CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 ottobre 2015
521.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giunta per le autorizzazioni
COMUNICATO
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AUTORIZZAZIONI AD ACTA

  Mercoledì 14 ottobre 2015. – Presidenza del Presidente Ignazio LA RUSSA.

  La seduta comincia alle 13.55.

Domanda di autorizzazione all'utilizzo di intercettazioni di conversazioni nei confronti di Silvio Berlusconi, deputato all'epoca dei fatti (doc. IV, n. 14).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Giunta riprende l'esame della richiesta in titolo, rinviato da ultimo il 7 ottobre 2015.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, ricorda che nelle precedenti sedute è stata illustrata la relazione introduttiva e che l'onorevole Berlusconi, ritualmente avvisato della possibilità di rendere i chiarimenti di cui all'articolo 18, primo comma, del Regolamento, non ha inteso esercitare tale facoltà.
  Ritiene quindi che possa iniziare la discussione sul merito della domanda di autorizzazione.

  Gianfranco CHIARELLI (FI-PdL) intervenendo sull'ordine dei lavori, rileva l'esigenza di un maggiore coordinamento dei lavori della Giunta con quello della Commissione Giustizia, poiché la frequente concomitanza degli orari di seduta spesso crea delle difficoltà ai deputati che fanno parte di entrambi gli organi. Invita, in particolare, la collega Rossomando a porre la medesima questione presso la Commissione Giustizia.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, dichiara di condividere l'intervento dell'onorevole Chiarelli, ricordando di avere già posto la questione e di avere riscontrato come non sia semplice raggiungere accordi che evitino la sovrapposizione tra gli orari di seduta della Giunta e delle Commissioni permanenti.

  Gianfranco CHIARELLI (FI-PdL) con riferimento alla domanda di autorizzazione in esame, fa presente di avere approfondito, nell'ambito della documentazione che l'Autorità giudiziaria ha trasmesso alla Giunta, il contenuto delle informative di polizia giudiziaria e dei decreti di proroga delle operazioni di captazione.
  Precisa che si tratta di settantatré intercettazioni (delle quali settanta effettuate col n. RIT 1340/08 e tre captate col n. RIT 51/09), sottolineando come sia difficile immaginare la natura occasionale di un Pag. 5numero tanto elevato di captazioni. Evidenzia, comunque, come il compito della Giunta sia quello di valutarne la natura casuale e la necessità processuale, indipendentemente dalla strategia processuale adottata dal deputato interessato – che nel caso di specie ha richiesto di utilizzare le intercettazioni – poiché l'immunità non è posta a tutela del singolo parlamentare ma della funzionalità del Parlamento nel suo complesso.
  Fa quindi presente di non aver trovato, nei predetti documenti, alcun riferimento né alla persona di Silvio Berlusconi né alle intercettazioni in questione. Pertanto, delle due l'una: o tali intercettazioni erano irrilevanti – e avrebbero dovuto essere distrutte ai sensi dell'articolo 6, comma 1, della legge n. 140 del 2003 – ovvero la documentazione a disposizione della Giunta non è sufficiente per compiere una valutazione approfondita della natura, casuale o meno, delle intercettazioni. Ritiene pertanto necessario acquisire tutti gli atti di indagine relativi al procedimento, diverso da quello oggi in esame, nel quale sono state disposte le intercettazioni.

  Anna ROSSOMANDO (PD) ritiene che la prospettazione dell'onorevole Chiarelli, pur presentando taluni spunti interessanti, non sia nel complesso condivisibile.
  Certamente la Giunta deve accertare la natura casuale delle intercettazioni, e la loro necessità processuale, indipendentemente dalla strategia processuale adottata dal deputato interessato. Tuttavia, nel caso di specie, non si può non tenere conto del fatto che le intercettazioni in questione siano state disposte nell'ambito di un diverso procedimento che riguardava Tarantini e Lavitola, nell'ambito del quale Silvio Berlusconi rivestiva la posizione di persona offesa. Questa considerazione dovrebbe consentire di superare o, comunque, di dare una spiegazione ai rilievi del collega Chiarelli, senza che la Giunta si addentri nella valutazione della rilevanza o irrilevanza della prova, che spetta esclusivamente al giudice.
  Ciò premesso, ritiene evidente che la Giunta debba accertare se nel corso delle indagini sia intervenuto un «mutamento di obiettivo», in applicazione dei principi enucleati dalla giurisprudenza della Corte costituzionale. Se a tal fine fosse necessario acquisire ulteriori e specifici documenti, non si opporrebbe alla proposta di richiedere all'autorità giudiziaria un'integrazione istruttoria. Non ritiene, invece, di poter condividere una richiesta generica e indistinta di acquisizione di un intero fascicolo di indagine.

  Paola CARINELLI (M5S) si associa alle considerazioni della collega Rossomando.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente e relatore, ritiene che i rilievi mossi dall'onorevole Chiarelli pongano delle questioni serie e delicate, che meritano di essere approfondite. Occorre, quindi, verificare se nelle informative di polizia giudiziaria e nei relativi decreti di proroga delle operazioni di captazione non vi fosse alcun riferimento, oltre che alla persona di Silvio Berlusconi, anche alle conversazioni intercettate oggetto della richiesta di autorizzazione in esame.

  Gianfranco CHIARELLI (FI-PdL) conferma di non aver trovato, nei citati documenti, alcun riferimento né alla persona di Silvio Berlusconi né alle intercettazioni in questione.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente e relatore, ritiene che questo fatto sia inusuale e debba essere approfondito. Condivide, peraltro, i rilievi dell'onorevole Rossomando in ordine all'opportunità di non formulare una richiesta istruttoria generica, invitando il collega Chiarelli ad identificare specifici elementi documentali dei quali ritenga necessaria l'acquisizione in modo che se ne possa discutere nella prossima seduta.

