CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 giugno 2015
472.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
COMUNICATO
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AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 30 giugno 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO.

Audizione dell'Ambasciatore di Ucraina, Yevhen Perelygin, nell'ambito dell'esame del Documento di consultazione congiunto, predisposto dalla Commissione europea e dall'Alto Rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, sul tema «Verso una nuova politica europea di vicinato» (Join(2015)6).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 11 alle 11.55.

SEDE REFERENTE

  Martedì 30 giugno 2015. — Presidenza del presidente Fabrizio CICCHITTO. — Interviene il sottosegretario di stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale Mario Giro.

  La seduta comincia alle 11.55.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Georgia, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2014.
C. 3131 Governo.

(Esame e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame del provvedimento in titolo.

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  Paolo ALLI (AP), relatore, nel sottolineare la determinazione dell'Ucraina a proseguire nel percorso di integrazione euroatlantica, ricorda che gli accordi di associazione con i Paesi del Partenariato orientale costituiscono uno degli strumenti essenziali della politica europea di vicinato (PEV): tali intese mirano alla creazione di aree di libero scambio ampie ed approfondite tra ciascuno di questi Paesi e l'Unione europea, promuovono negoziati per la facilitazione nel rilascio dei visti, nonché una cooperazione energetica strutturata, allo scopo tra l'altro di fornire all'Unione europea più elevate garanzie nella regolarità dei flussi di approvvigionamento energetico.
  Per quanto riguarda specificamente le relazioni tra l'Unione europea e la Georgia, rispetto all'Accordo di partenariato e cooperazione in vigore dal 1999, sottolinea poi che queste ultime hanno conosciuto un ampliamento e un arricchimento, così da indurre le Parti nel 2010 a iniziare i negoziati per un nuovo Accordo, da stipulare appunto alla luce della nuova strategia europea del Partenariato orientale.
  La novità principale di detto Accordo, oltre alle forme più strette di cooperazione previste e all'ampliamento della gamma di settori della cooperazione medesima, risiede nella previsione della creazione di un'Area di libero scambio ampia e approfondita. Nel suo complesso l'Accordo va inteso alla stregua di una vera e propria agenda per le riforme, volta a stimolare l'adeguamento della Georgia agli standard normativi europei in tutti i campi. Come evidenziato dalla relazione introduttiva al provvedimento, va tenuto presente che nella terminologia europea la definizione di «Area di libero scambio ampia e approfondita» allude rispettivamente all'inclusione nell'Accordo delle politiche nazionali in tema di appalti, concorrenza, proprietà intellettuale e sviluppo sostenibile; e di previsioni specifiche volte a incidere sulla modernizzazione dell'economia della Georgia. Essa infatti, pur avendo fatto molti passi in avanti, deve compiere ancora degli importanti sforzi allo scopo di armonizzarsi con i parametri dell'Unione.
  Dal punto di vista più strettamente commerciale l'Accordo prevede norme per l'eliminazione dei dazi su importazioni ed esportazioni da parte dell'Unione europea – fatte salve alcune categorie del settore agricolo e zootecnico considerate sensibili dall'Unione europea –; da parte georgiana è invece contemplata la riduzione dei dazi all'importazione sulla maggior parte dei prodotti, mentre per quelli maggiormente sensibili – anche qui prevalentemente di carattere agricolo e del settore dell'abbigliamento – è prevista una gradualità da tre a dieci anni. Altri prodotti zootecnici e dell'agroalimentare non vedranno alcuna liberalizzazione dei relativi dazi, ma l'utilizzazione di regimi di quote tariffarie. Tali liberalizzazioni commerciali sono naturalmente facilitate dalla già consolidata appartenenza della Georgia all'Organizzazione Mondiale del Commercio, sin dal 2000.
  Evidenzia ancora che nel suo complesso l'Accordo si articola attorno a cinque fulcri fondamentali: la condivisione di valori e principi – quali la democrazia, il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, lo Stato di diritto, lo sviluppo sostenibile e l'economia di mercato; una cooperazione più forte nella politica estera e di sicurezza, con particolare riguardo alla stabilità della regione – al proposito l'Accordo, come già detto, sancisce l'impegno per UE e Georgia a cercare una soluzione praticabile alla questione dell'Abkhazia e dell'Ossezia meridionale, regioni secessioniste georgiane dal 2008 sotto la protezione de facto della Russia, non riconosciute dal governo di Tbilisi né tantomeno dalle Nazioni Unite; creazione di un'area di libero scambio ampia e approfondita; spazio comune di giustizia, libertà e sicurezza – con particolare riguardo ai profili migratori, alla lotta al riciclaggio, ai traffici illegali di droga e al crimine organizzato; cooperazione in 28 settori chiave.
  Con riferimento al contenuto, il testo dell'Accordo si compone di un preambolo, Pag. 54432 articoli organizzati in 8 Titoli, 34 Allegati relativi per lo più a questioni tecniche e ad aspetti normativi dell'Unione europea soggetti a progressivo adeguamento da parte georgiana, 4 protocolli riguardanti: la definizione della nozione di «prodotti originari» ed i metodi di cooperazione amministrativa; l'assistenza amministrativa reciproca nel settore doganale; la partecipazione della Georgia ai programmi dell'Unione europea.
  Ricorda, infine, che, dal punto di vista delle competenze della Commissione esteri, particolare rilievo assumono le disposizioni di cui al Titolo II (Dialogo politico e riforma, cooperazione in materia di politica estera e di sicurezza) recate dagli articoli 3-12, che prevedono l'approfondimento del dialogo politico per facilitare una progressiva convergenza nei campi della sicurezza e della politica estera. In tal senso si individuano i diversi profili del dialogo politico, corrispondentemente ai principi generali sanciti nell'articolo 2 dell'Accordo: da notare in particolare l'articolo 4, dedicato alla riforma interna delle istituzioni giudiziarie e amministrative della Georgia; l'articolo 6, che riconosce il ruolo della Corte penale internazionale nel perseguimento dei più gravi crimini di rilievo internazionale; le misure per contrastare la proliferazione di armi di distruzione di massa e la diffusione di armi leggere e controllare l'esportazione di armi convenzionali (articoli 10 e 11); l'articolo 12, in base al quale le Parti si impegnano a combattere il terrorismo nel rispetto del diritto internazionale e dello Stato di diritto.
  Il disegno di legge, oltre a contenere le consuete previsioni riguardanti l'autorizzazione alla ratifica dell'Accordo e l'ordine di esecuzione del medesimo, reca, all'articolo 3, la copertura degli oneri finanziari derivanti dall'attuazione dell'Accordo, valutati in 9.880 euro annui a decorrere dal 2016.
  Conclude auspicando una rapida conclusione dell’iter di approvazione del disegno di legge, il quale si affianca agli altri due provvedimenti di ratifica riguardanti l'Ucraina e la Moldova, e che sarà sicuramente utile a rafforzare la posizione dell'Unione europea nel Caucaso e a consolidare le aspirazioni europee della democrazia georgiana, rinnovate con chiarezza nel corso dell'ultimo vertice di Riga. Quest'ultima, infatti, vede nell'Europa un indiscusso punto di riferimento culturale prima ancora che politico ed economico, ma subisce anche pesanti pressioni da parte di Mosca perché entri nel blocco economico dell'Unione euro-asiatica, egemonizzato dalla Russia.

