CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 25 giugno 2015
471.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissioni Riunite (VIII e X)
COMUNICATO
Pag. 70

ATTI DELL'UNIONE EUROPEA

  Giovedì 25 giugno 2015. — Presidenza del vicepresidente della VIII Commissione Tino IANNUZZI.

  La seduta comincia alle 14.40.

Pacchetto «Unione dell'energia» – Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti – Una strategia quadro per un'Unione dell'energia resiliente, corredata da una politica lungimirante in materia di cambiamenti climatici.
(COM(2015)80 final).
Pacchetto «Unione dell'energia» – Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Il protocollo di Parigi – Piano per la lotta ai cambiamenti climatici mondiali dopo il 2020.
(COM(2015)81 final).
Pacchetto «Unione dell'energia» – Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Raggiungere l'obiettivo del 10 per cento di interconnessione elettrica – Una rete elettrica europea pronta per il 2020.
(COM(2015)82 final).
(Seguito esame congiunto e rinvio).

  Le Commissioni proseguono l'esame degli atti in oggetto, rinviati nella seduta dell'8 aprile scorso.

  Tino IANNUZZI, presidente, ricorda che si è concluso il ciclo di audizioni sulle comunicazioni e che bisogna ora procedere alla redazione del documento finale da trasmettere alle istituzioni europee.

  Marietta TIDEI (PD), relatrice per la X Commissione, comunica che sta procedendo, insieme alla relatrice per la VIII Commissione Stella Bianchi, alla stesura Pag. 71del documento finale che sarà trasmesso entro la prossima settimana a tutti i colleghi.

  Salvatore MICILLO (M5S) chiede quando si procederà alla votazione del documento finale.

  Tino IANNUZZI, presidente, comunica che è prevista una seduta il prossimo giovedì 2 luglio sulle comunicazioni in esame. Qualora si ritenesse di avere bisogno di maggiore approfondimento del documento che sarà trasmesso dai relatori, si potrà procedere alla sua votazione nella settimana successiva in una seduta da fissare tra il 6 e il 10 luglio prossimi.

  Gianluca BENAMATI (PD), sottolineata l'importanza dell'audizione odierna del Commissario europeo per il clima e l'energia, Miguel Arias Cañete, ritiene che il mercato unico dell'energia sia una grande opportunità dal punto di vista della armonizzazione dei prezzi dell'energia e della potenza installata che rappresenta un grande patrimonio del nostro Paese, caratterizzato da flessibilità ed efficienza, il quale potrebbe essere correttamente valorizzato in una dimensione di mercato unico.
  Le connessioni e il superamento delle barriere non solo economiche alla realizzazione del mercato unico sono ulteriori obiettivi da perseguire. La questione delle connessioni che riguarda il 10 per cento delle connessioni all'interno del mercato europeo, rappresenta per l'Italia un elemento di grande importanza. La percentuale fa riferimento al valore della potenza installata che è più o meno il doppio rispetto a quello della potenza di generazione utilizzata. Ritiene che nel documento finale debba essere data un'indicazione nel senso che il parametro della potenza installata dovrebbe essere collegato ai valori medi di potenza utilizzata nell'anno o ai valori di picco, soprattutto al fine di chiarire che la quantità delle connessioni tra Stati europei deve rispondere a un criterio di utilità. Le connessioni devono essere anche tecnicamente utilizzabili, nel senso che i codici di rete devono essere portati a compimento in modo tale che l'energia elettrica possa fluire nei diversi Paesi, altrimenti si avrebbe una rete non in grado di funzionare. Altrettanto importante è la capacità bidirezionale di trasporto sia per il gas sia per l'energia elettrica. Si tratta di un tema importante, relativamente al quale il Commissario Cañete si è oggi impegnato a realizzare un'implementazione dei codici di rete entro il 2016, rilevante anche per la questione l’hub mediterraneo del gas, in quanto la capacità acquisitiva dell'Italia e della Spagna, in condizioni di default delle forniture dell'Est europeo, appare un importante ammortizzatore non solo per le loro necessità di approvvigionamento, ma per tutto il continente.
  Sulla questione regolatoria ritiene impossibile continuare ad operare in mercati che abbiano al loro interno differenziazioni così accentuate nelle liberalizzazioni interne. L'Europa del mercato unico è caratterizzata dall'esistenza di barriere regolatorie che devono essere assolutamente superate valorizzando il ruolo dell'autorità europea di garanzia che non deve rappresentare un «club» di autorità nazionali e svolgere, invece, una funzione realmente incisiva sul mercato unico dell'energia. In questo ambito della regolamentazione, l'Italia rappresenta un esempio virtuoso che dovrebbe essere un punto di riferimento anche per gli altri Paesi.
  Ritiene opportuno richiamare nel documento che sarà elaborato dalle relatrici anche il tema delle connessioni con il Nord Africa. Il commissario Cañete nell'audizione odierna ha dimostrato sensibilità al tema, tuttavia rileva che, per attuare questi propositi, occorre ampliare i fondi per i progetti comunitari che, peraltro, in base alle regole attuali, devono riguardare almeno due Stati coinvolgendone uno al di fuori dell'Unione: condizioni non semplici da realizzare nella sponda sud del Mediterraneo.
  Sottolinea altresì che nel documento finale dovrebbe essere segnalata l'importanza della ricerca sulle fonti alternative per fare in modo che l'Europa e l'Italia, in Pag. 72particolare, acquisiscano un ruolo di guida. Altri temi importanti sono rappresentati dalla riforma dell'ETS nel senso di una maggiore flessibilità e dalla incentivazione diretta alle fonti rinnovabili che dovrebbero essere maggiormente coordinati in sede europea. Osserva che la struttura dei costi dell'energia è notevolmente differenziata a livello europeo e ciò rende assai complicata la costituzione del mercato unico.
  Osserva infine che il Piano Juncker prevede una serie di fondi; il Commissario Cañete ha oggi confermato che intende avere un approccio multiprogramma, nel senso che l'approccio al mercato unico dell'energia investe settori di politica estera, di difesa del consumatore, di innovazione tecnologica. In questa dimensione, si possono prevedere finanziamenti che provengono da altre risorse, relative ad esempio alla politica di vicinato, oltre che dalla Banca europea degli investimenti. Ritiene che il Parlamento italiano dovrebbe chiedere alla Commissione europea una congrua serie di finanziamenti per la realizzazione del mercato unico da cui l'Italia può trarre profitto non solo per l'abbassamento dei prezzi dell'energia, ma anche per la capacità dei propri impianti di fornitura che sono tra i più moderni ed efficienti d'Europa.

  Vinicio Giuseppe Guido PELUFFO (PD), richiamati i contenuti della Comunicazione relativa all'obiettivo del raggiungimento del 10 per cento dell'interconnessione elettrica, sottolinea l'importanza del contributo fornito nell'audizione dell'AEEGSI che, intervenendo in audizione lo scorso 14 maggio, ha segnalato «l'opportunità di continuare a promuovere Piani di sviluppo con adeguate analisi costi benefici, invece di prestabilire misure trasversali ed omogenee per i Paesi membri (10 per cento e poi 15 per cento), che potrebbero determinare investimenti non efficienti. Qualora venisse confermata l'adozione di target predefiniti e fissi senza il sottostante razionale in termini di costi-benefici, l'Autorità evidenzia che il riferimento alla capacità di generazione installata appare quanto mai inappropriato per i Paesi – e l'Italia non è l'unica – che per effetto degli incentivi concessi hanno visto negli ultimi anni uno sviluppo senza precedenti della generazione da fonti rinnovabili, che ha fatto incrementare la capacità installata in un quadro generale di decrescita (soprattutto a causa della crisi economica) sia della domanda sia della punta di capacità utilizzata. Pertanto, qualora l'Unione non aderisse alla proposta di utilizzare il concetto di «target capacity» a ciascun confine, il riferimento del target fisso dovrebbe essere l'energia complessivamente utilizzata in un Paese o la punta di capacità effettivamente utilizzata nell'anno».
  Una seconda questione segnalata dall'Autorità nel corso della medesima audizione che meriterebbe di essere richiamata nel documento finale riguarda il dialogo con il Mediterraneo, sottolineata anche oggi nell'audizione con il commissario Cañete e il cosiddetto Regolamento infrastrutture. Ritiene opportuno richiamare in proposito le osservazioni dell'AEEGSI le osservazioni riportate nella memoria consegnata agli atti delle Commissioni: «Il c.d. Regolamento infrastrutture è ormai prossimo alla prima fase di valutazione: entro il 2017 la Commissione, infatti, dovrà presentare al Parlamento e al Consiglio l'analisi sull'efficacia delle misure in esso previste e alcune proposte di aggiornamento dello stesso. Si osserva, a tale proposito, che alcune delle attuali disposizioni del Regolamento non corrispondono pienamente agli obiettivi europei di sostenibilità e integrazione delle fonti rinnovabili, nonché di cooperazione con i Paesi extra-UE. In particolare, il vincolo che richiede che un Progetto di interesse comune (PCI) debba, per essere selezionato come tale, interessare almeno due Stati membri dell'Unione (o dell'Area economica europea) ostacola fortemente i possibili sviluppi infrastrutturali verso Paesi extra-UE, a cui non solo l'Italia ma l'intera Europa potrebbe essere interessata nell'ambito delle cosiddette «politiche di Pag. 73vicinato» dell'Unione, in particolare per quei Paesi con un elevato potenziale di sviluppo delle fonti rinnovabili».

  Serena PELLEGRINO (SEL) si associa alla richiesta del collega Micillo di prevedere la votazione del documento finale nella seconda settimana del prossimo mese di luglio.

  Tino IANNUZZI, presidente, nessun altro chiedendo di parlare, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 15.05.