  Paola CARINELLI (M5S) invita il Presidente ad organizzare i lavori della Giunta al fine di garantire tempi certi per la conclusione dell'esame della domanda di autorizzazione in questione.

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  Ignazio LA RUSSA, Presidente e relatore, assicura che non tollererebbe alcun comportamento meramente dilatorio. Nella prossima seduta la Giunta deciderà se avanzare o meno una richiesta di integrazione istruttoria. Se la relativa proposta sarà presentata e approvata, occorrerà attendere che la documentazione richiesta sia trasmessa alla Giunta. Altrimenti fisserà un termine per decidere sulla domanda di autorizzazione.

Sull'ordine dei lavori.

  Paola CARINELLI (M5S) nel richiamarsi all'intervento svolto dal collega Chiarelli all'inizio della seduta, evidenzia l'esistenza di un serio problema di sovrapposizione degli orari di seduta della Giunta non solo con quelli della Commissione Giustizia, ma anche con quelli delle altre Commissioni permanenti. Per questo motivo nessun componente del suo gruppo ha potuto partecipare alla precedente seduta della Giunta. Infatti, convocare la Giunta il mercoledì durante la pausa dei lavori antimeridiani dell'Assemblea significa rendere particolarmente difficile la partecipazione alle sedute della Giunta ovvero delle Commissioni. Sottolinea come la richiesta di convocare la seduta in giorni diversi dal mercoledì ed in orari diversi dalla pausa dei lavori antimeridiani dell'Assemblea sia condivisa anche da altri gruppi. Ritiene, con particolare riferimento ai deputati dell'opposizione, che debba essere riconosciuto il diritto di partecipare sia alle sedute della Giunta che a quelle delle Commissioni, senza essere costretti a scegliere tra le une e le altre.

  Gianfranco CHIARELLI (FI-PdL) condivide l'intervento della collega Carinelli e ritiene che debbano essere le Commissioni permanenti, che si riuniscono più volte durante la settimana, ad adattarsi agli orari di seduta della Giunta.

  Paola CARINELLI (M5S) osserva come, pur essendo in molti a sostenere che sia necessario coordinare gli orari di seduta, nessuno adotti iniziative concrete per realizzare questo obiettivo.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, ricorda come nella precedente seduta della Giunta fosse presente un deputato del Movimento 5 Stelle. Dichiara, in ogni caso, di non accettare il fatto che la Giunta debba automaticamente adeguarsi agli orari delle Commissioni, poiché non è immaginabile una gerarchia nella quale la Giunta rivesta un rango inferiore a quello delle Commissioni. Dunque, deve trovare applicazione il principio di leale collaborazione. Ricorda al proposito di avere già interloquito con i Presidenti delle Commissioni e, pertanto, invita ora i colleghi a porre la questione presso le Commissioni alle quali appartengono. Si potrebbe proporre che ogni mese vi siano due mercoledì in cui siano le Commissioni a lasciare spazio alla Giunta e altri due nei quali sia la Giunta ad adattarsi alle Commissioni.

  Paola CARINELLI (M5S) ribadisce come il Presidente, continuando a convocare la Giunta il mercoledì durante la pausa dei lavori antimeridiani dell'Assemblea, impedisca di fatto al maggiore gruppo di opposizione di partecipare con costanza ai lavori della Giunta ovvero a quello delle Commissioni. Ritiene questo fatto assolutamente inaccettabile.

  (La deputata Paola Carinelli abbandona l'Aula della Giunta).

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, invita la collega Carinelli a non assumere toni e atteggiamenti sconvenienti, nonché a porre la questione anche al Presidente della Commissione permanente della quale fa parte, atteso che non esiste una norma regolamentare che imponga alla Giunta di adattarsi agli orari di seduta delle Commissioni. Ricorda di avere già interloquito con i Presidenti delle Commissioni permanenti, ritenendo che la soluzione risieda nell'applicazione del principio di leale collaborazione tra organi parlamentari e che tutti i deputati della Giunta debbano farsi Pag. 7parte attiva e latori di questa esigenza di coordinamento presso le rispettive Commissioni.

  Anna ROSSOMANDO (PD) osserva come in effetti, rispetto all'inizio della legislatura, la situazione sia divenuta più difficoltosa, poiché il mercoledì la seduta antimeridiana dell'Assemblea tende a concludersi sempre più tardi. Ritiene che si potrebbe valutare anche l'opportunità di convocare la Giunta la mattina, prima della seduta dell'Assemblea.

  Ignazio LA RUSSA, Presidente, ricorda di avere proposto in passato di convocare la Giunta il giovedì al termine dei lavori dell'Assemblea e come questa proposta non abbia incontrato il consenso della maggior parte dei deputati. Parimenti può dirsi per l'ipotesi di convocare la Giunta la mattina prima della seduta antimeridiana dell'Assemblea, sottolineando come di solito le stesse Commissioni, di norma, in questo orario svolgano sedute di pochi minuti, trattando questioni minimali. Si riserva, comunque, di valutare l'opportunità di proporre alla Presidente della Camera di convocare la Conferenza dei Presidenti di Commissione per esaminare la specifica questione.

  La seduta termina alle 14.35.

AVVERTENZA

  Il seguente punto all'ordine del giorno non è stato trattato:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI