CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 14 ottobre 2015
521.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
COMUNICATO
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ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Mercoledì 14 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione.

  La seduta comincia alle 9.15.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un meccanismo di ricollocazione di crisi e modifica il regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide.
(COM(2015) 450 final).
Proposta di decisione del Consiglio che istituisce misure temporanee nel settore della protezione internazionale a beneficio dell'Italia, della Grecia e dell'Ungheria.
(COM(2015) 451 final).
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un elenco comune dell'UE di paesi di origine sicuri ai fini della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca della protezione internazionale, e che modifica la direttiva 2013/32/UE.
(COM(2015) 452 final).
(Seguito dell'esame congiunto e conclusione – Approvazione di un documento finale).

  La Commissione prosegue l'esame congiunto dei provvedimenti in titolo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 13 ottobre 2015.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente e relatore, avverte che è pervenuto il parere della Commissione XIV del quale ha tenuto conto ai fini della predisposizione di una nuova proposta di documento finale (vedi allegato 1), di cui illustra il contenuto.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la nuova proposta di documento finale del presidente.

  La seduta termina alle 9.20.

INTERROGAZIONI

  Mercoledì 14 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. — Interviene il sottosegretario di Stato per l'interno Domenico Manzione.

  La seduta comincia alle 14.15.

5-03810 Bruno Bossio: Sulle procedure di fotosegnalamento dei profughi sbarcati a Crotone il 10 ottobre 2014.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).

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  Vincenza BRUNO BOSSIO (PD), pur prendendo atto del recente cambiamento di clima in materia di immigrazione, fa notare che nella vicenda descritta nell'interrogazione sono emerse forzature evidenti in sede di identificazione dei migranti e di applicazione della normativa di fotosegnalamento. Si dichiara quindi non completamente soddisfatta, auspicando in futuro più attenzione da parte del Governo soprattutto per quanto concerne la gestione degli sbarchi nel territorio di Crotone.

5-04892 Fiorio: Sul giuramento di una donna di origine indiana ai fini della concessione del diritto di cittadinanza.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).

  Massimo FIORIO (PD), replicando, fa presente che la sua interrogazione è particolarmente risalente ed evidenzia che le ragioni della donna di origine indiana oggi trovano pienamente riconoscimento nella recente approvazione della nuova legge sulla cittadinanza.

5-05816 Martella: Sul ripristino del funzionamento dei condizionatori della sede della Questura di Venezia.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4).

  Massimo FIORIO (PD), cofirmatario dell'interrogazione in titolo, replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo.

5-05932 Pili: Sull'organizzazione dell'accoglienza dei profughi in Sardegna.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).

  Mauro PILI (Misto), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del Governo e stigmatizza la circostanza che l'Esecutivo non pare a conoscenza del fatto che proprio oggi un'importante arteria di comunicazione in Sardegna è stata occupata da immigrati che protestano per le decisioni dei prefetti in merito alla loro accoglienza. Dopo avere segnalato che molti enti e società stanno lucrando proprio sulla sistemazione dei profughi ed immigrati da accogliere nella regione, evidenzia che la politica del Governo ha il duplice effetto di isolare questi individui in luoghi dove non ricevono trattamenti rispettosi dei diritti umani e di trasformare la Sardegna in una sorta di colonia.

5-06421 Simone Valente: Sull'organizzazione dei nuclei cinofili dei Vigili del fuoco.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).

  Simone VALENTE (M5S), replicando, sottolinea la situazione di precarietà del personale appartenente alle unità cinofile dei Vigili del fuoco e auspica che si giunga a riconoscerne una stabilizzazione nonché a prevederne una organica disciplina al fine di migliorarne le modalità di intervento operativo e di addestramento. Ricordato che su tale tema il suo gruppo ha presentato diverse proposte di legge, osserva che si tratta di tutelare figure professionali altamente qualificate che svolgono funzioni di sicurezza essenziali per la collettività.

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5-06479 Toninelli e 5-06610 Pili: Sulla riorganizzazione delle prefetture prevista da un recente schema di decreto del Presidente della Repubblica.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, avverte che le interrogazioni Toninelli n. 5-06479 e Pili n. 5-06610, vertendo sul medesimo argomento, saranno svolte congiuntamente.

  Il sottosegretario Domenico MANZIONE risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).