  Il sottosegretario Mario GIRO concorda con le considerazioni svolte dal relatore.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, avverte che è concluso l'esame preliminare del provvedimento, che sarà trasmesso alle Commissioni competenti per l'espressione dei pareri. Rinvia quindi il seguito dell'esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Federazione russa sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio rilasciati nella Repubblica italiana e nella Federazione russa, fatto a Roma il 3 dicembre 2009.
C. 1924 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 giugno scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Cultura e Politiche dell'Unione europea e che la Commissione Bilancio ha espresso parere favorevole con due condizioni, volte a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Segnala che, conseguentemente, il relatore, onorevole Marazziti, ha presentato gli emendamenti 3.1 e 3.2 volti a recepirne il contenuto.

  Mario MARAZZITI (PI-CD), relatore, illustra i propri emendamenti 3.1 e 3.2 (vedi allegato 1).

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  Il sottosegretario Mario GIRO esprime parere favorevole sugli emendamenti del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, inoltre, di conferire il mandato al relatore, onorevole Marazziti, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Moldova, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2014.
C. 3027 Governo.

(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 3 giugno scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Difesa, Finanze, Cultura, Ambiente, Trasporti, Attività produttive, Lavoro, Agricoltura, Politiche dell'Unione europea e della Commissione per le questioni regionali e che la Commissione Bilancio ha invece espresso parere favorevole con una condizione, volta a garantire il rispetto dell'articolo 81 della Costituzione. Segnala che, conseguentemente, il relatore, onorevole Rabino, ha presentato l'emendamento 3.1 volto a recepirne il contenuto.

  Mariano RABINO (SCpI), relatore, illustra il proprio emendamento 3.1 (vedi allegato 2).

  Il sottosegretario Mario GIRO esprime parere favorevole sugli emendamenti del relatore.

  La Commissione approva l'emendamento 3.1 del relatore.
  Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione delibera, inoltre, di conferire il mandato al relatore, onorevole Marazziti, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo di libero scambio tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Corea, dall'altra, con Allegati, fatto a Bruxelles il 6 ottobre 2010.
C. 3055 Governo, approvato dal Senato.

(Seguito esame e conclusione).

  La Commissione prosegue l'esame del provvedimento in titolo, rinviato nella seduta del 6 maggio scorso.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, avverte che sono pervenuti i pareri favorevoli delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Bilancio, Finanze, Cultura, Ambiente, Trasporti, Attività produttive, Lavoro, Agricoltura e Politiche dell'Unione europea.

  Nessuno chiedendo di intervenire in dichiarazione di voto, la Commissione delibera di conferire il mandato al relatore, onorevole Nicoletti, di riferire in senso favorevole all'Assemblea sul provvedimento in esame. Delibera altresì di chiedere l'autorizzazione a riferire oralmente.

  Fabrizio CICCHITTO, presidente, si riserva di designare i componenti del Comitato dei nove sulla base delle indicazioni dei gruppi.

  La seduta termina alle 12.15.

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