CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 luglio 2015
482.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
COMUNICATO
Pag. 126

SEDE CONSULTIVA

  Mercoledì 15 luglio 2015. — Presidenza del presidente Michele BORDO.

  La seduta comincia alle 14.20.

DL 83/2015: Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria.
C. 3201 Governo.
(Parere alla II Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole).

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  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta del 9 luglio 2015.

  Francesca BONOMO (PD), relatrice, non rilevando profili di rilievo per quanto di competenza della XIV Commissione, formula una proposta di parere favorevole.

  Nessuno chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole formulata dalla relatrice.

Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
C. 3194 Governo, approvato dal Senato.

(Parere alla VIII Commissione).
(Seguito dell'esame e rinvio).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in oggetto, rinviato nella seduta dell'8 luglio 2015.

  Michele BORDO, presidente, invita i colleghi ad intervenire sul provvedimento, i cui contenuti sono stati illustrati dal relatore Giulietti nella seduta dello scorso 8 luglio.
  Nessuno chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

DL 92/2015: Misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonché per l'esercizio dell'attività d'impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale.
C. 3210 Governo.
(Parere alle Commissioni VIII e X).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Vanessa CAMANI (PD), relatrice, segnala preliminarmente ai colleghi che il Governo ha presentato, presso la V Commissione del Senato, un emendamento al decreto-legge in materia di enti territoriali (A.S. 1977) e, presso la II Commissione della Camera, un emendamento al decreto-legge recante misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell'amministrazione giudiziaria (A.C. 3201), che riproducono, il primo, il contenuto degli articoli 1 e 2 e, il secondo, il contenuto dell'articolo 3 del provvedimento d'urgenza in esame.
  In tale contesto, invita i colleghi a valutare la possibilità di sospendere l'esame del provvedimento; ciò al fine di seguire l'andamento dei lavori presso la V Commissione del Senato e presso la II Commissione della Camera, e di comprendere l'intenzione del Governo in ordine alla conversione del decreto-legge in esame, conseguente all'esito dell'esame degli emendamenti sopra richiamati.

  Adriana GALGANO (SCpI) condivide la proposta avanzata dalla relatrice.

  Michele BORDO, presidente, conviene circa la necessità di acquisire chiarimenti sull’iter del provvedimento in esame. Nessun altro chiedendo di intervenire, ne rinvia quindi l'esame ad altra seduta.

Abolizione del finanziamento pubblico all'editoria.
C. 1990 Brescia.
(Parere alla VII Commissione).
(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.

