SEL), relatrice, nel condividere quanto testé rilevato dalla collega Gadda, presenta una nuova formulazione della proposta di parere sul provvedimento in esame (vedi allegato 2). Ricorda, inoltre, quanto avvenuto in passato in Friuli Venezia-Giulia, dove numerosi terreni sono stati seminati illegalmente con mais geneticamente modificato.

  Mirko BUSTO (M5S), dopo aver ricordato anch'egli episodi di contaminazione di terreni agricoli a causa di semine illegali, avvenuti sul territorio nazionale, manifesta un orientamento favorevole sulla proposta di parere, come riformulata dalla relatrice.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con osservazione, come riformulata dalla relatrice.

Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.
Testo unificato C. 1138 d'iniziativa popolare ed abb.

(Parere alla II Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Ermete REALACCI, presidente, avverte che, come convenuto nella riunione dell'ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, testé concluso, la Commissione sarà chiamata a avviare e a concludere nella seduta odierna l'esame del provvedimento.

  Luigi DALLAI (PD), relatore, comunica che la Commissione è chiamata a esaminare il testo unificato delle proposte di legge C. 1138 e abbinate, recante misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata, come risultante dall'esame degli emendamenti presso la Commissione Giustizia. Rileva preliminarmente che il provvedimento in esame, composto da 55 articoli, apporta numerose modifiche al libro I del Codice antimafia, di cui al decreto legislativo n. 159 del 2011, dedicato alle misure di prevenzione, e ad altre disposizioni di legge vigenti, volte, nel complesso: a rendere più efficace e tempestiva l'adozione delle misure di prevenzione patrimoniale (sequestro e confisca); a inserire gli indiziati del reato di assistenza agli associati e dei reati contro la pubblica amministrazione (dal peculato alla concussione, alle varie forme di corruzione) tra i soggetti destinatari delle misure di prevenzione; a istituire presso il tribunale del capoluogo del distretto di corte d'appello sezioni o collegi specializzati chiamati a trattare in via esclusiva i procedimenti previsti dal Codice antimafia; a favorire la ripresa delle aziende sottoposte a sequestro, in particolare con l'istituzione di un fondo e con altre misure dirette a sostenere la prosecuzione delle attività e la conseguente salvaguardia dei livelli occupazionali; a garantire una maggiore trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari, con garanzia di competenze idonee allo svolgimento dell'incarico e di rotazione negli incarichi; a riorganizzare l'Agenzia nazionale per i beni confiscati, ponendola sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio; a estendere i casi di confisca allargata di cui all'articolo 12-sexies del decreto-legge n. 306 del 1992 e a introdurre misure di contrasto al «caporalato». Pag. 129
  Nel rinviare alla documentazione predisposta dagli uffici per una disamina dettagliata del provvedimento in esame, segnala, in particolare, le disposizioni di stretta competenza della Commissione.
  Rileva, quindi, che l'articolo 41 interviene sulle disposizioni del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, modificando gli articoli da 110 a 113 relativi ai compiti e alle attribuzioni dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati. Precisa, in particolare, che l'articolo 112, comma 2, del Codice, come novellato dal provvedimento in esame, prevede che l'Agenzia coadiuvi l'autorità giudiziaria nella gestione fino all'adozione del provvedimento definitivo di confisca, provveda all'amministrazione dei beni confiscati in via definitiva e adotti i provvedimenti di destinazione dei beni confiscati per le prioritarie finalità istituzionali e sociali, secondo le modalità indicate dal libro I, titolo III, capo 111. Nelle ipotesi previste dalle norme in materia di tutela ambientale e di sicurezza, ovvero quando il bene sia improduttivo, oggettivamente inutilizzabile, non destinabile o non alienabile, l'Agenzia, con delibera del Consiglio direttivo, adotta i provvedimenti di distruzione o di demolizione. Segnala, altresì, che l'articolo 47 del provvedimento in esame contiene una delega al Governo, da esercitare entro quattro mesi dalla data di entrata in vigore della riforma, per sostenere, attraverso incentivi, ammortizzatori sociali e misure di emersione del lavoro irregolare, le aziende sequestrate e confiscate. Aggiunge che, con l'esercizio della delega, per la quale sono dettati principi e criteri direttivi, il Governo dovrà operare una ricognizione della normativa vigente, armonizzandola con il Codice antimafia e adeguandola alle disposizioni dell'Unione europea. Fa presente, in particolare, che il comma 3 dell'articolo 47, alla lettera m), prevede che il Governo, nell'esercizio della delega, tenga conto che nei contratti di appalto, a parità di condizioni dell'offerta, sono preferite le aziende sequestrate o confiscate ovvero le cooperative che le hanno rilevate, al fine di creare opportunità per i lavoratori delle aziende sottoposte ad amministrazione giudiziaria.
  Nel ricordare, infine, che misure volte a favorire l'accesso ai finanziamenti da parte delle cooperative di lavoratori provenienti da aziende confiscate sono già previste dal provvedimento cosiddetto «Sblocca Italia», presenta e illustra una proposta di parere favorevole con osservazione (vedi allegato 3).

