CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 4 novembre 2015
534.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
COMUNICATO
Pag. 122

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 4 novembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 14.20.

Istituzione del Fondo per il pluralismo e l'innovazione dell'informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all'editoria.
C. 3317 Coscia e C. 3345 Pannarale.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dei provvedimenti.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Roberto RAMPI (PD), relatore, ricorda che è passato circa un mese, da quando, il 7 ottobre scorso, l'Assemblea della Camera ha respinto, dopo un lungo e travagliato iter parlamentare, il progetto di legge Brescia e altri C. 1990, che prevedeva l'abolizione del finanziamento pubblico all'editoria. Purtroppo, in occasione della discussione di quella proposta di legge – che era in quota opposizione – prima in VII Commissione e, successivamente, in Aula, non si è raggiunta un'intesa tra i gruppi sul testo da proporre all'attenzione dell'Assemblea, in particolare per la richiesta, del tutto legittima, del Movimento 5 Stelle di portare in discussione il testo iniziale del progetto di legge a prima firma Brescia. Ciò è avvenuto nonostante il Partito democratico avesse annunciato che stava per presentare – anche in base ad un'intensa interlocuzione con il Governo – una propria iniziativa legislativa in materia che, senza eliminare i contributi pubblici all'editoria, li razionalizzasse, ridisegnando il quadro normativo in questo Pag. 123ambito. Osserva quindi che la proposta di legge Coscia C. 3317 – cui si è aggiunta quella della collega Pannarale C. 3345 – si è resa necessaria soprattutto alla luce della grave crisi del settore, che ha visto una costante diminuzione delle vendite di prodotti editoriali e gravissimi problemi occupazionali. D'altronde, non sfugge che il tema dell'editoria si lega alla libertà d'informazione – a tutela del nostro sistema democratico – sia come diritto di cronaca sia come libertà di essere informati.
  Rileva dunque che la disciplina che il Partito democratico propone con la proposta di legge C. 3317 – che andrà esaminata congiuntamente a quella della collega Pannarale C. 3345, auspicando una convergenza verso un testo comune – intende migliorare gli strumenti a sostegno dell'editoria sia cartacea, sia on line – e in particolare digitale – anche attraverso l'attribuzione di deleghe in materia al Governo. Rimandando alla lettura della relazione illustrativa delle due proposte di legge all'ordine del giorno, per avere piena cognizione dei presupposti che le caratterizzano, svolge sintetiche considerazioni sull'articolato del progetto di legge C. 3317, del quale è cofirmatario.

  Maria COSCIA (PD) conferma che lo spirito con il quale il Partito democratico ha presentato la sua proposta di legge e si accinge ad esaminare congiuntamente a quella a prima firma Pannarale è quello di permettere che circa un anno di lavoro parlamentare sul tema dei contributi pubblici all'editoria trovi uno sbocco positivo, a tutela del diritto all'informazione quale tutela essenziale per la nostra democrazia. Osserva quindi che, oltre a voler intervenire per tentare di contrastare la crisi del settore, che ha portato – secondo dati del 2013 – ad una riduzione di circa il 26 per cento degli introiti pubblicitari per l'editoria cartacea, si intende offrire una nuova prospettiva del settore editoriale, che permetta la trasparenza dello stesso e il pluralismo dell'informazione. Ricorda, poi, la propensione limitata degli italiani verso la lettura, che va incentivata anche attraverso l'innovazione tecnologica e l'accesso all'editoria on line.
  Entrando nel dettaglio della proposta di legge C. 3317 a sua prima firma osserva come il Fondo di sostegno all'editoria vada stabilizzato e non soppresso, garantendo una certezza e trasparenza di risorse assegnate. Descrive poi, sinteticamente, i 5 articoli della predetta proposta di legge, rilevando, come osservato dal relatore, che esso può essere suddiviso in tre parti, concernenti: il Fondo per il pluralismo e l'innovazione tecnologica; le due deleghe che vengono attribuite al Governo rispettivamente, per la revisione del sistema del sostegno pubblico all'editoria, e per la ridefinizione dell'accesso ai prepensionamenti per i giornalisti nonchè per la razionalizzazione della composizione e delle attribuzioni del Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti; la previsione dell'immediata operatività, rispetto all'emanazione dei decreti legislativi, di alcune disposizioni che anticipano aspetti della riforma relativi alla disciplina dei contributi.

  Giuseppe BRESCIA (M5S) riservandosi di intervenire in seguito sul merito delle due proposte di legge, osserva, sul metodo, che sarebbe opportuno svolgere audizioni su questi nuovi testi degli studiosi del settore già ascoltati nella seconda fase di audizioni svoltesi nel corso dell'esame della proposta di legge C. 1990. Ritiene, infatti, importante ascoltare le opinioni di coloro che, non appartenendo ad associazioni di categoria direttamente interessate dalle misure che si vorrebbero introdurre, possano offrire valutazioni indipendenti.

  Annalisa PANNARALE (SEL) conviene sull'opportunità di ascoltare soggetti qualificati. Evidenzia poi che l'esame dei provvedimenti non deve essere caratterizzato dalla fretta, bensì dalla volontà di raggiungere ottimi risultati. Ciò in virtù dell'importanza dei temi in discussione, che attengono al pluralismo dell'informazione, al tema dell'innovazione e alla tutela e stabilizzazione di lavoratori addetti a questo settore. Dopo aver ricordato che scopo del Pag. 124presente lavoro legislativo è quello sia di realizzare un adeguamento del sistema, sia quello di eliminare alcune opacità, auspica la convergenza di tutta la Commissione su un testo condiviso da maggioranza e opposizione.

  Maria MARZANA (M5S), intervenendo sull'ordine dei lavori, chiede che sia differito il termine per la presentazione degli emendamenti al testo unificato C. 2497 Russo e C. 3333 Mazzoli in tema di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale, fissato per le ore 15 della giornata odierna.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, accede alla richiesta della collega Marzana e, non essendovi obiezioni, differisce il predetto termine per la presentazione degli emendamenti alle ore 15 della giornata di domani 5 novembre.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame dei provvedimenti in titolo ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.40.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 4 novembre 2015. — Presidenza della presidente Flavia PICCOLI NARDELLI.

  La seduta comincia alle 14.40.

Misure per favorire l'emersione alla legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata.
Testo unificato C. 1138 d'iniziativa popolare, C. 1039 Gadda, C. 1189 Garavini, C. 2580 Vecchio, C. 2786 Bindi, C. 2737 Bindi e C. 2956 Formisano.

(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con condizione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta di ieri, 3 novembre 2015.

  Flavia PICCOLI NARDELLI, presidente, poiché non vi sono obiezioni, accoglie la richiesta di attivazione dell'impianto audiovisivo a circuito chiuso.

  Luisa BOSSA (PD), relatrice, formula una proposta di parere favorevole con condizione.

  Annalisa PANNARALE (SEL) annuncia voto favorevole del suo gruppo sulla proposta di parere favorevole della relatrice. Chiede poi che si inserisca tra le premesse del parere l'auspicio che sia data pronta esecuzione all'articolo 48, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 159 del 2011, che prevede che il 3 per cento dei fondi versati al FUG dall'Agenzia dei beni confiscati sia destinato alle borse di studio, di cui all'articolo 18 del decreto legislativo n. 68 del 2012.

  Luisa BOSSA (PD), relatrice, accedendo alla richiesta della collega Pannarale, riformula la proposta di parere favorevole con condizione (vedi allegato).

  La Commissione approva la proposta di parere così come riformulata.

  La seduta termina alle 14.50.

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