  Antonino MOSCATT (PD), relatore, ricorda che la proposta di legge in discussione – che la XIV Commissione esamina ai fini del parere da rendere alla VII Commissione Cultura – abroga numerose disposizioni concernenti il finanziamento pubblico all'editoria, prevedendo che le Pag. 128risorse conseguentemente disponibili siano destinate ad incentivare gli investimenti delle imprese editoriali di nuova costituzione finalizzati all'innovazione tecnologica e all'ingresso di giovani professionisti. Reca, inoltre, disposizioni in materia di pubblicazione di avvisi e bandi di gara delle amministrazioni pubbliche.
  Rammenta innanzitutto che la prima disciplina organica degli interventi a sostegno dell'editoria è stata dettata con la legge n. 416 del 1981, successivamente modificata ed integrata da numerosi interventi – tra i quali, principalmente, la legge n. 67 del 1987, la legge n. 250 del 1990, e la legge n. 62 del 2001 – che hanno dato luogo a un sistema normativo frammentario. A causa di ciò, negli anni più recenti sono stati compiuti tentativi di razionalizzazione. In particolare, il regolamento emanato con decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 2010 ha disposto la semplificazione della documentazione per accedere ai contributi e del procedimento di erogazione degli stessi.
  Il decreto-legge n. 201 del 2011 (legge n. 214 del 2011) ha disposto la cessazione del sistema di erogazione dei contributi diretti all'editoria di cui alla legge n. 250 del 1990 dal 31 dicembre 2014, «con riferimento alla gestione 2013», e la revisione del decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 2010 con decorrenza dal 1° gennaio 2012, al fine di ottenere economie di spesa e una più rigorosa selezione nell'accesso alle risorse.
  Le modifiche al decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 2010 sono poi state apportate, con intervento normativo primario, dal decreto-legge n. 63 del 2012 (legge n. 103 del 2012), con il quale è stata dettata una disciplina transitoria, nelle more di una più compiuta ridefinizione delle forme di sostegno al settore editoriale (finora non intervenuta).
  Un ulteriore intervento normativo è stato operato con la legge di stabilità 2014: in particolare, l'articolo 1, comma 261, della legge n. 147 del 2013 ha istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri il «Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria» – con una dotazione di 50 milioni di euro per il 2014, 40 milioni di euro per il 2015, 30 milioni di euro per il 2016 – destinato ad incentivare gli investimenti delle imprese editoriali, anche di nuova costituzione, orientati all'innovazione tecnologica e digitale, a promuovere l'ingresso di giovani professionisti qualificati nel campo dei nuovi media ed a sostenere le ristrutturazioni aziendali e gli ammortizzatori sociali.
  L'articolo 1, al fine dichiarato di promuovere la concorrenza e la tutela dei consumatori nel settore dell'informazione e di assicurare il conseguimento di rilevanti economie di spesa per la finanza pubblica, dispone l'abrogazione, anzitutto, di diverse disposizioni (articolo 44 del decreto-legge n. 112 del 2008 (legge n. 133 del 2008); decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 2010; articolo 29, comma 3, del decreto-legge n. 201 del 2011 (legge n. 214 del 2011); decreto-legge n. 63 del 2012 (legge n. 103 del 2012), limitatamente agli articoli 1 (Nuovi requisiti di accesso ai contributi all'editoria), 1-bis (Contributi a favore di periodici italiani pubblicati all'estero), 2 (Nuovi criteri di calcolo e liquidazione del contributo), 3 (Editoria digitale) e 4 (Modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita della stampa quotidiana e periodica).
  Con riferimento al decreto-legge n. 63 del 2012, evidenzia che resterebbero, dunque, vigenti – oltre alle disposizioni di cui all'articolo 5, in materia di pubblicità istituzionale – le disposizioni di semplificazione per i periodici web di piccole dimensioni (articolo 3-bis), nonché quelle che prevedono l'applicazione di agevolazioni tariffarie ai soggetti senza fini di lucro e alle associazioni d'arma e combattentistiche (articolo 5-bis).
  Risulterebbero, invece, soppresse norme che esulano dall'ambito indicato dal titolo della proposta di legge. Infatti, nell'articolo 4, di cui si prevede l'abrogazione totale, sono contenute norme volte a modernizzare il sistema di distribuzione e vendita della stampa (commi 1 e 2) e a consentire ai rivenditori di quotidiani e Pag. 129periodici di svolgere attività connesse all'erogazione di servizi da parte delle pubbliche amministrazioni (commi 4-6).
  Con specifico riguardo al comma 3, segnala, invece, che la sua abrogazione farebbe venire meno il criterio di quantificazione del rimborso spettante a Poste Italiane SpA a compensazione delle agevolazioni postali applicate nel periodo intercorrente tra il 1o gennaio 2010 e il 31 marzo 2010. La norma, infatti, ha inteso porre termine al contenzioso applicativo instauratosi in relazione all'articolo 56, co. 4, della legge n. 99 del 2009, relativamente alle agevolazioni postali per la spedizione di prodotti editoriali, individuando precisamente il criterio per determinare il rimborso.
  L'articolo 1 dispone, inoltre, l'abrogazione di altre norme:
   articoli 22, 23, 24, 25, 27, 28, 32, 34, 37, 39, 40, 41 della legge n. 416 del 1981. Si tratta degli articoli di cui al Titolo II, Provvidenze per l'editoria, fatta eccezione per gli articoli già abrogati da precedenti interventi normativi (artt. 26, 29, 30, 31, 33) e per gli articoli 35, 36 e 38 (concernenti, rispettivamente, il trattamento straordinario di integrazione salariale, l'indennità di fine rapporto in caso di risoluzione del rapporto di lavoro e l'Istituto nazionale di previdenza per i giornalisti);
    articolo 11 della legge n. 67 del 1987, concernente provvidenze in favore delle imprese radiofoniche di informazione;
    articolo 23, comma 3 della legge n. 223 del 1990, concernente i contributi per la radiodiffusione televisiva in ambito locale;
   articolo 3, comma 2, 2-bis, 2-ter, ultimo periodo, 2-quater, 2-quinquies, 3, 3-bis, 4, 5 e 6 e articoli 4 e 8 della legge n. 250 del 1990. Si tratta delle disposizioni che, essenzialmente, regolano l'accesso ai contributi di diverse categorie di beneficiari (quotidiani e periodici editi da cooperative di giornalisti; quotidiani editi da imprese editrici la cui maggioranza del capitale sia detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali non aventi scopo di lucro; periodici editi da cooperative, fondazioni o enti morali, ovvero da società con maggioranza del capitale detenuta da cooperative, fondazioni o enti morali non aventi scopo di lucro; imprese radiofoniche che risultino essere organi di partiti politici rappresentati in almeno un ramo del Parlamento; imprese di radiodiffusione sonora a carattere locale).
  Per quanto concerne la previsione di abrogazione dell'articolo 3, comma 2-ter, ultimo periodo, e comma 2-quinquies, gli stessi concernono la documentazione da allegare alla domanda per la concessione dei contributi a quotidiani ed emittenti radiotelevisive editi (o che trasmettano programmi) in lingua francese, ladina, slovena e tedesca nelle regioni autonome Valle d'Aosta, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige e dei contributi a quotidiani italiani editi e diffusi all'estero e i criteri per la concessione dei contributi alle stesse emittenti radiotelevisive;
   articolo 153 della legge n. 388 del 2000 e articolo 20, comma 3-ter, del decreto-legge n. 223 del 2006 (legge n. 248 del 2006), concernenti le imprese editrici di quotidiani e periodici organi di forze politiche, ovvero le imprese che hanno maturato il diritto a tali contributi alla data dal 31 dicembre 2005, nonché quelle che si sono trasformate in cooperativa entro il 1o dicembre 2001;
   articoli 3, 4, 5 e 15 della legge n. 62 del 2001, concernenti i contributi alle imprese editrici di giornali quotidiani che abbiano attivato sistemi di teletrasmissione in facsimile delle testate edite in Paesi diversi da quelli membri dell'Unione europea, il Fondo per le agevolazioni di credito alle imprese del settore editoriale – istituito presso la Presidenza del Consiglio e finalizzato alla concessione di contributi in conto interessi –, il Fondo per la mobilità e la riqualificazione professionale dei giornalisti;
   articolo 138 del decreto legislativo n. 206 del 2005, concernente la concessione Pag. 130di contributi alle attività editoriali delle associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentative a livello nazionale;
   articolo 1, comma 462 della legge n. 266 del 2005, concernente la rideterminazione (da 950 milioni di lire, pari a 490.634,05 euro, a decorrere dal 1995, a 1 milione di euro annui) del contributo riservato all'editoria speciale periodica per non vedenti di cui all'articolo 8 del decreto-legge n. 542 del 1996 (legge n. 649 del 1996). È, dunque, fatta salva la previsione di contributi in favore dell'editoria speciale periodica per non vedenti.

