CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 29 settembre 2015
512.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
COMUNICATO
Pag. 115

RISOLUZIONI

  Martedì 29 settembre 2015. — Presidenza del presidente Luca SANI.

  La seduta comincia alle 14.20

Variazione nella composizione della Commissione.

  Luca SANI, presidente, comunica che l'on. Monica FAENZI passa dal gruppo Forza Italia-Il popolo della libertà-Berlusconi presidente al gruppo Misto.

7-00777 Sani: Iniziative per il personale del Corpo forestale dello Stato.
(Discussione e rinvio).

  La Commissione inizia la discussione della risoluzione in oggetto.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.
  Illustra quindi la risoluzione in titolo, evidenziando la necessità che il Governo assuma iniziative per rendere immediatamente operativi gli agenti del Corpo forestale dello Stato che stanno frequentando il corso «Fiume Brembo» al fine di fronteggiare situazioni di grave e perdurante criticità, come le emergenze «terra dei fuochi» e «Xylella fastidiosa», per contenere la spesa pubblica e per promuovere la razionalizzazione ed efficacia del percorso formativo previsto per il personale non direttivo e non dirigente appartenente ai ruoli del Corpo forestale dello Stato.
  Infine, nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.25.

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 29 settembre 2015. — Presidenza del presidente Luca SANI. — Interviene Pag. 116il sottosegretario di Stato per le politiche agricole alimentari e forestali, Giuseppe Castiglione.

  La seduta comincia alle 14.25.

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015.
Doc. LVII, n. 3-bis.

(Parere alla V Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del documento.

  Luca SANI, presidente, comunica che il gruppo M5S e il gruppo del PD hanno chiesto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sia assicurata anche mediante trasmissione con impianto audiovisivo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione. Avvisa inoltre che la Commissione è chiamata ad esprimersi sul documento in esame entro le ore 15 della giornata di domani.

