CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 4 agosto 2015
497.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
COMUNICATO
Pag. 176

SEDE CONSULTIVA

  Martedì 4 agosto 2015. — Presidenza del presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 13.55.

Variazione nella composizione della Commissione.

  Cesare DAMIANO, presidente, comunica che è entrato a fare parte della Commissione il deputato Antonio Cuomo, al quale formula, a nome di tutta la Commissione, i migliori auguri di buon lavoro.
  Con l'occasione, segnala che il deputato Fulvio Bonavitacola, componente della Commissione, è cessato dal mandato parlamentare il 29 luglio 2015.

Delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile.
Nuovo testo unificato C. 2607 e abbinate.

(Parere alla VIII Commissione)
(Esame e conclusione – Parere favorevole con osservazione).

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  La Commissione inizia l'esame del provvedimento.

  Floriana CASELLATO (PD), relatrice, ricorda che la XI Commissione è chiamata ad esprimere il proprio parere all'VIII Commissione sul nuovo testo unificato delle proposte di legge C. 2607 Braga, C. 2972 Segoni e C. 3099 Zaratti, recante delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della protezione civile. Fa presente che, in estrema sintesi, si tratta di un testo volto al riordino e alla semplificazione della normativa vigente in materia di protezione civile, alla valorizzazione dei soggetti che nel corso degli anni hanno acquisito competenze e professionalità specifiche, in primo luogo le organizzazioni di volontariato e del sistema pubblico, nonché alla diffusione della cultura della prevenzione.
  Ricordato preliminarmente che, allo stato, il settore risulta disciplinato dalla legge n. 225 del 1992, nel tempo modificata prima dal decreto-legge n. 225 del 2010, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 10 del 2011, e poi dal decreto-legge n. 59 del 2012, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 100 del 2012, rileva che il testo unificato di compone di un unico articolo, recante, al comma 1, l'indicazione degli ambiti nei quali il Governo, nell'esercizio della delega, dovrà provvedere al riordino e alla integrazione delle disposizioni normative vigenti in materia. In attuazione della delega si dovrà in primo luogo provvedere alla definizione dell'attività di protezione civile, all'organizzazione di un sistema policentrico a livello centrale e territoriale, articolato in diversi livelli di coordinamento, nonché all'attribuzione delle relative funzioni allo Stato, alle regioni, ai comuni, alle unioni dei comuni, alle città metropolitane, agli enti di area vasta di cui alla legge 7 aprile 2014, n. 56, e alle diverse componenti e strutture operative del Servizio nazionale, distinguendo, in particolare, il ruolo politico dalla gestione amministrativa e riservando al Presidente del Consiglio dei ministri, attraverso il Dipartimento della protezione civile, la funzione di indirizzo e coordinamento nei confronti delle autorità territoriali, rappresentate dai Sindaci, dai Prefetti, dai Presidenti delle Regioni e dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco. Si prevede, inoltre, di intervenire in materia di previsione della partecipazione e della responsabilità dei cittadini, promozione delle organizzazioni di volontariato operanti nel settore e partecipazione e la collaborazione delle università e degli enti e degli istituti di ricerca. Sottolinea che ulteriori ambiti di esercizio della delega attengono, poi, all'istituzione e alla revisione periodica dei piani comunali di protezione civile, alla disciplina dello stato di emergenza, all'introduzione di meccanismi che garantiscano l'effettività delle misure adottate per fare fronte allo stato di emergenza, prevedendo anche trasparenti procedure di controllo successivo. In attuazione della delega, si dovrà inoltre stabilire la disciplina organica degli strumenti nazionali di finanziamento, articolati nel Fondo della protezione civile, nel Fondo per le emergenze nazionali e nel Fondo regionale di protezione civile e la disciplina delle procedure finanziarie e contabili cui sono soggetti i commissari delegati. Da ultimo, rileva che si prevede un intervento sulla disciplina della rimozione degli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita; sul ruolo e sulla responsabilità del sistema e degli operatori della protezione civile e, infine, sulle modalità di partecipazione del Dipartimento delle protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri all'elaborazione delle linee di indirizzo per la definizione delle politiche di prevenzione strutturale dei rischi naturali e di origine antropica.
  Osserva che il comma 2 reca i principi e i criteri direttivi che il Governo dovrà osservare nell'esercizio della delega, 1, nel rispetto dei princìpi e delle norme dell'Unione europea e delle competenze per materia delle amministrazioni statali, nonché delle attribuzioni delle regioni e degli enti locali, nonché delle prerogative riconosciute alle regioni a statuto speciale e alle province autonome di Trento e di Bolzano e dei principi di sussidiarietà, Pag. 178adeguatezza e prossimità. I criteri direttivi attengono, in primo luogo, all'identificazione delle tipologie dei rischi, all'individuazione, alla sistematizzazione e al riassetto del settore, ai fini di una più efficace attribuzione delle responsabilità gestionali e amministrative. Rileva che la delega dovrà, inoltre, provvedere al raccordo delle attività di pianificazione svolte ai diversi livelli con quelle di valutazione ambientale e di pianificazione, sia territoriale sia strategica, nonché all'omogeneizzazione delle terminologie e dei codici convenzionali per classificare e per gestire le diverse attività di protezione civile. Si prevede, poi, l'individuazione dei livelli degli effetti determinati dagli eventi calamitosi, la ricognizione delle fonti normative primarie, l'introduzione di strumenti di semplificazione volti alla riduzione degli adempimenti burocratici, l'integrazione del Servizio nazionale della protezione civile con la disciplina dell'Unione europea, nonché l'invarianza degli oneri a carico della finanza pubblica.
  Sottolinea che il comma 3 reca i principi e i criteri direttivi a cui il Governo dovrà attenersi nell'esercizio della delega riguardante, in particolare, la semplificazione normativa. Essi riguardano le modalità per la ricostruzione del sistema normativo previgente, il coordinamento formale e sostanziale del testo delle disposizioni vigenti, la verifica del rispetto dei principi contenuti nelle direttive dell'Unione europea, l'adeguamento alla giurisprudenza costituzionale, dell'Unione europea e delle giurisdizioni superiori, nonché l'indicazione esplicita delle norme abrogate.
  Rileva che il successivo comma 4 dispone che, in sede di eventuale modifica e revisione dei provvedimenti di attuazione, si provveda anche all'individuazione degli ambiti nei quali le regioni esercitano la potestà legislativa e regolamentare. Il comma 5, infine, disciplina il procedimento di approvazione dei decreti legislativi, prevedendo, tra l'altro, l'acquisizione dell'intesa da sancire in sede di Conferenza unificata di cui al decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, nonché dei pareri del Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari competenti. Il comma 6 disciplina, infine, l'adozione di eventuali decreti integrativi e correttivi.
  Quanto agli aspetti che incidono su materie di competenza della Commissione, osserva preliminarmente che il riordino della protezione civile non può prescindere dal coordinamento con le più recenti modifiche dell'assetto istituzionale, a partire dalla revisione dei compiti delle province, previsto dalla legge n. 56 del 2014. Occorre, in proposito, considerare che i progetti di legge di revisione della Costituzione attualmente all'esame del Senato (Atto Senato n. 1429-B), nel modificare l'articolo 117 della Costituzione, attribuiscono allo Stato la competenza legislativa esclusiva in materia di sistema nazionale e di coordinamento della protezione civile.
  A suo avviso, in relazione alle disposizioni del provvedimento che intervengono sull'organizzazione del sistema della protezione civile e sull'attribuzione delle funzioni in materia allo Stato e agli enti territoriali, potrebbe essere utile segnalare alla Commissione di merito l'opportunità di precisare meglio gli effetti che l'esercizio della delega determinerebbe sul personale delle amministrazioni pubbliche addetto a funzioni in materia di protezione civile. In questo contesto, ritiene senz'altro positive le disposizioni contenute nell'articolo 1, comma 1, lettera n), relative al ruolo, alla responsabilità e alla professionalità degli operatori della protezione civile, anche con riferimento alle attività di presidio delle sale operative e della rete dei centri funzionali ed alla relativa disciplina e regolamentazione.
  Propone, pertanto, di esprimere un parere favorevole sul provvedimento con un'osservazione volta a sollecitare una riflessione della Commissione di merito sui temi segnalati (vedi allegato).