  Il comma 3 dell'articolo 1 prevede che le risorse disponibili a seguito delle abrogazioni disposte dal comma 2 sono destinate alla realizzazione di progetti finalizzati alla istituzione di nuovi sistemi di informazione da parte dei comuni o di reti di comuni limitrofi. I progetti sono diretti a incentivare gli investimenti delle imprese editoriali di nuova costituzione diretti all'innovazione tecnologica e digitale e all'ingresso di professionisti di età inferiore a 35 anni e «freelance».
  La destinazione delle risorse è prevista in deroga al patto di stabilità interno degli enti locali, mentre per i progetti si richiama la conformità al regolamento CE relativo agli aiuti di importanza minore (cosiddetti aiuti de minimis). Al riguardo segnala che la validità del richiamato regolamento CE n. 1998/2006 del 15 dicembre 2006 della Commissione è terminata il 31 dicembre 2013. Occorre, pertanto, fare riferimento al nuovo regolamento UE n. 1407/2013, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 352/1 del 24 dicembre 2013.
  L'articolo 3 del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 – che si applica dal 1o gennaio 2014 al 31 dicembre 2020 – stabilisce, in particolare, che gli aiuti concessi ad una medesima impresa che non superano la soglia dei 200.000 euro nell'arco di tre esercizi finanziari non vengono considerati aiuti di Stato ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, TFUE.
  Per la definizione dei criteri e delle modalità per la ripartizione delle risorse si prevede l'intervento di un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, o del sottosegretario con delega per l'informazione, la comunicazione e l'editoria, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro dell'economia e delle finanze.
  L'articolo 2 interviene in tema di obblighi di pubblicità relativi agli avvisi e ai bandi previsti nel Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (decreto legislativo n. 163 del 2006), al fine, indicato nella relazione illustrativa, di eliminare l'obbligo di pubblicazione dei bandi di gara delle amministrazioni pubbliche nei quotidiani nazionali e locali, sostituendolo con altre modalità di pubblicazione meno costose.
  In particolare, il comma 1 prevede che gli avvisi e i bandi, relativi a tutti i contratti nei settori ordinari di importo superiore alla soglia di rilevanza europea (cosiddetti appalti sopra soglia), sono altresì pubblicati, dopo dodici giorni dalla trasmissione alla Commissione europea, ovvero dopo cinque giorni da tale trasmissione in caso di procedure urgenti, nell'albo pretorio del comune ove si eseguono i lavori, nell'albo della stazione appaltante e sui relativi siti informatici alla sezione «bandi e avvisi di gara».
  Il comma 2 prevede la soppressione del secondo periodo del comma 5 dell'articolo 122 del decreto legislativo n. 163 del 2006, relativo agli avvisi e ai bandi dei contratti di lavori pubblici di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea (cosiddetti appalti sotto soglia).
  Rileva in conclusione che, sebbene la XIV Commissione sia chiamata ad esprimersi con specifico riguardo alla compatibilità del provvedimento con il diritto dell'Unione europea, in qualità di relatore non può esimersi dall'esprimere un giudizio politico negativo sul provvedimento, anche in considerazione della delicatezza delle questioni affrontate.

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  Michele BORDO, presidente, evidenzia come, anche in sede consultiva, sia legittima l'espressione di opinioni politiche sul merito dei provvedimenti in esame.

  Adriana GALGANO (SCpI) osserva come il tema affrontato dal provvedimento sia di estremo rilievo, anche con riguardo ai valori democratici. Riterrebbe particolarmente utile un approfondimento sui profili attinenti alla disciplina degli aiuti di Stato ricordati dal relatore. Considera inoltre opportuna una riflessione sui principi del pluralismo nell'informazione richiamati dal diritto dell'Unione; occorre infatti chiedersi, a suo avviso, se sia opportuno aderire ad un modello nel quale il sistema complessivo dell'editoria si fondi esclusivamente su capitali privati.

  Vanessa CAMANI (PD) condivide le riflessioni della collega Galgano, che coinvolgono le competenze della XIV Commissione, chiamata ad approfondire politicamente il provvedimento. Evidenzia come l'abolizione dei contributi pubblici all'editoria rischi di determinare serie difficoltà alle imprese di informazione locali. Esprime quindi perplessità circa la destinazione a finalità alternative dei finanziamenti attualmente previsti; ritiene infatti che per il sostegno alle imprese editoriali di nuova costituzione esistano appositi strumenti già operativi.
  Osserva infine che l'abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria finisce con il sopprimere anche le regole che rendono trasparenti tali finanziamenti.