  Claudia MANNINO (M5S), dopo aver rilevato la necessità che l'osservazione contenuta nella proposta di parere testé illustrata dal relatore sia trasformata in una condizione, presenta e illustra, a nome del suo gruppo, una proposta di parere alternativa sul provvedimento in esame (vedi allegato 4).

  Tino IANNUZZI (PD), nel ringraziare il relatore per il lavoro svolto, sottolineata, altresì, la rilevanza delle disposizioni contenute nel provvedimento in esame, evidenzia la necessità che, per evitare fenomeni di disparità tra aziende e per non ostacolare la libera concorrenza, venga espunto dal testo il riferimento alla preferenza delle aziende sequestrate o confiscate, ovvero delle cooperative che le hanno rilevate, nei contratti di appalto, a parità di condizioni dell'offerta. Ritiene opportuno, al riguardo, che tale rilievo sia reso più cogente, specificando, inoltre, che tale tematica dovrebbe essere affrontata nell'ambito della revisione della normativa degli appalti pubblici, attualmente all'esame dell'Assemblea.

  Luigi DALLAI (PD), relatore, nel condividere quanto testé rilevato dai colleghi intervenuti, riformula la proposta di parere già presentata, illustrando una proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato 5).

  Ermete REALACCI, presidente, avverte, quindi, che sarà posta in votazione la proposta di parere come riformulata dal relatore e che, in caso di approvazione Pag. 130della stessa, risulterà preclusa la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S.

  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole con condizione, come riformulata dal relatore, risultando pertanto preclusa la proposta di parere alternativa presentata dal gruppo M5S.

  La seduta termina alle 14.45.

AUDIZIONI INFORMALI

  Mercoledì 4 novembre 2015.

Audizione del Presidente di Anas Spa, Gianni Vittorio Armani, sulle prospettive di riordino della società alla luce delle nuove linee strategiche e delle criticità emerse nella gestione della stessa società.

  L'audizione si è svolta dalle 15 alle 16.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 4 novembre 2015. — Presidenza del vicepresidente Tino IANNUZZI. – Interviene il sottosegretario di Stato per le infrastrutture ed i trasporti, Umberto Del Basso De Caro.

  La seduta comincia alle 19.25.

5-06372 Ricciatti: Chiarimenti in merito al nuovo tracciato della «Strada dei due Mari».

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Lara RICCIATTI (SEL), nel ringraziare il rappresentante del Governo per la puntuale ricostruzione del progetto dell'infrastruttura richiamata nell'interrogazione, lamenta la mancata risposta al quesito relativo alla sottoposizione della definizione del nuovo tracciato della «Strada dei due Mari» a una consultazione pubblica preventiva con le comunità interessate dal passaggio dell'infrastruttura.

5-06835 Matarrese: Sulle attività svolte precedentemente dalla soppressa struttura di missione per l'attuazione della legge obiettivo e del programma delle infrastrutture strategiche.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Salvatore MATARRESE (SCpI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo.

5-06741 Baldelli: Sull'ammontare dei crediti vantati dalla società Acea Ato 2 – Gruppo Acea Spa e sulla riscossione coattiva mediante ruolo di tali crediti.

  Il sottosegretario Umberto DEL BASSO DE CARO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).

  Simone BALDELLI (FI-PdL), nel ringraziare anzitutto il sottosegretario per l'articolato intervento, lamenta la mancata risposta al quesito relativo al reale ammontare dei crediti vantanti dalla società Acea Ato 2 – Gruppo Acea s.p.a. Pur riconoscendo che esistono cautele in ordine all'impignorabilità, al sequestro, fa notare la gravità del provvedimento del Governo che introduce una misura sproporzionata, considerato che essa rischia di colpire in egual misura morosità di natura diversa, quale potrebbe essere quella delle fasce più disagiate economicamente. Invita poi a valutare il rischio di contenziosi considerato che la tariffa non è titolo esecutivo per l'iscrizione al ruolo, essendo necessario il decreto ingiuntivo.
  In conclusione, nel sottolineare che decisioni come quelle assunte dal Governo sulla riscossione coattiva dei crediti vantati Pag. 131da Acea Ato 2 non dovrebbero avere ripercussioni proprio sulle fasce più deboli della popolazione, fa notare come in tal senso andrebbe auspicato un intervento degli enti locali.

  Tino IANNUZZI, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.

  La seduta termina alle 19.50.

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