  La Commissione approva la proposta di parere della relatrice.

  La seduta termina alle 14.10.

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ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 4 agosto 2015. — Presidenza della presidente Cesare DAMIANO.

  La seduta comincia alle 14.10.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico dei cittadini e delle imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità.
Atto n. 176.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 luglio 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la Presidente della Camera ha trasmesso la prescritta intesa sullo schema in esame, sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Nel trasmettere tale intesa, la Presidente ha fatto presente di aver segnalato alla Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento la necessità di concordare con le Commissioni competenti tempi adeguati per l'espressione dei pareri parlamentari, nel rispetto del termine previsto dalla legge n. 183 del 2014 per l'esercizio delle deleghe.
  Ricorda, in proposito, che nella riunione del 30 luglio scorso dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione si è convenuto di procedere all'espressione del parere nella seduta convocata per la giornata di domani.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta convocata per la giornata di domani.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive.
Atto n. 177.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 luglio 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la Presidente della Camera ha trasmesso la prescritta intesa sullo schema in esame, sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Nel trasmettere tale intesa, la Presidente ha fatto presente di aver segnalato alla Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento la necessità di concordare con le Commissioni competenti tempi adeguati per l'espressione dei pareri parlamentari, nel rispetto del termine previsto dalla legge n. 183 del 2014 per l'esercizio delle deleghe.
  Ricorda, in proposito, che nella riunione del 30 luglio scorso dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione si è convenuto di procedere all'espressione del parere nella seduta convocata per la giornata di domani.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta convocata per la giornata di domani.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per la razionalizzazione dell'attività ispettiva in materia di lavoro e legislazione sociale.
Atto n. 178.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 luglio 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, ricorda che nella riunione del 30 luglio scorso Pag. 180dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione si è convenuto di procedere all'espressione del parere nella seduta convocata per la giornata di domani.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento ad altra seduta.

Schema di decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro.
Atto n. 179.

(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto legislativo, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 luglio 2015.

  Cesare DAMIANO, presidente, avverte che la Presidente della Camera ha trasmesso la prescritta intesa sullo schema in esame, sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano. Nel trasmettere tale intesa, la Presidente ha fatto presente di aver segnalato alla Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento la necessità di concordare con le Commissioni competenti tempi adeguati per l'espressione dei pareri parlamentari, nel rispetto del termine previsto dalla legge n. 183 del 2014 per l'esercizio delle deleghe.
  Ricorda, in proposito, che nella riunione del 30 luglio scorso dell'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, della Commissione si è convenuto di procedere all'espressione del parere nella seduta convocata per la giornata di domani.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame del provvedimento alla seduta convocata per la giornata di domani.

  La seduta termina alle 14.15.

COMITATO RISTRETTO

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al pensionamento e la decorrenza delle prestazioni pensionistiche.
C. 2514 Fedriga, C. 2958 Gnecchi e C. 3002 Fedriga.

  Il Comitato ristretto si è riunito dalle 14.15 alle 15.

ERRATA CORRIGE

  Nel Bollettino delle Giunte e delle Commissioni parlamentari n. 493 del 30 luglio 2015, a pagina 169, prima colonna, sesta riga, dopo la parola: «rinvio», sono aggiunte le seguenti. « – Nomina di un Comitato ristretto».

Pag. 181