  Roberto OCCHIUTO (FI-PdL), sebbene giudichi opportuno approfondire le questioni, così importanti e delicate, del sistema che regola la libertà di informazione, e condivida le osservazioni formulate dai colleghi, ritiene tuttavia che un parere contrario sul provvedimento in esame dovrebbe essere motivato con riferimento alla compatibilità delle disposizioni con il diritto dell'Unione europea. Sebbene la funzione dei deputati presenti non possa esaurirsi nell'appartenenza alla XIV Commissione, occorre tuttavia motivare i pareri espressi sulla base delle specifiche competenze di tale organo.

  Michele BORDO, presidente, precisa che il parere favorevole o contrario sul merito del provvedimento deve essere formulato dalla Commissione competente in sede referente, mentre la XIV Commissione dovrà esprimersi sulla compatibilità delle disposizioni in esame con il diritto dell'Unione europea. Ciò nondimeno la discussione può certamente prendere in considerazione il merito del provvedimento e le sue connessioni con la normativa europea e deve consentire a tutti i deputati di esprimere le proprie posizioni politiche.

  Marina BERLINGHIERI (PD) richiama il metodo di lavoro che ha sempre caratterizzato la XIV Commissione, particolarmente attenta alle proprie competenze e rispettosa di quelle delle altre Commissioni. In tale quadro riterrebbe utile un approfondimento riguardante la situazione degli altri paesi europei con riguardo al finanziamento dell'editoria, anche al fine di poter fornire utili elementi di riflessione alla Commissione di merito.

  Michele BORDO, presidente, rammenta che l'esame del provvedimento in Assemblea è attualmente previsto a partire dal prossimo lunedì 20 luglio e che la XIV Commissione dovrà quindi esprimersi entro la prima mattina di domani.

  Adriana GALGANO (SCpI) richiama la difficile situazione dell'editoria locale, rispetto alla quale si registra un orientamento del Governo a confermare i contributi previsti. Invita i colleghi che sostengono la proposta di legge in esame a fare attenzione a condurre battaglie demagogiche che si ritorcono poi, con effetti pesantissimi, sulla vita lavorativa delle persone.

  Michele BORDO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 14.50.

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AUDIZIONI

  Mercoledì 15 luglio 2015. — Presidenza del presidente Michele BORDO. — Interviene il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli Affari europei, Sandro Gozi.

  La seduta comincia alle 15.05.

Audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, nell'ambito dell'esame della Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: Agenda europea sulla migrazione (COM(2015)240 final).
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 126-bis, del Regolamento, e conclusione).

  Michele BORDO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Svolge quindi un intervento introduttivo.

  Sandro GOZI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli Affari Europei, rende una comunicazione sull'argomento in titolo.

  Intervengono per formulare quesiti ed osservazioni i deputati Giuseppe GUERINI (PD), Massimo ARTINI (Misto-AL) e Florian KRONBICHLER (SEL).

  Replica, infine, Sandro GOZI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli Affari Europei.

  Michele BORDO, presidente, ringrazia il sottosegretario per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.30.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI

  Mercoledì 15 luglio 2015. — Presidenza del presidente Michele BORDO. — Interviene il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli Affari europei, Sandro Gozi.

  La seduta comincia alle 15.30.

Audizione del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con delega agli Affari europei, Sandro Gozi, nell'ambito dell'esame congiunto della «Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Legiferare meglio per ottenere risultati migliori – Agenda dell'UE (COM(2015)215 final)» e della «Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Proposta di accordo interistituzionale «Legiferare meglio» (COM(2015)216 final)».
(Svolgimento, ai sensi dell'articolo 126-bis, del Regolamento, e conclusione).

  Michele BORDO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera dei deputati e la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati.
  Svolge quindi un intervento introduttivo.

  Sandro GOZI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Pag. 133con delega agli Affari Europei, rende una comunicazione sull'argomento in titolo.

  Interviene per formulare quesiti ed osservazioni la deputata Marina BERLINGHIERI (PD).

  Replica, infine, Sandro GOZI, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, con delega agli Affari Europei.

  Michele BORDO, presidente, ringrazia il sottosegretario per l'esauriente relazione svolta e dichiara conclusa l'audizione.

  La seduta termina alle 15.55.

  N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.