  Danilo TONINELLI (M5S), replicando, si dichiara non soddisfatto della risposta fornita dal Governo ed evidenzia che la via imposta dall'Europa al Governo implica uno scambio tra la concessione di flessibilità nel rapporto deficit/PIL e la richiesta di riforme che si concretizzano nella riduzione della presenza dello Stato sul territorio. Nel ricordare che la provincia di Crema ha già subito la chiusura del tribunale e sarebbe particolarmente penalizzata dalla soppressione della prefettura, rileva che tali decisioni sono particolarmente invise ai cittadini anche perché riducono la sicurezza di un territorio, quello lombardo, particolarmente infiltrato dalla criminalità mafiosa.

  Mauro PILI (Misto), replicando, si dichiara totalmente insoddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, stigmatizzando la disattenzione dello Stato nei confronti di un'area della Sardegna, nella quale, peraltro, si registra un'alta presenza di soggetti mafiosi e pregiudicati. Osservato che la chiusura della prefettura di Oristano e il suo accorpamento a quella di Nuoro, in particolare, costituisce una scelta scellerata che ignora le particolari caratteristiche di quel territorio sardo, in cui emerge l'arretratezza delle infrastrutture di trasporto, auspica che il Governo riveda tale insensata decisione.

  La seduta termina alle 14.55.

SEDE REFERENTE

  Mercoledì 14 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO. — Intervengono il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianclaudio Bressa e la sottosegretaria di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Franca Biondelli.

  La seduta comincia alle 14.55.

Disposizioni in materia di acquisto e dismissione delle autovetture di servizio o di rappresentanza delle pubbliche amministrazioni.
C. 3220 Sorial.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 ottobre 2015.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Modifica all'articolo 4 della legge 2 luglio 2004, n. 165, recante disposizioni volte a garantire l'equilibrio nella rappresentanza tra donne e uomini nei consigli regionali.
C. 1278 Marco Meloni e C. 3297, approvata dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 1o ottobre 2015.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

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Modifiche allo Statuto speciale della regione Friuli-Venezia Giulia, di cui alla legge costituzionale 31 gennaio 1963, n. 1, in materia di enti locali, di elettorato passivo alle elezioni regionali e di iniziativa legislativa popolare.
C. 2060 cost. Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia e C. 3224 cost., approvata dal Senato.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato nella seduta del 13 ottobre 2015.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta, sospesa alle 15, riprende alle 15.05.

Istituzione della Giornata nazionale della famiglia.
C. 1950 Sberna.
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 5 maggio 2015.

  Gian Luigi GIGLI (PI-CD), relatore, rispondendo a talune delle questioni emerse nel dibattito, in cui si è fatto riferimento alla difficoltà di identificare con certezza il concetto di famiglia, osserva che il recente incardinamento al Senato del disegno di legge in materia di unioni civili dovrebbe sgombrare il campo da eventuali dubbi. Fa notare, intatti, che quel disegno di legge si riallaccia alla nozione di famiglia contenuta nella Costituzione, pur promuovendo la tutela di tutte le altre componenti sociali non rientranti in quella specifica categoria. Non vede il motivo per il quale, dunque, si debbano muovere critiche al provvedimento in esame, che, partendo dalle medesime certezze costituzionali, intende promuovere l'istituzione della Giornata nazionale della famiglia, così come hanno fatto moltissimi altri Paesi.

  La sottosegretaria Franca BIONDELLI si riserva di intervenire nel prosieguo del dibattito.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.10.

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 14 ottobre 2015. — Presidenza del presidente Andrea MAZZIOTTI DI CELSO.

  La seduta comincia alle 15.