  Giuseppe ROMANINI (PD), relatore, rileva che la Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2015 – deliberata dal Consiglio dei Ministri il 18 settembre scorso apporta una modifica al quadro di finanza pubblica rispetto a quello del documento programmatico-DEF presentato ad aprile scorso, e costituisce un passaggio propedeutico alla definizione della legge di Stabilità e quindi del Draft Budgetary Plan da presentare alle istituzioni europee entro il prossimo 15 ottobre.
  La Nota di aggiornamento (Doc. LVII, n. 3-bis) rivede al rialzo le stime di crescita del prodotto interno lordo: in aumento dello 0,9 per cento nel 2015 e dell'1,6 per cento nel 2016 (rispettivamente contro lo 0,7 per cento e 1,4 per cento stimato ad aprile).
  La revisione al rialzo delle previsioni di crescita è motivata da due principali ordini di fattori.
  Il primo risiede nell'andamento dell'economia nella prima metà dell'anno rilevatosi lievemente più favorevole del previsto, sia a livello di domanda interna che di esportazioni (così come in decisa crescita risultano l'indice di fiducia delle imprese e quello delle famiglie rilevati da ISTAT).
  Il secondo ordine di fattori che sottende la previsione programmatica ha a che vedere con un'intonazione della politica fiscale più favorevole alla crescita.
  Relativamente alla domanda interna, i dati relativi ai primi due trimestri dell'anno hanno fatto emergere indicazioni positive per i consumi privati, che hanno beneficiato della ripresa della domanda di beni durevoli. A partire dal secondo trimestre anche la variazione congiunturale dei consumi dei beni non durevoli e dei servizi è diventata positiva; con una ripresa delle vendite al dettaglio ed, in particolare, dei consumi dei beni alimentari.
  Le tendenze espansive dell'economia si sono riflesse nel miglioramento del mercato del lavoro. L'occupazione è cresciuta nei primi due trimestri dell'anno e secondo le stime preliminari l'incremento è proseguito anche nel mese di luglio. Nello stesso mese, il tasso di disoccupazione è sceso al 12,0 per cento (12,4 per cento nel secondo trimestre).
  Il Governo intende utilizzare pienamente i margini di flessibilità per la politica fiscale previsti dall'ordinamento europeo in materia di riforme strutturali e chiedere l'applicazione della clausola per gli investimenti, al fine di sostenere l'economia del Paese.
  Particolarmente rilevanti per il settore agricolo sono i provvedimenti che saranno adottati di riduzione del carico fiscale per le imprese.
  La manovra prevista nella Nota contempla, infatti, importanti misure definite di aiuto ai redditi disponibili, quali la cancellazione dell'IMU sui terreni agricoli e la TASI sulla prima casa, al cui pagamento sono tenuti i fabbricati rurali.
  Nella Relazione al Parlamento (Doc. LVII, n. 3-bis, Allegato III) si specifica che nel 2016 l'azione del Governo si concentrerà sul sostegno alle famiglie e alle Pag. 117imprese anche attraverso l'eliminazione dell'imposizione fiscale sulla prima casa, i terreni agricoli e i macchinari cosiddetti «imbullonati». È, inoltre, confermato per grandi linee l'impianto, già annunciato nel DEF, che prevede la cancellazione degli aumenti di imposta connessi alle clausole di salvaguardia per il 2016 e la copertura della riduzione del gettito, in via prevalente e crescente, tramite tagli di spese. Ancora, gli interventi programmatici del Governo comprendono altre misure con effetti espansivi: in aggiunta alle spese da rifinanziare previste nello scenario a politiche invariate, si profila il prosieguo di politiche di stimolo già esistenti, il recepimento della sentenza della Corte costituzionale sul rinnovo dei contratti pubblici, l'introduzione di misure di stimolo per gli investimenti.
  La strategia pluriennale del Governo, diretta a migliorare il benessere dei cittadini e l'ambiente in cui operano le imprese, include anche una decisa azione di riforma del sistema fiscale, anche al fine di ridurre la pressione fiscale. Con il completamento del percorso di attuazione della delega fiscale, il Governo si è impegnato a definire un sistema più equo, trasparente, semplificato e orientato alla crescita.
  La Nota di aggiornamento ricorda, altresì, la soluzione del problema della scarsa accessibilità al credito da parte delle aziende, questione molto sentita anche nel comparto primario. In tal senso, il Governo ha ritenuto essenziale porre attenzione alla legge fallimentare, con misure di riforma che intervengono sulle difficoltà che le imprese hanno sperimentato negli anni della crisi, facilitando l'accesso al credito in caso di concordato preventivo, intervenendo sull'accordo di ristrutturazione dei debiti e facilitando le procedure fallimentari. Il decreto di riforma consente di limitare le perdite del tessuto economico derivanti dalle crisi aziendali e, dove possibile, di risanare le imprese, con benefici anche sul piano occupazionale.
  Particolarmente importante, poi, per sostenere l'ambiente imprenditoriale, le misure che saranno adottate in materia di giustizia, anticorruzione e semplificazione amministrativa.
  La Nota di aggiornamento ricorda, altresì, le principali misure adottate per rendere maggiormente efficiente e moderna l'economia del Paese.
  Un tassello decisivo in questo senso è stato l'approvazione, secondo i tempi stabiliti, della legge delega di riforma della Pubblica Amministrazione destinata a incidere sui cittadini – semplificando le procedure amministrative e assicurando certezza delle regole e dei tempi di risposta – sulle imprese – supportando gli investimenti produttivi – e sui servizi pubblici, eliminando le inefficienze e gli sprechi.
  Il provvedimento avrà un importante impatto sul settore agroalimentare, nonché sull'assetto organizzativo del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in quanto demanda al Governo l'adozione di uno o più decreti legislativi per il riordino delle funzioni di polizia di tutela dell'ambiente, del territorio e del mare, nonché per il riordino delle funzioni nel campo della sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare, con conseguente riorganizzazione del Corpo forestale dello Stato ed eventuale assorbimento del medesimo in altra Forza di polizia (articolo 8, comma 1, lettera a) nn. 1), 2) e 4)).
  Nella Nota di aggiornamento al DEF sono richiamati, nel quadro della modernizzazione della Pubblica amministrazione, i provvedimenti in materia di attuazione e semplificazione della PAC, considerati realizzati a marzo 2015.
  La Nota di aggiornamento opera, inoltre, un richiamo all'assistenza tecnica, i cui contenuti saranno nuovamente orientati in modo da privilegiare la consulenza aziendale, sia nel settore zootecnico sia nel settore agronomico.
  Infine, si ricorda che tra gli Allegati alla Nota di aggiornamento vi è la Relazione sulle spese di investimento e relative leggi pluriennali, suddivisa per Ministeri.
   Per quanto riguarda il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, infine, sottolinea l'opportunità di incrementare Pag. 118le risorse finanziarie a causa di una dotazione di bilancio insufficiente, riguardando le risorse a disposizione del Corpo forestale dello Stato, il rifinanziamento per l'anno 2016 del Fondo di solidarietà nazionale – incentivi assicurativi (a fronte di un fabbisogno di 170 milioni), la necessità di risorse aggiuntive per il completamento del Piano irriguo nazionale, l'incremento dei fondi relativi alla pesca, con particolare riguardo a quelli destinati allo sviluppo della cooperazione e dell'associazionismo e la dotazione finanziaria del programma triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013-2015