DL 146/2015: Misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione.
C. 3315 Governo.
(Parere alla XI Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Alessandro NACCARATO (PD), relatore, illustra il provvedimento in esame facendo presente che Il decreto-legge in discussione è volto a consentire l'applicazione della normativa vigente in materia di sciopero nei servizi pubblici essenziali di cui alla legge n.146 del 1990 anche in relazione all'attività di apertura al pubblico di musei e luoghi della cultura.
  A tal fine, l'articolo 1 del decreto-legge integra l'articolo 1, comma 2, lettera a), della predetta legge n.146 del 1990, specifica che in relazione alla «tutela dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico», rientrano tra i servizi pubblici essenziali non solo «i servizi di protezione ambientale e di vigilanza sui beni culturali», ma anche «l'apertura al pubblico di musei e luoghi della cultura», di cui all'articolo 101 del decreto legislativo n. 42 del 2004.Pag. 19
  La legge 12 giugno 1990, n. 146, successivamente modificata dalla legge n. 83 del 2000, ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali. L'intento generale della legge (ai sensi dell'articolo 1, commi 1 e 2), è quello di contemperare l'esercizio del diritto di sciopero con la tutela dei diritti della persona, costituzionalmente riconosciuti: alla vita, alla salute, alla libertà e alla sicurezza, alla libertà di circolazione, all'assistenza e previdenza sociale, all'istruzione ed alla libertà di comunicazione. Le attività svolte nell'ambito di un servizio pubblico essenziale sono qualificabili come essenziali solamente se sono direttamente attinenti all'esercizio del diritto costituzionale garantito dal servizio pubblico. Le linee fondamentali della legge 12 giugno 1990, n. 146 sono costituite da: l'individuazione dei servizi pubblici essenziali, rientranti nell'ambito di applicazione della disciplina in esame; la previsione dell'obbligo di preavviso, da adempiere almeno 10 giorni prima della data dell'astensione dal lavoro; la definizione, da parte dei contratti (o accordi) collettivi o dei regolamenti di servizio (adottati in base ad accordi con le rappresentanze del personale), delle prestazioni minime, da assicurare in caso di sciopero, e le relative modalità e procedure di erogazione del servizio; la formulazione di un apparato sanzionatorio per la violazione (da parte dei lavoratori, delle organizzazioni dei lavoratori o dei responsabili, amministrativi o aziendali) delle norme summenzionate in materia di preavviso e di prestazioni indispensabili; l'istituzione di una «Commissione di garanzia dell'attuazione della legge»; la previsione – per l'ipotesi di «fondato pericolo di un pregiudizio grave e imminente ai diritti della persona costituzionalmente garantiti» – di una procedura di conciliazione e, in caso di esito negativo di quest'ultima, la possibilità dell'adozione, da parte dell'autorità pubblica competente, di un'ordinanza (cosiddetta di precettazione), sorretta da uno specifico apparato sanzionatorio, al fine di imporre adeguati livelli di funzionamento del servizio e/o il differimento dello sciopero.
  Secondo quanto contenuto nell'articolo 1 della legge 12 giugno 1990, n. 146, sono servizi pubblici essenziali quelli volti alla tutela di diritti costituzionalmente garantiti e, in particolare, in riferimento al diritto alla vita, alla salute, alla tutela dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico, si possono individuare la sanità; l'igiene pubblica; la protezione civile; la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti urbani e di quelli speciali, tossici e nocivi; le dogane, limitatamente al controllo su animali e su merci deperibili; l'approvvigionamento di energie, prodotti energetici, risorse naturali e beni di prima necessità, nonché la gestione e la manutenzione dei relativi impianti, limitatamente a quanto attiene alla sicurezza degli stessi; i servizi di protezione ambientale e di vigilanza sui beni culturali. L'articolo 2 dispone in ordine all'entrata in vigore del decreto-legge. Segnalo che successivamente all'entrata in vigore del decreto-legge in esame, la Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha invitato le parti sociali a procedere, in tempi rapidi, alla sottoscrizione di un accordo finalizzato a individuare le prestazioni indispensabili da assicurare in caso di sciopero nelle materie oggetto del decreto, fissando un termine di sessanta giorni, decorrenti dal 24 settembre 2015, entro il quale le parti dovranno sottoporre il testo dell'accordo alla Commissione stessa, avvertendo che, in mancanza di soluzioni concordate entro tale termine, essa potrà esercitare il proprio potere sostitutivo di regolamentazione della materia.
  Quanto al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, la disciplina dello sciopero nei servizi pubblici essenziali appare riconducibile alla materia «determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale» e alla materia «ordinamento civile» (in quanto la disciplina incide, indirettamente, sul Pag. 20rapporto di lavoro dei soggetti operanti nel settore dei beni culturali), di competenza legislativa esclusiva dello Stato ai sensi dell'articolo 117, secondo comma, lettere m) ed l), della Costituzione. In relazione all'oggetto al quale si applica la disciplina, rileva, inoltre, la materia «beni culturali», con particolare riferimento, considerata la finalità di «apertura al pubblico», alla valorizzazione degli stessi. Al riguardo si ricorda che l'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, annovera la tutela dei beni culturali fra le materie di competenza esclusiva dello Stato, mentre la valorizzazione degli stessi beni rientra, ai sensi dell'articolo 117, terzo comma, tra le materie di competenza concorrente.

  Andrea MAZZIOTTI DI CELSO, presidente, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.

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