  Giuseppe L'ABBATE (M5S) ritiene che la previsione della crescita in aumento a cui ha fatto riferimento il relatore non sia dovuta alle riforme del Governo ma, in realtà, alle congiunture internazionali, quali il crollo del prezzo del petrolio e la svalutazione dell'euro. In ogni caso, con un livello di crescita dello 0,9 per cento del PIL all'anno, anche le stime del Fondo monetario internazionale, che ha previsto un periodo di venti anni per l'Italia per tornare ai livelli produttivi registrati prima della crisi, potrebbero rivelarsi ottimistiche. Quanto alle misure specifiche sull'agricoltura, si chiede quanto costino le misure di riduzione della pressione fiscale quali quelle indicate, e soprattutto dove saranno reperite le somme necessarie alla copertura finanziaria delle medesime. Ritiene infatti che reperirle all'interno del medesimo settore agricolo sia assolutamente da evitare. Rileva dunque la necessità che il Governo faccia sin d'ora chiarezza su tale aspetto.

  Marco CARRA (PD) ritiene evidente che la domanda del collega L'Abbate sia opportuna. Una manovra che intervenga a favore nel settore agricolo infatti non dovrebbe prelevare le coperture necessarie dallo stesso settore, a rischio di vanificarne il beneficio. Osserva peraltro che risulta da notizie di stampa che il viceministro dell'economia abbia già precisato in un'intervista che le misure a favore del settore agricolo non dovrebbero gravare sul settore medesimo, se non in minima parte. Ritiene pertanto che il Governo stia operando una riflessione su tale aspetto e confida che i risultati della stessa possano essere proficui.

  Paolo RUSSO (FI-PdL) ritiene ragionevoli e motivate le considerazioni critiche espresse dai colleghi relativamente possibilità che si riduca ad una partita di giro tutta interna all'agricoltura la ventilata eliminazione dell'IMU agricola, operazione peraltro di mera perequazione rispetto al passato.
  Manifesta quindi preoccupazione in particolare per la ventilata possibilità che si individuino le coperture a partire dalle imprese agricole di maggiori dimensioni, operazione che, in un Paese dove si riscontra un'eccessiva parcellizzazione delle stesse imprese agricole, si risolverebbe in un disincentivo alla loro pur auspicata crescita dimensionale per una maggiore penetrazione nei mercati internazionali.
  Ritiene quindi necessario che il Governo si pronunci sul punto, auspicandone peraltro una positiva soluzione.

  Mino TARICCO (PD) rileva come il documento in esame contenga molte indicazioni positive ed è con tale spirito che anche la Nota dovrebbe essere salutata. Ritiene pertanto utile attendere i numeri e i dati del Governo per verificare gli impegni di spesa e le coperture, evitando di giungere erroneamente a conclusioni diverse rispetto a quelle reali.

  Filippo GALLINELLA (M5S), ricorda, per fare chiarezza nella discussione, che le cifre di cui si parla riguardano 200 milioni per l'IRAP delle imprese agricole, 260 milioni per l'IMU agricola, 700 milioni di euro per le agevolazioni per il gasolio in agricoltura, 10 milioni per l'aumento dall'1 al 9 per cento dell'imposta di registro e 220 milioni per la tassazione delle imprese agricole con più di due milioni di fatturato.
  Ritiene in ogni caso estremamente opportuno che le somme necessarie per la manovra non siano reperite nel settore Pag. 119agricolo. Ritiene infine importante che non si introducano nel sistema nuove misure non abbastanza meditate che potrebbero rivelarsi come controproducenti disincentivi.

  Adriano ZACCAGNINI (SEL) attende, come i colleghi, i numeri per verificare in che modo e da dove saranno ricavate le necessarie coperture, al fine di potersi esprimere adeguatamente.

  Luca SANI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame alla seduta di domani.

  La seduta termina alle 14.50.